Se uno statale sta' male anche per un solo giorno bisogna mandargli la visita fiscale...Mi chiedo come fa' tecnicamente...dove li tiene i medici per controllre? Usera' quelli dell'esercito? Ma poi perche' accanirsi cosi' con operai statali?
Q uesti giri di vite fatti con minacce serviranno solo ad inasprire gli animi.....ma come ho sempre detto:" Il pesce puzza dalla testa"...cominci il nanerottolo a guardare l'esempio che ci danno i nostri politici in fatto di assenze, di ladrocini, di ignoranza....di psicoticidelinquenti (scaruffiana definizione)...
Sto' leggendo il libro"Se li conosci li eviti", si lo so e' di quel giustizialista di Travaglio...ma riguarda sia la destra che la sinistra e il centro...anche se solo un terzo fosse vero....(ma penso che non ci saranno smentite)vedete un po' voi chi hanno messo alla guida del mezzo pubblico!
Perdonami se insisto Stefano,ma quello che intendo io è una valutazione da fare prima di quella meritocratica.
Tu parti dall'assunto che tutto quello che il sistema pubblico offre,io dico impone,sia indispensabile e io invece dico che gran parte di quei "servizi" che il pubblico "offre" sono finalizzati a ottenere un posto di lavoro.
Ti racconto un particolare che ho vissuto in prima persona.Sono andato a pagare una tassa "sull'ascensore" presso gli uffici del comune e mi sono trovato davanti un ufficio,in una stanza di 3 mt per 3,con una scrivania e un armadietto,dal quale l'impiegato(mutilato di una mano) ha estratto la pratica.Ora a cosa servisse quella tassa,mi pare chiaro,ma se la stessa logica la applichi a tanti altri "servizi"si deduce facilmente che la logica è quella, di "creare" un posto di lavoro.
Questa però è la dimostrazione concreta che questa italietta è finita.
Non c'è più spazio per queste furberie.Non si può piu chiedere a dieci persone che lavorano in attività produttive,di mantenere in posti inventati,altri dieci individui.
Quando si sarà scremata la situazione, allora avrà un senso parlare di meritocrazia adesso è un parlare, di aria fritta.
Ciao!
renzoriva@libero.it
Girava voce nell'anno 1977 che gli adetti nel reparto trazione di riparazione dei locomotori di Udine il personale programmava le malattie perché altrimenti non c'era lo spazio fsico affinché operassero tutti contemporaneamente.
Che il "buon" Brunetta ora voglia far crollare l'assenteismo attraverso controlli fiscali pressanti porterà a una contraddizione insanabile:
Dove e cosa faranno 500.000 statali esuberanti e quindi inutili?
Chi prenderà il toro per le corna e promuoverà un licenziamento di massa?
Il "buon" Brunetta?
Non fatemi ridere.
Alla fine di questo mandato, o per elezioni anticipate, di questo governo avremo il risultato che Berlusconi lasciò nell'anno 2005:
39.000 impiegati pubblici in più di quando s'insediò nell'anno 2001.
Se non fosse da piangere mi sbellicherei dalle risa.
Licenziare subito 500.000 esuberi dalla P.A. e dare loro un puro reddito di sussistenza affinché possano sopravvivere per cercarsi un lavoro.
Mandi,
Renzo Riva
costerebbe meno semplicemente limitarsi a non assumerne altri, lasciando che i presenti vadano in pensione poco per volta.
Soluzione semplicistica che non tiene conto delle necessarie nuove professionalità non implementabili nelle testa del burocratico impiegato che ormai tira a ... rubare uno stipendio.
Ecco quanto scivevo nell'anno 2004:
Cavaliere BERLUSCONI, mi consenta!
Se ne vada più presto possibile, ritorni alle Sue attività e Si goda i frutti della Sua fedifraga attività politica che le leggi "ad personam" Le hanno permesso di cogliere.
Vada con Dio, la Madonna e tutti i Santi del Paradiso, se ci crede.
La ormai disvelata bugiarda ed infida Sua attività politica m'induce a dichiararmi, per toglierLe il credito personale che Le avevo attribuito alcuni anni or sono.
Ormai il logoro ricorso al "totem anticomunista" non convince più nemmeno un anticomunista ed afascista come il sottoscritto, socialista al tempo craxiano e che non lo ha mai rinnegato; piuttosto ha contrastato chi sotto le insegne dei vari partiti ha strumentalmente gestito il potere per perpetuare l'assalto alla diligenza.
L'odierno teatrino della Casa di tollerante libertà dimostra, con la più stridente evidenza, che niente è rimasto dei concetti da Lei propalati a iosa a suo tempo,
"Do you remember?" LIBERALISMO, LIBERISMO, LIBERTARISMO?
Specchietto d'allodole per gente semplice, non adusa ai riti para-religiosi dei partiti.
Lei è l'unico statista europeo di un paese statalista para-comunista; lo ha ereditato da una quarantennale politica democristiana e si guarda bene dal modificarlo.
I risultati si vedono.
Come mai l'Italia non riesce ad agganciare la ripresa economica mondiale ormai in atto da più di un anno?
I roboanti e ripetutamente annunciati tagli alla spesa pubblica improduttiva che fine hanno fatto? Le dicono niente esuberi di 500.000 unità a ruolo dello Stato e degli Enti locali ed intermedi? E Alitalia? Ed il decreto salva-calcio? Ed i prossimi nodi che hanno nome Agnelli e tutte le dinastie del neocapitalismo italiano? Lei Cavaliere garantisce le rendite dei poteri, non l'innovazione.
La mia risposta potrà sembrare semplice:
il mancato taglio alle spese improduttive non ha liberato quelle risorse finanziarie indispensabili per l'innovazione dei nuovi processi produttivi e la ricerca, i soli che possano permettere la competizione nel mercato internazionale.
Invece si continua nel vecchio malvezzo dell'assistenzialismo ad attività fuori mercato, con costi grandemente maggiori delle politiche di sussistenza per chi sarà interessato dalla chiusura delle stesse. Ed intanto il mercato del vero lavoro langue; quello assistito prospera, compreso l'intra- e l'extra-comunitario.
Lei purtroppo sarà ricordato come l'uomo delle "tasse surrettizie".
Diminuire i trasferimenti finanziari agli Enti intermedi, per indurli ad aumentare le tassazioni locali, è una pensata belluina e nemmeno furba.
Tempo fa mi ero, e Le avevo, augurato una Sua uscita di scena alla Winston Churchill; oggi temo un'arlecchinata. Lasci perdere le Sue mire alla poltrona della Presidenza della Repubblica Italiana e mi saluti i Suoi comuni amici, George e quel mangia-bambini di Vladimir.
Distinti saluti dal non più suo Renzo RIVA
27.7.2004 Renzo RIVA Via AVILLA, 12/2 33030 BUIA renzoriva@libero.it
Luciano permetti una considerazione non puoi nemmeno ridurre se non capisci cosa funziona e cosa no ..
Il merito è la prima cosa e lo valuti sulla soddisfazione del cittadino ..
quando poi tutto funzionasse con qualità allora si riderrebbe il numero necessario eci sarebbero a pari impiegati risorse per dare più servizi o da esternalizzare facendo tagli di spesa...
vuoi un esempio : i forestali al sud che sono più di quelli del canada e siamo pieni di incendi provocati a volte da quelli stagionali ?
Vedi quelli ch eservono e poi sulla valutazione e su un quadro chiaro il surplus va a pattugliar le strade, a cercare mafiosi , ladri, e a seguire per esempio la raccolta differenziata in campania o magari se volontari in afghanistan a fare peace keeping dando il cambio a qualcuno dei nostri ..
saluti
Ma perchè non te li guardi i bilanci ? Comincia da Lista Pannella e prosegui....
Quella è una miniera.
Solo che non si può conquistare, non ci si puo iscrivere, non ha congressi per proporsi...
lo si può solo votare.
Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
i partiti politici, TUTTI ...... "radicali" tra i primi.
Le altre, tutte le altre privatizzazioni, seguirebbero poi abbastanza facilmente.
Vasco.
si vasco paga i debiti e prenditelo tu il partito radicale.....ti seguiranno in tantissimi...compra....poi magari dopo averlo ristrutturato lo rivendi...speculi ...."vendesi partitino con ampie potenzialita' ...appena ristrutturato...situazione debitoria a norma"
il carso e le apuane.....
Secondo me, in Italia, c'è una cosa da privatizzare prima di qualsiasi altra:
i partiti politici, TUTTI ...... "radicali" tra i primi.
Le altre, tutte le altre privatizzazioni, seguirebbero poi abbastanza facilmente.
Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Io privatizzerei tutto....dall'acqua all'esercito....quindi carceri, polizie e tutti gli enti pubblici....tutto.
E neglio se comprano in tanti...cosi' che si rafforzi la concorrenza...
Via lo stato, smantellato completamente, nulla pubblico e tutto privato.
Che dici, non andrebbe meglio? La politica non esisterebbe piu', solo consigli di amministrazione.
il carso e le apuane.....
Le soluzioni prospettate dal Prof.Ichino,non prevedono una profonda riduzione del personale in carica agli enti pubblici,che sarebbe invece la vera "emergenza" che ha l'amministrazione.
Cosi come quelle di Brunetta in verità.
Concordo con l'idea che l'Italia sia irredimibile e pensare di trasformarla con un sistema anglosassone è un bel proposito,ma del tutto fantasioso.
Io tutti quei "servizi" che non sono indispensabili per il funzionamento dello Stato li privatizzerei,ma non in convenzione con le risorse statali,ma a pagamento per chi ne volesse usufruire.
Per Di Girolamo :
una cosa per la precisione:
non vorrei al contrario delle mie intenzioni esser sembrato supponente , va da sè che rispetto il tuo dissenso e sopratutto in questo campo sono solo un appassionato, diciamo però che ho ascoltato Ichino e sopratutto le domande che hanno fatto tra cui una come la tua e mi è sembrato convincente ...
Poi mi dirai tu : e chi elegge l'organo di controllo ?
beh sempre i cittadini ma sarebbe un organo terzo ..
magari Donvito dell' aduc o qualche Beppegrillino o perchè nò un brunetta o un ichino potrebbero essere buoni controllori e votati fuori dalla politica ...
Per quanto l'Italia sia irredimibile credo più ad un modello anglosassone o svedese applicato all' italia che uno italiano ..
Ti faccio anche un esempio pratico :
la Moratti è inquisita per lo spoil system del comune di milano :
arriva lei, mette in pensione d'oro un po di dirigenti, ci piazza i suoi .. a spese dello stato ..
beh, chi sarebbe il controllore secondo la tua ipotesi dei funzionari ridondanti: la moratti stessa ?
un suo compagno di partito?
uno dell' opposizione per poi fare uno scambio di favori in altre amministrazioni ?
separazione .. come per le carriere dei giudici ... o no ?
saluti cordiali e grazie per l'attenzione ..
Eri inutile già dal 1984 ??... oltre ogni immaginazione !!
Vasco.
erano offese che ti mandavo...ma ho riflettuto e ho modificato....
non le meriti.
ciao Claudio
il carso e le apuane.....
http://it.youtube.com/watch?v=mVqrKYTkzvM
Ciao Di Girolamo grazie per l'attenzione, purtroppo pare che tu non consideri che è già così altrove dove lo stato funziona meglio , o meglio Ichino ha ricevuto una domanda simile alla tua, e lui ha citato l'esempio delle grandi democrazie del nord che fanno invece proprio così, vero è che in italia siamo capaci di fare perfino le ciambelle senza buco ..
Ammetterai d'altronde che è banale comprendere che la casta non punisce sè stessa e che non farà mai controlli seri sui paraculati ch eha messo .. o no ?
Saluti
IF no EXIT, VOICE :
ovvero : nel privato ( non sempre perchè ci sono pure lì i monopoli ) ho la chanche di fare l' EXIT ovvero cambio.
Nel pubblico, laddove non sia in competizione col privato, almeno devo avere la VOICE, ovvero dire la mia e avere poi che il pubblico sia premiato o punito sulla scorta dele tante VOICE dei cittadini che giudicano il servizio che ricevono , ma il premio o punizione , che viene dato al dirigente e al suo gruppo deve essere frutto di una valutazione di terzi, non certo dei politici che hanno nominato il raccomandato di turno.
Brunetta oltre a varie altre cose non è favorevole ad una autorità super partes che giudichi i risultati , e intende invece lasciare alla casta la valutazione, motivo per cui il corto circuito, il circolo vizioso non si interrompe.
Spero di essere stato più chiato perchè dagli ultimi due post si evince che non mi ero spiegato ..
saluti
caro Bilotti, eri stato chiarissimo (almeno per me). Siamo semplicemente in dissenso. Nessuno nega ai cittadini il diritto alla voice, ne' che questo diritto andrebbe pubblicamente tutelato al massimo grado. Pero' penso che l' interlocutore dei cittadini debba restare in ogni caso l' organo che ha la responsabilità politica di una determinata amministrazione. Un' autorità indipendente, addirittura con il potere di rimuovere i dirigenti, mi sembra una vera mostruosità giuridica. Tra l' altro palesemente incostituzionale.
Girava voce nell'anno 1977 che gli adetti nel reparto trazione di riparazione dei locomotori di Udine il personale programmava le malattie perché altrimenti non c'era lo spazio fsico affinché operassero tutti contemporaneamente.
Che il "buon" Brunetta ora voglia far crollare l'assenteismo attraverso controlli fiscali pressanti porterà a una contraddizione insanabile:
Dove e cosa faranno 500.000 statali esuberanti e quindi inutili?
Chi prenderà il toro per le corna e promuoverà un licenziamento di massa?
Il "buon" Brunetta?
Non fatemi ridere.
Alla fine di questo mandato, o per elezioni anticipate, di questo governo avremo il risultato che Berlusconi lasciò nell'anno 2005:
39.000 impiegati pubblici in più di quando s'insediò nell'anno 2001.
Se non fosse da piangere mi sbellicherei dalle risa.
Licenziare subito 500.000 esuberi dalla P.A. e dare loro un puro reddito di sussistenza affinché possano sopravvivere per cercarsi un lavoro.
Mandi,
Renzo Riva
costerebbe meno semplicemente limitarsi a non assumerne altri, lasciando che i presenti vadano in pensione poco per volta.
IF no EXIT, VOICE :
ovvero : nel privato ( non sempre perchè ci sono pure lì i monopoli ) ho la chanche di fare l' EXIT ovvero cambio.
Nel pubblico, laddove non sia in competizione col privato, almeno devo avere la VOICE, ovvero dire la mia e avere poi che il pubblico sia premiato o punito sulla scorta dele tante VOICE dei cittadini che giudicano il servizio che ricevono , ma il premio o punizione , che viene dato al dirigente e al suo gruppo deve essere frutto di una valutazione di terzi, non certo dei politici che hanno nominato il raccomandato di turno.
Brunetta oltre a varie altre cose non è favorevole ad una autorità super partes che giudichi i risultati , e intende invece lasciare alla casta la valutazione, motivo per cui il corto circuito, il circolo vizioso non si interrompe.
Spero di essere stato più chiato perchè dagli ultimi due post si evince che non mi ero spiegato ..
saluti
caro Bilotti, eri stato chiarissimo (almeno per me). Siamo semplicemente in dissenso. Nessuno nega ai cittadini il diritto alla voice, ne' che questo diritto andrebbe pubblicamente tutelato al massimo grado. Pero' penso che l' interlocutore dei cittadini debba restare in ogni caso l' organo che ha la responsabilità politica di una determinata amministrazione. Un' autorità indipendente, addirittura con il potere di rimuovere i dirigenti, mi sembra una vera mostruosità giuridica. Tra l' altro palesemente incostituzionale.
Paoino, scusa, ma da oggi in poi, la teoria di Amintore sui brevilinei, trova in me un indefesso sostenitore.
:lol: :lol: :wink:
.
Beh Luciano, innazitutto grazie per l'attenzione, diciamo che se si facesse sul serio quello che predica ichino la rivouzione ci sarebbe.
Per esempio .. il numero informazioni delle ferrovie di pavia anni fa non rispondeva mai, quello di voghera si .. beh in base ai cittadini avrebbero chiuso quello di pavia e dati i fondi a voghera per centralizzare il servizio ..
è un esempio stupido lo so .. ma ciò che non serve si chiude o va a fare altro, e se lo fa male uguale si cala il sipario.
L'ente terzo, avrebbe inoltre il potere di rimuovere i dirigenti .. che intralciano nascondendo dati o manomettendoli, è un opinione. poi sai , già mettere in pratiche Ichino sarebbe un miracolo ..
Comunque io non sono Pietro Ichino ahimè e di sicuro non illustro come lui .. però ti consiglio vivamente di sentirlo o leggerlo, il seminario credo sia anche registrato su RR, se non trovi il link te lo giro io, poi se ti va ne discutiamo
ciao ciao
Stefano,almeno per quel che mi riguarda,ritengo di aver capito perfettamente il senso del tuo post, ma con il mio ho inteso andrare oltre.
Nel senso che anzichè spendere energie e risorse per fare camminare un sistema che è "fracico"varrebbe la pena rivoluzionarlo.Cominciando con lo stabilire quali siano veramente utili quei servizi che hanno garantito per anni carriere ,stipendi e pensioni a una pletora di individui,che a mio avviso hanno da generazioni oramai perso il contatto con il mondo reale.
Non è il caso mio,ma se si vuole immaginare un futuro,per ovviamente chi ce l'ha davanti o si prende coscienza che questo sistema di dipendenti statali messo in piedi dalla Democrazia Cristiana è finito,anzi è soppravissuto anche troppo rispetto alla realtà e si riorganizza di conseguenza o davvero l'aspettano anni di vacche magre.
Poi.è chiaro che un Brunetta o chi per lui non ha la forza di cambiare niente,se non c'è la consapevolezza che il sistema è al capolinea.
Figlio di puttana ci sarai tu, lurido imbecille col cervello da minorato mentale.
Si dà il caso che io non raggiungo il metro e cinquanta.
Ma sia la Storia, quella con la S maiuscola, che la Letteratura, la Filosofia e la grande Musica, mi mettono in buona compagnia.
Altro che i grandi e ciùla come te.
E, ripeto, forse tua madre era una troia.
La mia era una bravissima persona, onesta e gran lavoratrice.
.
Pao, e che cazzo ne sapevo che avevi corto non solo il nome, ma anche la statura: tu lo sai, io non ti ho conosciuto mai di persona. Grippo, stramaledetto, in che guai mi cacci: oltre il cognome, devi mettere anche i dati antropometrici dell'Utente, almeno la sua fotografia.
Paoino, scusa, ma da oggi in poi, la teoria di Amintore sui brevilinei, trova in me un indefesso sostenitore.
A. coppeto
Stefano,almeno per quel che mi riguarda,ritengo di aver capito perfettamente il senso del tuo post, ma con il mio ho inteso andrare oltre.
Nel senso che anzichè spendere energie e risorse per fare camminare un sistema che è "fracico"varrebbe la pena rivoluzionarlo.Cominciando con lo stabilire quali siano veramente utili quei servizi che hanno garantito per anni carriere ,stipendi e pensioni a una pletora di individui,che a mio avviso hanno da generazioni oramai perso il contatto con il mondo reale.
Non è il caso mio,ma se si vuole immaginare un futuro,per ovviamente chi ce l'ha davanti o si prende coscienza che questo sistema di dipendenti statali messo in piedi dalla Democrazia Cristiana è finito,anzi è soppravissuto anche troppo rispetto alla realtà e si riorganizza di conseguenza o davvero l'aspettano anni di vacche magre.
Poi.è chiaro che un Brunetta o chi per lui non ha la forza di cambiare niente,se non c'è la consapevolezza che il sistema è al capolinea.
Figlio di puttana ci sarai tu, lurido imbecille col cervello da minorato mentale.
Si dà il caso che io non raggiungo il metro e cinquanta.
Ma sia la Storia, quella con la S maiuscola, che la Letteratura, la Filosofia e la grande Musica, mi mettono in buona compagnia.
Altro che i grandi e ciùla come te.
E, ripeto, forse tua madre era una troia.
La mia era una bravissima persona, onesta e gran lavoratrice.
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Ai miei tempi, cioè quando ero giovane, imperava Fanfani, il quale, tra le altre cose, è rimasto famoso per la teoria dei "brevilinei e dei longilinei", che non a caso ha inserito nel suo manuale di giurisprudenza e ha costretto tutti gli studenti, che davano l'esame con lui, ad assimilarla come teoria scientifica.
In parole povere, afferma il prof. Amintore Fanfani, che i brevilinei, tra i quali forzatamente era annoverato, sono migliori in tutto, rispetto ai longilinei, in base ad un teorema, più che giuridico, psicologico, che molto traeva dalla "complesso d'inferiorità", la cui teorizzazione si deve ad Alfred Adler, di cui il nostro prof. Luigi De Marchis, è un tenace discepolo.
Tutto ciò introdotto, amici forummisti, io vi dico: - State attenti ai nani - che, insieme alle ballerine furono la rovina di Craxi - non vi fidate di quelli che non raggiungono almeno 1,5 metri di statura, perché sono i peggiori figli di puttana, che la diversità biologica ha immesso nella nostra società.
Se io fossi stato il padre di brunetta, e consapevole di quello che avrebbe combinato in futuro, vi giuro che lo avrei strozzato, già nella culla. Parola di Padre.
A. coppeto
Ragazzi forse non sono stato chiaro:
IF no EXIT, VOICE :
ovvero : nel privato ( non sempre perchè ci sono pure lì i monopoli ) ho la chanche di fare l' EXIT ovvero cambio.
Nel pubblico, laddove non sia in competizione col privato, almeno devo avere la VOICE, ovvero dire la mia e avere poi che il pubblico sia premiato o punito sulla scorta dele tante VOICE dei cittadini che giudicano il servizio che ricevono , ma il premio o punizione , che viene dato al dirigente e al suo gruppo deve essere frutto di una valutazione di terzi, non certo dei politici che hanno nominato il raccomandato di turno.
Brunetta oltre a varie altre cose non è favorevole ad una autorità super partes che giudichi i risultati , e intende invece lasciare alla casta la valutazione, motivo per cui il corto circuito, il circolo vizioso non si interrompe.
Spero di essere stato più chiato perchè dagli ultimi due post si evince che non mi ero spiegato ..
saluti
A me sembra che trascuriate un particolare.Il cittadino che riceve un servizio del menga,dovuto magari all'assenteismo al fancazzismo o peggio all'iniquità di chi volge un ruolo,non ha alternative.
Dici bene Digirolamo di prendersela con la "casa costruttrice,ma a parte che in fondo i titolari di quella casa, come Stato,siamo noi stessi,rimane appunto la possibilità di cambiare fornitore.
Spesso una stragrande quantità di quelli che continuiamo a chiamare servizi,sono frutto di una burocrazia inutile che è servita solo a dare un posto di lavoro,spesso per motivi elettorali.
Molte attività produttive, farebbero molto volentieri a meno di quei "servizi" che sono imposti dallo Stato e che spesso costano l'ira di Dio e se proprio si volesse snellire basterebbe eliminarli.
si Bilotti, d' accordissimo sulla trasparenza , chi non lo sarebbe ? Io pubblicherei on-line tutti i provvedimenti di ogni pubblica amministrazione, determine di spesa, di assunzione , licenze , autorizzazioni...tutto. Tra l' altro si risparmierebbe anche molto trasferendo gli archivi dal cartaceo al digitale. Purtroppo , pero', Ichino dice anche tante cose molto discutibili. Per esempio , io penso che la valutazione del pubblico possa essere rivolta solo all' organo politico che governa le varie pubbliche amministrazioni. Se i servizi di anagrafe fanno schifo , responsabile e' prima di tutto il sindaco, poi il dirigente di quell' ufficio e poi, ma solo come ipotesi residuale, i lavoratori. E' cosi' anche dappertutto nel privato.
Se scopri che la macchina che hai acquistato e' taroccata mica te la prendi con gli operai che l' hanno costruita , citi per danni l' azienda che te l'ha venduta. E' semplice, no ?
Brunetta ha adottato il motto : anche gli statali piangano !!
Come Diliberto per i ricchi ma dall' altro lato ..
La realtà è che come dici il pesce puzza dalla testa , sono stato a un seminario col professor ICHINO che faceva capire bene come riformare la macchina della pubblica amministrazione, e un tempo brunetta non si discostava molto da quello che diceva pure lui.
Nei fatti , non serve a un cazzo la visita fiscale obbligatoria, ma va fatta l'operazione di trasparenza per tutta la macchina statale con obiettivi, incentivi e va creata l'authority indipendente per la valutazione .. riporto dalle slide di Ichino paro paro :
...
non ti faccio lungo il brodo ... vai ev. su http://www.pietroichino.it/
Comunque il concetto è il "IF no EXIT VOICE", ovvero visto che non puoi cambiare fornitore se è lo stato, almeno devi potere esprimere un giudizio coem cittadino sul funzionamento .. quindi trasparenza , dati pubblici sul funzionamento , su come è percepito dai cittadini e non valutazioni dei dirigenti , anzi obiettivi e licenziabilità per gli stessi , quello è il punto.
Un ufficio dove il dirigente è onesto, serio, competente e con i coglioni, va avanti, e assenteismo o meno chi non fa il suo lavoro vive male .. invece si fa finta che il pesce non puzzi dalla testa e che il controllo alla sovietica su chi non conta un cazzo possa sortire effetto ..
la realtà è che la demagogia è una via di uscita quando poi scopri come scopre brunetta, che i dirigenti non li può toccare, perchè metà ce li hanno messi loro ( non lui ) e metà gli altri.
Con questo voglo dire che lodevoli intenzioni di brunetta stanno scadendo nel solito dagli addosso al più debole ( o quasi ).. perchè poi il connivente incistato avrà il medico compiacente etc .. e alla fine un poveraccio che sta male davvero sarà vessato ..
Speriamo comunque che ci siano passi avanti su altre direzioni ..
Saluti Cordiali
Eri inutile già dal 1984 ??... oltre ogni immaginazione !!
Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
..err..
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Gasparini, Scaruffi, Bertuzzi quando arrivai a trieste lavoravo in una nota raffineria di petroli, la total...era l'anno 1982 . Eravamo una sezione operativa di circa 60 elementi piu' i doganieri .NEL 1984 la total decise di chiudere la raffineria, alcuni mesi di sciopero, qualche occupazione del suolo pubblico da parte degli operai(1000 persone) sotto gli occhi vigili della digos e poi nell'85 la chiusura. Rimasero a lavorare una cinquantina di unita' e dei 300 camion al giorno di prodotto che uscivano dalla raffineria si ridussero a una ventina e solo di bitume quasi tutto per austria e jugo...
La nostra sezione operativa continuava imperterrita ad avere 60 unita' cosi' come la dogana....Che fare? L'imput doveva arrivare dalla testa del pesce che puzza e non si poteva fare in loco un trasferimento autonomo.
Quindi bisognava inventarsi i l lavoro, con fantasia....Perlustrazioni notturne e diurne....vigilanza a prodotti che non c'erano piu'...
La caserma chiuse nel 1993.
Il "pachiderma" stato e' lentissimo e le priorita' non sono quelle pratiche ma quelle che danno privilegi....
Comunque tante cose sono cambiate in meglio e tante cambieranno...ma non si puo' pretendere la velocita'...e' impossibile. Come ha detto Scaruffi..dove le metti 500.000 persone?
Il pesce puzza sempre dalla testa (pippo il libico).
il carso e le apuane.....
renzoriva@libero.it
Girava voce nell'anno 1977 che gli adetti nel reparto trazione di riparazione dei locomotori di Udine il personale programmava le malattie perché altrimenti non c'era lo spazio fsico affinché operassero tutti contemporaneamente.
Che il "buon" Brunetta ora voglia far crollare l'assenteismo attraverso controlli fiscali pressanti porterà a una contraddizione insanabile:
Dove e cosa faranno 500.000 statali esuberanti e quindi inutili?
Chi prenderà il toro per le corna e promuoverà un licenziamento di massa?
Il "buon" Brunetta?
Non fatemi ridere.
Alla fine di questo mandato, o per elezioni anticipate, di questo governo avremo il risultato che Berlusconi lasciò nell'anno 2005:
39.000 impiegati pubblici in più di quando s'insediò nell'anno 2001.
Se non fosse da piangere mi sbellicherei dalle risa.
Licenziare subito 500.000 esuberi dalla P.A. e dare loro un puro reddito di sussistenza affinché possano sopravvivere per cercarsi un lavoro.
Mandi,
Renzo Riva
Che siano uomini e donne non c'è dubbio,sul resto è tutto da discutere.
O abbiamo una concezione diversa di cosa significhi lavorare.
Ecco Bertuzzi,forse la concezione del merito che hanno gli statali è proprio quella.
Quando ho fatto la naia io,dicevano che l'unica cosa dritta che l'esercito aveva fatto era il manico del badile ,che notoriamente vuole ricurvo.
Bandielli la notte è corsaro
arriva e ha pronto insulto a carraro!
L'insulto fa rima
è un'attesato di stima!
ed ora brunetta
ma col cul fa trombetta?
con tutta sta scena
per lo statale è una iena
adesso licenzia e manda dottori
ma i piu bravi diventano assessori
così bravi son stati
che brunetta li ha premiati
adesso efficenza e controllo
e l'assenteismo è al crollo
che bravo brunetta che con fervente ardore
dell'efficenza è il santo pastore.