L'ANONIMA PEDOFILI E LE MOSTRUOSITA' DI MARCINELLE E ALTRI LUOGHI DELL'ORRORE

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xx-m.senatore

ANONIMA PEDOFILI

REUTER/OLYMPIA
Marc Dutroux,il «mostro di Marcinelle», al momento dell'arresto.
Dietro la tragedia belga, un racket internazionale di abusi sui bimbi. Ecco quello che l'ingenua Europa non ha capito.

di CORRADO INCERTI

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C'è un atroce momento nella terribile storia del vallone Marc Dutroux e della sua banda di pedofili sequestratori e assassini. Un momento lungo tre mesi, dal dicembre al marzo scorsi. In quei mesi, Dutroux è in carcere per una vicenda di camion rubati, la sua complice e seconda moglie, Michèle Martin, vive defilata in una delle 11 case che questo meccanico disoccupato possiede a Charleroi e dintorni, nel Belgio francofono, il socio Michel Lelièvre, dalla casa di Marchionne-au-Pont, a una decina di chilometri da Charleroi, progetta il sequestro di due nuove ragazzine, Laetitia Delhez, 14 anni, e Sabine Dardenne, 12, l'altro socio, Bernard Weinstein, lascia morire di fame due bambine già sequestrate, Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di 8 anni.
Sono vive, Julie e Melissa, in quel lungo momento, ma la polizia che perquisisce quella vecchia casa di mattoni un tempo rossi e oggi neri per la polvere di carbone che aleggia su Marcinelle, il quartiere minerario di Charleroi, non le trova, passa a due metri da loro, rinchiuse in una cella ricavata nella cantina, mentre le procure valloni non riescono a fare altro che presentare le condoglianze alle loro famiglie. Con Julie e Melissa ancora vive! E non capiscono ancora, quelle procure, in quell'atroce momento, che al di là delle storie personali di maniaci e di piccoli gangster si è ramificata nel cuore d'Europa una vera e propria Anonima pedofili. «C'è un mercato dei bambini che crea i “mostri” come Dutroux» constata Michèle Hirsch, sociologa del diritto penale a Bruxelles, l'avvocatessa che ha portato in tribunale la rivista Spartacus, le pagine gialle dei pedofili di tutto il mondo. «Un mercato guidato da una rete di imprese commerciali che mirano solo al profitto».

Rasoiate sul pube
Eppure, in quel momento perduto, quelle distratte, burocratiche, inefficienti procure vivevano in un clima di emergenza assoluta per i sequestri a scopo sessuale di bambine ben sette rapite e scomparse nel nulla in quella regione del Belgio e altre tre uccise. Eppure, conoscevano la vita violenta e la ferocia di Dutroux, condannato a 13 anni, nel 1989, per sequestro e stupro di cinque adolescenti e per aver infierito, a rasoiate, sulla vagina di una donna. Eppure, sapevano della sua inspiegabile ricchezza, sproporzionata rispetto ai 2 milioni di lire al mese che percepiva da una strana pensione di invalidità, delle sue 11 case, del suo cellulare Gsm, dei suoi frequenti viaggi all'estero, specie nella Repubblica Ceca, «uno dei terminali, con la Germania, della rete europea della pedofilia» ammette il vice capo dell'Interpol di Praga, Vratislav Gregr.Eppure, dovevano, quelle procure, aver già inquadrato i personaggi dell'organizzazione, che si diramava sino a Bruxelles con un nome eccellente, Michel Nihoul, 55 anni, uomo d'affari con amicizie altolocate, già proprietario di un locale per coppie, ben noto alla magistratura per aver stornato miliardi dall'associazione umanitaria Sos Sahel, da lui fondata. Un anno fa, i giudici erano a un passo dalla verità, potevano smascherare l'intera rete un detenuto pedofilo riconobbe in Julie e Melissa, da poco sequestrate, le protagoniste di un film pornografico interpretato da adolescenti che gli era stato offerto. In cambio della libertà promise notizie sullo sporco affare. La procura di Louvain rifiutò l'accordo. E ora, dopo la morte delle due bambine, ci è voluto l'impegno personale di un gendarme, per mettere in galera l'Anonima pedofili bussando a mille porte, il poliziotto ha ricostruito parzialmente la targa di un camioncino bianco che si aggirava attorno al centro sportivo di Bertrix, prima del sequestro, il 9 agosto scorso, di Laetitia Delhez.

Giustizia screditata
Dopo controlli incrociati al computer, il camioncino, lo stesso visto sui luoghi di altri rapimenti, è risultato di proprietà di Marc Dutroux. «Io spero solo che ora l'inchiesta vada sino in fondo» dice Gino Russo, padre di Melissa, figlio di un minatore emigrato da Agrigento. «In caso contrario, mi rivarrò su questa magistratura vecchia, burocratica, per troppo tempo scettica sull'esistenza in Belgio di associazioni che sequestrano, violentano, vendono bambini».
Sulla porta di casa Russo ha affisso questo cartello «L'ex ministro Melchior Whatelet ha la coscienza tranquilla?». Whatelet è il ministro della Giustizia socialcristiano che, quattro anni fa, firmò l'atto di liberazione condizionata di Dutroux, che aveva appena scontato la metà dei suoi 13 anni di carcere. L'atto aveva il parere favorevole di alcune amministrazioni della giustizia, ma quello contrario del procuratore del re, Georges Demanet, che concluse la sua arringa contro la scarcerazione di Dutroux con queste profetiche parole «Questa decisione provocherà problemi di sicurezza pubblica ed è di natura tale da screditare la giustizia».Così è stato. Da quel giorno Dutroux ha messo in piedi una vera e propria rete di pedofilia organizzata e la giustizia belga è stata screditata anche dai suoi comportamenti successivi. Dutroux doveva, in libertà, essere seguito da un neuropsichiatra, visitato da un'assistente sociale, trovare un lavoro, indennizzare le vittime, non frequentare ex detenuti, sottostare a una serie di rigide regole. Nulla di questo è accaduto.
Uno psichiatra lo ha visitato una sola volta, un lavoro non lo ha mai trovato, la sua banda è infarcita di ex detenuti, compresa la moglie Michèle,

REUTER/OLYMPIA
Michèle Martin, la moglie di Marc Dutroux, arrestata insieme a lui e a Michel Lelievre. anch'essa condannata per reati sessuali, e l'assistente sociale ha stilato i suoi rapporti trimestrali senza mai andarlo a visitare. L'ultimo, il 27 luglio scorso «Nulla di particolare da segnalare, salvo problemi di rapporti tra Dutroux e la moglie, che potrebbero risolversi con un divorzio». Dieci giorni dopo, Dutroux sequestrava l'ultima bambina.

Bastava gridare
Commenta amaro Gino Russo «È la pedofilia che ha ucciso mia figlia e Julie, ma anche la balbuzie e la vaghezza di un'inchiesta e di una giustizia fatta da professionisti che aspettano solo che il tempo passi. Gli inquirenti hanno perquisito la casa-prigione di Dutroux senza noi genitori avremmo gridato, loro avrebbero risposto e ora potrebbero essere salve».
«Il fatto è che in Belgio manca una cultura nella prevenzione e nella repressione dei reati di pedofilia» aggiunge Marie-France Botte, fondatrice di un'associazione internazionale contro i delitti sui minorenni, autrice del libro Il prezzo di un bambino. «A tutti i livelli. Un esempio quasi sempre i medici che curano gli autori di questi reati non sono specialisti del settore. Prima di essere malati, i pedofili sono dei delinquenti sessuali. Infrangono la legge e la pena deve essere severa per sperare che prendano coscienza del male che hanno fatto e perché queste persone sono incapaci di controllare le loro pulsioni sessuali. E invece, proprio in questo campo, fioccano le liberazioni condizionali dal carcere, anche perché i pedofili, in prigione, sono sempre molto docili, dei detenuti esemplari. Tra tutte le patologie carcerarie, questa è quella che conta più simulatori, capaci di manipolare medici, sorveglianti, assistenti sociali, ministri della Giustizia. Ecco perché il caso Dutroux è esemplare, ecco perché il Belgio ha tutto da imparare alla imminente Conferenza mondiale di Stoccolma sulle violenze sessuali ai minori».
Elisabeth, Nathalie, Inge, Ann, Eefje queste bambine belghe rapite mancano al disperato appello dei loro genitori.

REUTER/OLYMPIA
SPARITI NEL NULLA. Da Santina Renda ai bambini scomparsi in tutto il mondo, ecco alcuni dei minorenni che l'Interpol sta cercando. Sabine e Laetitia sono state trovate vive nella cantina della casa di Charleroi, a poche decine di metri dal monumento ai 254 minatori morti 40 anni fa nella miniera di Marcinelle, grazie allo zelo di un poliziotto e al tentativo, ora vano, di Dutroux di far leva sulla benevolenza dei giudici («Ve ne do due vive» ha loro detto). Julie e Melissa sono state trovate morte, tre metri sotto la terra del giardino di un'altra casa del pedofilo belga a Sars-la-Buissiere. Altre ancora sono state uccise negli ultimissimi anni Vinciane, Katrien, Laurence, Carola..., tutte di dieci anni o poco più. Perchè questa strage di creature innocenti? «Il mercato dei bambini è fiorente» spiega l'avvocato Hirsch. «E non si può parlare delle migliaia di minori fatti prostituire in Asia senza approfondire il problema dei clienti, che sono europei».
«Il fenomeno si è propagato all'Europa dell'Est e ora arriva alle nostre porte» conferma Niels-Christian Andersen, segretario generale della sezione danese dell'organizzazione internazionale Save the children. Perché? Perché la paura dell'aids in Asia e in Africa sta imponendo sul «mercato» i bambini europei. «E perché le autorità e l'opinione pubblica sono distratte, non si rendono ancora conto dell'ampiezza di questa “epidemia”» aggiunge Andersen. Un anonimo cittadino belga se ne è già reso conto. Ha lasciato, davanti alla porta della casa di Dutroux, a Charleroi, questo biglietto vergato a mano «La vita in questo mondo è pericolosa, non a causa di coloro che fanno il male, ma di quelli che guardano e lasciano fare». La frase è di Albert Einstein.
Corrado Incerti

23.08.1996

w.andraghetti (non verificato)

LE PSICOSI DEI RITUALI SATANICI SUI BAMBINI PER MARCO SENATORE. SPERO CHE QUANTO LEGGERA’ QUA DI SEGUITO, GLI SERVA PER CAPIRE CHE PEDOFILIA E SATANISMO SONO COSE COMPLETAMENTE DIVERSE…

«Per almeno otto anni abbiamo condotto indagini sulla base di quanto affermato dalle presunte vittime di abusi rituali. Per quanto riguarda sacrifici umani o complotti satanici, non abbiamo avuto alcun riscontro. Non serve giustificare questa mancanza di prove con la grande organizzazione dei satanisti o con l’inadeguatezza dei mezzi a nostra disposizione. Spetta ora agli specialisti in ambito psichiatrico, e non alle forze dell’ordine, spiegare perché le vittime raccontano cose che non risultano essere avvenute.
Kenneth V. Lanning, FBI Behavioral Science Unit, cit. in
"Frequently Asked Questions about the False Memory Syndrome Foundation", , pag.12.»
Negli USA, per tutti gli anni '80 e oltre, gli abusi sessuali su minori (e gli SRA -Satanis Ritual Abuse- in particolare) sono stati il pretesto per una campagna terroristica da parte di bigotti e “moralizzatori” di tutte le risme, concretizzatasi in centinaia di arresti e processi, leggi speciali, finanziamenti pubblici a sedicenti programmi di assistenza alle vittime, etc.
L'Abuso Rituale Satanico ha a che vedere con la tolleranza religiosa, perché diversi gruppi -il più delle volte pacifici e benigni- vengono accusati di stuprare, mutilare, condizionare e uccidere bambini e adulti.
L'SRA è assurto agli onori delle cronache nordamericane nel 1980, con il primo libro di una "sopravvissuta all'SRA", «Michelle Remembers», che descriveva orrende violenze sessuali e fisiche presuntamente subite dalla co-autrice, Michelle Smith. Smith descriveva i propri carnefici come satanisti persuasi che il dolore inflitto alle loro vittime avrebbe aumentato i loro poteri magici. [Secondo Smith] erano anche dediti al cannibalismo e a sacrifici umani. Non vi è documentazione di casi di SRA prima del 1980, ma dopo l'uscita di Michelle Remembers vi fu un'esplosione di casi del genere. Si tennero processi per abusi identici o quasi a quelli descritti da Michelle. [Un'indagine condotta dagli autori del libro Satan's Silence] ha dimostrato che il libro è una truffa. I rituali descritti dal co-autore Dr. Lawrence Pazder erano presi pari pari dalle sue ricerche sulle religioni native africane. [Pazder] ha dichiarato di non aver mai detto che gli eventi del libro fossero realmente avvenuti. Molti altri libri di "sopravvissuti" furono poi pubblicati da autori evangelici o fondamentalisti cristiani. I più influenti furono Satan's Underground e He Came to Set the Captives Free, che sono stati esaminati da gruppi evangelici e svelati come frodi. Un'intera industria è sorta allo scopo di sostenere l'esistenza dell'SRA. Molti evangelici e fondamentalisti cristiani entrarono nel circuito di lezioni, seminari e pubblicazioni il cui scopo era fomentare il "panico satanico" [...] Durante gli anni '80 molti ufficiali di polizia si unirono all'industria dell'SRA [...] Ma divenne presto evidente che non c'era alcuna prova documentale dell'esistenza di complotti satanici. Se le testimonianze dei "sopravvissuti" fossero state vere, le prove sarebbero state visibili [...] Vi erano molte prove testimoniali, vale a dire i ricordi di centinaia di "sopravvissuti" bambini e decine di migliaia di "sopravvissuti" adulti. Secondo molti esperti si tratta di falsi ricordi, creati nelle menti dei bambini da scorrette procedure di interrogatorio, e in quelle degli adulti da capziose pratiche psicoterapeutiche. Tutti concordano sul fatto che i "sopravvissuti" mentono molto raramente essi dicono la "verità" come la ricordano, ma cresce la convinzione che gli eventi che ricordano non siano reali. Oggi molti ufficiali di polizia sono molto scettici sull'esistenza dell'SRA. [...] Nel 1991, lo stato della Virginia ha investigato sull'SRA e non ha scoperto nulla. Nel 1994, i governi britannico e olandese hanno condotto estese indagini e non hanno scoperto nulla. Più di recente, uno studio del governo degli Stati Uniti si è basato sulle segnalazioni di 10.000 tra psichiatri, assistenti sociali, stazioni di polizia, procure distrettuali etc. Hanno scoperto solo un caso probabile di SRA.
- "Satanic Ritual Abuse (SRA)",

Nathan e Snedeker hanno dimostrato che l’intera costruzione del Satanic Ritual Abuse è del tutto fittizia, basata su una nauseante mistura di credulità, cupidigia, autopromozione e malafede [...] Satan’s Silence spiega in maniera brillante e convincente che la teoria del SRA ha avuto origine negli anni ‘70 da speculazioni dei movimenti contro le sette [...] Poi ci fu il boom delle terapie di recupero dei traumi infantili, che fece le immense fortune di una cricca di psichiatri...Caso dopo caso, Nathan e Snedeker danno una minuziosa dimostrazione di come nasce la caccia alle streghe la minima stranezza riscontrata nel paziente bambino viene presa come prova infallibile che è avvenuta la violenza; dopo di che, la ‘vittima’ viene sottoposta ad un lungo e terribile interrogatorio finché non cerca di scamparla accusando chiunque venga nominato dagli inquisitori; infine, pubblici ministeri senza scrupoli traggono le conseguenze con un uso cinico dei media e della carcerazione. Il problema principale riguarda ciò che potremmo chiamare il fenomeno dell’"eccesso di zelo" i testimoni cercano l’approvazione dei loro vecchi ricamando sempre più sui loro racconti, finché la mitologia che ne scaturisce non sconfina in una fantasmagoria di sacrifici e massacri, tunnel nascosti, lavaggio nazista del cervello, api assassine al comando di Satana e vari misfatti della CIA (e tutto questo era compresente in un singolo caso di SRA, anche le api e i tunnel). Normalmente queste fantasie rococò rimangono fuori dall’aula, ma nutrono le fantasie di un pubblico di entusiasti teorici del complotto [...]”.
- Philip Jenkins, .
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Uno dei pregi più notevoli di Satan's Silence (il miglior libro di giornalismo investigativo che mi sia capitato di leggere) è il fatto che Nathan & Snedeker vi svolgono un'analisi di classe gli arresti e i processi per abusi sessuali (veri e/o presunti) vengono ricostruiti, interpretati, sovente demistificati tenendo conto delle condizioni socioeconomiche delle famiglie colpite. In parole povere, la controinformazione sull'SRA ha iniziato a mietere successi negli USA solo dopo che le montature giudiziarie hanno trascinato alla gogna mediatica (o forse le montature mediatiche hanno trascinato alla gogna giudiziaria) non solo adulti della working class o della piccola borghesia, ma anche facoltosi genitori di famiglie upper-middle class, in grado di fare pressioni per eventuali controperizie, finanziare campagne d'opinione, assumere principi del foro etc.
E' un libro che andrebbe tradotto e distribuito in Italia, come contraltare
alla demenza repressiva tipica della "nostra" schiatta di politicanti,
magistrati e intellettuali di regime, liberi docenti di conformismo
e di vigliaccheria. False Memory Syndrome, sindrome del falso ricordo, condizione in cui l'identità di una persona e i suoi rapporti interpersonali s'incentrano sul ricordo di un'esperienza traumatica oggettivamente falso ma al quale la persona crede fortemente. Va precisato che a caratterizzare la sindrome non è il falso ricordo in sé stesso tutti noi abbiamo ricordi inaccurati. La sindrome può essere diagnosticata quando il ricordo è tanto profondamente radicato da orientare l'intera personalità dell'individuo e il suo stile di vita, scalzando ogni altro comportamento adattivo... La False Memory Syndrome è particolarmente distruttiva perché il soggetto rifiuta cocciutamente ogni prova che contesti la verità del suo ricordo [...] La persona può fissarsi talmente sul ricordo da non potersi più occupare della propria vita e dei propri problemi. - Dr. John F. Kihlstrom, professore di psicologia alla Yale University, http://iquest.com/~fitz/fmsf/faq.htm

Il gruppo VOCAL (Victims Of Child Abuse Laws) è stato fondato nel 1984 da Bob e Lois Bentz e da altri abitanti di Jordan, Minnesota, accusati di abuso rituale sui loro figli e in seguito prosciolti. Oggi VOCAL è attivo in buona parte degli Stati Uniti e contattabile su World Wide Web all'URL .
Il gruppo ha una chiara impronta liberal-conservatrice, e posizioni destrorse sui temi del sesso, della famiglia e del welfare state. La sua esistenza prova che in America la caccia alle streghe è andata davvero troppo oltre, fino a travolgere la Famiglia, cioè la stessa istituzione in nome della quale si aprì la stagione venatoria. Ad opporsi ai teoremi giudiziari non sono più soltanto pochi libertari o ultra-garantisti.
[...] VOCAL è un gruppo di genitori attenti e responsabili, vittime delle leggi sulla violenza sui minori, leggi che permettono a "professionisti del sistema" di ignorare i diritti costituzionali dei cittadini americani.
VOCAl è un gruppo di medici, avvocati, uomini di chiesa, laici e politici "pro-famiglia" che danno valore ai nostri bambini e alle nostre leggi [...]
VOCAL è contro quanti fanno di bambini e adulti delle vittime facendo accuse anonime, false e malevole.
VOCAL è contrario all'allontanamento dei bambini dalle loro case senza un ordine del tribunale, perché è proprio negli istituti che spesso si verificano abusi sessuali, fisici e mentali.
VOCAL è contro quanti, basandosi su dicerie, abusano della propria autorità causando danni irreparabili alle famiglie.
[...] VOCAL crede che la famiglia sia il fondamento della società, ogni azione atta ad indebolire la famiglia è una minaccia per l'intera società. Rafforzare l'unità della famiglia rende più forte l'America.
Chiunque può essere vittima delle leggi sulla violenza sui minori!
Sapevate che chiunque voglia farvi del male, compresi i vostri figli, può distruggere la vostra vita con una sola telefonata anonima?
Sapevate che il/la vostra/o coniuge o ex-coniuge può separarvi dai vostri bambini accusandovi di violenze fisiche o molestie sessuali?
[...] Sapevate che in America l'88% delle accuse di violenze sui bambini alla fine si rivelano (ufficialmente) infondate?
Sapevate che nel 1993 sono state fatte 2.300.000 accuse di violenze sui bambini? Ciò equivale a circa 2.020.000 accuse false
Sapevate che in Florida il numero delle persone incarcerate per violenze sui bambini supera quello di ogni altra categoria di criminali?
Sapevate che se qualcuno vi accusa di violenze sui bambini verrete inquisiti da "professionisti del sistema" che dispongono di illimitate risorse legali?
[...] E' una situazione terrificante. Vi preghiamo di aiutarci. I nostri cari bambini soffrono a causa dello stesso sistema che dovrebbe proteggerli, un sistema che talora ricorre a tattiche degne della Gestapo e causa danni irreparabili a famiglie che non sono in grado di difendersi dalle agenzie governative [...]
[Esiste] una "industria delle violenze sui bambini", che si autoperpetua a spese dei contribuenti, e per far questo deve creare sempre nuove vittime [...]
Potete essere accusati da anonimi bugiardi, e i giudici vi negheranno il confronto diretto col vostro accusatore.
"L'accusato godrà del diritto di confrontarsi con chi testimonia contro di lui..." (Sesto Emendamento).
[...] Il sistema cercherà di arrivare a voi. VOCAL spera di poterli precedere. Vogliamo essere di aiuto, e i bambini hanno bisogno anche di voi. Contattateci se disponete di un computer e potete donarci un po' del vostro tempo scrivendo, studiando, facendo petizioni, etc., vi preghiamo di farcelo sapere.
- "What is VOCAL?",

j.fischetti (non verificato)

Ora ho difficolta' a recuperare la notizia. E' stata pubblicata su "Il Messaggero" del 18 aprile 2002.

La corte suprema USA ha cassato alcune parti della legge federale antipedofili emanata qualche anno fa perche' ledono il diritto alla liberta' di espressione. Come nel caso Larry Flint la liberta' di espressione viene ritenuta valore piu' alto rispetto alle contingenze e alle lotte al "crimine".

In questo clima di odio mi sembra una buona, solida, "vecchia" notizia. Che arriva ancora una volta da quel mondo che alcuni additano come causa di ogni male. Questa notizia dara' loro qualche motivo per strepitare una volta di piu'. Facciano pure. Sono parole al vento!

John

xx-m.senatore (non verificato)

SATANISMO, PEDOFILIA, COMMERCIO D'ORGANI E SACRIFICI UMANI

GIUSEPPE COSCO, NEL LIBRO "POLITICA, MAGIA E SATANISMO", (EDIZIONI "SEGNO" DI UDINE), HA ANALIZZATO IL GRAVISSIMO PROBLEMA DELLA PEDOFILIA E I SUOI RAPPORTI COL COMMERCIO D’ORGANI, COL SATANISMO E CON CERTE LOBBIES DI POTERE… . RIPORTIAMO DI SEGUITO IL CAPITOLO, AL QUALE COSCO HA INSERITO NUOVI DATI, PERCHE’ I FATTI EMERSI DA QUESTA RICERCA SONO, A DIR POCO, AGGHIACCIANTI. LO SCONVOLGENTE DOCUMENTO E’ STATO PUBBLICATO DALLA RIVISTA Detective & Crime Magazine , N.2, MARZO-APRILE 1998.

LA VERSIONE CHE SEGUE E’ STATA RIVISTA E AMPLIATA.

Un numero incredibile di persone scompare, ogni giorno, nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Per farsi una pallida idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, solo in Italia, nel 1997, "Il Giornale" (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo <> Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava <> e, come vedremo, altro ancora. Tra questi <> tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la "Raccomandazione" (n.R-79-6) in relazione alle <> stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. "The dictionary of national biography missing person".

Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana. Il giornale "La Stampa" (8/2/87) riporta la notizia di una sètta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scrive il quotidiano <> che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, si serve dei piccoli per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di animali e, si sospetta, anche su pratiche sessuali. ...La scoperta dell’organizzazione, sorta dai resti di una comune di hippies degli Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti gli Stati Uniti>>.

In quasi tutta l’America sono in corso indagini su culti satanici, che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a sfondo rituale. In più parti del mondo si conoscono casi di bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma <> ("Corriere della Sera", 20 maggio 1990).

Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il "Corriere della Sera" del 18 marzo 1990, denuncia <>.

Il rapporto tra pedofilia e satanismo è stato più volte provato. Diverse inchieste giornalistiche e molti responsabili di centri di protezione per l’infanzia hanno lanciato il messaggio che, più frequentemente di quanto si creda, il racket della prostituzione dei minori e della pedofilia sono gestiti da sètte sataniche. In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano "Il Giorno" (15/9/90) scrive <>. Misfatti, che sembrerebbero godere di protezioni ad alto livello.

Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi disse <>.

Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora "Il Corriere della Sera" (28/7/90) <> e più avanti <>.

E’ una tragedia immane, che dilaga sempre di più ovunque. Le stime esatte delle giovanissime vittime sono impossibili e non esistono dati certi sull’entità del fenomeno, tuttavia, non meno di 250 milioni di copie di videocassette sono commercializzate in tutto il mondo, solo negli Stati Uniti sono stati venduti 20 milioni di video. Films sempre più ‘forti’, spesso, con torture seguite dalla morte del bambino. Ogni anno, nel mondo, un milione di minori di 18 anni è vittima dei commerci più turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue più svariate forme prostituzione, turismo sessuale, pedofilia, pornografia, sadismo, etc., fino all’omicidio. Fatti orribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono recentissime le efferatezze compiute in Belgio. Fatti che, giorno dopo giorno, emergono identici a quelli appena narrati. Orrori, come quelli che sarebbero stati compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il <>. Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno.

Nei video del Dutroux <>. Più avanti altri fatti terribili <>. La Wirtz afferma che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La presidente del "Movimento del nido", nell’intervista pubblicata dal quotidiano, spiega che la pedofilia <>. Parole che bruciano come fuoco.

Nell’affare Dutroux c’è di tutto pedofilia, omicidi, necrofilia, snuff-films e personaggi dell’alta società belga, del mondo dell’alta finanza, della politica, etc. Questa è almeno l’opinione dei cittadini belgi. E’ anche strano che ad oggi l’inchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri. E’ vero che le piccole vittime sono molto di più di quanto è stato detto? I cittadini belgi sono sgomenti. Orrori dell’Europa, che fa scempio dei bambini. Così, mentre in Belgio oltre 350 mila persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con l’accusa di aver violentato mille e cinquecento bambini. Il fenomeno, si è visto, è mondiale. La zia di una delle due ragazzine assassinate da Mark Dutroux, il mostro di Marcinelle, ha fatto gravi dichiarazioni <>. Mostruosità di un mondo che abusa dei bambini, li stupra, li sevizia, li uccide brutalmente. Non è estraneo a questa efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge.

Dal quotidiano fiammingo "Der Standaard", infatti apprendiamo, che almeno quattro poliziotti farebbero parte della sètta satanica "Abrasax", sospettata di aver comprato bambine, dal killer-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si è arrivati a questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera (un <> si è detto) trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie e Melissa, nella casa di Bernard Weinstein, sepolto vivo dallo stesso Dutroux. In questa lettera firmata <> si chiedeva a Weinstein di <>. Evidentemente Weinstein doveva <> la promessa a Dutroux. In più è stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, si faceva presente la necessità di trovare il prima possibile <>. <> è, al secolo, Francis Desmedt che è anche <> della cosiddetta <>, una specie di associazione internazionale di streghe. E la grande sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo, si chiama Dominique Nephtys, anche lei un pezzo da novanta della <>. Chi sono gli altri membri di questa <> rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare?

Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano "Avvenire" del 5 settembre 1996 scrive <>. Il fatto che più <>. Si è anche appreso che << sembra, che la congregazione contasse anche l’affiliazione di noti nomi del mondo dello spettacolo...>>. In Inghiltera spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard. A Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra <> ("L’Unità", 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.

Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. E’ Modesto, <>. <> ("Diario della settimana", n.17. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio 1999). Gli investigatori, almeno per alcuni di questi casi, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sètte sataniche. Questo è anche il pensiero di Fay Yager, dirigente il "Centro per la difesa dei bambini" (Children of the Underground). Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi.

Ted Gunderson, ex direttore dell’FBI di Los Angeles, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione "Arcana", che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia <> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, in "Avvenimenti", 17 luglio 1991).

Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si <> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).

Il giornalista Paul Rodriguez del "Washington Times", dopo una lunga e delicata indagine affermò <> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine.

La crudeltà contro i bambini è un business imponente. Vi è, addirittura, un mercato di <> umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o, in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei trapianti. <> ("Visto", 8/11/1996). Così ha denunciato la parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un "Comitato per i bambini scomparsi" e prosegue <>. Fatti allucinanti.

Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. <> (Milly Schar-Manzoli, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988).

Chi indaga muore. Nel maggio 1996 il giornalista francese Xavier Gautier de "Le Figaro" viene trovato impiccato alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel più fitto mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier, prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dell’Italia del nord. L’ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva avvisato <>. Guidi alla domanda se alcuni di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia, aveva risposto <> ("Il Giornale", 4 settembre 1995).

Eppure l’Italia, scrive Giangiacomo Foà, è stata denunciata <> 1.500 piccoli peruviani, molti dei quali - secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assassinati per asportare i loro organi per trapianti>> ("Corriere della Sera", 7 settembre 1991).

Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi è un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito <> ("L’Italia settimanale", 15 settembre 1995).

Giuseppe Cosco

xx-m.senatore (non verificato)

TU NON PUOI SPUNTARE UN CAZZO..SEI SOLO MALATO EPPURE IN MALA FEDE.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Abbiamo esaurito gli argomenti, eh..ora ci sono rimasti solo gli insulti. Classico copione degli ignoranti prima credono di sapere tutto, poi, quando le loro armi vengono spuntate, ricorrono alle offese..Vai così Senatore fai vedere il tuo vero volto..Cordialmente non tuo.

xx-m.senatore (non verificato)

ti ho già risposto, aborto di natura. Prova a farti fottere tu, per una volta..e impara a leggere.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Ah..beh...che ci resti!

Iscritto dal: 05/06/2002
User offline. Last seen 5 anni 37 settimane ago.

Senatore è andato in pensione.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Caro Senatore, mi pare che tu abbia abdicato a rispondermi è un buon inizio...

xx-w.andraghetti (non verificato)

SENATORE smettila di fare il furbo!! la documentazione te l'ho già fornita sull'analisi che i criminologi hanno fatto di Dutroux; da ciò emerge che, (ti piaccia o no) DUTROUX NON E' PEDOFILO!!!!!! (te lo devo scrivere in arabo???); poi che centra l'innocenza degli infanti con Dutroux? Nessuno mette in dubbio che vittime innocenti siano state uccise ma tutti fanno a gara per sostenere che tutto ciò sia stato fatto da un pedofilo. FALSO! A te starebbe bene questa frase di Gervaso "difenderò fino alla morte il tuo dovere di pensarla come me!" Tu hai portato i tuoi esperti e io i miei. P.S. Hai comprato la guida Spartacus (così ti convincerai che non è "le pagine gialle dei pedofili) nei sexy-shop? Attendo...

xx-m.senatore (non verificato)

A)PREFERISCO LA MASTURBAZIONE FISICA A QUELLA MENTALE...HAI MAI PROVATO TU? MAGARI TI CONSENTIREBBE DI LASCIARE L'INNOCENZA A UN PO' DI INFANTI.
B) TU HAI NEGATO CHE DUTROUX FOSSE PEDOFILO, E HAI DOVUTO RICREDERTI.
C) MI FIDO PIU' DI QUELLI CHE TU ACCUSI ESSERE "PARASSITI" DEL FENOMENO PEDOFILIA CHE DI TE..
D) CONTINUI A NON FORNIRE DOCUMENTAZIONI, A DIFFERENZA DI ME.
SALUTI.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Caro Marco, quando qualcuno a Napoli non capisce o fa finta di non capire dicono “è na’ capa tosta” cioè uno zuccone. Dici che non ho fornito alcuna prova delle mie tesi? Eh già..per te valgono solo le interviste di Marie-France Botte che, guarda caso, è fondatrice di una associazione anti-pedo (chissà quale equilibrio di giudizio ha nel parlare di pedofilia); dell’avvocato Hirst che straparla sul turismo sessuale; di Niels-Christian Andersen che, guarda caso, anch’egli è segretario di “Save the children” associazione anti-pedo (ovviamente). Tu non lo sai ma queste associazioni, per dirla alla romanesca, “ce magnano” sulla pedofilia. Lo sapevi che in America danno un contributo per ogni bambino che queste associazioni riescono a “salvare” dagli abusi sessuali? Mi pare che il giro d’affari di queste associazioni antipedofili siano, solo negli states di ben quattro miliardi di dollari l’anno. E’ chiaro che quando non trovano il bambino abusato, lo inventano. Ti racconterò poi in un altro forum il caso dell’asilo MacMartin che fu una colossale caccia al pedofilo ma che si dimostrò totalmente inventata proprio da una di queste pseudo psicologhe. Ma ora torniamo a Dutroux. Scrivi FALSO venne arrestato Dutroux, sua moglie e alcuni suoi complici (non pedofili); NESSUN ARRESTO DI POLITICI, POLIZIOTTI E MAGISTRATI! Scrivi Ho sentito la storia di questo svizzero e posso dirti che era considerato sicuramente un benefattore in quanto ha tolto dalla povertà centinaia di famiglie che gli affidavano i loro figli. Ora, forse i bambini saranno salvi da abusi (anche se ne dubito), ma le famiglie aspettano di sicuro un altro svizzero che le sfami. Poi, che lo Sry Lanka sia considerato un “paradiso della perversione sessuale” lo dice solo lui. Poi aggiungi la “chicca” , a parte il fatto che Spartacus lo si può comprare in qualsiasi sexi-shop, E’ SOLAMENTE UNA GUIDA GAY. NON C’E’ NESSUNA INDICAZIONE PER LA PEDOFILIA (altro che pagine gialle per pedofili)!!!!!! Comprala pure e vedrai che ho ragione. Poi vorrei che mi si fornisse informazioni certe su “l’anonima pedofili”. Tutti ne parlano ma nessuno arresta nessuno! Se ci fossero veramente persone coinvolte sarebbero state già inquisite, non credi??? Aggiungi ; falso Dutroux, come già ho scritto nel mio precedente intervento NON ERA STATO CLASSIFICATO PEDOFILO COME CERTIFICATO DA < tre psichiatri forensi (Gernay, Denys e Godfroid) e uno psicologo (Lavenne), che hanno osservato Dutroux. Questi sono giunti alla conclusione che questi non è né malato di mente in senso giuridico né pedofilo. Secondo il parere di questi esperti, le conclusioni dei quali si basano probabilmente sui criteri del DSM-IV (The American Psychiatric Association's Diagnostic and Statistical Manual, version 4), Dutroux può tutt'al più essere considerato un pericoloso asociale. La dichiarazione si può leggere in una ricerca presentata al tribunale il 19 marzo 1998, si veda il quotidiano Le Soir (Bruxelles), 20 marzo 1998, pagina 18. La seconda fonte consiste in una dichiarazione clinica del dott. Schietecatte (presumibilmente uno psichiatra), secondo il quale Dutroux non deve essere considerato pedofilo. Tale dichiarazione risale al primo periodo di carcerazione di Dutroux.> Queste dichiarazioni sono state fatte durante il PRIMO PERIODO DELLA CARCERAZIONE DI DUTROUX Ma la stampa non ne ha MAI fatto cenno. Intanto però, seguendo le dichiarazioni di Russo e Co. si è organizzata una “marcia bianca” contro la pedofilia. Ma, se Dutroux non era considerato “pedofilo”, allora che senso aveva organizzare una marcia contro i pedofili??? E, che clima si è vissuto in quei giorni? Te lo racconto L’isterismo è dilagato, tanto che Michele Serra, in un articolo su l’Unità del 24 dicembre 1996, scrive “I bambini di una corale francese avrebbero dovuto recarsi in Belgio a cantare, per Natale. Ma non potranno farlo perchè genitori e insegnanti considerano il Belgio «pericoloso per i bambini». Tutti barricati in casa, dunque, a cantare ‘Notte santa’ per papà e mammà, e il mondo cattivo fuori dalla porta chiusa a doppia mandata. Ecco una bella favoletta (vera) da mettere sotto l’albero di Natale Occidentale. Ecco la pavidità e il pregiudizio degli adulti farsi idiozia totale. Ecco una società da tempo al riparo dalle vere tragedie collettive (guerre, pestilenze, rivoluzioni, repressioni, fame) inventarsi un Paese-Orco, il Belgio, pur di potersi imbozzolare nelle proprie paranoie, pur di poter coltivare la propria vita blindata. Ecco un gruppo di bambini ignari cui viene instillata la pazzia degli adulti, ubriachi di giornali e di televisione. Mi viene in mente, sempre più spesso, una terribile, spietata frase udita pronunciare da certi vecchi «Ogni due generazioni ci vorrebbe una guerra». Tanto per tornare a distinguere tra il dolore vero, la paura vera e gli incubi ridicoli di una società viziata.”; Non puoi negare che si era scatenata una vera e propria psicosi della pedofilia in Belgio (subito esportata in tutta Europa) e non mi meraviglia quanto detto da , ma, come sai il 90% di chi esce dal carcere, torna a fare sesso con minori. Quindi le pene severe NON SERVONO NE A PREVENIRE NE A IMPEDIRE CHE ALTRI PEDOFILI AMINO I RAGAZZINI. Detto ciò, non voglio certo tentare di giustificare Dutroux il quale ha portato certo un grave danno ai pedofili dolci come me (che sono sicuramente il 99% del totale), ma da li a parlare di “internazionale di pedofili”, di “anonima pedofili” il passo è lungo. Se vuoi la mia opinione, penso che Dutroux abbia organizzato il rapimento delle bambine e le abbia violentate e seviziate per vendere i video a personaggi sadici (non pedofili) che godevano nel vedere soffrire le bambine; chi siano questi personaggi e/o dove vivano è tuttora un mistero. Forse al processo (forse si celebrerà nel 2004) Dutroux rivelerà chi è stato il mandante. Ma ora possiamo esprimere solo supposizioni non comprovate (hai sentito di qualche personaggio nuovo arrestato in questi 5 anni da quando Dutroux è stato arrestato???? Io no!). Quindi, caro Senatore, meno “masturbazioni mentali” e più concretezza. OK? Che Dutroux sia un essere spregevole non autorizza nessuno a pensare che tutti i pedofili (compreso me) siano così. Capito il messaggio?? Ciao.
P.S. ti lascio riflettere su questo pensiero di Oscar Wilde pedofilo-omosessuale «Se potessimo vivere abbastanza a lungo per vedere l’esito delle nostre azioni, forse coloro che si dicono i buoni sarebbero afferrati da un pazzo rimorso, e coloro che il mondo qualifica perversi proverebbero una nobile gioia. Ogni nostra piccola azione passa per il vasto meccanismo della vita che può stritolare le nostre virtù, riducendole in polvere, e lasciandole prive di valore, come può pure trasformare i nostri peccati in elementi di una nuova civiltà, più ricca e più gloriosa di quella che la precedette»

xx-m.senatore (non verificato)

il fatto che ancora non hai riflettuto su queste cose ma ti dichiari pedofilo convinto la dice lunga sulla coerenza logica del tuo agire e dire..

xx-w.andraghetti (non verificato)

ti risponderò a tempo e luogo (prima fammi riflettere).
Ma starei attento a definire le mie tesi "deliranti"; al massimo "dissonanti". Ciao

xx-m.senatore (non verificato)

E QUANDO PARLI CON ME DOCUMENTATI MEGLIO

In Belgio, alcuni mesi fa, le due famiglie Russo e Lejeune hanno avuto la vita sconvolta dal cosiddetto mostro di Marcinelle, Marc Dutroux. Le loro figlie di appena otto anni, Julie e Melissa, scomparvero all'improvviso e solo dopo 14 mesi d'angoscia e solitudine (alleviate dalla solidarietà del mondo intero) vennero ritrovate morte grazie alle indicazioni dello stesso Dutroux, un pedofilo già condannato per questo reato e inspiegabilmente graziato. Venne così scoperta un organizzazione criminale per lo sfruttamento sessuale dei minori, che vede probabilmente coinvolti politici, poliziotti e magistrati. Fra le molte testimonianze raccolte nel filmato di Lucilla Rogai, risultano particolarmente agghiaccianti quelle (inedite per la tv) del padre di Marc Dutroux - intervistato tra un ricovero e l'altro nella struttura di malattie mentali dove è di casa - e del suo maestro di scuola. In studio Anna scalfati ha raccolto l'invito di Luciano Paolucci - padre di Lorenzo, vittima di Luigi Chiatti, il cosiddetto mostro di Foligno - pronto a chiedere la castrazione chimica e l'ergastolo per i colpevoli di omicidio di minori a sfondo sessuale, e losfogo del papà (in collegamento telefonico) di Angela Celentano, la ragazza scomparsa 6 mesi fa sul monte Faito, impegnato in questi giorni in uno sciopero della fame perchè si sente "deluso dalla giustizia che non fa nulla per ritrovare mia figlia".
Tra gli altri ospiti Gabriele Garnica, salesiano dell'Istituto Don Bosco di Negombo (Sri Lanka), ha raccontato la sua battaglia quotidiana contro le migliaia di pedofili che ogni anno arrivano in quello che è considerato uno dei paradisi della perversione sessuale. Ha ricostruito anche il caso dell'industriale svizzero Victor Baumann, che ha abusato per anni dei bambini del luogo, considerato per di più un benefattore delle autorità locali, fino a quando il suo stesso paese natale ha preteso un'indagine e l'arresto (da una settimana è stato estradato in Svizzera).
Tra gli altri ospiti l'onorevole Anna Maria Serafini, uno dei firmatari della proposta di legge ("Norme contro lo sfruttamento sessuale dei minori inteso come nuova forma di schiavitù) che porterà entro pochissimi giorni alla punibilità degli italiani coinvolti in abusi sessuali su minori all'estero, ma anche di chi produce e smercia o semplicemente utilizza videocassette pornografiche con protagonisti i bambini. Come è accaduto qualche mese fa nel quartiere palermitano dell'Albergheria una vicenda di violenza e abuso sui minori ricostruita nel corso del collegamento da Palermo di Sveva Sagramola.
C'è un atroce momento nella terribile storia del vallone Marc Dutroux e della sua banda di pedofili sequestratori e assassini. Un momento lungo tre mesi, dal dicembre al marzo scorsi. In quei mesi, Dutroux è in carcere per una vicenda di camion rubati, la sua complice e seconda moglie, Mich&egravele Martin, vive defilata in una delle 11 case che questo meccanico disoccupato possiede a Charleroi e dintorni, nel Belgio francofono, il socio Michel Leli&egravevre, dalla casa di Marchionne-au-Pont, a una decina di chilometri da Charleroi, progetta il sequestro di due nuove ragazzine, Laetitia Delhez, 14 anni, e Sabine Dardenne, 12, l'altro socio, Bernard Weinstein, lascia morire di fame due bambine già sequestrate, Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di 8 anni.
Sono vive, Julie e Melissa, in quel lungo momento, ma la polizia che perquisisce quella vecchia casa di mattoni un tempo rossi e oggi neri per la polvere di carbone che aleggia su Marcinelle, il quartiere minerario di Charleroi, non le trova, passa a due metri da loro, rinchiuse in una cella ricavata nella cantina, mentre le procure valloni non riescono a fare altro che presentare le condoglianze alle loro famiglie. Con Julie e Melissa ancora vive! E non capiscono ancora, quelle procure, in quell'atroce momento, che al di là delle storie personali di maniaci e di piccoli gangster si è ramificata nel cuore d'Europa una vera e propria Anonima pedofili. «'è un mercato dei bambini che crea i “mostri” come Dutroux» constata Mich&egravele Hirsch, sociologa del diritto penale a Bruxelles, l'avvocatessa che ha portato in tribunale la rivista Spartacus, le pagine gialle dei pedofili di tutto il mondo. « mercato guidato da una rete di imprese commerciali che mirano solo al profitto».
Eppure, in quel momento perduto, quelle distratte, burocratiche, inefficienti procure vivevano in un clima di emergenza assoluta per i sequestri a scopo sessuale di bambine ben sette rapite e scomparse nel nulla in quella regione del Belgio e altre tre uccise. Eppure, conoscevano la vita violenta e la ferocia di Dutroux, condannato a 13 anni, nel 1989, per sequestro e stupro di cinque adolescenti e per aver infierito, a rasoiate, sulla vagina di una donna. Eppure, sapevano della sua inspiegabile ricchezza, sproporzionata rispetto ai 2 milioni di lire al mese che percepiva da una strana pensione di invalidità, delle sue 11 case, del suo cellulare Gsm, dei suoi frequenti viaggi all'estero, specie nella Repubblica Ceca, « dei terminali, con la Germania, della rete europea della pedofilia» ammette il vice capo dell'Interpol di Praga, Vratislav Gregr. Eppure, dovevano, quelle procure, aver già inquadrato i personaggi dell'organizzazione, che si diramava sino a Bruxelles con un nome eccellente, Michel Nihoul, 55 anni, uomo d'affari con amicizie altolocate, già proprietario di un locale per coppie, ben noto alla magistratura per aver stornato miliardi dall'associazione umanitaria Sos Sahel, da lui fondata. Un anno fa, i giudici erano a un passo dalla verità, potevano smascherare l'intera rete un detenuto pedofilo riconobbe in Julie e Melissa, da poco sequestrate, le protagoniste di un film pornografico interpretato da adolescenti che gli era stato offerto. In cambio della libertà promise notizie sullo sporco affare. La procura di Louvain rifiutò l'accordo. E ora, dopo la morte delle due bambine, ci è voluto l'impegno personale di un gendarme, per mettere in galera l'Anonima pedofili bussando a mille porte, il poliziotto ha ricostruito parzialmente la targa di un camioncino bianco che si aggirava attorno al centro sportivo di Bertrix, prima del sequestro, il 9 agosto scorso, di Laetitia Delhez.
Dopo controlli incrociati al computer, il camioncino, lo stesso visto sui luoghi di altri rapimenti, è risultato di proprietà di Marc Dutroux. « spero solo che ora l'inchiesta vada sino in fondo» dice Gino Russo, padre di Melissa, figlio di un minatore emigrato da Agrigento. « caso contrario, mi rivarrò su questa magistratura vecchia, burocratica, per troppo tempo scettica sull'esistenza in Belgio di associazioni che sequestrano, violentano, vendono bambini».
Sulla porta di casa Russo ha affisso questo cartello «'ex ministro Melchior Whatelet ha la coscienza tranquilla?». Whatelet è il ministro della Giustizia socialcristiano che, quattro anni fa, firmò l'atto di liberazione condizionata di Dutroux, che aveva appena scontato la metà dei suoi 13 anni di carcere. L'atto aveva il parere favorevole di alcune amministrazioni della giustizia, ma quello contrario del procuratore del re, Georges Demanet, che concluse la sua arringa contro la scarcerazione di Dutroux con queste profetiche parole « decisione provocherà problemi di sicurezza pubblica ed è di natura tale da screditare la giustizia». Così è stato. Da quel giorno Dutroux ha messo in piedi una vera e propria rete di pedofilia organizzata e la giustizia belga è stata screditata anche dai suoi comportamenti successivi. Dutroux doveva, in libertà, essere seguito da un neuropsichiatra, visitato da un'assistente sociale, trovare un lavoro, indennizzare le vittime, non frequentare ex detenuti, sottostare a una serie di rigide regole. Nulla di questo è accaduto.
Uno psichiatra lo ha visitato una sola volta, un lavoro non lo ha mai trovato, la sua banda è infarcita di ex detenuti, compresa la moglie Michèle Martin.
Michèle Martin, la moglie di Marc Dutroux, arrestata insieme a lui e a Michel Lelievre, anch'essa condannata per reati sessuali, e l'assistente sociale ha stilato i suoi rapporti trimestrali senza mai andarlo a visitare. L'ultimo, il 27 luglio scorso « di particolare da segnalare, salvo problemi di rapporti tra Dutroux e la moglie, che potrebbero risolversi con un divorzio». Dieci giorni dopo, Dutroux sequestrava l'ultima bambina.
Commenta amaro Gino Russo «È la pedofilia che ha ucciso mia figlia e Julie, ma anche la balbuzie e la vaghezza di un'inchiesta e di una giustizia fatta da professionisti che aspettano solo che il tempo passi. Gli inquirenti hanno perquisito la casa-prigione di Dutroux senza noi genitori avremmo gridato, loro avrebbero risposto e ora potrebbero essere salve».
«Il fatto è che in Belgio manca una cultura nella prevenzione e nella repressione dei reati di pedofilia» aggiunge Marie-France Botte, fondatrice di un'associazione internazionale contro i delitti sui minorenni, autrice del libro Il prezzo di un bambino. « tutti i livelli. Un esempio quasi sempre i medici che curano gli autori di questi reati non sono specialisti del settore. Prima di essere malati, i pedofili sono dei delinquenti sessuali. Infrangono la legge e la pena deve essere severa per sperare che prendano coscienza del male che hanno fatto e perché queste persone sono incapaci di controllare le loro pulsioni sessuali. E invece, proprio in questo campo, fioccano le liberazioni condizionali dal carcere, anche perché i pedofili, in prigione, sono sempre molto docili, dei detenuti esemplari. Tra tutte le patologie carcerarie, questa è quella che conta più simulatori, capaci di manipolare medici, sorveglianti, assistenti sociali, ministri della Giustizia. Ecco perché il caso Dutroux è esemplare, ecco perché il Belgio ha tutto da imparare alla imminente Conferenza mondiale di Stoccolma sulle violenze sessuali ai minori».
SPARITI NEL NULLA. Da Santina Renda ai bambini scomparsi in tutto il mondo, ecco alcuni dei minorenni che l'Interpol sta cercando. Sabine e Laetitia sono state trovate vive nella cantina della casa di Charleroi, a poche decine di metri dal monumento ai 254 minatori morti 40 anni fa nella miniera di Marcinelle, grazie allo zelo di un poliziotto e al tentativo, ora vano, di Dutroux di far leva sulla benevolenza dei giudici (« ne do due vive» ha loro detto). Julie e Melissa sono state trovate morte, tre metri sotto la terra del giardino di un'altra casa del pedofilo belga a Sars-la-Buissiere. Altre ancora sono state uccise negli ultimissimi anni Vinciane, Katrien, Laurence, Carola..., tutte di dieci anni o poco più. Perchè questa strage di creature innocenti? « mercato dei bambini è fiorente» spiega l'avvocato Hirsch. « non si può parlare delle migliaia di minori fatti prostituire in Asia senza approfondire il problema dei clienti, che sono europei».
«Il fenomeno si è propagato all'Europa dell'Est e ora arriva alle nostre porte» conferma Niels-Christian Andersen, segretario generale della sezione danese dell'organizzazione internazionale Save the children. Perché? Perché la paura dell'aids in Asia e in Africa sta imponendo sul «» i bambini europei. « perché le autorità e l'opinione pubblica sono distratte, non si rendono ancora conto dell'ampiezza di questa “epidemia”» aggiunge Andersen. Un anonimo cittadino belga se ne è già reso conto. Ha lasciato, davanti alla porta della casa di Dutroux, a Charleroi, questo biglietto vergato a mano « vita in questo mondo è pericolosa, non a causa di coloro che fanno il male, ma di quelli che guardano e lasciano fare». La frase è di Albert Einstein.

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xx-m.senatore (non verificato)

ANDRAGHETTI, SEI TU CHE NON HAI REPLICATO ALLE MIE DOMANDE SUI TUOI THREAD NON HO NULLA DA REPLICARE PERCHE', A DIFFERENZA DI ME, NON HAI FORNITO ALCUNA PROVA PER LE TUE DELIRANTI TESI.
SALUTI.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Vista la mancanza di una tua replica, penso che forse avrai avuto una crisi di coscienza ad associare il "mostro di Marcinelle" alla pedofilia..bene, vedo che sei sulla buona strada caro Senatore.

xx-w.andraghetti (non verificato)

Forse non hai/avete capito un cacchio del mio intervento laddove tu descrivi Dutroux come il non-plus-ultra dei pedofili, io ti ho semplicemente rivelato che una perizia fatta su di lui POCHI GIORNI DOPO L'ARRESTO aveva dichiarato che Dutroux lo si poteva considerare tutto TRANNE CHE UN PEDOFILO; chiamiamolo violentatore, aguzzino, delinquente ma NON PEDOFILO non sono io che lo dico, ma i periti criminologhi di cui ho riportato notizia. Rileggiti il mio intervento. Poi, ovvio che concordo con te che è qualcosa di orrido fare commercio sulla pelle di bambine seviziate. Ma, per favore, non confondere la pedofilia con il caso Marcinelle, ok? Saluti.

xx-m.senatore (non verificato)

non sapevo che il Belgio facesse parte della categoria..

xx-m.senatore (non verificato)

Quelle che tu riporti sono illazioni da dimostrare, senza riportare la fonte, e con una conclusione apodittica sui presunti motivi della mancata celebrazione del processo all'orrido pedofilo belga.

xx-m.senatore (non verificato)

null'altro da aggiungere. Le tue provocazioni con me non funzionano perchè non ti ritengo in condizione di reggere un confronto con me su qualcosa di solare evidenza, poi, come la mostruosità della pedofilia.

xx-w.andraghetti (non verificato)

VEDO CHE MARCO SENATORE E' LATITANTE...HA VOLUTO APRIRE UN FORUM SENZA AVERE LE DOVUTE COGNIZIONI. QUESTO ACCADE SPESSO NEI CONFRONTI DELLA PEDOFILIA NON SI HANNO LE CONOSCENZE GIUSTE E SI VUOLE COMUNQUE GIUDICARE....ATTENDO RISPOSTA.....WILLIAM

xx-w.andraghetti (non verificato)

PER SENATORE visto che hai voluto iniziare un forum su Dutroux, tienti forte che ne vedrai delle belle. Poi ti darò altre "aggiustatine" al "caso Dutroux".

xx-w.andraghetti (non verificato)

Con il “caso” Dutroux si scatenò una “caccia al pedofilo” in Belgio e fuori, ogni persona che fosse sospettata di nutrire interessi verso l’infanzia venne subito additato come mostro, magari come emulo di Dutroux. Nacquero diversi movimenti anti-pedofili e l’opinione popolare urlò il suo disgusto verso la pedofilia nella memorabile manifestazione denominata “marcia bianca” cui parteciparono ben 300.000 belgi in memoria di Julie e Melissa e contro tutti i pedofili-maniaci.
Una cosa che invece venne taciuta da quasi tutti i media (nonostante ne fossero stati messi a conoscenza) fu che la perizia psichiatrica eseguita su Dutroux in carcere evidenziò due cose la prima che Dutroux aveva una inclinazione a delinquere, la seconda che egli non corrispondeva alla tipologia del pedofilo. Egli cioè non aveva tendenze pedofiliche e non era sessualmente interessato alle minorenni. Ma i media, che avevano presentato Dutroux come il pedofilo per eccellenza (i giornali titolavano “Dutroux, il pedofilo assassino”), si guardarono bene dal diffondere tale notizia….In effetti, ad un esame più attento, si può concludere che questo personaggio sta al pedofilo come un serial killer che ammazza donne sta all’eterosessuale!
Possiamo citare perlomeno tre fonti cliniche in grado di contraddire le "verità" della stampa.
Innanzitutto tre psichiatri forensi (Gernay, Denys e Godfroid) e uno psicologo (Lavenne), che hanno osservato Dutroux, sono giunti alla conclusione che questi non è né malato di mente in senso giuridico né pedofilo. Secondo il parere di questi esperti, le conclusioni dei quali si basano probabilmente sui criteri del DSM-IV (The American Psychiatric Association's Diagnostic and Statistical Manual, version 4), Dutroux può tutt'al più essere considerato un pericoloso asociale. La dichiarazione si può leggere in una ricerca presentata al tribunale il 19 marzo 1998, si veda il quotidiano Le Soir (Bruxelles), 20 marzo 1998, pagina 18.
La seconda fonte consiste in una dichiarazione clinica del dott. Schietecatte (presumibilmente uno psichiatra), secondo il quale Dutroux NON deve essere considerato pedofilo. Tale dichiarazione risale al primo periodo di carcerazione di Dutroux.
Per finire, un parere di natura più che altro teorica ad opera di Philippe van Meerbeeck, uno psicanalista che ha instaurato una serie di scambi epistolari con la mamma di Dutroux nello stesso quotidiano belga Le Soir. Van Meerbeeck discerne tra "perversi" e "pedofili" mentre i primi mostrano solitamente una evidente deviazione sessuale basata su un conflitto con la madre, ciò non è
caratteristico per i pedofili.
Detto ciò, vorrei che quindi si smettesse di parlare del "pedofilo" Dutroux visto che, questa persona può avere tutti i difetti del mondo ma non è pedofilo. E' di pochi settimane fa la notizia che il processo a Dutroux non è stato ancora fissato; forse fra due anni o forse più...! Mi chiedo come mai a più di cinque anni dalla sua cattura Dutroux non sia stato ancora processato. Chi ha interesse a non far svolgere il processo? Quali verità potrebbe rivelare Dutroux? Mistero. Saluti.

xx-m.senatore (non verificato)

BELGIO MOSTRO; DILAGA PSICOSI SERIAL KILLER

(ANSA) - BRUXELLES, 4 SET - Una nuova ondata di orrore ha investito nelle ultime ore il Belgio, dove ormai i sociologi sono costretti, attraverso radio e televisione, a invitare i genitori a non cedere alla psicosi del'mostro' sottoponendo i loro figli a una sorveglianza asfissiante. Da 20 giorni il paese vive un incubo che sembra non finire mai. Marc Dutroux, secondo gli esperti dell'Fbi che collaborano con gli inquirenti belgi, ha tutte le caratteristiche del'serial killer' e le indagini sul suo contro potrebbero riservare altre inquietanti sorprese. Il ritrovamento dei cadaveri di An Marchal e Eefje Lambrecks (di 17 e 19 anni), avvenuto ieri a due settimane da quello delle piccole Julie Lejuene e Melissa Russo (sotterrate insieme a uno dei loro aguzzini, Bernard Weinstein), ha fatto salire a cinque il bilancio delle vittime della banda di pedofili. Gli scavi sono oggi ripresi nella casa di Dutroux a Sar la Buissiere, dove furono scoperti i primi tre cadaveri. L'obiettivo delle ricerche è di rivoltare il terreno del giardino fino a una profondità di cinque metri per verificare che non via sia nulla di rilevante per le indagini. Le ricerche proseguono anche in altre località, tutte intorno a Charleroi, dove la banda di pedofili, dedita anche al traffico di auto rubate, aveva il suo quartier generale. Sulla raccapricciante vicenda è intervenuto anche il padre di Dutroux, Victor. Il genitore ha consigliato al figlio di «confessare i nomi dei suoi protettori prima di venire suicidato». Dal 13 agosto il'mostro' è in isolamento nel carcere di Arlon. Ogni sette minuti i secondini accendono la luce della sua cella per controllare che non tenti di uccidersi. La sua seconda moglie e complice, Michelle Martin, è già stata'pestata' in carcere. La Martin, in occasione di un suo trasferimento dal carcere alla procura di Neufchateau che coordina le indagini, è comparsa per un attimo davanti ai giornalisti che hanno notato il suo volto pieno di ecchimosi. Nè Dutroux, nè la Martin riescono a trovare degli avvocati disposti a difenderli. Un compito reso molto arduo dalla crescente ostilità dell'opione pubblica nei confronti della coppia di pedofili. Sintomatico del clima che circonda la vicenda sono anche le eccezionali misure di sicurezza adottate per difendere i magistrati che conducono le indagini. Ma anche gli indiziati, nei loro trasferimenti da e per il carcere, sono costretti ad indossare giubotti anti proiettile. Ad allentare la tensione non contribuiscono certo le raccapriccianti notizie giunte con una frequenza inquietante in questi ultimi giorni. Ieri, per puro caso, la polizia ha scoperto i cadaveri di tre persone, di cui finora non è stata accertata l'identità, rinchiusi nella cella frigorifera di un ristorante libanese situato in un quartiere residenziale di Bruxelles. Stamane è stata invece la volta di quello che si è presentato come un triplice omicidio. Una coppia e il figlio di sette anni sono stati uccisi nella notte a colpi di pistola nella loro fattoria di Comblain-au-Pont, vicino a Liegi. Le indagini sul caso, secondo le prime indicazioni della gendarmeria, si presentano molto complesse a causa dell'assoluta mancanza di testimoni.

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PEDOFILI, STUPRATORI, ASSASSINI IN AGGUATO

"Gli uomini vanno con le ragazze di qualsiasi età come quando uno vuole comprare una palla o qualsiasi altra cosa, sceglie il colore e cerca la palla che gli piace. Così sono gli uomini… Vengono, chiedono quanto le ragazze vogliono per vendere il proprio corpo e cercano la ragazza che piace loro… Quando arriva una ragazzina buona, cicciottella, nuova, la vogliono e lasciano le altre da parte e quando si stancano di questa bambina ricominciano con un’altra…

Questi uomini vanno con bambine piccole, ci sono uomini che sono sposati, che hanno figlie e figli e mi metto a pensare che non vorrebbero che a una delle loro figlie possa essere trattata così e che uno dei loro amici potrebbe abusare di lei… Non è giusto!!!

Una volta i poliziotti ci presero alle dieci di notte nell’albergo e ci portarono lontano nelle campagne e mi dissero"Che scegli…andare in carcere o fare l’amore con me?" "Preferisco essere arrestata e non che lei faccia qualcosa con il mio corpo!". E lui"Se vado con te in un bordello, il tuo corpo non vale niente, il corpo di una puttana vale più del tuo, tu non vali niente, neanche un centesimo ".

Io mi misi a piangere. Mi prese i dati e mi disse" Via!..fuori!..conto fino a tre e non voglio più vederti qui se no ti uccido" e puntò verso di noi la sua rivoltella…

Mi fanno schifo i poliziotti quando fanno queste proposte… Quando mi prostituivo, molti uomini mi facevano schifo, allora pensavo che lo facevo solo per i soldi, non perché lo volevo o mi piaceva, alcuni mi chiedevano dei baci; io non glieli davo e mi mettevo in bocca il sacchetto di colla e non li lasciavo toccare tutto il mio corpo, mi toglievo solo la gonna, il resto lo coprivo e non li lasciavo toccarmi; quando mi toccavano mi faceva schifo sentire le loro mani grossolane, bruttissime sul mio corpo".

Testimonianza di una ragazza di 13 anni

In seguito al conflitto armato durante il quale l'esercho ha assassinato più di 200.000 persone, il numero delle bambine e bambini di strada è fortemente aumentato in Guatemala. Sono più di cinquemila oggi. Vivono in bande, ognuna delle quali ha il proprio territorio, spesso una piazza o un parco, a volte solo un marciapiede, dove si ritrovano di notte per dormire insieme. I più grandi vivono in coppia e, attorno ai quindici anni, molte ragazze diventano madri e spesso allevano i figli per strada.

Vivono di elemosine, a volte di furti, le ragazze, anche le più piccole di nove o dieci anni sono spesso vittime di violenze sessuali, senza perdere la loro anima di bambine. Ad esempio, quando Grecia, nove anni, immensi occhi neri di luce e sogni, costretta con brutalità a prostituirsi, chiede una bambola, rivendica il diritto all'infanzia, lei violentemente scaraventata nel mondo squallido degli adulti perversi, senza aver perso il candore e la purezza dell'infanzia.

Molte ragazze e ragazzi sono vittime di arresti e incarcerazioni ingiustificate ed illegali. Non sono rari gli assassinii e gli stupri da parte di poliziotti, guardie private, killer degli squadroni della morte.

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L'editoriale A proposito del nuovo caso di pedofilia scoperto a Roma
Il business della pedofilia

Alla base della diffusione del fenomeno "pedofilia" gli interessi economici di potenti cosche mafiose. Non è con la pena di morte che si risolverà il problema. La pubblicità mercifica anche i bambini. Il ruolo dei cristiani.

di Giovanni Sarubbi
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Di fronte a notizie riguardanti violenze su bambini o, come nel caso scoperto recentemente a Roma, dell'arresto di persone o organizzazioni dedite alla pedofilia, il primo sentimento che sorge spontaneo, soprattutto in chi ha figli, è quello di fare giustizia sommaria, della distruzione pura e semplice di coloro che si macchiano di tali crimini. C'è chi chiede la pena di morte e chi, come ha fatto il ministro della sanità Veronesi, propone la castrazione chimica per chi abusa dei bambini.

A confortare una tale reazione istintiva sono spesso citati alcuni passi biblici dell'Antico Testamento. «Così toglierai il male da Israele» questa la formula usata nel libro del Deteuronomio per concludere i precetti nei quali era ordinata la morte come pena per peccati particolarmente efferati. In alcuni casi l'autore biblico aggiunge «e tutto Israele lo saprà e avrà timore». Ma la realtà, purtroppo, è oggi molto più complicata di tre o quattromila anni fa.

Dopo il clamore conseguente agli arresti di pedofili o a tragici fatti di sangue a danno di bambini, gli organi di stampa scoprono che il pedofilo di turno è stato egli stesso, da ragazzo, una persona abusata. E' una costante che oramai si può verificare in tutti i casi venuti a galla negli ultimi anni. «Nell'ottanta per cento dei casi sono ex bambini abusati. In ogni caso, hanno avuto padri in parte o del tutto assenti, e madri tendenzialmente depresse». L'affermazione e dello psicoanalista Cosimo Schinaia (intervista a La Repubblica del 24-maggio 2001 pag. 35), della società freudiana, autore del libro «Pedofilia Pedofilie» di prossima pubblicazione. I pedofili, sia nella versione soft, di quelli cioè che si limitano a guardare foto pedopornografiche, sia in quella di «mostri assassini», prima di essere dei colpevoli sono essi stessi delle vittime di un male ben più grave che percorre tutta la società. Nella stessa intervista Schinaia solleva, molto opportunamente, il problema della pubblicità che, oramai sempre più invasivamente, «fa del corpo dei bambini un oggetto dichiarato di desiderio erotico». Da un lato, dice in sostanza Schinaia, ci si indigna per i pedofili, dall'altro non ci si oppone alla diffusione di una cultura che mercifica tutto e che, nel nome del profitto, non esita ad utilizzare persino i bambini in atteggiamenti molto lontani dalla loro natura.

E' chiaro che, stando così le cose, eliminare fisicamente il singolo pedofilo serve a poco perché non realizza lo scopo che la stessa Bibbia indica, quello cioè di estirpare il male dal seno della società. La pena di morte, che le forze politiche di destra di solito richiedono a gran voce alla scoperta di ogni nuovo caso, rappresenterebbe in realtà l'assoluzione per chi gestisce e sfrutta la pedofilia a fini economici e non sarebbe affatto un deterrente per i pedofili perché, come ha osservato giustamente Schinaia nell'intervista a "La repubblica" citata, il pedofilo è in realtà un uomo già morto nella propria coscienza, perché portatore di una ideologia mortifera. E chi è morto dentro non ha paura della morte. Si ammazzerebbero così i pochi presi con le mani nel sacco mentre gli altri potrebbero continuare indisturbati i loro affari.

La pedofilia, come problema riguardante la sfera sessuale, affonda le sue radici nella notte dei tempi non si tratta di un fenomeno nuovo o ignoto al genere umano. Quello che è nuovo, è la sua trasformazione in una lucrosissima attività economica facente capo ad organizzazioni criminali che del commercio di materiale pedopornografico, e non solo, hanno fatto la propria fonte di arricchimento. C'è, e di questo bisogna prendere coscienza, chi deliberatamente ha deciso di usare la perversione individuale o le difficoltà di tipo psicologico di persone vittime di situazioni familiari drammatiche, per arricchirsi. E' facile capire di chi parliamo. Si tratta di quelle stesse organizzazioni criminali che diffondono la droga, che gestiscono la prostituzione o il cosiddetto «turismo sessuale» in paesi asiatici dove la prostituzione di bambini e bambine avviene alla luce del sole. A quanto ammonta il giro di affari dei gangster della pedofilia? E dove vengono riciclati tali capitali? Domande per ora senza risposte anche se si tratta di cifre iperboliche.

Si ha invece un'idea, seppure parziale, di quanti sono i pedofili in circolazione nella sola Italia. Si tratta, probabilmente e con una stima pe difetto , di venti o trentamila persone. Il dato risulterebbe dal numero di accessi ad un sito pedofilo in lingua italiana realizzato a Copenaghen in Danimarca. Un sito noto già da due anni e di cui era stata chiesta la chiusura dove non ci sono fotografie di bambini ma la esaltazione ideologica della pedofilia, dove viene cioè fornita, per così dire, la base "culturale" della "ideologia pedofila". Ebbene in questi due anni gli accessi a tale sito sono stati oltre ventisettemila ed è presumibile, vista l'assenza di foto, che gli accessi misurino effettivamente i teorici della pedofilia, coloro che cioè ne vorrebbero addirittura la legalizzazione. Ma l'estensione del fenomeno potrebbe essere molto maggiore. Gli specialisti di fenomeni sommersi, infatti, dicono che le dimensioni reali di tali fenomeni sono, in genere, dieci volte quello che appare insuperficie, la classica punta dell'iceberg. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio esercito di pedofili che giustificherebbe l'interesse economico delle cosche criminali per un mercato tanto vasto quanto putrido e disumano.

Allora servono sicuramente gli studi psicologici per curare chi è malato, ma serve di più una lotta accanita contro le organizzazioni criminali che diffondono la perversione per trarne un profitto. Questo è il vero problema contro cui non c'è l'impegno e l'attenzione necessaria da parte di tutte le forze politiche e sociali. E il motivo è semplice.

Le bande criminali non sono schegge impazzite di un sistema sociale tutto sommato buono, anzi. Esse sono l'altra faccia del sistema sociale nel quale viviamo, che sempre più si sta caratterizzando come «capitalismo selvaggio», dove al primo posto vi è il guadagno economico ad ogni costo. Basta accedere ad un qualsiasi canale televisivo per essere sommersi da messaggi in tal senso.

La pubblicità, che in Italia ha un fatturato di circa 30 miliardi al giorno, usa oramai sempre più massicciamente richiami sessuali, sia in modo palese, sia in modo occulto, sia verso i telespettatori di sesso maschile sia verso quelli di sesso femminile. Da strumento che avrebbe dovuto avere lo scopo di rendere edotto chi compra sulle qualità obbiettive di un determinato prodotto, la pubblicità si è trasformata in strumento di coercizione della volontà popolare e di indirizzamento dei costumi personali e collettivi. Non è esagerato affermare che la pubblicità condiziona pesantemente i comportamenti etici e morali soprattutto delle giovani generazioni. La pubblicità, incredibile ma vero, fa "cultura", diffonde concezioni filosofiche sfruttando i sentimenti profondi di quelli che non sono considerate più persone, e quindi da rispettare, ma "consumatori" da spremere fino all'osso. E' la pubblicità che trasmette l'idea degli interessi economici al di sopra di tutte le questioni di ordine etico e morale; è la pubblicità che trasmette l'idea che si possa ottenere tutto e subito, senza sacrifici e senza lavoro, proponendo l'arricchimento facile come modello di vita.

Ma il livello di assuefazione ai messaggi pubblicitari è tale che oramai nessuno più fa caso a pubblicità che non siano particolarmente spinte e trasgressive. Da qui la scelta di ricorrere, in modo sempre più spinto, agli istinti sessuali, che sembrano essere diventati l'ultima spiaggia di una pubblicità che ha il solo scopo di mantenere alti i consumi, anche e soprattutto di prodotti inutili e dannosi alla collettività. E non si tratta solo di pubblicità televisiva. In alcune città, per esempio, alcuni negozi di moda, per pubblicizzare pantaloni da donne, hanno pensato di ricorrere ad una foto che ritraeva due donne in un chiaro atteggiamento sessuale. Con la sessualità non si può scherzare gli effetti possono essere imprevedibili.

Allora, più che di giustizia sommaria, abbiamo bisogno di cambiare radicalmente il modo di vivere ed i valori oggi dominanti. Valori che negano la solidarietà, che istigano a commettere reati, che fanno del profitto un valore assoluto a cui tutto sottomettere. Occorre allora impegnarsi decisamente per opporsi a questo martellamento continuo dei cittadini attraverso una grande campagna contro la pubblicità che, per come è fatta, stravolge la realtà, è del tutto ingannevole, fuorviante e perciò pericolosa per le conseguenze sociali devastanti che può avere.

Come cristiani abbiamo il dovere di dire parole chiare su tali questioni ed avere atteggiamenti altrettanto chiari e conseguenti sul piano personale, ecclesiale e sociale. L'etica e la morale proposta dalla nostra società non ha alcun legame o rapporto con il messaggio crsitiano così come esso si configura nei Vangeli.

Il cardinale Ruini nella sua prolusione al Consiglio Permanente della CEI il 26 marzo scorso, affermò testualmente «Non è possibile assumere come criterio primario e sovrano delle proprie scelte e decisioni il risultato economico, o l’indice di ascolto, che si spera di conseguire, posponendo a questi ogni considerazione di ordine etico ed educativo chi opera così prepara un futuro sempre peggiore, del quale egli stesso rimarrà prigioniero». E' un'affermazione che condividiamo in pieno. Peccato che Ruini e la CEI si trovino oggi alleati, sul piano politico e sociale, proprio con chi quel criterio ha elevato a propria ragione di vita.

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"Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile Giovanni Sarubbi

Registrazione Tribunale di Avellino n.337 del 5.3.1996