Assemblea Costituente di Milano di FLI - Programma dei lavori 11-13 febbraio

Questa discussione ha 13 interventi Last post
Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

Assemblea Costituente di Milano
Programma dei lavori 11-13 febbraio

11 febbraio 2011

Assemblea Costituente

Programma dei lavori

I lavori dell’Assemblea Costituente si apriranno venerdì 11 alle ore 15 e si concluderanno domenica 13 con l’intervento conclusivo di Gianfranco Fini che inizierà alle ore 12.

VENERDI’

Ore 15 Apertura dei lavori

 

Presidente onorario dell’Assemblea Costituente Mirko Tremaglia

Segretario Generale Andrea Ronchi

Presidente dell’Assemblea Salvatore Tatarella

Vicepresidenti Angela Napoli e Giuseppe Consolo

Saluti

Relazioni del Coordinatore del Comitato Promotore Adolfo Urso e dei Capigruppo parlamentari Italo Bocchino e Pasquale Viespoli

Insediamento della Commissione per lo Statuto, presieduta da Donato Lamorte e della Commissione per il Programma, presieduta da Mario Ciampi.

Insediamento delle sei Commissioni tematiche:

Commissione Cultura;

Commissione Innovazione;

Commissione Ambiente;

Commissione Welfare;

Commissione Sviluppo;

Commissione Legalità.

Relazioni dei Presidenti delle sei Commissioni tematiche

Ore 20,00 Chiusura dei lavori e cena con Gianfranco Fini a cura di Gianfranco Vissani

 

SABATO

 

 

Dalle ore 10 alle ore 20, dibattito

In contemporanea si svolgeranno i lavori delle Commissioni Statuto e Programma e delle sei Commissioni tematiche

E’ prevista una iniziativa dedicata alla manifestazione del comitato “se non ora quando” in difesa della dignità delle donne e uno spazio dedicato ai giovani e agli amministratori locali.

Ore 20,00 Chiusura dei lavori e cena con Gianfranco Fini a cura di Gianfranco Vissani

DOMENICA

 

Ore 10 Apertura dei lavori

Relazioni dei rappresentanti delle sei Commissioni tematiche

Relazioni dei presidenti della Commissione Statuto e della Commissione Programma

Delibere dell’assemblea

Elezione del Presidente Nazionale e dellAssemblea Nazionale

Ore 12,00 intervento di Gianfranco Fini.

 

AttachmentDimensione
Statuto_FLI.pdf120.51 KB

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Oggi Gianfranco Fini ha promesso che si dimetterà da Presidente della Camera se Berlusconi si dimetterà da Presidente del consiglio !!

:-)))))))))))))))))))))

Ieri Gianfranco Fini aveva promesso che si sarebbe dimesso da Presidente della Camera se si fosse scoperto che la casa di AN svenduta a suo cognato era stata davvero svenduta a suo cognato !!

:-)))))))))))))))))))))

L'altro ieri Gianfranco Fini aveva detto che il 14 dicembre Berlusconi sarebbe stato battuto in parlamento e se ne sarebbe dovuto andare a casa !!

:-)))))))))))))))))))))

Questa sera, conversando con suo cognato, qualcuno ha detto: che coglione !!

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

Bocchino, Granata, Briguglio, Moroni e Mariniello. I video degli interventi di Milano

di Futuro e Libertà

 

Nella tre giorni di Milano è stato interessante il dibattito tra gli esponenti di Futuro e Libertà che si sono susseguiti sul palco. Pubblichiamo i video dei discorsi di Italo Bocchino, Fabio Granata, Carmelo Briguglio, Chiara Moroni e Gianmario Mariniello.

PRIMA PARTE ITALO BOCCHINO

SECONDA PARTE ITALO BOCCHINO

TERZA PARTE ITALO BOCCHINO

PRIMA PARTE FABIO GRANATA

SECONDA PARTE FABIO GRANATA

PRIMA PARTE CARMELO BRIGUGLIO

SECONDA PARTE CARMELO BRIGUGLIO

CHIARA MORONI

GIANMARIO MARINIELLO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Oggi Gianfranco Fini ha promesso che si dimetterà da Presidente della Camera se Berlusconi si dimetterà da Presidente del consiglio !!

:-)))))))))))))))))))))

Ieri Gianfranco Fini aveva promesso che si sarebbe dimesso da Presidente della Camera se si fosse scoperto che la casa di AN svenduta a suo cognato era stata davvero svenduta a suo cognato !!

:-)))))))))))))))))))))

L'altro ieri Gianfranco Fini aveva detto che il 14 dicembre Berlusconi sarebbe stato battuto in parlamento e se ne sarebbe dovuto andare a casa !!

:-)))))))))))))))))))))

Questa sera, conversando con suo cognato, qualcuno ha detto: che coglione !!

 

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

Terza giornata di lavori dell’Assemblea Costituente

 

 di Futuro e Libertà

 

13 febbraio 2011

Di seguito i numerosi interventi della terza e ultima giornata dell'Assemblea Costituente di FLI:
 
 
 

 

 

 

Assemblea Costituente, il discorso di Fini – VIDEO

 

13 febbraio 2011

SECONDA PARTE

TERZA PARTE

QUARTA PARTE

QUINTA PARTE

SESTA PARTE

SETTIMA PARTE

OTTAVA PARTE

NONA PARTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

Terza giornata dei lavori dell’Assemblea Costituente di Futuro e Libertà a Milano

 

di Futuro e Libertà

 

Terzo giorno di Assemblea Costituente per Futuro e Liberta’. Sono iniziati intorno alle 10.30 i lavori dell’ultima giornata dell’assemblea costituente di Futuro e Liberta’ in corso alla Fiera milanese di Rho-Pero.

I lavori si concluderanno in tarda mattinata con l’atteso intervento di Gianfranco Fini.

In programma, le relazioni dei rappresentanti delle sei commissioni tematiche, le relazioni dei presidenti della commissione Statuto e della commissione Programma e l’elezione del presidente nazionale e dell’assemblea nazionale.

La platea allestita nel padiglione 18 della fiera è quasi tutta occupata da migliaia di persone ed e’ alta, tra i partecipanti, l’attesa per il discorso conclusivo di Gianfranco Fini, previsto per le 12.00. Sono in tanti quelli che gia’ sventolano bandiere con il suo nome e con il nome di Fli.

La giornata conclusiva dell’Assemblea Costituente di Fli si è aperta con l’intervento di Aminata Fofana. Seguono gli interventi di Giulio Buffo e Foada Hodi. Prendono poi la parola Barbara Ciabo’ ed il rappresentante della Commissione Welfare Carmelo Palma.

Tocca poi a Piercamillo Falasca, che sale sul palco e prende la parola. Per la Commissione Sviluppo interviene poi Mario Taraborrelli, per la Commissione Ambiente Fabrizio Penna, per la Commissione Cultura Patrizio Pagnoni, seguito da Angelo Pollina, Coordinatore per la Toscana.

Interviene il Presidente del consiglio Comunale di Milano Manfredi Palmeri, poi  interviene il Senatore Mario Baldassarri. Durante il suo intervento la platea accoglie con un calorosissimo applauso il Presidente Gianfranco Fini al suo arrivo in sala.

Baldassari, sul tema del federalismo, critica la Lega e cita Tommasi di Lampedusa: “cambiare tutto perchè nulla cambi”. “Bisogna controllare il deficit, ma non deve essere un alibi per non fare riforme”.

Interviene poi l’On. Andrea Ronchi, che esordisce con queste parole: “oggi prende il via la vera ed unica destra italiana”. Poi l’On. Ronchi ringrazia due uomini coraggiosi: Gianfranco Fini e Giorgio Napolitano.

Ronchi riceve uno scrosciante applauso e termina il suo intervendo, lasciando la parola a Alessandro Rimassa autore del libro “Generazione Mille euro”, che si rivolge soprattutto ai giovani.

Segue l’intervento di Gianfrancco Paglia: “la parte piu bella dell’Italia sono i nostri ragazzi che portano l’uniforme”. Paglia poi ribadisce la sua fedeltà a Gianfranco Fini: “mi hanno definito trasformista e traditore non credo di esserlo ho fatto delle scelte sono fiero di cio che ho fatto”.

Introduce le tre votazioni il presidente dell’assemblea costituente Salvatore Tatarella: “siamo alla fine di questi tre giorni e sento il dovere di ringraziare i volontari”. Faremo tre votazioni, la prima per il documento programmatico, la seconda per l’approvazione dello statuto, la terza per l’elezione del presidente di Futuro e Libertà.

Tatarella mette ai voti il documento programmatico che viene approvato all’unanimità, cosi’ come anche gli altri 2 punti.

Al voto hanno partecipato sia di delegati presenti alla Fiera di Milano che quelli che si sono iscritti via internet. Sempre all’unanimita’ sono stati approvati sia il documento programmatico che i principi base dello statuto di Fli. Tra questi c’e’ la convocazione dei congressi locali entro la fine dell’anno e l’istituzione di una segreteria i cui componenti saranno annuncianti dallo stesso Fini.

Tatarella, quindi, investe ufficialmente Gianfranco Fini quale primo presidente di Futuro e Libertà e un applauso scrosciante accompagna Fini mentre sale sul palco.

Ecco l’intervento conclusivo del Presidente Fini: “Grazie per la fiducia e l’onore di avermi eletto presidente” – ha ringraziato Fini dopo la standing ovation -.

“Fli è un piccolo miracolo, ormai nessuno puo’ avere dei dubbi sulla strategia che ci vogliamo dare in questi mesi…”.

Poco dopo aver preso la parola all’Assemblea costituente, un contestatore ha cercato di avvicinarlo: “Chiedo agli addetti alla sicurezza di accompagnarlo alla porta e di non maltrattarlo piu’ di tanto…”, ha commentato il presidente di Fli, ribadendo che non sono questi dei gesti che possono fare paura.

“Non siamo nati da una scissione ma come atto di coerenza rispetto al progetto denominato Pdl che abbiamo contribuito a fondare. C’è stata la riprova che il Pdl non era quel partito liberale che amava discutere, che indicava strade, ma era altro. – spiega ancora una volta Fini – E quando siamo stati posti nell’impossibilita’ di continuare dall’interno del pdl a ortare avanti proposte, avevamo una sola strada: ammainare la bandiera che avevamo contribuito ad alzare”.

Nel corso dell’Assemblea costituente di Fli, Gianfrano Fini prosegue: “Nessuna divisione tra falchi e colombe, la linea politica e’ chiara”. Dato che “il Pdl non era quel partito plurale, che amava discutere, era altro, siamo stati posti nell’impossibilita’ di continuare ad animare il dibattito, avevamo avanti una sola strada, quella di non ammainare la bandiera: l’atto di coerenza dei principi e dei valori nei confronti del popolo della Liberta’ inteso come partito liberale che ha un progetto e un messaggio per l’Italia. Noi non abbiamo piantato bandierine” – ha osservato il presidente di Fli.

“Oggi – dice Fini – dobbiamo fare in modo che non si spenga la speranza di un’Italia diversa e nuova. Il vero rischio e’ che quel declino evidente che il centrodestra sta vivendo, che quella parobola del berlusconismo in corso, travolga i nostri valori”.

Poi un affondo al Premier Silvio Berlusconi: “Noi prendiamo atto del fallimento del Pdl e Fli è lo strumento che mettiamo a disposizione di chi ha ben chiaro che centrodestra vuol dire innazitutto nutrire un profondo rispetto per le Istituzioni e per il senso dello Stato. Perche’ la sovranita’ popolare non autorizza, solo perche’ si è eletti, a considerarsi al di sopra delle leggi”.

Infatti, Fini ha sottolineato che “Il richiamo alla sovranita’ popolare non puo’ essere un pretesto per una deriva plebiscitaria”. Questa frase e’ stata accolta da un lungo applauso della platea.

“Non si puo’ prescindere dal senso dello Stato – ha detto Fini -, dal rispetto delle istituzioni [...] neppure se si e’ eletti con il 99,9% dei consensi. Non si puo’ richiamare la sovranita’ popolare e l’investitura del popolo come usbergo e corazza che vada al di sopra dell’articolo 3 della Costituzione”.

Poi Fini torna sulla necessità di abbassare i toni, per evitare scontri, ma puntualizza che bisogna garantire libere indagini e rispetto per le toghe. “La magistratura dev’essere rispettata e non va attaccata. Preservare i valori del Pdl significa rispettare lo Stato e avere ben chiaro che bisogna avere un atteggiamento tollerante, rispettoso di ogni minoranza, e non credo che l’ultima versione del Pdl possa ritrovarsi appieno nell’aggettivo di garante di rispetto della persona, delle diversità, perchè non c’è niente della tolleranza nelle decisioni che a volte il Pdl prende per seguire i desideri della Lega, che spesso va contro la tolleranza e i diritti dei cittadini”.

E ancora, sulla questione dell’identità nazionale: “a volte la cronaca si incarica di darci ragione, perche’ riguardo al ricordare l’unita’ nazionale nessuno pensava che sarebbe accaduto cio’ che è invece avvenuto nelle scorse settimane. Non si puo’ compiacere la Lega anche su questo perche’ si finisce per sbriciolare il senso di un’identità”.

UNITA’ D’ITALIA, ALCUNI ESPONENTI PDL NON CI CREDONO – “I fatti che si sono registrati nelle ultime settimane” nei confronti “della festa del 17 marzo e’ la riprova che alcuni esponenti del Pdl ci credono assai meno di quello che dicono” ha affermato Gianfranco Fini nella sua relazione conclusiva all’assemblea costituente di Fli in corso a Milano.

E su questo tema, Fini prosegue riaprendo il dibattito intorno alla festa nazionale proclamata per il prossimo 17 marzo: “Il legittimo orgoglio di essere italiani comporta anche avere responsabilita’ nel rappresentare l’Italia all’estero”.

Rivolgendosi ai giovani ha infatti sottolineato: “non puo’ trapelare il concetto ai nostri ragazzi che l’unico metro di misura sia solo il danaro”. Il Presidente della Camera prosegue: “E’ motivo di profondo dolore per tutti e anche per gli elettori di centrodestra – e di imbarazzo di esponenti del centrodestra – apprendere che siamo diventati lo zimbello del mondo occidentale per comportamenti che nulla hanno a che vedere con la politica”.

BASTA CONSIDERARE DONNA IN BASE AD AVVENENZA - Standing ovation per Fini, il quale critica aspramente le vicende personali che niente hanno a che fare con la politica… “Basta considerare la donna in base alla sua avvenenza e disponilbilita’. E’ moralismo questo?” esorta la platea il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso del suo intervento all’Assemblea costituente di Fli. “Non ammainiamo la bandiera del centrodestra e siamo sicuri che saranno sempre di piu’ coloro che la seguiranno”.

TERZO POLO NON E’ RENDITA MA CASA COMUNE CONTRO ESTREMISTI – “Il bipolarismo e’ diventato una battaglia tra estremisti”, dice Gianfranco Fini. “Il nuovo Polo – spiega – non e’ una rendita di posizioni, non sono i due forni, e’ la casa comune per tutti coloro, a partire dagli elettori del Pdl, che non si trovano” nell’asse che c’e’ “con Berlusconi e Bossi da una parte e dall’altra Vendola e Di Pietro”.

NOSTRI VALORI NON CAMBIATI, PDL LI HA DISTRUTTI - “Pensano di poterci togliere l’aria dicendo che siamo diventati di sinistra, non e’ vero i nostri valori non sono cambiati, sono gli stessi che avevamo quando siamo entrati nel Pdl. E’ il Pdl che ha distrutto questi valori e li ha resi ridicoli. Vorrei sapere qual e’ il tasso di riformismo del Pdl”. Cosi’ Gianfranco Fini attacca il Pdl nel suo intervento a Milano.

OGGI STESSO MI AUTOSOSPENDERO’ DA PRESIDENTE - Secondo Fini è “un infingimento volgare dire che noi siamo come la sinistra: noi siamo quelli che eravamo quando siamo confluiti nel Pdl, e’ il Pdl che sta massacrando, sta rendendo ridicoli i valori del centrodestra”. – E sull’azione del governo: “Non si puo’ prendere la crisi come scusa per non fare riforme, anzi è proprio questo il momento di farle. E’ indispensabie che Fli incontri imprenditori e parti sociali per sentire se c’è ancora qualche forza politica che ha un modello da offrire, con una volonta’ di cambiamento”.

NOMINO SEGRETERIA CON DONNE E UOMINI NUOVI – ”Non si possono ripetere gli errori del passato. Diro’ di meno e faro’ di piu’. E poiche’ Fli ha bisogno di una governance chiara, ci sara’ un ufficio di presidenza, un vicepresidente con il compito di coordinare il lavoro dei parlamentari e dei coordinatori regionali, capigruppo, un portavoce e una segreteria che nominero’ oggi senza un solo eletto in Parlamento o in Consiglio regionale: solo donne e uomini che vogliono lavorare senza neppure immaginare l’ipotesi di potersi candidare”. Lo ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, chiudendo il suo discorso all’assemblea costituente.

“E’ di tutta evidenza che non potrò esercitare il ruolo di Presidente del partito, non posso mettere insieme il ruolo politico e di presidente della Camera. Mi autosospenderò, ma proprio perché dobbiamo organizzare il partito non si devono ripetere gli errori del passato: ci vuole una governance definita del partito, questa volta dirò di meno ma farà di più, non è pensabile un bilancino o la paralisi”.

Gianfranco Fini parlando al partito annuncia cosi’ che a guidare il nuovo organigramma ci sarà un vicepresidente. “Servirà un ufficio di presidenza, un vicepresidente che avrà il compito di coordinatore il lavoro dei parlamentari. Occorrerà un portavoce, un coordinamento e una segreteria in cui – ha aggiunto – non ci sarà un solo amico eletto in Parlamento o in Consiglio regionali”.

DIMETTIAMOCI IO E BERLUSCONI E SI VOTI. SFIDA POLITICA A PREMIER: “DIAMO A ITALIANI MODO DI ESPRIMERSI” – Poiche’ Berlusconi e’ premier e Fini e’ presidente della Camera in virtu’ del patto all’origine del Pdl, da Fini arriva una ‘’sfida politica” al Cavaliere. ”Se si e’ interrotto quel patto e sono venute meno le condizioni di allora, faremmo entrambi una splendita figura se ci si dimettesse per consentire cosi’ agli italiani di esprimere con il voto la loro sovranita’ popolare”.

Il presidente della Camera chiede l’introduzione del Senato delle Regioni o delle Autonomie con una riforma costituzionale. “Pd e Lega sono d’accordo, Berlusconi se c’e’ batta un colpo”, insiste. E’ chiaro, sostiene Fini, che poi di conseguenza bisognera’ discutere di legge elettorale. “Diciamo, non si va a votare se non dopo la primavera dell’anno prossimo, ma facciamo prima le riforme”, conclude Fini durante uno dei passaggi piu’ forti dell’intervento di Fini all’Assemblea costituente di Fli, che si chiude  sulle note dell’Inno di Mameli.

L’intervento di Aminata Fofana apre la terza e conclusiva giornata di lavori dell’Assemblea Costituente di Futuro e Libertà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

 
 
 Futuro e Libertà e Innovazione
 
 
 
 
Di seguito i numerosi interventi della seconda giornata dell'Assemblea Costituente di FLI:

http://www.futuroeliberta.com/2011/02/12/seconda-giornata-di-lavori-dellassemlea-costituente-di-futuro-e-liberta/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Sto seguendo praticamente tutti gli interventi.. si sta oramai scivolando verso la rissa aperta.

Granata: "Quello che sta succedendo nei corridoi di questa tre giorni non mi piace..... non mi piace proprio !!".

E' una riunione di disperati.

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Madonna mia.... quante puttanate hanno detto.... non credevo che la disonestà/stupidità umana arrivasse a tanto.

Per 15 anni Berlusconi è riuscito ad imbrigliare tanta .... "coglioneria", il problema arriva ora che quelli sono liberi di andare per strada....

 

Il FLI sta precipitando nei sondaggi verso il  3,0% !!.... non raggiunge neppure il quorum alla Camera (4 %)... figuariamoci al Senato (8 % ).

Che dire di Gianfranco Fini ?... che ha buttato via il bambino con l'acqua sporca ? Non sarebbe corretto: ha buttato via il bambino e si è tenuto l'acqua sporca.

 

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

Prima giornata di lavori dell’Assemblea Costituente di Futuro e Libertà

11 febbraio 2011

Il presidente onorario Mirko Tremaglia canta l’Inno di Mameli sul palco dell’Assemblea Costituente di Futuro e Libertà, poi Federica Taddei ha letto il Manifesto per l’Italia.

Sul palco è poi salito il presidente Gianfranco Fini che ha dichiarato ufficialmente aperti i lavori.

Il presidente ha affermato che saranno tre giorni di dibattito e confronto e che FLI punta a contribuire ad una nuova stagione di riscatto, e che “solo il tempo dirà se riusciremo a raggiungere l’obbiettivo”.

Presentato FLI Live.

Andrea Ronchi, saluta i congressisti, e commenta il video di FLI Live. Poi dice “Siamo uniti per l’Italia dobbiamo riavvicinare la politica alle persone” e che “Futuro e Liberta è la macchina del cambiamento”.

L’assemblea approva gli organi componenti il FLI, poi Ronchi cede la parola a Salvatore Tatarella.

Giuseppe Valditara ha poi detto che “la scelta di Milano è una scelta importante Milano è stata capitale dell’innovazione” e ancora che “Milano è la cultura del fare, Milano e Lombardia sono riformiste”.

Ha preso poi la parola Cristiana Muscardini e ha affermato che “Questo momemeto significa per molti di noi di avere il coraggio di affrontare cio che il destino potra essere”.

Sul palco sale Chiara Moroni che ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della convention. Moroni ha detto che “Futuro e Libertà non è il partito contro Berlusconi ma quello che vuole traghettare l’Italia fuori dal berlusconismo”. Ha poi detto che inizia “qui oggi un’era di interattività politica attraverso i nuovi media”.

Interviene il coordinatore nazionale Adolfo Urso che ringrazia gli “amici costituenti”. Urso ha detto che Futuro e Libertà si “rivolge ai più giovani che cercavano e hanno libertà”. Ha sottolineato che con le dimissioni di Mubarak in Egitto “hanno vinto i giovani”.

PRIMA PARTE DELL’INTERVENTO DI URSO

SECONDA PARTE DELL’INTERVENTO DI URSO

Interviene il capogruppo alla Camera dei Deputati Italo Bocchino.

PRIMA PARTE DELL’INTERVENTO DI ITALO BOCCHINO

SECONDA PARTE DELL’INTERVENTO DI ITALO BOCCHINO

TERZA PARTE DELL'INTERVENTO DI ITALO BOCCHINO

Prende la parola il capogruppo del Senato Pasquale Viespoli.

Seguono gli interventi di Umberto Croppi e Angela Napoli che chiudono la prima giornata di lavori dell’Assemblea Costituente di Futuro e Libertà.

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA CONVENTION

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande

Iscritto dal: 04/05/2009
User offline. Last seen 3 anni 49 settimane ago.

La modalità che è stata scelta per la partecipazione è ottima. Un aspetto davvero positivo. Complimenti. C'è da attendere la prova concreta per capire quanto e come funzioni.

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Madonna mia.... quante puttanate hanno detto.... non credevo che la disonestà/stupidità umana arrivasse a tanto.

Per 15 anni Berlusconi è riuscito ad imbrigliare tanta .... "coglioneria", il problema arriva ora che quelli sono liberi di andare per strada....

 

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 18/11/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Oggi il FLI è sceso nei sondaggio al 3,0% !!.... non raggiunge neppure il quorum alla Camera (4 %)... figuariamoci al Senato (8 % ).

Che dire di Gianfranco Fini ?... che ha buttato via il bambino con l'acqua sporca ? Non sarebbe corretto: ha buttato via il bambino e si è tenuto l'acqua sporca.

Succede a chi non è uso lavarsi.

 

E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.

 

Iscritto dal: 13/08/2010
User offline. Last seen 4 anni 35 settimane ago.

NOI, CHE VOGLIAMO ESSERE LIBERI !

Quando Gianfranco Fini nella direzione nazionale del PDL si alzò ed espresse tutto il suo dissenso sul “sistema politico” creato da Berlusconi, noi, ITALIANI LIBERI, tirammo un sospiro di sollievo, un’epoca oscura della politica italiana stava, probabilmente, finendo o quanto meno veniva messa in discussione e una nuova alba politica si stagliava all’orizzonte.

Il tam-tam fra noi scattò immediato con la rapidità che solo il cuore e i sentimenti arditi sanno dare, il sentimento di affetto per la PATRIA, di rispetto per le ISTITUZIONI, il senso della LEGALITÀ, dell’ETICA, la voglia di una giustizia giusta e di univoca applicazione, ci hanno spinto tutti a raccoglierci intorno a Fini, un POPOLO che si riconosceva nel suo LEADER, ponendo fine al sistema berlusconiano del leader che formula i partiti.

L’inizio è stato perfetto, Futuro e Libertà era la forza politica di cui il Paese aveva bisogno, una forza responsabile che aveva il compito di inchiodare il Governo alle sue mancanze e che costringesse il Premier a governare in nome del bene del Paese.

Abbiamo bloccato la pericolosa legge sulle intercettazioni, abbiamo cancellato, di fatto, il “processo breve” che altro non era se non un indulto mascherato e siamo intervenuti pesantemente e con grande efficacia per migliorare la riforma Gelmini.

Questo era quello che tutti volevamo, questo è quello che il popolo dei moderati desiderava, una forza politica capace di influenzare efficacemente e positivamente il Governo ed il Premier, che facesse si che la maggioranza mettesse da parte le leggi “ad personam” ed agisse, in questo momento di grande difficoltà, solo ed esclusivamente per il bene del Paese, un movimento politico che dal basso, dalla base, ispirasse l’azione politica della classe dirigente con suggerimenti, idee, provocazioni e tutto quello che fa di un movimento politico una forza popolare democratica.

Bellissima la convention di Perugia dove è stata presentata la carta dei valori.

Valori che ispirano il nostro movimento ed ispireranno la nostra azione politica, le nostre proposte per il Paese. Il giusto preludio ad un progetto Paese, al disegno dell’Italia che avremmo voluto per noi e per i nostri figli.

Lì, a Bastia Umbra abbiamo mandato il messaggio più forte, chiaro, scevro dal “politichese”, fuori dai denti a Silvio Berlusconi: “dimettiti e ripartiamo per il Paese”, per usare un termine moderno “resettiamo” il Governo in tilt e facciamo un nuovo progetto per L’Italia.

Finalmente la strategia giusta portare Berlusconi sul terreno a lui più ostico, difficile, dove non può esprimersi in termini teatrali; il tavolo del confronto delle idee e della capacità di creare il consenso su progetti reali.

Avremmo dovuto dar seguito a ciò, portando su quel tavolo le nostre proposte di riforme e le nostre idee di politica economica, di politica del lavoro, la nostra visione di politica energetica, ambientale, fiscale, proposte su cui avremmo dovuto mettere in evidenza il vuoto pneumatico di questo Governo e questa maggioranza.

Invece nulla, anzi magari il nulla, purtroppo la follia.

La follia di farci riportare sul suo terreno di gioco, lo scontro personale !!!

L’annosa dicotomia tra berlusconiani ed anti-berlusconiani, il campo di battaglia dove lui, che si nutre di anti-berlusconismo è il più forte, noi che eravamo nati per andare oltre ci siamo fatti trascinare nella lotta e ci siamo fatti ributtare nel girone degli anti, senza capire che la gente ne ha le scatole piene del cavaliere, ma non ne può più nemmeno degli anti-berlusconi.

Non sappiamo chi e perché abbia deciso questo cambio di rotta, sappiamo però che la base, quella base che tanto era stata invocata come fonte di ispirazione, è stata assolutamente e forse volutamente ignorata.

Crediamo che il volutamente, trovi riscontro in pieno nel comportamento tenuto dopo Bastia, ricordate a Bastia?? Bocchino aveva promesso di far parlare tutti, di dar voce e spazio a quel popolo, non solo di destra, che voleva dire basta al sistema, che voleva un Paese meritocratico, dove la gente prendesse consapevolezza dei propri diritti, in primis il diritto di partecipare alla vita politica del Paese, di poter partecipare alla costruzione del proprio futuro senza più deleghe in bianco a nessuno. Purtroppo solo chiacchiere.

Non ci ascoltano più, ciò che noi pensiamo, ciò che vogliamo per il Paese, quale partito o movimento vorremmo, non interessa a nessuno.

Non interessa a nessuno se preferiamo un movimento politico autonomista, federalista o centralista, se preferiamo un movimento gerarchicamente flessibile oppure no.

Lo statuto che ci è stato anticipato va in direzione radicalmente opposta alle nostre aspettative, noi avremmo voluto un movimento snello, che rispetti le indicazioni e le aspettative della base, che permetta di avere un contatto costante e diretto tra chi lavora sul territorio e le rappresentanze politiche di ogni livello e grado.

La bozza in esame ricalca gli statuti di tante altre organizzazioni politiche (in alcune parti sembra un copia/incolla di quello di AN) che riportano al tema delle organizzazioni dirigiste e verticiste che noi abbiamo rifiutato, con un farraginoso ed elefantiaco apparato che non serve se non a garantire la conservazione di rendite di posizione.

Dire che si vogliono valorizzare le giovani generazioni senza poi far seguire alle parole i fatti è solo demagogico giovanilismo, infatti in questo statuto non sono previsti meccanismi di ricambio generazionale come il limite del doppio mandato per tutti gli incarichi di partito, ne tantomeno dei percorsi formativi e di crescita per le giovani leve che garantiscano i principi di meritocrazia e pari opportunità.

Questa assenza di regole certe e condivise, crea una situazione propedeutica ad un inevitabile e devastante conflitto generazionale, in parte già in atto in alcune realtà, da cui uscirà sconfitto solo il movimento.

Ad oggi non abbiamo un regolamento congressuale che detti le regole democratiche e i modi ed i tempi di partecipazione, nessuno ci ha detto come si presentano le liste, le candidature alle varie cariche interne, il che fa presagire un tutto già precostituito che verrà solo ratificato dal congresso.

A questo punto vorremmo capire se siamo dinanzi ad un’assemblea di tipo Bulgaro, in cui dobbiamo solo prendere atto della spartizione tra i clan sorti al’ombra del leader, oppure se questa costituente è solo un fatto mediatico di transizione verso la costituzione di un terzo polo calato dall’alto.

La sensazione, il sentore forte che abbiamo è che all’ombra del leader ci sia la solita manfrina dei clan, delle correnti che sono state deleterie per AN, che stanno dilaniando il PDL, che hanno imbalsamato ed imbarbarito lo scontro nel PD e che speravamo fossero per noi un ricordo lontano, sepolto con i “colonnelli”.

L’impressione è che qualche vecchio sergente o caporale si sia piazzato i gradi colonnello lasciati vacanti e voglia riprendere quello sciagurato cammino, volto solo a conservare rendite di posizione e piccoli poteri.

Winston Churchill diceva che una democrazia può considerarsi compiuta quando uomini senza figli pensano a costruire gli asili, purtroppo noi vediamo solo persone intente a costruire ospizi per la propria vecchiaia.

Noi non vogliamo colonnelli o marescialli, noi vogliamo sceglierci un leader ed una classe dirigente a cui affidare i nostri sogni affinché con il nostro aiuto e il nostro entusiasmo li facciano diventare realtà.

Cari amici, crediamo che questo movimento sia innanzitutto il nostro movimento, il movimento di coloro che senza se e senza ma hanno messo la propria faccia dal primo momento, crediamo che abbiamo il diritto e il dovere di far sentire il nostro dissenso, crediamo che sia nostro diritto dire da chi vogliamo farci guidare, ma anche in che modo, senza deleghe in bianco.

Vogliamo far saper chiaramente come la pensiamo sui temi importanti come la riforma della giustizia, la riforma elettorale, la riforma del fisco, vogliamo essere partecipi e protagonisti del cambiamento, ma crediamo che il cambiamento debba essere prima di tutto mentale.

Chi crede che Futuro e Libertà debba essere la versione riveduta e corretta degli errori del passato è opportuno che faccia un passo indietro, chi crede che siamo disposti a calare il capo come in passato ha sbagliato i propri calcoli, e dovrà rivederli al ribasso.

Facciamo un appello a tutti gli ITALIANI LIBERI da condizionamenti ideologici e politici, liberi da legami di ogni sorta, che vogliano mettersi in gioco per il bene del Paese, a ribellarsi a questo sistema che non ha nulla di meritocratico e democratico, un appello a far sentire la nostra voce a Gianfranco Fini, affinché ci dia quello che ci ha promesso un FUTURO DI LIBERTÀ, perché a queste condizioni vediamo poco futuro e nessuna libertà.

Futuro e Libertà è stato definito da Fini “un movimento d’opinione organizzato” e noi crediamo che questa sia la formula nuova e vincente per riportare tanta gente vicino e dentro la politica.

STATUTO

Lo Statuto che noi vorremmo deve realizzare il pensiero della democrazia partecipativa, pertanto deve prevedere meccanismi partecipativi che dal basso ispirino le azioni politiche dei vertici, nel rispetto dei diritti, delle aspettative e delle prerogative di tutti gli iscritti.

Che si basi sui principi di pari opportunità e meritocrazia e che abbia dei sistemi democratici che favoriscano il ricambio generazionale e di rinnovamento della classe dirigente.

Scarica il documento completo “Vogliamo essere liberi” per leggere la proposta di Statuto che facciamo.

OBIETTIVI DEL MOVIMENTO

Dopo aver stabilito chi siamo e con quali strumenti vogliamo operare è opportuno dare anche degli obiettivi primari al movimento.

Noi crediamo che gli obiettivi primari  siano riassumibili in:

  1. Riforma elettorale
  2. Riforma Costituzionale
  3. Riforma del mondo del  Lavoro e del Welfare
  4. Riforma Pubblica Amministrazione
  5. Riforma del Sistema Giudiziario
  6. Programmazione energetica ed industriale
  7. Programmazione agricola ed  ambientale
  8. Riforma del sistema Fiscale
  9. Riforma del sistema Bancario

A questi punti dobbiamo dare insieme dei contenuti, facendo partire subito il dibattito, il confronto nelle assemblee provinciali, per dire come la pensiamo e come vorremmo che fossero affrontati questi temi, in modo da poter poi elaborare dei testi di “proposta di legge di iniziativa popolare”, come previsto dall’art 71 comma II della costituzione “Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli”. realizzando finalmente una forma di democrazia partecipativa.

Abbiamo messo al primo posto la legge elettorale in quanto pensiamo che sia giunto il momento di riportare  nei termini costituzionali l’elezione dei parlamentari, non aspettandoci da loro, nominati, la cancellazione di un sistema che li ha privilegiati.

Questo è il movimento per noi che vogliamo essere liberi !!!!!

La lista dei firmatari

Il documento verrà presentato al Congresso con le firme di tutti coloro che aderiranno online al sito http://futuroelibertaper.org/ o che invieranno la loro adesione all’indirizzo email vogliamoessereliberi@futuroelibertaper.org specificando nome,cognome, email, indirizzo completo e numero di cellulare. Questo Congresso è una fondamentale occasione di dibattito, per favore fate circolare questo documento tra i vostri amici, simpatizzanti ed elettori di F.L.I.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi il Grande