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Vecchietto, demente, ancora scarsi esiti dalla cura che ti ho suggerito ed a cui finalmente ti stai applicando?
Mi è nota la foga con cui tieni impegnati numerosi beduini libici con il tuo orifizio anale (bravo), ma probabilmente un demente della tua gravità deve integrare la cura.
Prendi nota: quando il beduino si è liberato, procedi immediatamente alla fellatio: devi lasciare fresco e pulito e tu, contemporaneamente, provvedi ad ingoiare tutti gli umori: sono un indispensabile compendio per la cura dei tuoi devastanti disturbi cognitivi.
Nei raid vittime e feriti, Abbattuto jet. summit a parigi. LA FRANCIA: «AGIRE IN FRETTA»
Caccia francesi in ricognizione su Bengasi
Il Raìs contro Londra e Parigi: vi pentirete
Bombe sulla città, migliaia di civili in fuga. Il Colonnello nega l'attacco e dice a Obama: i libici moriranno per me
Muammar Gheddafi non molla ma caccia francesi stanno effettuando voli di ricognizione su Bengasi. Nel giorno del summit di Parigi chiamato a decidere sull'intervento internazionale e all'indomani della dichiarazione di «cessate il fuoco» (e dei dubbi sollevati dagli Stati Uniti, secondo i quali il Colonnello non starebbe rispettando la tregua) il Colonnello attacca Bengasi e minaccia l'Occidente.
VOLI DI RICOGNIZIONE SU BENGASI - Caccia francesi, dice una fonte militare, stanno sorvolando «l'insieme del territorio libico» e sono decollati dalla base di Saint-Dizier (Haute-Marne). Sempre secondo la fonte, queste missioni «di ricognizione» dovrebbero durare l'intero pomeriggio di sabato. Secondo la fonte, per il momento gli aerei non hanno incontrato alcuna difficoltà.
«RIMPIANGERETE L'INGERENZA» - In una lettera indirizzata a Nicolas Sarkozy e a David Cameron, il Raìs minaccia il presidente francese e il premier britannico, spiegando che le potenze occidentali non hanno diritto di intervenire in Libia e che «si pentiranno» della loro ingerenza. Secondo quanto detto dal portavoce del governo libico, Mussa Ibrahim, la lettera, oltre che ai leader francese e britannico, è indirizzata anche al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Nella missiva Gheddafi scrive che ogni azione militare contro la Libia sarebbe una «un'ingiustizia, una chiara aggressione. Ve ne pentirete se interverrete nei nostri affari interni». «La Libia non è vostra... - prosegue la missiva, citata da Al Jazeera -. Voi non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni. Questo è il nostro paese, non è il vostro paese. Noi non potremmo sparare un solo proiettile contro il nostro popolo». In un'altra lettera inviata a Barack Obama, il leader libico scrive: «Tutto il popolo libico è dalla mia parte, tutti sono pronti a morire per me, io qui sto combattendo contro Al Qaeda, cosa pensa di fare?».
BATTAGLIA A BENGASI - Le forze del Raìs sono entrate alla periferia ovest di Bengasi, città roccaforte dei ribelli, dove ora si sta combattendo intensamente. Le truppe del leader libico starebbero avanzando inoltre dalla costa e da sud e starebbero bombardando anche i quartieri della zona orientale della città. Il bilancio dei raid delle forze pro-Gheddafi è al momento di 26 morti e e una quarantina di feriti, i civili in fuga sono migliaia. Un aereo militare dei ribelli è stato colpito e abbattuto. Il velivolo, che era passato sulla città diverse volte, è stato visto sorvolare un'ultima volta con il reattore destro in fiamme e poi schiantarsi al suolo in una palla di fuoco. Nelle immagini trasmesse da Al Jazeera si vede chiaramente anche il pilota che si lancia all'esterno prima dell'impatto, a poche decine di metri da terra. «Noi rivoluzionari abbiamo preso il controllo di quattro carri armati all'interno di Bengasi. Le forze degli insorti hanno respinto quelle di Gheddafi fuori da Bengasi e stanno rastrellando la periferia occidentale alla ricerca dei soldati di Gheddafi», sostiene il portavoce dei ribelli, Nasr al-Kaliki. Sempre Al Jazeera ha mostrato un carro armato che viaggiava lungo una strada con un manipolo di ribelli, seduti sulla torretta, che sventolano la bandiera monarchica, il vessillo degli insorti.
ESPLOSIONI NELLA NOTTE - Nella notte si erano udite fortissime esplosioni, almeno quattro, a Bengasi. Diverse colonne di fumo si sono alzate dall'area sudoccidentale della città. Il Colonnello avrebbe quindi ignorato il «cessate il fuoco» che il suo regime si era impegnato a rispettare dopo la risoluzione di giovedì del Consiglio di sicurezza dell'Onu per accelerare l'avanzata prima del summit di sabato pomeriggio a Parigi che dovrebbe mettere a punto i dettagli per un intervento militare internazionale volto a proteggere i civili.
«IL GOVERNO: ATTACCATI DAI RIBELLI» - Il portavoce del governo libico nega che ci stato «alcun attacco» contro Bengasi, denunciando anzi l'assedio dei rivoltosi. «Il cessate il fuoco è in vigore» ha affermato il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaaim, in un'intervista alla radio Bbc 4.
COMBATTIMENTI - Nel capoluogo della Cirenaica, i combattimenti sono iniziati già intorno alle due di notte e da quel momento sono proseguiti ininterrottamente, con colpi di mortaio, lanci di razzi katiuscia e scambi di colpi di mitragliatrice. All'alba ci sono stati almeno due raid aerei a distanza di 20 minuti con bombardamenti di zone attorno alla città. Un terzo bombardamento è avvenuto un'ora dopo. Colpite la strada per l'aeroporto e il quartiere di Abu Hadi. Testimoni hanno riferito di una jeep che sarebbe riuscita a entrare nei quartieri ovest della città con a bordo due mercenari di Gheddafi che hanno lanciato granate prima di essere uccisi dai ribelli. Dai documenti è risultato che i due, in abiti civili, erano nigeriani.
«Proprio perché siamo vicini alla Libia - ha detto La Russa a margine di un convegno a Milano - il nostro ruolo non può essere quello degli affittacamere, di quello che offre le basi e dà le chiavi di casa: il nostro ruolo deve essere propositivo, moderato ma determinante».
Moderato, ma determinante. Tipo colpire gli obbiettivi sensibili (determinante) con dei palloncini colorati (moderato)
Visto che non siamo figli di puttana spagnoli e non siamo abbastanza socialisti da sparare sugli inermi tipo Zapatero che mandino le loro flotte a sparare sui disperati, visto che i nostri centri di accoglienza sono pieni altrimenti li scortiamo in armi a Marsiglia e ne proteggiamo lo sbarco in Francia. Del resto se sono così sensibili ai poveri libici bombardati non possono certo respingere i poveri libici naufraghi e se hanno tanta voglia di menare le mani almeno si facciano carico dei danni collaterali.
Questa è una delle cose più sensate cha hai mai scritto sul forum.
Ma hai incominciato a prenderele medicine un volta buona?
Bravo.
Scrivi cose così e lascia stare le citazioni che spesso ti ingarbugliano il cervello.
Nulla, è che Sabatino, come tutte le persone che non fanno del tifo politico una prerogativa, è capace di riconoscere quando una persona esprime un concetto su cui è d'accordo anche se questa persona dovesse essere del PDL. Succede anche a me di darti ragione (anche se lo faccio in modo meno polemico). E' una cosa normale.
p.s. io invece, in questo caso, non sono d'accordo nemmeno sulla grandezza dei caratteri che hai usato. Ma è ovvio, se mi hai letto finora.
Permettimi una notazione, se un americano, un inglese e un francese decisono cosa fare sotto casa mia senza neppure la cortesia di invitarmi, destabilizzano un paese che riempie me di disperati senza quartiere e il francese vuol fare il gradasso ma non accoglie mezzo africano sfigato devono partire da casa loro. Se vogliono partire da casa mia fa mille clandestini a slot, consegna ferroviaria anticipata.
Perchè vedi l'ONU è una bella cosa, si fa per dire, ma non conta un cazzo e se l'abbronzato vuol fare lo stratega è bene che si occupi anche della bassa cucina, tipo cosa fare degli africanetti che si riversano sulle nostre coste. Visto che non siamo figli di puttana spagnoli e non siamo abbastanza socialisti da sparare sugli inermi tipo Zapatero che mandino le loro flotte a sparare sui disperati, visto che i nostri centri di accoglienza sono pieni altrimenti li scortiamo in armi a Marsiglia e ne proteggiamo lo sbarco in Francia. Del resto se sono così sensibili ai poveri libici bombardati non possono certo respingere i poveri libici naufraghi e se hanno tanta voglia di menare le mani almeno si facciano carico dei danni collaterali.
Altrimenti lascino il passo al puffo che li vale tutti e tre, da ogni punto di vista, dalle lenzuola alla borsa, che una maniera intelligente di risolvere la crisi libica lo trova di sicuro, anche perchè più scemi di un americano, un inglese e un francese c'è solo un quartetto con una tedesca che oltretutto non è buona manco per il bunga bunga.
Purtroppo per l'Europa non sono più i giorni di Berlusconi, Blair, Aznar: oggi ci sono Sarkozy (al lordo di signora), Cameron, la tedesca e Zapatero, tutti degni compari (come intelligenza intendo) del povero Obama-Carter.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Raid degli alleati in Libia
Gli Usa: «Lanciati 110 missili»
Parigi: «Distrutti tank delle truppe del Colonnello»
Il Pentagono: «Abbiamo colpito contraerea a Tripoli»
Luigi il Grande
Vecchietto, demente, ancora scarsi esiti dalla cura che ti ho suggerito ed a cui finalmente ti stai applicando?
Mi è nota la foga con cui tieni impegnati numerosi beduini libici con il tuo orifizio anale (bravo), ma probabilmente un demente della tua gravità deve integrare la cura.
Prendi nota: quando il beduino si è liberato, procedi immediatamente alla fellatio: devi lasciare fresco e pulito e tu, contemporaneamente, provvedi ad ingoiare tutti gli umori: sono un indispensabile compendio per la cura dei tuoi devastanti disturbi cognitivi.
Nei raid vittime e feriti, Abbattuto jet. summit a parigi. LA FRANCIA: «AGIRE IN FRETTA»
Caccia francesi in ricognizione su Bengasi
Il Raìs contro Londra e Parigi: vi pentirete
Bombe sulla città, migliaia di civili in fuga. Il Colonnello nega l'attacco e dice a Obama: i libici moriranno per me
Muammar Gheddafi non molla ma caccia francesi stanno effettuando voli di ricognizione su Bengasi. Nel giorno del summit di Parigi chiamato a decidere sull'intervento internazionale e all'indomani della dichiarazione di «cessate il fuoco» (e dei dubbi sollevati dagli Stati Uniti, secondo i quali il Colonnello non starebbe rispettando la tregua) il Colonnello attacca Bengasi e minaccia l'Occidente.
VOLI DI RICOGNIZIONE SU BENGASI - Caccia francesi, dice una fonte militare, stanno sorvolando «l'insieme del territorio libico» e sono decollati dalla base di Saint-Dizier (Haute-Marne). Sempre secondo la fonte, queste missioni «di ricognizione» dovrebbero durare l'intero pomeriggio di sabato. Secondo la fonte, per il momento gli aerei non hanno incontrato alcuna difficoltà.
«RIMPIANGERETE L'INGERENZA» - In una lettera indirizzata a Nicolas Sarkozy e a David Cameron, il Raìs minaccia il presidente francese e il premier britannico, spiegando che le potenze occidentali non hanno diritto di intervenire in Libia e che «si pentiranno» della loro ingerenza. Secondo quanto detto dal portavoce del governo libico, Mussa Ibrahim, la lettera, oltre che ai leader francese e britannico, è indirizzata anche al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Nella missiva Gheddafi scrive che ogni azione militare contro la Libia sarebbe una «un'ingiustizia, una chiara aggressione. Ve ne pentirete se interverrete nei nostri affari interni». «La Libia non è vostra... - prosegue la missiva, citata da Al Jazeera -. Voi non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni. Questo è il nostro paese, non è il vostro paese. Noi non potremmo sparare un solo proiettile contro il nostro popolo». In un'altra lettera inviata a Barack Obama, il leader libico scrive: «Tutto il popolo libico è dalla mia parte, tutti sono pronti a morire per me, io qui sto combattendo contro Al Qaeda, cosa pensa di fare?».
BATTAGLIA A BENGASI - Le forze del Raìs sono entrate alla periferia ovest di Bengasi, città roccaforte dei ribelli, dove ora si sta combattendo intensamente. Le truppe del leader libico starebbero avanzando inoltre dalla costa e da sud e starebbero bombardando anche i quartieri della zona orientale della città. Il bilancio dei raid delle forze pro-Gheddafi è al momento di 26 morti e e una quarantina di feriti, i civili in fuga sono migliaia. Un aereo militare dei ribelli è stato colpito e abbattuto. Il velivolo, che era passato sulla città diverse volte, è stato visto sorvolare un'ultima volta con il reattore destro in fiamme e poi schiantarsi al suolo in una palla di fuoco. Nelle immagini trasmesse da Al Jazeera si vede chiaramente anche il pilota che si lancia all'esterno prima dell'impatto, a poche decine di metri da terra. «Noi rivoluzionari abbiamo preso il controllo di quattro carri armati all'interno di Bengasi. Le forze degli insorti hanno respinto quelle di Gheddafi fuori da Bengasi e stanno rastrellando la periferia occidentale alla ricerca dei soldati di Gheddafi», sostiene il portavoce dei ribelli, Nasr al-Kaliki. Sempre Al Jazeera ha mostrato un carro armato che viaggiava lungo una strada con un manipolo di ribelli, seduti sulla torretta, che sventolano la bandiera monarchica, il vessillo degli insorti.
ESPLOSIONI NELLA NOTTE - Nella notte si erano udite fortissime esplosioni, almeno quattro, a Bengasi. Diverse colonne di fumo si sono alzate dall'area sudoccidentale della città. Il Colonnello avrebbe quindi ignorato il «cessate il fuoco» che il suo regime si era impegnato a rispettare dopo la risoluzione di giovedì del Consiglio di sicurezza dell'Onu per accelerare l'avanzata prima del summit di sabato pomeriggio a Parigi che dovrebbe mettere a punto i dettagli per un intervento militare internazionale volto a proteggere i civili.
«IL GOVERNO: ATTACCATI DAI RIBELLI» - Il portavoce del governo libico nega che ci stato «alcun attacco» contro Bengasi, denunciando anzi l'assedio dei rivoltosi. «Il cessate il fuoco è in vigore» ha affermato il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaaim, in un'intervista alla radio Bbc 4.
COMBATTIMENTI - Nel capoluogo della Cirenaica, i combattimenti sono iniziati già intorno alle due di notte e da quel momento sono proseguiti ininterrottamente, con colpi di mortaio, lanci di razzi katiuscia e scambi di colpi di mitragliatrice. All'alba ci sono stati almeno due raid aerei a distanza di 20 minuti con bombardamenti di zone attorno alla città. Un terzo bombardamento è avvenuto un'ora dopo. Colpite la strada per l'aeroporto e il quartiere di Abu Hadi. Testimoni hanno riferito di una jeep che sarebbe riuscita a entrare nei quartieri ovest della città con a bordo due mercenari di Gheddafi che hanno lanciato granate prima di essere uccisi dai ribelli. Dai documenti è risultato che i due, in abiti civili, erano nigeriani.
Redazione online
19 marzo 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
Luigi il Grande
«Proprio perché siamo vicini alla Libia - ha detto La Russa a margine di un convegno a Milano - il nostro ruolo non può essere quello degli affittacamere, di quello che offre le basi e dà le chiavi di casa: il nostro ruolo deve essere propositivo, moderato ma determinante».
Moderato, ma determinante. Tipo colpire gli obbiettivi sensibili (determinante) con dei palloncini colorati (moderato)
Questa è una delle cose più sensate cha hai mai scritto sul forum.
Ma hai incominciato a prenderele medicine un volta buona?
Bravo.
Scrivi cose così e lascia stare le citazioni che spesso ti ingarbugliano il cervello.
sabatino di martino
Sto entrando in panico, cosa ho sbagliato ??
Sto entrando in panico, cosa ho sbagliato ??
Probabilmente una sola cosa: nascere.
Luigi il Grande
Nulla, è che Sabatino, come tutte le persone che non fanno del tifo politico una prerogativa, è capace di riconoscere quando una persona esprime un concetto su cui è d'accordo anche se questa persona dovesse essere del PDL. Succede anche a me di darti ragione (anche se lo faccio in modo meno polemico). E' una cosa normale.
p.s. io invece, in questo caso, non sono d'accordo nemmeno sulla grandezza dei caratteri che hai usato. Ma è ovvio, se mi hai letto finora.
Permettimi una notazione, se un americano, un inglese e un francese decisono cosa fare sotto casa mia senza neppure la cortesia di invitarmi, destabilizzano un paese che riempie me di disperati senza quartiere e il francese vuol fare il gradasso ma non accoglie mezzo africano sfigato devono partire da casa loro. Se vogliono partire da casa mia fa mille clandestini a slot, consegna ferroviaria anticipata.
Perchè vedi l'ONU è una bella cosa, si fa per dire, ma non conta un cazzo e se l'abbronzato vuol fare lo stratega è bene che si occupi anche della bassa cucina, tipo cosa fare degli africanetti che si riversano sulle nostre coste. Visto che non siamo figli di puttana spagnoli e non siamo abbastanza socialisti da sparare sugli inermi tipo Zapatero che mandino le loro flotte a sparare sui disperati, visto che i nostri centri di accoglienza sono pieni altrimenti li scortiamo in armi a Marsiglia e ne proteggiamo lo sbarco in Francia. Del resto se sono così sensibili ai poveri libici bombardati non possono certo respingere i poveri libici naufraghi e se hanno tanta voglia di menare le mani almeno si facciano carico dei danni collaterali.
Altrimenti lascino il passo al puffo che li vale tutti e tre, da ogni punto di vista, dalle lenzuola alla borsa, che una maniera intelligente di risolvere la crisi libica lo trova di sicuro, anche perchè più scemi di un americano, un inglese e un francese c'è solo un quartetto con una tedesca che oltretutto non è buona manco per il bunga bunga.
Ineccepibile, Maurizio.... ineccepibile.
Purtroppo per l'Europa non sono più i giorni di Berlusconi, Blair, Aznar: oggi ci sono Sarkozy (al lordo di signora), Cameron, la tedesca e Zapatero, tutti degni compari (come intelligenza intendo) del povero Obama-Carter.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.