IL SIGNORAGGIO: COSA NE PENSATE?

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> I VERI PADRONI dell'EURO e di TUTTE le monete MONDIALI
> La GRANDE TRUFFA MONDIALE dei BANCHIERI 1 + Truffa Banchieri
> 2
> Nell' anno 1776, Thomas Jefferson dichiarava: "Se gli Americani
> consentiranno mai a banche privati di emettere il proprio denaro, prima
> con
> l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne
> cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i
> loro
> figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro
> padri.
> Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo,
> al
> quale esso appartiene propriamente." By Thomas Jefferson
>
>
>
>
>
> I Veri Pirati = Banchieri, Banche,
> Multinazionali
>
>
>
>
>
>
>
>
> Questo articolo è un tentativo, seppur limitato, di spiegare
> una
> delle più grandi truffe, se non la più colossale, realizzata a nostro
> carico: il Signoraggio monetario. Il compito non sarà facile per due
> motivi
> principali: primo, perché dovremo immergerci completamente dentro un
> sistema
> economico-finanziario di per sé poco chiaro, per non dire oscuro, e
> secondo,
> forse il più difficile, sgombrare la mente da tutti i condizionamenti che
> ci
> hanno mirabilmente inculcato.
>
> Detto questo, siete pronti per questo viaggio ? Un viaggio
> lungo
> oltre tre secoli, che dalla misteriosa e occulta Londra del XVII secolo,
> ci
> porterà a Francoforte nel XXI secolo, per assimilare il segreto più
> nascosto: la truffa delle truffe.
>
> Tutto inizia il 27 luglio 1694, quando il massone e banchiere
> londinese William Paterson fonda con alcuni fratelli la prima banca
> centrale
> al mondo: la Old Lady of Threadneedle Street, meglio conosciuta come Banca
> d'Inghilterra. Non si tratta della prima banca in assoluto, perché già nel
> 1163 a Venezia esisteva un Monte fruttifero privato creato per favorire il
> commercio, per non parlare del Banco (o Casa) di San Giorgio del 1407 a
> Genova, vera e prima banca pubblica d'Europa.
> La Banca d'Inghilterra è invece la prima Banca Centrale al
> mondo; la prima che stampò 1.200.000 sterline («notes of bank»),
> corrispondenti al debito di 700.000 sterline-oro che il Re Gu­glielmo
> d'Orange aveva contratto proprio con essa. In pratica ha iniziato
> l'attività
> comprando il debito della Corona.
>
> Perché è importante questa banca ? Risponderei volentieri, ma
> lascio la parola a Karl Marx, il quale nella sua opera «II Capitale»,
> denuncia senza mezzi termini che, fin dalla nascita, le grandi banche non
> sono state altro che società di speculatori privati che si affiancavano ai
> governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipare loro
> denaro.
>
> In merito alla Banca in oggetto, Marx rincara la dose dicendo
> che "l'accumular­si del debito pubblico non ha misura più infallibile del
> progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo
> risale alla fondazione della Banca d'Inghilterra».
> Già nel 1867 (anno di pubblicazione delle 1000 copie del suo
> libro) era chiaro un collegamento tra debito pubblico e banche. Questo è
> il
> primo dato interessante. È per questo che il 27 luglio 1694 sarà per noi
> una
> data simbolica molto importante, perché, a torto o a ragione, ha inizio il
> fantomatico Signoraggio monetario.
>
> Prima però di spiegare cos'è questo Signoraggio, ricordo che il
> modello della Bank of England fu esportato e copiato in ogni paese (in
> Francia il 18 gennaio 1800 grazie al fratello Bonaparte e in Germania il
> 10
> marzo 1870, nel 1913 in America con la Federal Reserve Bank per opera dei
> massoni Warburg, Rockefeller e Rothschild).
> Come oggi un manipolo di persone esporta la democrazia per
> strategie geopolitiche, 311 anni fa un manipolo di banchieri massoni ha
> inventato ed esportato un $i$tema monetario basato sul debito, per
> strategie
> socio-politiche: tenere incatenate e soggiogate centinaia di milioni di
> persone.
>
>
>
> Cos'è il Signoraggio monetario ?
>
> Ufficialmente non esiste. Nessuno ne parla. Eppure è un
> qualcosa
> che sta facendo sprofondare l'intero pianeta nel debito, giorno dopo
> giorno,
> inesorabilmente. Quante volte abbiamo sentito parlare di debito pubblico,
> commerciale, di debito dei paesi in via di sviluppo, ecc. Ma debito nei
> confronti di chi ? Cosa lo provoca ? E soprattutto: cos'è questo
> Signoraggio
> ?
>
> Il Signoraggio è la differenza tra il valore nominale della
> moneta e il suo costo di produzione.
> La moneta, come ogni bene tangibile, ha un suo costo di
> produzione: per le banconote pensate a carta e inchiostri; per le monete
> di
> metallo pensate alle leghe. Ma nonostante ciò, la stampa e quindi
> l'emissione di moneta costa pochissimo, anche perché dal 15 agosto 1971,
> Nixon eliminò la convertibilità delle monete in oro, affossando per sempre
> gli accordi di Bretton Woods del 1944.
> Quindi l'emissione di moneta da oltre trent'anni non ha più
> bisogno di un controvalore in metallo prezioso (oro, argento o rame).
>
> Facciamo un esempio numerico: stampare un biglietto da 100 euro
> costa, più o meno, 5 centesimi di euro (tra carta e inchiostri) ! Una
> sciocchezza, vero ? Ebbene questa banconota, che costa solamente 0,05
> euro,
> viene «affittata» agli Stati al valore nominale, cioè a 100 euro ! Questa
> differenza è il Signoraggio !
>
> La società privata che stampa ed emette la moneta in pratica
> "guadagna" per ogni banconota emessa la bellezza di 99,95 euro (tolte le
> spese di stampa) mentre lo Stato, sempre per ogni banconota, s'indebita di
> 100 euro ! Sapete qual è il nome di questa società privata che s'incamera
> il
> Signoraggio ? Banca Centrale.
>
> Per essere pignoli, allo Stato quella moneta costa ancora di
> più
> per via del «tasso di sconto» (il costo cioè del denaro tra Banca Centrale
> e
> banca locale) che oggi è del 2%. Per cui la banconota da 100 euro, allo
> Stato costa la bellezza di 100 euro + 2 euro (pari al tasso del 2%) e
> quindi
> 102 euro !!!
>
> Siamo o non siamo alla follia pura ? Lo Stato paga alla Banca
> Centrale l'affitto di questa moneta con Titoli di Stato, e pertanto
> s'indebita in maniera spropositata e continuativa nei suoi confronti.
> Noi paghiamo questo debito con le tasse.
>
> Lo Stato in definitiva monetarizza il proprio debito, e questo
> debito continuerà a crescere giorno dopo giorno, anno dopo anno.
> Nessuno con un simile sistema potrà mai semplicemente pensare
> di
> uscire dal debito, figuratevi i Paesi in via di sviluppo.
>
> E se fosse lo Stato a stamparsi la moneta e a tenersi il
> Signoraggio ? Non esisterebbero più le tasse.
> Non sarebbe bella una società priva di tasse ? Una società dove
> le persone lavorano il minimo indispensabile e non si ammazzano per
> sopravvivere come accade oggi ? Utopia ? Per qualcuno sì, per me si chiama
> Sovranità monetaria, quella che ci hanno tolto alcuni frammassoni da molto
> tempo, e cioè almeno da quel lontano 27 luglio 1694.
>
> Qualcuno in passato ha tentato di rientrare in possesso della
> Sovranità, ma gli è costato parecchio.
>
> Il 4 giugno 1963 il presidente statunitense John F. Kennedy
> ordinò l'emissione da parte del Ministero del Tesoro - quindi dello
> Stato -
> di oltre 4 miliardi di dollari dell'epoca con banconote che recavano la
> scritta «United States Note» (biglietti di Stato, in pratica dei
> cittadini)
> invece di «Federal Reserve Note» (biglietti della Fed, in pratica della
> Banca Centrale privata). JFK giocò pericolosamente col fuoco, sfidando il
> potere della Fed.
>
> Il 22 novembre, e cioè dopo pochi mesi, Kennedy fu eliminato a
> Dallas, città simbolo del «denaro» e «undicesima» sede delle dodici Banche
> Centrali statunitensi !
> Sapete qual è stata la prima cosa che fece il suo successore,
> Lyndon Johnson ? Ritirò immediatamente dalla circola­zione quei dollari
> del
> «popolo» sostituendoli con quelli «privati» della Fe­deral Reserve !
>
> Nel nostro Paese (Italy) la sovranità monetaria (il potere di
> chi stampa ed emette moneta) era fino a ieri della Banca Centrale
> d'Italia.
> Oggi la sovranità monetaria, e quindi il Signoraggio, è nelle mani della
> Banca Centrale Europea (BCE) con sede a Francoforte. Entrambe private.
> La BCE, nata con il Trattato di Maastricht, è una banca formata
> dalle 15 Banche centrali dei paesi membri fondatori tra cui la nostra
> Bankitalia (con sede alle Cayman).
>
> Non tutti sanno però che le Banche centrali sono per la maggior
> parte banche private.
> Bankitalia per esempio è controllata da Gruppo Intesa
> (pro-prietaria del 27,2%), San Paolo IMI (17,23%), Capitalia (11,15%),
> Uni-credito (10,97%), Generali (6,33%), Monte dei Paschi (2,50%), RAS
> (1,33%), INPS (5%), Carige (3,96%), BNL (2,83%), La Fondiaria (2%),
> Premafin
> (2%), Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%), e un restante 5,65% di
> anonimi.
> Solamente i primi 3 gruppi controllano oltre il 55% della Banca
> Centrale italiana, e la cosa assurda è che la Banca Centrale dovrebbe
> controllare le banche commerciali, cioè i propri soci. Il controllore che
> controlla se stesso !
> Ora è chiaro perché non sono stati evitati, e non lo saranno
> neppure in futuro, scandali e crack finanziari.
>
> Quindi la BCE è una banca privata, perché formata da banche
> private, ma a differenza delle altre è l'unica privata che può per legge
> emettere moneta in Europa. Come recita l'articolo 105A del capitolo 2
> della
> «Politica monetaria» del Trattato di Maastricht: «La BCE ha il diritto
> esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della
> Comunità». Il Signoraggio europeo è pertanto di competenza della BCE, la
> quale poi lo distribuisce ai soci privati in proporzione alla percentuale
> di
> competenza.
>
> Antonio Fazio & C. oggi prendono il 14,57% del Signoraggio
> europeo e il 92% del Signoraggio nazionale (l'8% rimane alla BCE). Questo
> l'elenco dei soci con le relative percentuali:
>
>
>
> Banca del Belgio (2,83%);
>
> Banca Danimarca (1,72%);
>
> Banca della Germania (23,40%);
>
> Banca della Grecia (2,16%);
>
> Banca della Spagna (8,78%);
>
> Banca della Francia (16,52%);
>
> Banca d'Irlanda (1,03%);
>
> Banca d'Italia (14,57%);
>
> Banca Lussemburgo (0,17%);
>
> Banca d'Olanda (4,43%);
>
> Banca d'Austria (2,30%);
>
> Banca del Portogallo (2,01%);
>
> Banca di Finlandia (1,43%);
>
> Banca di Svezia (2,66%);
>
> Banca d'Inghilterra (15,98%)
>
>
>
> Non trovate qualcosa di strano nella lista delle banche-membri
> ?
> Sbaglio o Inghilterra, Svezia e Danimarca fanno parte dell'Europa ma non
> hanno accettato la moneta unica, l'euro ? Purtroppo, non sbaglio.
> Queste banche si intascano il 100% del Signoraggio della loro
> moneta (sterlina, corona danese e svedese), e una percentuale pure del
> Signoraggio europeo.
> Detto in altri termini: noi italiani li stiamo aiutando a
> pagare
> le loro tasse !
>
> Non vorrei complicare il quadro, ma è d'obbligo precisare che
> esistono tre tipi diversi di Signoraggio, uguali nel meccanismo ma diversi
> nel soggetto che se lo intasca.
> Il Signoraggio appena visto sulla moneta cartacea per opera
> della BCE rappresenta il furto colossale per antonomasia, poi c'è un
> Signoraggio sulle monete metalliche, che è l'unico per così dire statale
> che
> va al Ministero del Tesoro, e infine quello sulla moneta scritturale,
> quella
> virtuale creata dalle banche, che rimane nelle banche commerciali.
>
> A parte il Signoraggio sulla moneta metallica - che rappresenta
> in valore quello minore - la truffa sulla moneta virtuale delle banche
> commerciali è ancora più complessa. In questo caso il Signoraggio è
> costituito dal valore nominale (anche se in questo caso non è moneta
> reale)
> di tutta la moneta prestata dal sistema bancario, sotto forma di credito,
> (conto corrente, ecc.) al netto del costo di produzione della stessa
> (assolutamente nullo: semplice digitazione su computer o scrittura su un
> registro).
>
> Ovviamente non scherzo quando parlo di moneta creata dal nulla,
> e adesso ve lo spiego con un altro esempio. Quando una persona va in una
> banca locale e deposita 100 euro in contanti, la banca con questi 100 euro
> «reali» è in grado di prestare ben 5000 euro «virtuali».
>
> Questa alchimia ha un nome preciso: «credito frazionale», ed è
> un'operazione di moltiplicazione permessa e autorizzata dalla cosiddetta
> «riserva bancaria», il cui valore è deciso, guarda caso, dalla Banca
> Centrale.
> In pratica questa «riserva» è un tasso che indica la quantità
> minima di soldi che la banca deve trattenere fisicamente nelle casse,
> appunto come riserva. Oggi il «tasso di riserva» è del 2%. La banca allora
> mette subito in «riserva» quei 100 euro che sono reali, e automaticamente
> (avendo nei forzieri questi 100 euro) la legge le permette di «crearne»
> 5000
> ! Il 2% di 5000 euro è proprio 100 euro.
> Se non ci credete, mettevi d'accordo con i correntisti di una
> banca e an­date a ritirare tutti lo stesso giorno il denaro...
>
> Le banche possiedono fisicamente circa un cinquantesimo del
> denaro che movimentano. Sorge spontanea una domanda: ma se deposito 100
> euro
> reali e la banca ne crea 5000, da dove saltano fuori i 4900 euro ? Ahimè
> questo denaro, che non esiste e non può esistere nella realtà, sottrae
> ricchezza al paese in un circolo vizioso perverso e deleterio. La
> stragrande
> maggioranza dei soldi sono sotto forma di moneta scritturale, quindi di
> moneta virtuale, e quindi di moneta-debito.
>
> Capito qual è la madre di tutti i mali ? Quello che avete
> appena
> letto è il segreto più grande e nascosto, forse la più grande e colossale
> truffa perpetrata a nostro carico da tre secoli. Talmente grande che
> probabilmente almeno sette presidenti degli Stati Uniti, come scrive Marco
> Saba nel suo «Bankenstein: tutto quello che non avreste mai voluto sapere
> sulle banche», sono stati assassinati proprio per la questione monetaria:
> Harrison, avvelenato; Taylor avvelenato; Lincoln con arma da fuoco;
> Garfield
> avvelenato; McKinley con arma da fuoco; Roosevelt avvelenato; Kennedy con
> arma da fuoco.
>
> Detto questo, noi comuni cittadini consumatori e base della
> Piramide del Potere, cosa possiamo fare ?
> Intanto, prendere coscienza del funzionamento di un sistema
> monetario e di un Signoraggio grazie ai quali il potente cartello delle
> banche sta facendo sprofondare volutamente il pianeta in un baratro
> economico spaventoso. Quale controllo è più efficace dell'impoverire le
> masse ? Si tratta di un establishment talmente potente che nessuno, e dico
> nessuno, si mette contro denunciandolo pubblicamente al mondo intero.
>
> A parte personaggi eccezionali, sconosciuti ai più, come il
> professor Giacinto Auriti (promotore della moneta alternativa Simec) e il
> procuratore generale della Repubblica Bruno Tarquini (che denunciò la
> truffa
> di Bankitalia), dove sono i paladini della giustizia ? Quelli che in tivù
> si
> fanno promotori dei diritti dei cittadini ?
>
> È facilissimo criticare una società o una banca perché si
> comporta male, perché frega le persone, ecc., ben più difficile è
> denunciare
> un sistema monetario che sta mandando in rovina l'intero pianeta.
>
> Non sto dicendo di togliere i soldi dalle banche (anche se il
> guadagno sarebbe maggiore!) per dare un segnale forte e mandare qualcuno
> che
> veramente lo merita in fallimento, sto semplicemente mettendo in luce il
> meccanismo. Tutto qua.
>
> Poi ognuno di noi, in base al proprio livello di coscienza,
> deciderà se partecipare o meno a tale 'gioco' perverso...
>
> Esistono, comunque svariati modi per investire in maniera più
> etica i propri risparmi, evitando così la moltiplicazione del denaro che
> crea debito, e che poi paghiamo sotto altre forme (tasse, prodotti più
> cari,
> ecc.).
> Basta cercare e informarsi.
>
> Un passaggio successivo è quello di aprire la mente per entrare
> nell'ottica di accettare possibili monete complementari o regionali. Oggi
> nel mondo di queste valute se ne conta­no circa 5000 e sono quelle che,
> per
> intenderci, hanno aiutato l'Argentina a tirarsi su dal disastro economico.
> Anche se il tubo catodico (TV) non ce lo dice, a far riemergere l'economia
> argentina non sono state le banche, ma le monete complementari.
> Una moneta locale può essere emessa da una Comunità: per
> esempio
> una Provincia, un Comune o anche una associazione onlus.
>
> Importante è l'accettazione (essere chiari fin da subito nello
> statuto nel caso della associazione), e capire che il funzionamento è
> prettamente per i prodotti di consumo locali. Approfitto dell'occasione
> per
> dirvi in anteprima che nella nostra capitale sta per essere messo in
> circolazione l'Eco-Roma...
>
> L'euro è valido solo perché noi lo accettiamo e riconosciamo
> come tale: ma non è nostro, è di proprietà della Banca Centrale Europea
> (privata). Ricordiamolo questo, perché potrà capitare un giorno che
> presentando in banca un biglietto, magari da 100 euro, esso venga ritirato
> dal legittimo proprietario e non più restituito... E allora ?

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Il punto cruciale di tutta la questione è probabilmente: la possibilità per le banche di prestare dieci, venti, trenta volte ecc. la quantità di denaro che ricevono in deposito.

 

Quello che chi come Della Luna scrive libri sul Signoraggio chiama Signoraggio Secondario. La bassa riserva frazionaria è l’alto potere di leva consentono alle banche di produrre utili enormi, ma sono la causa di quasi tutte le crisi.

 

Quindi partiamo da meno utili per le banche per garantire migliore stabilità e poi……

 

d.c.

 

r.scaruffi (non verificato)

Benetazzo prevede scorrerà sangue.

Prossimi suoi appuntamenti

Mandi,

Renzo Riva

renzoslabar@yahoo.it

+39+349+3464656

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Dopo due anni è arrivata la risposta di Cosentino alla nostra interrogazione

 

http://www.signoraggio.it/signoraggio_atto_camera_4-00932.html

Iscritto dal: 24/09/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Concordo con Renzo,bravi!

Però avere conferme ufficiali di quanto il sistema ci prenda per il culo, non è che la cosa mi renda particolarmente felice.

 

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Ma Luciano, in realtà dalla risposta non è che si possa dire: “La truffa è legalizzata” !

Viene data da Cosentino, il dimissionario, una risposta tecnica, che parla del Signoraggio della Bce e di tutte le banche centrali nazionali, che deriva dagli interessi che queste guadagnano con la creazione della moneta, quindi di parla di interessi, prevalentemente derivanti dall’acquisto di titoli del debito pubblico.

Mentre il grande punto interrogativo, lo chiamo così perché non posso ancora dire di aver posto la parola fine alla ricerca, è sul valore intero (nominale della moneta creata, e quindi del corrispondente valore dei titoli.

Tradotto cosa comporta il fatto che questo valore venga inserito nell’attivo e nel passivo per compensazione della situazione patrimoniale della Banca Centrale?

Esiste un arricchimento per qualcuno?

 

E su questo chiaramente Cosentino non ha risposto, un passo in avanti sarebbe chiederlo direttamente a Tremonti in un’intervista. Ma chi gliela fa?

 

Io fra l’altro avrei anche altre 10 domande, abbastanza interessanti da fargli.

 

d.c.

 

Iscritto dal: 24/09/2000
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

Infatti Daniele,non a caso parlo ....di presa per il culo,non di truffa,perchè i movimenti sono del tutto "legali"

Esiste un arricchimento per qualcuno?

Se nulla si crea e nulla si distrugge,un arricchimento per qualcuno rimane sicuramente e visto che i cittadini non hanno bisogno di ricavare arricchimento dalla moneta diventa facile immaginare che quell'arricchimento rimanga nelle mani di pochi.

La via è quella di togliere dalle mani  delle banche centrali la possibilità di battere moneta,ma è come prospettare di far girare la terra in senso contrario.

r.scaruffi (non verificato)

BRAVI!

Mandi,

Renzo Riva

renzoslabar@yahoo.it

+39.349.3464656

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

L'articolo ci è stato girato da Alberto Licheri:

Il mio commento in fondo:

Signoraggio austriaco? Ahi ahi ahi

di Pietro Di Giorgio (Libertyfirst

mito di Pascucci colpisce ancora, e stavolta fa un paio di vittime autorevoli: indirettamente, L’espresso e, involontariamente, la scuola di Mises.

In Italia è molto attiva, perlomeno su internet, una setta di mitomani convinta che le banche centrali siano enti privati che possono permettersi di comprare qualunque cosa, creando soldi dal nulla: si tratta dei cosiddetti “signoraggisti”. L’ultima incarnazione di questa mitologia è stata pubblicata su un blog de L’espresso (tutti possono aprirne senza controllo sui contenuti, a scanso di equivoci) anche se l’articolo originale risale al 2004.

LA SOLITA BUFALA - L’articolo parte subito male: “l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche”. Senza il continuo intervento dello Stato nel mercato del credito, i settori bancario e finanziario peserebbero probabilmente meno sul PIL. Appurato questo, che c’entra il debito pubblico? Niente. Le banche centrali, volendo, possono monetizzare anche le figurine dei calciatori: non hanno bisogno del debito pubblico. Cito dal pezzo di Calvin, che spiega il meccanismo: “Anzitutto, le banconote che usiamo correntemente hanno valore ‘ex lege‘, e non perché sono convertibili con quantità equivalenti di oro, incenso o figurine di Pizzaballa. NON potete quindi andare da Mario Draghi muniti di cinquino e chiedergli che vi dia l’equivalente in oro (o metà Pizzaballa). Cosa fa la Banca Centrale quando riceve il suo bel carico di banconote dal poligrafico? Purtroppo per Trichet e Bernanke, non può spenderle in prostitute d’alto bordo, ma solo per comprare titoli (e solo quelli ‘eleggibili‘) dal sistema bancario. L’acquisto avviene però (quasi sempre) tramite operazioni a termine: alla scadenza dell’operazione, la Banca Centrale riceve indietro i soldi e la controparte bancaria i titoli. Semplificando, la Banca Centrale le banconote le presta solo - e si dice che se gliele ridanno sgualcite si incazzi pure. Per evitare che la domanda di liquidità sia infinita (che non sta bene), la Banca Centrale fa pagare alle banche un tasso d’interesse su questi prestiti: il famoso tasso di riferimento che la BCE stabilisce ogni primo giovedì del mese. Ma non provate a spiegarlo ad una ragazza per fare colpo, vi assicuro che non funziona. A livello teorico, quindi, la banconota da dieci euro che avete in tasca (pezzenti) torna sempre al punto di partenza: la Banca Centrale la stampa, la usa per comprare titoli dal sistema bancario, voi la prelevate al bancomat, ci pagate la figurina di Pizzaballa, il venditore la deposita presso il sistema bancario che, alla scadenza dell’operazione a termine di cui sopra, la rende alla Banca Centrale in cambio dei titoli. I più svegli si saranno resi conto che è il tasso di cui sopra, e non la differenza tra valore facciale e costo di produzione, il guadagno della Banca Centrale - il famigerato signoraggio. A meno che, al posto di comprarvi Pizzaballa e finire l’album, non decidiate di bruciare la banconota. Che, in questo caso, non torna più all’origine, determinando un guadagno netto per la Banca Centrale pari esattamente al valore facciale meno il costo di produzione. Bruciate banconote e farete felice il vostro banchiere centrale”.

THAT’S ALL FOLKS!!! - Alcuni dicono che, tenendo bassi gli interessi, si invoglia il governo a indebitarsi con le banche, e quindi si dà alle banche il controllo della politica: peccato che i costi del debito, cioè gli interessi, fluiscano nelle casse del Tesoro, cioè vadano al Governo e non certo alle banche… Altri dicono che gli interessi sono briciole rispetto al capitale, come se la banca centrale potesse spendere le banconote una volta conclusa l’operazione di mercato aperto. Ma anche questo non è vero, altrimenti la base monetaria non potrebbe diminuire mai, cosa che invece ogni tanto succede. Andiamo avanti: “Per quanto riguarda l’euro, per il 2002, la somma ammontava a 7.000 miliardi di euro. Somma che la BCE, la Banca centrale Europea, ha sottratto ai popoli europei.” Questa è pura follia. Da qui deduco che probabilmente gli euro di cui si parla sono i 5.5 triliardi dell’offerta di euro chiamata “M3”. Ma il PIL dell’Eurozona nel 2006 era 8.4 triliardi, mentre M3 per quell’anno già stava a 7 triliardi. Da cui si capisce che, secondo l’autore dell’articolo, la BCE ha tolto ai cittadini europei l’83% della ricchezza da loro prodotta: gli europei non dovrebbero avere neanche i soldi per il pane e per l’acqua. Ho dedotto io che fosse M3: era l’aggregato più vicino alla cifra sparata dall’autore. Ma perché M3? La base monetaria, M0, sono circa 300 miliardi, cioè più di venti volte di meno: è semmai sulla base monetaria che funziona il meccanismo del signoraggio descritto precedentemente. E ripeto: questi 300 miliardi non sono in nessun modo profitti della BCE. Le banche centrali guadagnano solo gli interessi: si tratta di un po’ più di un paio di miliardi di euro l’anno.

E GLI EBBBREI NO? - Ovviamente non poteva mancare il complottismo: “Il Trattato di Maastricht, stipulato non a caso a cavallo delle stragi Falcone e Borsellino“. Come se chiamare in causa la figura di due giudici morti per mano di mafia fosse un passepartout per dimostrare l’indimostrabile. E, per non farci mancar nulla, come in tutte le esposizioni della mitologia signoraggista, si parla delle fantomatiche “private banche centrali“. I privati proprietari di Bankitalia non guadagnano dividendi (se non una cifra ridicola) sul loro “investimento” e non hanno alcun potere di decidere il Consiglio di Amministrazione: non hanno alcun diritto, quindi. Non sono proprietari in nessun senso significativo del termine.

BRUTTI BASTARDI! - Con mia somma disperazione, l’articolo conclude citando la Scuola Austriaca: “Esiste tuttavia una scuola di economisti che negli ultimi tempi fa sempre più parlare di sé: La Scuola Austriaca d’Economia. [...] Si riesce a capire perché esistono periodi ritmici di sviluppo-recessione, i cosiddetti cicli ‘boom-bust’, e fenomeni quali Parmalat [...] diventano facilmente prevedibili e comprensibili. Diventano addirittura inevitabili.” Sottolineo ed enfatizzo che la Scuola Austriaca non ha nulla a che fare con la mitologia del signoraggio: non è una teoria della falsificazione dei bilanci (che c’entra Parmalat?), ma delle crisi economiche. Però su una cosa l’autore ha ragione: le crisi sono inevitabili, per gli Austriaci, ma per motivi che non hanno nulla a che fare col signoraggio. Sia chiaro: lo Stato ovviamente ha un vantaggio dal controllare la moneta, e le banche devono a questo controllo la loro stessa sopravvivenza. Ma da qui a credere a certe cose ce ne vuole…

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Allora, premesso che abbiamo scritto tante volte che di strafalcioni i signoraggisti ne scrivono tanti:

tipo che l'intero valore del debito pubblico italiano è pari allla moneta stampata e quindi al signoraggio.

Oppure che il deficit (2-3% del PIL)che ogni anno il bilancio dello Stato registra viene coperto da stampa di moneta in cambio di nuovo debito pubblico.

E quindi gli anti-Signoraggisti hanno gioco facile nel stracciare gli scritti dei Signoraggisti, l'autore dell'articolo Di Giorgio, fa una battuta sulle banconote bruciate dal cittadino, però dovrebbe dire che le banconote una volta rientrate alla Banca Centrale vengono bruciate, solo così non ci sarebbe nessuna indagine da fare sul valore nominale della moneta e la quantità di moneta rimarrebbe sempre la solita.

Questo non lo può dire, primo perchè non lo trova da nessuna parte; secondo perchè in realtà, diversamente da quello che vuol far credere lui, ogni anno (con le eccezioni) la moneta in circolazione aumenta.

E quindi se aumenta sicuramente una parte non viene bruciata, o cancellata dalla moneta elettronica creata con un pulsantino.

Quindi andiamo avanti.

d.c.

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

MA DOVE E' BUSH?
NON L'HO TROVATO !!
IN QUESTA INTERVISTA A MARCO SABA CI SONO DUE CAZZATE,
UNA CHE IL DEBITO PUBBLICO EQUIVALGA INTERAMENTE AL SIGNORAGGIO,
L'ALTRA E' LA SPIEGAZIONE DELLA RISERVA FRAZIONARIA, SOPRATTUTTO SECONDO PAOLO MUSUMECI NON E' COSI'

LINO ROSSI HA CAMBIATO IDEA, ORA STA CERCANDO DI CONVINCERE LE PERSONE CHE VA TUTTO BENE, NON CE' NESSUNA TRUFFA.

D.C.

r.scaruffi (non verificato)

renzoriva@libero.it

Daniele,
Posto una lettera e pubblicata come qui di seguito.

Inoltre nella storia monetaria degli USA tre presidenti ricorsero a stamparebiglietti di stato non soggetti a signoraggio.

Abraham Lincoln
John Fitzgerald Kennedy

e tieniti forte

George Walker Bush
ne parlava in una conferenza l'avv. Luna.

http://www.disinformazione.it/intervistasaba.htm

Sull'argomento avevo sentito parlare anche Pannella, se non ricordo male due o tre mesi fa durante un consiglio nazionale.
Rimasi perplesso.
Non capivo se lo faceva seriamente o solo per uso interno e tenere buone certe teste calde sull'argomento.
Con tutti i prestiti bancari che ha in sospeso vuoi che faccia una campagna contro il signoraggio bancario?
Eppoi oltretutto le banche non pagano neanche le tasse sugli utili derivanti dal signoraggio scrittale o scritturale.

Mandi,
Renzo Riva

il Giornale • Lunedì 27 giugno 2005

LA LETTERA
Ci vogliono biglietti di Stato per sostenere l'Euro

Con la Costituzione europea, e con il trattato di Maastricht, la proprietà delle banconote e il relativo signoraggio sono della Bce, mentre quella delle monetine metalliche è degli Stati.
Con le Costituzioni nazionali la proprietà delle banconote e delle monetine dovrebbe essere interamente degli Stati. Così non è.
Ma questo non è il motivo del mio breve intervento, anche se è preliminare. Il punto che vorrei sottolineare è il seguente: emissione di biglietti di Stato in contemporanea alle banconote della banca centrale di emissione.
Esistono almeno due precedenti storici:
1) in Italia neglì anni '30 del XX secolo, con alle spalle la grave depressione economica del '29, lo Stato tenne in piedi l'economia nazionale mediante l'emissione di numerosi biglietti di Stato, con i quali finanziò, senza indebitarsi, numerosissime opere pubbliche e altro;
2) negli Usa nel 1963 il Presidente Jfk, con l'esecutive order 11110, emise circa 4,3 miliardi di dollari come biglietti di Stato e non come banconote della Fed.
I biglietti di Stato hanno il pregio di non indebitare lo Stato e, se emessi in sintonia con la produzione di beni del Paese, anche quello di non provocare inflazione (è molto più rischiosa a questo proposito la riserva frazionaria della tecnica bancaria in vigore). Ovviamente i biglietti di Stato sono conformi alle Costituzioni nazionali ma non alla Costituzione europea e al trattato di Maastricht. Ma vista la gravissima crisi economica e politica in atto, i responsabili politici europei potrebbero agevolmente superare l'impedimento modificandoli adeguatamente.
I biglietti di Stato potrebbero essere euro, o anche le vecchie monete nazionali, intese come local money.
Lino Rossi e-mail

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

DAL SITO SOVRANITAMONETARIA.IT
O http://www.coloni.it/index.php?lng=it

La terza e la sesta sono le nostre interrogazioni.

d.

LA POLITICA ED IL SIGNORAGGIO

¤ "La Padania online"
¤ Articolo di Gianluigi Mucciaccio, tratto dal “ IL POPOLO ” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
¤ Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00515
¤ Comitato Nazionale di Radicali Italiani
¤ Documento dell'associazione radicale libera-livorno a firma di Daniele Carcea
¤ Interrogazione a risposta scritta dell'On. A. Serena
¤ Interrogazione dell'On. Mecacci del P.D.
¤ Interrogazione dell'On. Turco del gruppo "LA ROSA NEL PUGNO"
¤ La Lega Nord si allea con i Cittadini: il signoraggio è del Popolo e non dei banchieri privati
¤ Lega Nord – Congresso Provinciale di Torino – Mozione di Claudio Marovelli
¤ Lotta al signoraggio: iniziative politiche
¤ progetto di legge dell'On. Buontempo (La Destra)

Iscritto dal: 21/11/2007
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

mi si dice che alcune banche italiane danno commesse in Romania per i lavori che non gli fruttano oneri e quindi costosi in Italia ,tipo il fare bancomat e carte di credito(forse per questo i migliori clonatori son rumeni?) e anche altre prassi che danno in Romania notizie su vita, morte e miracoli dei clienti italioti. Quando una impiegata di banca italiana telefona a Milano o Bologna per avere certe conferme, senza farglielo sapere gli viene passata la "collega" in Romania....dove le banche fanno lavorare i laureati del posto a bassissimo costo.
Praticamente tipo la Fiat o la Renault.....solo che mandare anche i dati dei clienti non e' cosi' legale... o no?
Ma che sia vero? Io credo di si......sentita la fonte.

il carso e le apuane.....

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

invece per me o 1 o 2
niente X, niente pareggio.

O NON RISPONDE - O SE RISPONDE CI SORPRENDE.

VEDIAMO !

Iscritto dal: 09/11/2006
User offline. Last seen 5 anni 46 settimane ago.

d.carcea wrote:
Arnaldo si capisce tutto ?
8)

Carcea, a me è chiaro. Spero che sia chiaro anche a chi non ha almeno un diploma di ragioneria. Ma, in fondo le leggi le fanno i tecnici. Perché se il il "signoraggio" fosse pratica a tutti nota, che bisogno c'è di farne una interrogazione parlamentare.?

Attenti alla risposta: Tremonti è persona oculata e cercherà di confondere i concetti di "signoraggio" e di "monetaggio", che sarebbe come a dire, sscambiare il "prezzo di mercato", per il "costo di produzione".

A. coppeto

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Arnaldo si capisce tutto ?
8)

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

LA SECONDA INTERROGAZIONE SUL SIGNORAGGIO E' STATA PRESENTATA AL SENATO:

LA PALLA A TREMONTI :shock:

Versione per la stampa
Mostra rif. normativi Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00515
Atto n. 4-00515

Pubblicato il 17 settembre 2008
Seduta n. 58

PERDUCA , PORETTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:

precedentemente al 1° gennaio 2002, anno nel quale il nostro Paese, in seguito alla sottoscrizione del trattato di Maastricht, ha volontariamente devoluto la prerogativa sovrana del conio della moneta alla Banca centrale europea (BCE) adottando l'euro come valuta avente corso legale nel Paese, due erano i modi più frequenti per approvvigionarsi della nuova moneta necessaria al finanziamento del sistema economico:

il primo sistema consisteva nella collocazione di titoli del debito pubblico effettuata mediante operazioni di mercato aperto, con le quali veniva fornita nuova moneta al Ministero del tesoro. Sino al 1981, per proteggersi dai casi nei quali la domanda di titoli del debito pubblico era inferiore all'offerta, per la Banca d'Italia vigeva l'obbligo di acquisto dei titoli non collocati sul mercato. In pratica la Banca d'Italia non poteva rifiutare il finanziamento del fabbisogno pubblico, anche a costo di creare base monetaria in eccesso. Dal 1981, con l'indipendenza della Banca d'Italia dal Ministero del tesoro, inauguratasi con l'asta dei BoT del luglio 1981, iniziava un nuovo regime di politica monetaria. Si inaugurava, il cosidetto "divorzio" fra Tesoro e Banca d'Italia: una "separazione dei beni" che esimeva la seconda dal garantire in asta il collocamento integrale dei titoli offerti dal primo, liberandola dal precedente obbligo, anche se la prassi fu di fatto mantenuta sino all'adozione della moneta unica;

il secondo sistema di monetizzazione del debito, in caso di disavanzo pubblico, era quello di chiedere alla Banca Centrale di emettere moneta e versarla sul conto che il centro di spesa del governo, gestito dal Ministro del tesoro, aveva aperto presso la Banca d'Italia;

dall'abuso di questa pratica, negli anni ‘70 e ‘80, l'economia nazionale ebbe gravi danni a causa del susseguirsi di tassi di inflazione sempre più elevati, come ugualmente accadde per i tassi di interesse, causando un abnorme e inarrestabile aumento del debito pubblico;

gradatamente, nel corso degli anni successivi, si mostrò un’attenzione maggiore alla quantità di moneta emessa ricercando, per le nuove emissioni, una corrispondenza tra la quantità di moneta immessa nel sistema e la ricchezza reale prodotta dal Paese giungendo, nel 1993, alla chiusura del Conto di tesoreria;

tale chiusura fu stabilita con la pubblicazione della legge 26 novembre 1993, n. 483, la cui applicazione portò all'azzeramento del conto di tesoreria e, conseguentemente, del debito contratto dal Ministero del tesoro verso la Banca d'Italia,

si chiede di sapere:

a quanto ammontasse l'importo totale del debito;

se, da parte del Ministero del tesoro, vi sia stata una corresponsione di denaro (o di altri valori) alla Banca d'Italia in cambio della chiusura del conto e, in particolare, se la contropartita fosse rappresentata in titoli del debito pubblico;

nel caso in cui la chiusura del conto di Tesoreria non avesse determinato la cessione di moneta, bensì di titoli del debito pubblico, se questi ultimi siano andati in scadenza;

nell'eventualità positiva, ovvero se alla scadenza dei titoli consegnati alla Banca d'Italia essi siano stati rimborsati, in quale posta di bilancio sia possibile trovarne traccia;

nell'eventualità in cui essi non siano stati ancora rimborsati, ad esempio perché i titoli consegnati erano titoli a lunga scadenza, se essi siano ancora custoditi nel patrimonio di Banca Italia, o se siano stati venduti sul mercato secondario dei titoli;

nel caso ipotizzato di cessione dei titoli sul mercato secondario, in quale posta di bilancio sia possibile trovarne traccia;

se il debito derivato da una procedura che non ha comportato alcun costo per la Banca d'Italia, eccetto i minimi costi di produzione della cartamoneta, sia da considerare un debito senza alcun fondamento economico e giuridico e, quindi, non possa formalmente considerarsi tale;

poiché ci si trova innanzi ad un attivo di patrimonio formatosi in base ad una devoluzione della sovranità monetaria ad un organo diverso dallo Stato, a cui questo dovrebbe appartenere di diritto, ed essendo innanzi ad un attivo formatosi con uno scambio che appare vantaggioso per la sola Banca d'Italia, con sicuro danno dei cittadini i quali, oltre ad avere subito un danno a causa dell'innalzamento dei prezzi generato dall'inflazione causata dalla stampa di una ingente ed eccessiva quantità di moneta al fine di coprire il disavanzo pubblico, hanno visto trasformare il valore di questa moneta ceduta al Tesoro, da positivo in negativo, cioè in debito pubblico che dovrà essere coperto con tassazione presente e futura, nei loro confronti, se il Ministro in indirizzo ritenga giuridicamente possibile richiedere ed ottenere l'annullamento unilaterale di tale debito.

r.scaruffi (non verificato)

renzoriva@libero.it

Quote:
Ecco, perchè ti dico: di che ti stupisci, se il tuo SIGNORAGGIO, m'era noto da tempo. Sono i prezzi che dobbiamo pagare all'economia finanziaria capitalistica.

Risposta petinente.

O mangi sto osso o salti nel fosso comunista.

Ma ce lo dicesse un Visco o Tremonti t'immagini l'effetto?

Mandi,
Renzo Riva

Iscritto dal: 09/11/2006
User offline. Last seen 5 anni 46 settimane ago.

r.scaruffi wrote:
renzoriva@libero.it

Ahh Coppetttoooooo!
Se lo sanno anche i sassi perché nessuno fà niente?
Mica dirai che non fanno niente per lasciare qualche argomento di lotta e di (s)governo ai Radicali!
Tu operativamente cosa proponi?

Mandi,
Renzo Riva

Renzo e Carcea (quando mi farai sapere il tuo nome, eviterò di contrassegnarti con questo cognome da "ristretto" - in fondo pure quel "ristretto" che acquistava case con quadri di Tiziano, ma evitava d'indicare come lui n'era venuto in possesso.

Tiziano, sapete bene, che non è un Guttuso, di cui ne sei venuto in possesso , mettiamo per comune militanza di partito, e poi te lo ritrovi rivalutato centomila volte cento sul mercato corrente).

Soprattutto a Carcea dico: io sono sì filosofo moralista, debitamente laureato con tesi su Freud, ma siccome la mia carriera scolastica, si è svolta al di fuori delle istituzioni, perché ne sono stato scacciato (per un bazzeccola, dico: mi volevo solo inculare la mia professoressa di disegno, in seconda media: che male c'é! Eppure m'hanno scaciato da tutte le scuole della Repubblica, con un provvedimento da codice Rocco), sono stato costretto a fare tutto da solo: lavorando e studiando.

A sedici anni, nella sessione autunnale, mi sono licenziato dalla media inferiore come privatista. Poi ho dato tutto me stesso all'attività di militante comunista (studiandomi dal "Poema pedagogico" di Makarenko a tutti gli scritti compresi nella collana delle "Idee" degli E.r., compreso gli scritti di Gramsci e il Capitale di Marx).

Presoci gusto, una volta richiamato alle armi, ho passato 15 mesi sempre in C.P.R. o C.P.S., tanto per avere la nottata a disposizione, per continuare a studiare. E, siccome dovevo andare per le spicce, perché ero in ritardo, dato che allora l'accesso a filosofia era consentito con qualsiasi diploma, - ecco svelato l'arcano - mi sono diplomato ragioniere.
Con successivi approfondimenti miei (tipo Keynes, Schumpter, Lange e Leon Walras)) ho approfondito l'economia politica, mentre non rimanevo indietro con quegli scioccherelli di Platone e Aristotele.

Ecco, perchè ti dico: di che ti stupisci, se il tuo SIGNORAGGIO, m'era noto da tempo. Sono i prezzi che dobbiamo pagare all'economia finanziaria capitalistica.

A. coppeto

r.scaruffi (non verificato)

renzoriva@libero.it

Ahh Coppetttoooooo!
Se lo sanno anche i sassi perché nessuno fà niente?
Mica dirai che non fanno niente per lasciare qualche argomento di lotta e di (s)governo ai Radicali!
Tu operativamente cosa proponi?

Mandi,
Renzo Riva

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Allora,
hai capito tutto !! ?
Non è carino quello che hai detto a Di Girolamo !

Per i risparmi la vedo dura.

Una Casa in campagna e un pò di terra??

Iscritto dal: 09/11/2006
User offline. Last seen 5 anni 46 settimane ago.

Carcea, ciò che hai denunciato è incontrovertibile e a conoscenza, da tempo, dela scienza della finanza. Ma tu ormai, ne stai facendo un tormentone, e chi ti sopporta più?

Cambia argomento, prova piuttosto con i supporti logico-filosofici della partita doppia, e può darsi che andrai ben oltre le 22.000 letture. Per carità, non m'angoscià più, con questo titolo. Purtroppo trovi sempre qualche fesso, laureato in materie umanistiche, che a questo trucco, nell'emissione della moneta, pensa:- Cazzo, non ci avevo mai pensato!
E gli sembra di aver fatto tredici al Totocalcio. Tu, fregatene, e illustraci qualche altro trucco, che si può mettere in atto materia di cambio.

Qui siamo tutti speculatori, e vogliamo sapere come realizzare, al meglio, lemonete straniere che ci sono rimaste in tasca, dopo le vacanze estive.

A. coppeto

r.scaruffi (non verificato)

ga.digirolamo wrote:
chiarissimo, mi hai incuriosito. Credo che il punto da chiarire stia in questa frase :

"la Banca Centrale è quella che poi queste banconote le spende"

Io ho sempre pensato, ed e' la vulgata corrente, che la Banca Centrale :

1 ) ne stampi nella misura dettata dallo Stato
2 )non le "spenda", ma le doni allo Stato.

E' cosi' o no ?

Non sarà più aderente alla nuova realtà degli istituti d'emissione ma dà la misura del casino che gli associati a delinquere hanno prodotto.
Mandi,
Renzo Riva

http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=21500&postdays=0&postorder...

r.scaruffi wrote:
renzoriva@libero.it

Stefania Craxi e Renzo Tondo

all'inaugurazione della sede del

Co.Li.Mo. (Comitato Liberazione Monetaria)

a Ronchi dei Legionari.

http://www.colimo.org

È caduto il muro verso Est.

Ora si deve far crollare il muro verso Ovest ovvero quello del SIGNORAGGIO.

Mandi,

Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
33030 Buja - UD

349.3464656

renzoriva@libero.it

.
“Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”.
Henry Ford

Funzionamento del “sistema monetario”

Cos’è il Signoraggio:

Il Signoraggio è una delle più grandi truffe mai realizzate ai danni della popolazione, un illecito vero e proprio che viene operato sistematicamente dalle banche centrali (quasi tutte private) e banche commerciali (tutte private).
In pratica il Signoraggio è la differenza tra il valore nominale (il numero stampato sopra) della moneta ed il suo costo di produzione! Un profitto enorme che viene incamerato da chi ha il potere di emettere (cioè stampare) moneta.

Esistono 3 tipi di Signoraggio:

Sulla moneta metallica;
Sulla moneta cartacea;
Sulla moneta scrittale;

- Signoraggio sulla moneta metallica:

Questo Signoraggio è l’unico per legge che viene attribuito allo Stato. Esso è costituito dal valore di facciata nominale totale di tutte le monete metalliche coniate al netto del costo di produzione delle stesse monete (metallo, lavorazione, ecc.).

- Signoraggio sulla moneta cartacea:

Questo Signoraggio è per legge attribuito alla Banca Centrale che emette moneta. Esso è costituito dal valore di facciata nominale totale di tutte le banconote emesse dalla Banca Centrale al netto del costo di produzione delle stesse monete (carta, inchiostri, ecc.). Oggi in Europa la Banca Centrale, la BCE ha sede a Francoforte.

- Signoraggio sulla moneta scritturale:

Questo Signoraggio è attribuito al sistema bancario nel suo complesso. Esso è costituito dal valore nominale di tutta la moneta prestata sottoforma di credito dalle banche, al netto del costo di produzione che è praticamente nullo (basta digitare sul computer qualche numero, ecc.). Mentre il Signoraggio sulla moneta fisica (cartacea e metallica) è quantificabile, quello sulla Moneta scritturale risulta spesso non compreso a causa della non automatica identificazione di quest'ultima come moneta vera e propria. Tale confusione è accentuata ancor più dall'esistenza della Contabilità e del Bilancio: in quanto costituiti della stessa sostanza (cifre numeriche su pc o su carta), si tende a fare confusione tra la moneta scritturale (c/c) ed una generica computazione di cifre monetarie (contabilità e bilancio). La prima è moneta, la seconda un semplice conteggio della stessa moneta. Il conto corrente, in altre parole, non è contabilità, come viene solitamente definito, bensì vera e propria moneta non fisica. Che gode del suo signoraggio, come ogni moneta il cui valore nominale è superiore a quello intrinseco (nullo in questo caso)

Come funziona il Signoraggio sulla moneta cartacea

La Banca centrale stampa le banconote spendendo pochissimo, e le affitta agli Stati al VALORE DI FACCIATA, più un interesse annuo chiamato “tasso di sconto”.
Per esempio: stampare una banconota da 100,00 euro costa per la banca centrale più o meno 0,05 euro (carta, inchiostri, ecc.), ma questa viene affittata allo Stato per 102,50 euro (valore nominale 100,00 euro + 2,50 euro che è il tasso di sconto del 2,5%). Quindi per ogni pezzo da 100 euro emesso, lo Stato s’indebita di 102,5 euro.
Lo Stato paga questa moneta utilizzando Bot, titoli di stato, ecc., e per tanto s’indebita in maniera spropositata nei confronti delle banche. Noi paghiamo questo debito con le tasse!
Il Signoraggio è quindi il potere delle banche centrali di emettere biglietti con un valore nominale ampiamente superiore al valore intrinseco e di ricavare un guadagno dalla sovranità sulla moneta. Nel momento in cui la Banca Centrale Europa che stampa la moneta, compra delle cose utilizzando questa moneta che a lei è costata pochissimo, ottiene un potere d’acquisto unico.

Il Signoraggio
è la differenza tra il valore nominale
della moneta e il suo costo di produzione

Non solo, la Banca Centrale, che stampa ufficialmente la moneta a prezzo irrisorio, mette nel bilancio PASSIVO non il costo tipografico sostenuto realmente (carta e colori) ma bensì il valore numerico scritto sulle monete. Il Signoraggio per tanto diventa un PASSIVO per la banca, perciò non è tassabile e viene evaso dal fisco!!!
Per intenderci, è come se il proprietario di un Casinò nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa delle fiches di plastica, ma il valore nominale scritto sulle fiches (10, 100, 10.000 euro, ecc.). Quindi gli stati membri dell’Unione Europea lasciano pagare ai propri cittadini questo sovrapprezzo tassandoli col cosiddetto “debito pubblico”.
Siccome la Banca Centrale Europea stampa banconote garantite da aria fritta, cioè prive di un controvalore (oro, argento, ecc.), ne stampa quante ne vuole senza alcun controllo nei confronti del debito pubblico!

Creazione del denaro grazie al credito frazionale
Come abbiamo visto, le banche commerciali ai attribuiscono il Signoraggio sulla moneta scritturale. Adesso vedremo come avviene la creazione di denaro dal nulla!
Per comprendere il meccanismo attraverso il quale le banche creano questo denaro facciamo un piccolo esempio numerico. Supponiamo di depositare in banca 100,00 euro in contanti sul nostro conto corrente.
Con questi 100,00 euro, la banca potrà prestare a chi ne fa richiesta (aziende, privati, mutui, fidi, ecc.) ben 5000,00 euro! Come fa la banca a prestare 5000,00 euro se ne ha depositati solamente 100,00? Da dove saltano fuori i 4900,00 euro mancanti?
Questa magica operazione di moltiplicazione di soldi si chiama credito frazionale, ed è permessa dalla cosiddetta riserva bancaria (il cui valore viene deciso dalla Banca Centrale). In soldoni la riserva bancaria è un tasso che indica la quantità di soldi minima che una banca deve trattenere (avere fisicamente nelle casse), come riserva appunto. Con un tasso di riserva pari al 10% una banca con i nostri 100 euro (che vengono messi subito in riserva), può prestarne 1000 (il 10% di 1000 euro = 100).
Oggi però il tasso di riserva è del 2%, e quindi i nostri 100 euro diventano magicamente 5000!
Infatti una banca per ogni 100.000 euro virtuali scritti nei loro computer, basta che ne abbia realmente 2000 di carta!!! Questo viene chiamato di fatto “bancarotta tecnica”, perché in definitiva le banche hanno un cinquantesimo del denaro che vantano di avere!

Con la riserva frazionaria una banca può prestare
50 volte quello che ha effettivamente in cassa!

La dimostrazione di quanto appena detto è semplice: se tutti i correntisti andassero contemporaneamente a ritirare i propri risparmi la banca non avrebbe i soldi da restituire (proprio quello che è successo in Argentina). In questa situazione la banca chiuderebbe per una settimana l’erogazione del denaro e chiamerebbe in causa subito la Banca Centrale Europea di Francoforte, la quale si metterebbe a stampare giorno e notte euri per soddisfare le richieste e impedire che la banca fallisca realmente. Ecco il vero scopo delle banche centrali: impedire che le banche commerciali falliscano. Per questo la Banca Centrale viene chiamata “Prestatore di ultima istanza”. In una simile situazione però, in cui la banca centrale stampa denaro per salvare una banca, la massa monetaria aumenta di volume creando ulteriore inflazione.

Torniamo al discorso della creazione di denaro dal nulla.
Per essere ancora più precisi, la banca con quei 100,00 euro iniziali può prestarne 4900,00 tondi tondi (5000,00 meno la riserva del 2% e cioè i 100,00 euro iniziali), perché appunto 100,00 euro devono rimanere fisicamente in riserva.
Su questo denaro, che la banca non possiede fisicamente nelle casse perché viene creato dal nulla, la banca ci lucra pure gli interessi (interessi sui prestiti, sui fidi, sui mutui, ecc.). Questi interessi assieme alla creazione vera e propria del denaro dal nulla, stanno lentamente e inesorabilmente sottraendo ricchezza alla società facendo sprofondare nel debito TUTTI i paesi del mondo, nessuno escluso. Perfino gli Stati Uniti vantano un debito tra i più elevati al mondo.
Ma il giochetto della creazione del denaro non finisce qua!
Anche quei 5000,00 euro creati dal nulla una volta entrati nel ciclo economico torneranno prima o poi nel sistema bancario sotto forma di depositi. E’ il circolo perverso e pericoloso della finanza bancaria.
Questi depositi diventeranno a loro volta nuove riserve, e con questi la banca apre nuovi prestiti dal nulla. E via così…

Il denaro circolante però non è dello Stato ma di aziende private (le banche) che lo hanno creato dal nulla e perfino tassato. Questo denaro crea debito!

Il denaro non è dello Stato ma della Banca Centrale
che è una società privata! Quindi il denaro è privato.

Le banche centrali sono private?
In alcuni casi esistono delle banche centrali più o meno nazionalizzate, come per esempio la Banca d’Inghilterra. Nella stragrande maggioranza dei casi, le banche centrali sono controllate da soci privati, per cui sono private. La Banca d’Italia rientra in queste ultime.

Ecco l’elenco dei padroni di Bankitalia con le rispettive percentuali di azioni.

SOCI E PROPRIETARI DELLA BANCA CENTRALE D’ITALIA:

Gruppo Intesa (27,2%)
INPS (5%)
Gruppo San Paolo (17,23%)
Banca Carige (3,96%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
BNL (2,83%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
Gruppo Premafin (2%)
Monte dei Paschi Siena (2,50%)
C. Risparmio Firenze (1,85%)
RAS (1,33%)
Anonimi (5,65%)

Tre banche da sole “controllano” con il 55,58% la Banca d’Italia: Intesa (27,2%), San Paolo (17,23%) e Capitalia (11,15%). Rimane un 5,65% nelle mani di anonimi…
La Banca Centrale Europea (BCE) è ufficialmente di proprietà delle banche centrali degli stati che ne fanno parte. Siccome le banche centrali sono controllate da società private, di conseguenza anche la BCE è una società privata.

SOCI E PROPRIETARI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA:

Banca del Belgio (2,83%)
Banca Danimarca (1,72%)
Banca della Germania (23,40%)
Banca della Grecia (2,16%)
Banca della Spagna (8,78%)
Banca della Francia (16,52%)
Banca d’Irlanda (1,03%)
Banca d'Italia (14,57%)
Banca Lussemburgo (0,17%)
Banca d’Olanda (4,43%)
Banca nazionale d’Austria (2,30%)
Banca del Portogallo (2,01%)
Banca di Finlandia (1,43%)
Banca di Svezia (2,66%)
Banca d’Inghilterra (15,98%)

Il Signoraggio della Banca Centrale Europea viene diviso in quote tra le banche aderenti a seconda della percentuale di azioni. La Banca d’Italia, come si legge nella tabella, ha il 14,57% di azioni della BCE, e quella sarebbe la sua quota di Signoraggio formale che prende (ovviamente prenderà anche una gran parte del capitale che sfugge al controllo). Nella lista qui sopra ci sono le banche che partecipano al Signoraggio europeo perché fanno parte del sistema. Vi sono però delle banche come quella d’Inghilterra, di Svezia e Danimarca che partecipano al Signoraggio europeo nonostante non abbiano adottato l’euro come moneta interna. Prendono cioè il 100% del Signoraggio della loro moneta e in più una fetta del Signoraggio europeo! In sostanza noi italiani senza saperlo stiamo pagando le tasse a questi tre paesi!!!

Fallimento bancario
Può accadere che un indebitato (imprenditore, lavoratore, ecc.) non possa pagare, fallisca, diventi cioè insolvente. In quel caso la banca è costretta a registrare quel prestito andato male alla voce perdite. Non è una grande tragedia per la banca, visto che possiede fisicamente solo un cinquantesimo del denaro. Ma una perdita contabile è pur sempre una perdita per la banca e per gli azionisti della banca. La banca però non può fallire, e infatti ogni banchiere sa che non gli sarà permesso fallire dalla banca centrale e perciò non dovrà rendere conto dei suoi prestiti più folli. E’ questo il motivo per cui le banche sono severissime quando si tratta di prestare 50.000 euri a un lavoratore e invece sono generosissime quando si tratta di prestare milioni o miliardi di euri a ditte come Parmalat, Fiat o allo Stato.
Aprire un piccolo prestito costa come aprirne uno miliardario, solo che quest’ultimo fa guadagnare molto di più. E se la Fiat non paga sarà la Banca Centrale a salvare il banchiere, con la scusa che “bisogna salvare il sistema”. Se diventa insolvente invece l’operaio col muto per la casa, non vi sarà nessun intervento pubblico e la casa gli viene sequestrata immediatamente…
Ecco perché la banca presta volentieri i soldi a Stati oppure a ditte come Parmalat, Cirio, ecc., pur sapendoli insolventi. Per una banca, quando un debitore estingue il suo debito e restituisce il capitale è un fastidio: dovrà trovare qualcun altro da indebitare che lo sostituisca. La cosa che conta per la banca è che il debitore continui a pagare gli interessi, magari in eterno, magari come gli stati…

Perché non è lo Stato a stampare la moneta?
Nel passato ci sono stati dei tentativi in cui lo Stato ha stampato ed emesso moneta, per esempio la banconota di carta da 500 lire sopra non portava la scritta Banca d’Italia ma “Biglietto di Stato a corso legale”. Quindi lo Stato può emettere moneta a corso legale trattenendosi il Signoraggio, il problema è che ci sono delle forti pressioni per far sì che questo non accada, e infatti oggi allo Stato rimane solamente il Signoraggio sulla emissione delle monetine metalliche (meno dell’1% del Signoraggio totale), e che in certi casi risulta essere negativo (stampare la monetina da 1 centesimo costa 3 centesimi!).

In America diversi ricercatori investigativi sostengono che almeno sette presidenti americani sono stati assassinati proprio per una questione monetaria.

I due più famosi sono Abramo Lincoln e John F. Kennedy.
JFK il 4 giugno 1963 ordinò l’emissione (Ordine Esecutivo nr.11110) da parte del Ministero del Tesoro di oltre 4 miliardi di dollari con banconote che recavano la scritta “United States Note” invece di “Federal Reserve Note”. Casualmente dopo pochi mesi Kennedy fu eliminato e la prima cosa che fece il suo successore, Lyndon Baines Johnson, fu di ritirare dalla circolazione quei dollari del “popolo” sostituendoli con quelli “privati” della Federal Reserve!

Addirittura la Federal Reserve non sarebbe neanche una società americana visto che è registrata Porto Rico!

SOCI E PROPRIETARI DELLA FEDERAL RESERVE U.S.A.:

Rothschild Bank di Londra
Kuhn Loeb Bank di New York
Warburg Bank di Amburgo
Israel Moses Seif Banks Italia
Rothschild Bank di Berlino
Goldman, Sachs di New York
Lehman Brothers di New York
Warburg Bank di Amsterdam
Lazard Brothers di Parigi
Chase Manhattan Bank di NY

Quindi anche la Banca Centrale degli Stati Uniti d’America, è controllata da un ristretto manipolo di banche e/o istituti di credito privati.

Lo Stato: il debitore ideale
Il debitore ideale è lo Stato. La banca presta il denaro allo stato comprandone i Buoni del Tesori (Bot) che sono cambiali, promesse di pagamento. Nessuno si aspetta ovviamente che lo Stato alla scadenza dei Bot paghi se non con l’emissione di nuovi Bot, di pari ammontare, a scadenza più lontana. Questo è l’eterno debito dello Stato, e non risulta nella storia che nessun Stato sia uscito da questa morsa. Tutto ciò fa felice le banche perché continuano a lucrare gli interessi sui Bot, e possono in ogni momento rivenderli al pubblico. Oggi si è arrivati che gli interessi dei Bot sono talmente bassi che nessuno li compra più. Li comprano solo le banche!!!
Accade sempre più spesso che gli Stati, soprattutto nel terzo mondo, non riescano a pagare non solo i debiti ma nemmeno gli interessi sui debiti. Quando uno stato debitore non ce la fa più a pagare gli interessi, la banca li soccorre (ovviamente nel proprio interesse). Se lo stato debitore si dichiara insolvente, la banca dovrà cancellare il prestito dai suoi libri contabili e pagare con i soldi degli azionisti e padroni la perdita. Cosa questa assolutamente inconcepibile per i banchieri. Allora la banca apre al debitore un altro prestito (secondo prestito), creando dal nulla il denaro nuovo necessario a pagare gli interessi del primo debito. Questo sistema si chiama “prestito-ponte” e viene utilizzato sempre più spesso nei paesi poveri. Il nuovo denaro non entra nemmeno nel paese, ma passa da una scrittura ad un'altra della banca creditrice. Il vecchio prestito andato male resta nei libri contabili come attivo, anzi l’attivo è addirittura accresciuto del nuovo prestito e produce ulteriori interessi per la banca. Non allo Stato indebitato!
Se lo Stato, ulteriormente indebitato inizia a non pagare più gli interessi, immediatamente i banchieri fanno intervenire il Fondo Monetario Internazionale, il quale emette un ulteriore prestito (e siamo al terzo) che servirà per pagare gli interessi dei due prestiti precedenti. In pratica il debito che si contrae con il FMI viene prolungato nel tempo, cioè per l’eternità e stringe in una morsa mortale lo Stato. Il FMI per questo prestito costringerà modifiche e riduzioni delle spese sociali importantissime come sanità, previdenza, istruzione, ecc. Ma i banchieri poco importa, a loro basta mantenere costante e insoluto il debito.

Le monete complementari: la moneta deperibile di Gesell
Nel 1931 in una cittadina del Tirolo (Woergl), il sindaco, per risolvere la grande depressione, decise di battere la propria moneta. Si trattava di una moneta molto particolare, perché era deperibile, cioè perdeva valore nel tempo. Per tenerla in corso infatti, chi possedeva le banconote doveva apporvi ogni mese un bollo, che costava l’1% del valore nominale della moneta (in una moneta per esempio da 10 scellini ogni mese si doveva attaccare un bollo di 0,1 scellini). Di fatto la moneta perdeva ogni anno il 12% del suo valore. L’emissione del sindaco era coperta alla pari da una somma in veri scellini depositati nella banca del comune. Tutti gli impiegati del comune iniziarono a prendere lo stipendio con la nuova moneta. Inizialmente i bottegai si rifiutarono di accettare la nuova moneta, ma poi furono costretti perché in circolazione c’era poco denaro, quasi niente. Presto tutti l’accettarono per il solo fatto che chiunque altro l’accettava (oggi l’euro è valido solamente perché noi lo accettiamo). La presenza di questa moneta deperibile, che nessuno aveva interesse ad accumulare, fece risorgere l’economia comunale e aumentare la circolazione monetaria. Era dal 1926 che il paese non vedeva tanti introiti: furono asfaltate strade e fatti moltissimi altri lavori pubblici.
Il sindaco raccontò felicissimo ai giornalisti (questo fu l’errore fatale) che il 12% annuo estratto dalla bollatura delle banconote, lui, l’aveva reinvestito e speso per il bene della popolazione, e che, dato il ritmo della circolazione, ogni mese il Comune vedeva tornare nelle sue casse venti volte l’ammontare dei primi stipendi pagati con le banconote deperibili. Il 2000%. Senza nemmeno saperlo il sindaco aveva rivelato due segreti vietatissimi:
1) l’enorme profitto che il sistema bancario estraeva dalla circolazione;
2) l’immenso e occulto profitto che l’emissione monetaria regalava a chi batte la moneta;
Immediatamente la Banca Nazionale austriaca intervenne abolendo quel fastidioso concorrente. La moneta deperibile fu bandita e resa illegale nel 1933 perché contraria al monopolio monetario accordato alla banca centrale, cioè contraria agli interessi dei banchieri.
L’idea della moneta deperibile ha un inventore ben preciso, il commerciante e importatore tedesco Silvio Gesell (1862-1930).

Nel mondo ci sono circa
5000 monete complementari!

Oggi nel mondo ci sono circa 5000 monete complementari, di cui 700 solamente in Giappone. Sono nate un po’ come funghi, come sono nate anche in altri periodi storici, e lo abbiamo appena visto durante la Grande Depressione. Quando il sistema bancario, basato sull’usura, come abbiamo fin qui descritto, esagera, e quindi la crisi si diffonde tra i cittadini, è chiaro che le masse reagiscono spontaneamente con questa creazione di valuta complementare. In Giappone, all’indomani del 1995 c’erano circa 30.000 suicidi economici all’anno, per bancarotta o fallimento, e un personaggio importante dell’ambiente bancario è uscito dal sistema e ha cominciato a creare queste valute alternative per cercare di risolvere la situazione di povertà. Qualcosa di simile è successo anche in Argentina dove le province si sono messe a stampare ed emettere della valuta locale complementare.
Bisogna sostenere una rapida diffusione di valute complementari, perché potrebbero essere un passo per stabilizzare la situazione e far da ponte di passaggio tra l’attuale sistema ingiusto e illegale e un sistema futuro dove il Signoraggio sia chiaro, trasparente e si sappia soprattutto dove va a finire e a che scopi viene destinato. Non può esserci una sovranità del popolo se non esiste una sovranità monetaria.

Deflazione
La deflazione è il fenomeno contrario all’inflazione, e segue spesso una bolla speculativa. Consiste praticamente nella caduta continua dei prezzi. La conseguenza è che i consumatori attendono ad acquistare nella speranza di poterli comperare a minor prezzo. Le imprese, che sono indebitate con le banche, non vendono i loro prodotti rischiando di non pagare gli interessi sui debiti. Abbassano ulteriormente i prezzi per invogliare gli acquisti, ma ciò aggrava il ribasso e dunque la crisi deflazionistica. Le aziende si dichiarano insolventi, falliscono e licenziano. I disoccupati aumentano, il potere di acquisto cala, ancor più merci restano invendute. Alla fine l’intera produzione, l’intera economia, si paralizza! La circolazione monetaria declina, fino all’arresto. Non si spende più. Chi ha denaro lo accumula anziché investirlo, aggravando ulteriormente la situazione. In questa situazione per riavviare l’economia non serve a nulla abbassare i tassi d’interesse e cioè far costare meno il denaro.

La moneta deperibile di Gesell è la soluzione al problema. Invece di premiare il capitale con la concessione di un interesse a chi lo presta, il suo sistema penalizza chi detiene capitale inoperoso, chi non lo spende. La lieve penalizzazione (il bollo mensile) rende conveniente spendere quei soldi e con questo la riattivazione degli scambi commerciali.

La tassazione dello Stato potrebbe essere superflua
Nessuno lo dice, ma il Signoraggio assieme alla creazione del denaro dal nulla da parte dello Stato, e non di aziende private, renderebbe superflua la tassazione. Lo Stato incamera solamente il Signoraggio sulla moneta metallica, però se ricevesse anche il Signoraggio sulla moneta cartacea potrebbe tranquillamente eliminare le tasse ai cittadini.
Le tasse allora a cosa servono? Servono a noi cittadini per credere che il denaro sia scarso. E per noi è effettivamente scarso, perché se ne guadagniamo di più le tasse ce lo tolgono. In realtà il denaro non manca, basterebbe che lo Stato facesse stampare le monete dalle banche centrali tenendosi però il Signoraggio!
La distinzione e la diversità tra servi e padroni non mai stata così delineata e forte. Nemmeno nel Medioevo. Non era così quando la moneta era d’oro o convertibile in oro. Solo oggi ci sono i veri servi e i veri padroni. Chi crea denaro dal nulla, con il quale comanda lavoro a tutti noi, quello è il vero padrone che ci rende schiavi!

Cosa possiamo fare noi cittadini?
Innanzitutto informarsi prendendo coscienza del meccanismo del Signoraggio, del sistema monetario e del potere che hanno le banche che emettono moneta o che la creano dal nulla. Importante è che le associazioni di difesa dei consumatori diffondano una cultura su questo tipo di problemi. Diffondere il più possibile le enormi possibilità che offrono le valute complementari, tra cui la più importante è quella di trattenere localmente il Signoraggio. Una Provincia, un Comune o anche un associazione per esempio andrebbero bene per emettere una valuta complementare…

FORSE E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI PRENDERE COSCIENZA
E FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE

Per approfondire l’argomento:

http://www.centrostudimonetari.org

http://www.signoraggio.com

http://www.signoraggio.info

http://www.disinformazione.it

http://www.domenicods.tk

http://www.open-economy.org

http://www.adusbef.it
.

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Di Girolamo,
mi fa piacere che il pezzo ti abbia illuminato, speravo che succedesse anche ad altri come il grande Coppeto che fino ad ora avevano detto di non aver capito nulla.

Se la Banca Centrale le donasse allo Stato come logica e giustizia vorrebbe, non avremmo aperto questo thread 2 anni e mezzo fa e il Signoraggio non sarebbe l’argomento fra i più dibattuti in Internet ecc. ecc.
Fra l’altro dibattuto solo in Internet, perché dai media c’è la censura più completa.
DA TUTTE LE TELEVISIONI eccetto Canale Italia e da TUTTE LE RADIO.

La Banca Centrale ha prevalentemente nel passato ed anche ora stampato moneta e comprato titoli di Stato. Che si può tradurre con lo STATO HA COMPRATO LA MONETA DALLA BANCA CENTRALE.

L’affermazione è forte lo so, ma più andiamo avanti più i dubbi si dissipano.
Vediamo se il lavoro fatto questi mesi con i radicali parlamentari e con Alessandro Massari riuscirà ad avere una risposta da Tremonti e magari una risposta mediatica, che è quella che più ci preme.

Prova a leggerti le pagine indietro, e se vuoi fare domande anche le più apparentemente stupide falle pure, aiuteranno anche gli altri.

Ciao
d.

Iscritto dal: 14/05/2007
User offline. Last seen 5 anni 27 settimane ago.

d.carcea wrote:
Allora, proponiamo a semplificare al massimo, che piu' non si può, tanto da sembrare banalissimo:
Gino è un semplice cittadino si mette in testa di stamparsi del denaro, sappiamo che la legge lo vieta-reato del codice penale- ma lui lo fa e gli va bene non viene beccato, si stampa soldi per 10.000 euro, li spende e ci compra beni per 10.000 euro e come ho detto prima la fa franca, il suo patrimonio è aumentato di 10.000 euro. La sua ricchezza è aumentata di 10.000 euro - ha guadagnato 10.000 euro- lo possiamo definire in più modi.
Fino a qui ci siamo.
Ora passiamo allo Stato, lo Stato si stampa la moneta, lo potrebbe fare la legge lo consente purtroppo non lo fa con le banconote, lo fa solo con le monetine metalliche, queste quando vengono coniate vengono date dalla zecca al tesoro e poi distribuite tramite le banche, contemporaneamente il volore di quelle monetine viene inserito nel bilancio dell Stato fra le entrate al capitolo 5010,
ammettiamo che lo scorso anno le monete stampate siano state pari a 150.000 euro, (cifra risibile, questo è chiaro ma non è il punto), questa cifra di 150.000 quantifica l'aumento della ricchezza dell Stato italiano dopo la stampa delle nuove monetine.
Così come succede per il nostro falsario Gino che la fa franca, così lo Stato seguendo la legge aumenta il suo patrimonio.
Vedniamo ora alle banconote, la Legge stabilisce che a stampare le banconote è la banca Centrale, la Banca Centrale è quella che poi queste banconote le spende, inolte le registra in bilancio, come lo vediamo dopo perchè sennò complichiamo il discorso.
La morale di questo qual'è è che chi stampa la moneta e poi la spende si appropria di quel VALORE.
Cosa ne pensate, c'è qualcuno a cui si è accesa la lampadina?
.

Ricordatevi di non infognarvi sull'inflazione, ora si calcola la quantità di moneta da stampare, rapportandola alle stime dell'aumento del pil.

Ricordatevi cosa dice Duisenberg a Tremonti, ora c'è la fonte.

Ricordatevi che il Signoraggio di cui si parla ufficialmente è quello derivante dai proventi del debito pubblico: gli interessi.
E' un'altra cosa dal Signoraggio di cui stiamo parlando qui.

d.c.

chiarissimo, mi hai incuriosito. Credo che il punto da chiarire stia in questa frase :

"la Banca Centrale è quella che poi queste banconote le spende"

Io ho sempre pensato, ed e' la vulgata corrente, che la Banca Centrale :

1 ) ne stampi nella misura dettata dallo Stato
2 )non le "spenda", ma le doni allo Stato.

E' cosi' o no ?

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Questi due mesi abbiamo lavorato veramente alla grande,
soprattutto Alessandro Massari si è fatto un grande culo.

Un parto trigemellare, con fecondazione assistita:

L'ordine del giorno respinto in commissione al senato Perduca/Poretti

L'interrogazione presentata da Matteo alla Camera, vedi sotto

E un'altra interrogazione che Marco Perduca presenterà al Senato a settembre

:wink:
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ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00932
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 48 del 05/08/2008
Firmatari
Primo firmatario: MECACCI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI
Data firma: 05/08/2008
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/08/2008
Stato iter: IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00932
presentata da
MATTEO MECACCI
martedì 5 agosto 2008, seduta n.048

MECACCI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze.- Per sapere - premesso che:

nell'autunno del 2002 il ministro interrogato propose di sostituire le monete da uno e due euro con banconote dello stesso taglio, per combattere l'inflazione o, più precisamente, per attribuire il corretto valore di scambio alle monete in questione;

la risposta dell'ex governatore della BCE (Banca Centrale Europea) Duisenberg arrivò, pubblicamente, in ottobre, riportata da numerose testate giornalistiche, del seguente tenore: «Ne abbiamo parlato e in linea di principio non abbiamo nulla in contrario. Mi auguro che il Ministro Tremonti sia consapevole che così perderebbe i proventi del diritto di signoraggio sulle monete»;

sono trascorsi quasi sei anni dalla proposta del ministro interrogato ma, nel frattempo, numerosi quesiti sulle procedure relative alla emissione della moneta hanno fortemente interessato numerosissimi utenti della rete internet, ed anche quest'Aula parlamentare, senza che la questione abbia trovato analoga attenzione sui media di massa;

l'ex Governatore della BCE, Duisenberg, si riferì esplicitamente alla perdita dei diritti di signoraggio;

storicamente, questi diritti, sono stati iscritti nei bilanci della Banca d'Italia prima della volontaria devoluzione della prerogativa sovrana alla BCE;

in seguito alla sottoscrizione del trattato di Maastricht, attualmente essi sono riportati sotto la voce «proventi da signoraggio» del bilancio della BCE;

dalla lettura dei suddetti bilanci si deduce che i diritti di signoraggio rappresentano gli interessi sui titoli del debito pubblico che ogni anno la BCE riscuote, poiché gli stessi sono detenuti nel suo patrimonio;

buona parte di questi interessi tornano alle Banche centrali dei Paesi dell'Unione Europea che detengono quote proprietarie della BCE stessa -:

se al ministro risulti - poiché il diritto di signoraggio relativo all'emissione di monete metalliche è distinto da quello relativo all'emissione di cartamoneta a causa della inesistenza di un nesso tra l'emissione di moneta e l'interesse proveniente dal possesso di titoli del debito pubblico, essendo le monete in proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze e non utilizzate per acquistare alcun titolo del debito pubblico - a quale particolare genere di signoraggio l'ex Governatore della BCE, Duisenberg, si riferisse;

se al ministro risulti se il Governatore si riferisse, specificatamente, al signoraggio sull'intero valore nominale delle monete, dedotti i costi di produzione;

a chi si trasferirebbero i diritti di signoraggio, in seguito alla eventuale ed ipotizzata trasformazione delle monete da uno e due euro in banconote dello stesso valore nominale;

se, poiché il signoraggio sulle monete metalliche prodotte dallo Stato è attribuito allo Stato emittente, il signoraggio sulle banconote prodotte dalla BCE sia attribuito alla stessa BCE;

se esistano atti o fatti giuridici che trasferiscano il diritto di signoraggio, astrattamente inseribile nel bilancio dello Stato come utile, concorrendo alla diminuzione del debito pubblico, ad altri soggetti giuridici.(4-00932) Caricando...

r.scaruffi (non verificato)

renzoriva@libero.it

d.carcea wrote:
http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=index.php&cmd=v&id=6336

Il solito muro di gomma del personale politico, in questo caso tutto associato a delinquere per rompere i marroni a chi non è loro cliente, che non risponde mai.

Questo purtroppo accadrà anche al disegno di legge della, in questo caso brava, Poretti.

Mandi,
Renzo Riva

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.
Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

Si, si sta comportando bene ultimamente. :wink:

0586/423244 è il mio numero, chiamami una sera che ti richiamo io, ho fastweb full.

Iscritto dal: 14/10/2000
User offline. Last seen 4 anni 33 settimane ago.

d.carcea wrote:
La correzione tecnica in modo da rendere presentabile nella forma l'ODG è di Alessandro Massari.
Però prima di fare questo ha dovuto capire perfettamente i contenuti.
Cosa non da poco.

Ora cercheremo di incalzare Giulio anche con delle interrogazioni.
:wink:

Hai visto che nel Perducaccio c'è da aver fiducia .. ?

poi ti devo parlare della riunione di direzione RD, mi girarono alquanto ..

un abbraccio

Iscritto dal: 12/11/2005
User offline. Last seen 5 anni 50 settimane ago.

La correzione tecnica in modo da rendere presentabile nella forma l'ODG è di Alessandro Massari.
Però prima di fare questo ha dovuto capire perfettamente i contenuti.
Cosa non da poco.

Ora cercheremo di incalzare Giulio anche con delle interrogazioni.
:wink: