Obama, per i nord africani libici, ha fatto Sua la politica estera di Bush I°. Anzi, ha fatto meglio:
a) Non ha speso un centesimo e nemmeno lo spenderà.
b) Non ha impegnato e non impegnerà risorse militari.
c) Gli "insorti" sono stati considerevolmente "ridotti" e quindi non romperanno troppo i coglioni.
d) Ops, ha "congelato" nelle Sue tasche i 2 soldini che il vecchio Muamar aveva risparmiato in 40 anni di fatiche ed aveva incidentalmente "investito" nei dintorni geo economici USA.
e) Ops, prezzo del petrolio ai massimi e profitti stellari per i petrolieri. I terroncelli (noi) sono ovviamente esclusi dalla festa, anzi, pagare di più.
f) GB e FRANCIA che sono le potenze militari Europee, ubbidiscono ed ubbidiranno.
Nota: i terroncelli (ancora noi), as usual "Figura di merda planetaria".
A margine ulteriore: il vecchietto afflitto da demenza senile, "Vasco", ha cominciato le cure, impegnando numerosi beduini con il suo orifizio anale.
Il consiglio di sicurezza dell'Onu ha imposto alla Libia una no-fly zone e autorizzato il ricorso alla forza contro le truppe di Muammar Gheddafi per proteggere i civili, spianando la via ad attacchi aerei nel Paese. Alla notizia, è esplosa la gioia a Bengasi, roccaforte degli insorti, minacciata in precedenza da Gheddafi: 'Stiamo arrivando e non avremo pieta'', aveva detto. La risoluzione 1973 è una minaccia all'unità della Libia, ha denunciato il viceministro degli esteri Kaaim, aggiungendo che Tripoli è pronta a un cessate il fuoco. "Speriamo che l'Italia si tenga fuori da questa iniziativa", ha detto fra l'altro.
Raid degli alleati in Libia
Gli Usa: «Lanciati 110 missili»
Parigi: «Distrutti tank delle truppe del Colonnello».
Il Pentagono: «Abbiamo colpito contraerea a Tripoli»
Luigi il Grande
Jet francesi sulla Libia . Rais bombarda Bengasi, decine di morti
Napolitano: ''Faremo la nostra parte. Compiaciuto per intesa al Vertice di Parigi''
19 marzo, 16:31
Forte bombardamento su Bengasi, la città controllata dagli insorti, dopo l'arrivo delle forze pro-Gheddafi. Il governo libico: 'Le bande di al Qaida ci hanno attaccato, abbiamo risposto per autodifesa'. Al Jazira ha riferito che le forze fedeli al rais attaccano la città dalla costa e da sud. Lega Araba: 'Obiettivo prioritario è arrivare a un cessate il fuoco'. Minaccia del Colonnello all'Occidente: 'Ve ne pentirete'.
Migliaia di persone stanno fuggendo da Bengasi, sotto attacco da questa mattina. Vertice di Parigi: Via libera ad attacco, avverrà ''nelle prossime ore''
Gli attacchi di questa mattina su Bengasi hanno provocato almeno 26 morti, secondo quanto riferisce l'emittente Al Jazira, che cita fonti ospedaliere. I feriti inoltre sono almeno 40.
DA VERTICE PARIGI VIA LIBERA AD ATTACCO Via libera ad un'azione militare contro Gheddafi dal vertice di Parigi. L'attacco avverrà "nelle prossime ore"
NUMEROSI CACCIA FRANCESI IN RICOGNIZIONE - Numerosi caccia 'Rafale' francesi stanno sorvolando Bengasi e l'intero territorio libico in missione di ricognizione. Lo rivelano fonti militari francesi.
I 'Rafale' sono decollati poco dopo mezzogiorno dalla base francese di Saint Dizier, nell'est della Francia, dove sono abitualmente di stanza, hanno spiegato le fonti militari francesi. Secondo le fonti, la missione di ricognizione dovrebbe durare tutto il pomeriggio ed i caccia non hanno finora incontrato alcuna difficoltà, dopo alcune ore di sorvolo del territorio libico. I 'Rafale' sono utilizzati in missioni di ricognizione, bombardamento e difesa aerea. I voli di ricognizione sono cominciati mentre a Parigi si teneva il vertice internazionale straordinario sulla Libia.
AEREI FRANCESI IMPEDISCONO ATTACCHI A BENGASI - I caccia francesi sulla Libia stanno impedendo attacchi aerei delle forze di Gheddafi contro Bengasi. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy.
SARKOZY,GHEDDAFI EVITI IL PEGGIO; RISPETTI ONU Gheddafi "é ancora in tempo per evitare il peggio conformandosi senza ritardi a tutte le richieste della Comunita internazionale". Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del vertice sulla Libia a Parigi. "La porta della diplomazia si riaprirà quando la sua aggressione finirà - ha aggiunto il presidente - la nostra determinazione è totale. Ognuno è messo davanti alle sue responsabilità.
SARKOZY, NOSTRI AEREI PRONTI A ATTACCARE BLINDATI RAIS Gli aerei francesi sono pronti a intervenire contro i blindati di Gheddafi: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy.
TORNADO ITALIANI RISCHIERATI A TRAPANI Sono stati rischierati a Trapani i caccia Tornado dell'Aeronautica militare che potrebbero essere impiegati sulla Libia: si tratta - secondo quanto appreso dall'ANSA - dei Tornado ECR di Piacenza, specializzati nella distruzione delle difese missilistiche e radar, e dei Tornado IDS di Ghedi (Brescia), con capacita' di attacco. Insieme ai Tornado, sono stati schierati nella stessa base anche i caccia Eurofighter di stanza a Grosseto. Nella base di Trapani sono gia' schierati dei caccia F-16, aerei radar Awacs della Nato e aerei per il rifornimento in volo.
JANA, CITTADINI SI RADUNANO SU OBIETTIVI RAID - L'agenzia ufficiale libica riferisce che folle di cittadini libici si stanno radunando sugli obiettivi militari che la Francia ha minacciato di attaccare.
NAPOLITANO, FAREMO CIO' CHE E' NECESSARIO - Presidente, l'Italia sta entrando in guerra? A questa domanda dei giornalisti, subito dopo la visita allo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto: "Vedo che qui si lavora per la pace. Poi, altrove, facciamo la nostra parte come membro attivo della comunità internazionale, interessati come tutti i paesi che sono nel G8 e nell'organizzazione delle Nazioni Unite, interessati ad affermare dei principi e ad esigere il rispetto di valori fondamentali come i diritti umani e le aspirazioni di libertà e giustizia sociale oggi, in modo particolare, nel mondo arabo. E faremo ciò che è necessario anche noi".
Napolitano ha affermato che l'Italia è impegnata come gli altri paesi del G8 e delle Nazioni Unite a fare tutto il necessario "per affermare principi ed esigenze di rispetto di valori fondamentali come i diritti umani e le aspirazioni di libertà e giustizia sociale" che si manifestano oggi "in modo particolare nel mondo arabo". Lo ha detto dopo la visita allo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese.
FINI, DOVEROSO CHE ITALIA FACCIA PROPRIA PARTE - Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in Libia "è doveroso che l'Italia faccia la propria parte perché chi cerca la libertà possa ottenerla". Lo afferma intervenendo a Tolmezzo (Udine) nel corso di un incontro pubblico dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia. "Quello che accade nel Mediterraneo - spiega Fini - è la riprova di come non ci possa essere una dittatura per quanto feroce, tale da impedire ai popoli di chiedere e ottenere la propria dignità ". "Per questo - conclude - è doveroso per la comunità internazionale essere dalla parte di quel popolo ed è doveroso che l'Italia debba fare la propria parte perché chi cerca la libertà possa ottenerla".
FINI, COMUNITA' INTERNAZIONALE FORSE TARDIVA - Sulla Libia ''la comunita' internazionale ha fatto benissimo a intervenire, forse tardivamente. Lo ha affermato il Presidente della Camera, Gianfranco Fini a margine di una cerimonia a Tolmezzo. ''L'Italia - ha proseguito Fini - non puo' non fare la propria parte''.
GHEDDAFI A SARKOZY-CAMERON, VE NE PENTIRETE - Il leader libico Gheddafi ha scritto in una lettera al presidente Francese Sarkozy e al premier britannico Cameron che le potenze occidentali non hanno diritto di intervenire in Libia e che "si pentiranno" della loro ingerenza.Secondo quanto detto dal portavoce del governo libico Mussa Ibrahim in una conferenza stampa, la lettera, oltre che ai leader francese e britannico, è indirizzata anche al segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon. Nella missiva Gheddafi ha scritto che ogni azione militare contro la Libia sarebbe una "un'ingiustizia, una chiara aggressione... ve ne pentirete se interverrete nei nostri affari interni". "La Libia non è vostra... - prosegue la missiva, citata da Al Jazira -. Voi non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni. Questo è il nostro paese, non è il vostro paese. Noi non potremmo sparare un solo proiettile contro il nostro popolo".
Gheddafi ha detto in una lettera al presidente Usa Obama che "i libici sono pronti a morire per me". Lo ha riferito il portavoce del governo libico Mussa Ibrahim.
UE; VAN ROMPUY, NON POSSIAMO PIU' STARE FERMI - "Non possiamo più assistere ai massacri in Libia restando con le braccia conserte": lo ha detto il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, dopo la conclusione del vertice di Parigi.
AMR MUSSA, OBIETTIVO PRIORITARIO CESSATE FUOCO - "L'obiettivo principale in questo momento è di arrivare ad un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile per essere sicuri che non ci sia nessuna azione contro il popolo libico". Lo ha detto il segretario generale della Lega araba Amr Mussa, al seggio per votare al referendum costituzionale, prima di partire per Parigi, dove oggi si tiene il vertice sulla Libia con Ue e Unione africana. Il segretario generale della Lega araba ha spiegato che al vertice di Parigi sosterrà la necessità di mantenere l'unità territoriale della Libia e "di non intoccare la suo sovranità, respingendo l'ingresso di qualsiasi forza sul suo territorio". Mussa ha sottolineato che la priorità è la protezione dei civili.
AL JAZIRA, FORZE GHEDDAFI ENTRATE A BENGASI - Le forze di Gheddafi sono entrate alla periferia ovest di Bengasi, dove si sta combattento intensamente, secondo quanto afferma l'emittente Al Jazira, citando il suo inviato. Il centro di Bengasi è bersaglio di un intenso bombardamento di artiglieria, dice l'emittente Al Jazira, che cita un suo inviato. Granate d'artiglieria, dice l'emittente, sono esplosi anche nella centrale Gamal Abdel Nasser Street.
Al Jazira riferisce che l'esercito di Gheddafi attacca Bengasi dalla costa e da sud. La tv panaraba ha anche mostrato le immagini dell'aereo abbattuto nel cielo della città. L'aeroplano, probabilmente un Mig-23, prende fuoco in volo e precipita a terra, provocando una nuvola di fumo. Si vede chiaramente anche il pilota che si lancia all'esterno prima dell'impatto, a poche decine di metri da terra.
LEADER INSORTI, NON POSSIAMO RESISTERE A ESERCITO - Il leader del Consiglio provvisorio libico (il governo degli insorti di Bengasi), Mustafa Abdul Jalil, ha detto ad Al Jazira che gli insorti non hanno abbastanza armi e truppe per contrastare l'esercito: "Abbiamo solo armi leggere - ha detto -. Gheddafi sembra avere nuove e potenti armi". Secondo Jalil "ora c'è un bombardamento di artiglieria e razzi su tutti i distretti di Bengasi.... Oggi ci sarà una catastrofe, se la comunità internazionale non attuerà le risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu... Ci appelliamo alla comunità internazionale, a tutto il mondo libero, perché fermi questa tirannia dallo sterminio di civili". Per il leader del Consiglio provvisorio, centinaia di persone sono in fuga dalla città e gli ospedali sono pieni di vittime dei bombardamenti a quartieri residenziali. "La strada per uscire dalla città ad est è piena per 160 km di auto con famiglie terrorizzate", ha aggiunto Jalil. Il leader del Consiglio provvisorio ha anche detto che l'aereo abbattuto stamani sopra Bengasi era degli insorti.
GOVERNO, ESERCITO ATTACCATO DA RIBELLI A BENGASI - Il governo libico ha detto che le sue forze armate sono sotto attacco a ovest di Bengasi e hanno risposto per autodifesa. Lo riferisce Al Jazira. "Le bande di Al Qaida hanno attaccato le unità delle forze armate libiche ferme a ovest di Bengasi", si legge in una dichiarazione riportata dall'agenzia ufficiale Jana. La dichiarazione accusa i ribelli di usare "un elicottero e un aereo da combattimento per bombardare le forze armate libiche, in flagrante violazione della no-fly zone imposta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite".
IN ARRIVO ALTRI AEREI USA AD AVIANO - "La situazione è nota, così come le decisioni assunte dal Governo. Posso solo aggiungere che già nelle prossime ore sono previsti arrivi di aerei americani alla base Usaf di Aviano, a disposizione per un eventuale utilizzo operativo sul campo": lo ha affermato, il prefetto di Pordenone, Pierfrancesco Galante. "Quanto all'arrivo anche di nuovo personale militare - ha aggiunto - non ho novità. Riguardo al potenziamento della vigilanza alla struttura militare - ha concluso - non ne ravvisiamo la necessità: il grado di sicurezza deve essere sempre elevato, sia che ci siano 10 o 100 aerei, e fino ad ora le disposizioni che abbiamo attuato hanno garantito la massima tranquillità".
NATO, NUOVA RIUNIONE DOPO VERTICE PARIGI I 28 ambasciatori della Nato si riuniranno nuovamente oggi pomeriggio a Bruxelles dopo la conclusione del vertice di Parigi.
Luigi il Grande
La foto sarebbe stata bella da vedere se fosse stata scattata dall'altro lato, con il volto di Gheddafi visibile, per gustare la reazione.
Ma come??? I quotidiani filogoverativi sono pieni di lodi ed elegie composte appositamente dai più grandi poeti/giornalisti italiani che esaltano la positività dell'attendismo (questa volta però, perchè mi pare che la volta scorsa fossero interventisti, perché dovevano contrapporsi al pacifismo di sinistra)......ne sei sicuro? Vuoi dire che l'avamposto della politica estera italiana da oggi è ..........Emergency???????
Forza Gino, allora :-)
Una scena vergognosa e ributtante, per l'osceno gusto e la nauseante e servile prostrazione.
Luigi il Grande