Con turbante, dromedari, donne, auto, aerei e un carnevale al seguito. Io non so, qualcuno più informato può dirmi se queste pagliacciate usa farle solo da noi o le fa anche in altre nazioni? So per esempio che in USA non gli fu dato tanto peso. "Bisognerebbe che l'islam fosse la religione europea" Dice il libico. Quali business è venuto a fare? A riscuotere? Su qualcuno mi spieghi per piacere.
ma Gasparini si è mai accorto che lo stato, in cambio delle sue tasse, gli fornisce sicurezza, sanità, istruzione ecc. ? No, perchè io per lungo tempo ho creduto che scherzasse, ma a quanto pare dice sul serio..:-(.
ma Gasparini si è mai accorto che lo stato, in cambio delle sue tasse, gli fornisce sicurezza, sanità, istruzione ecc. ?
Dico sul serio si e non sono mai stato tanto serio in vita mia,come quando mi lamento di questo sistema.
A parte che ci sarebbe molto da discutere su queste "forniture" ti dovresti chiedere se l'unico modo possibile per avere questi servizi si debba avere una struttura elefantiaca come quella statale.
Alla domanda ,del perchè oggi le ragazze non cercano il matrimonio,una ha risposto che per avere un po di salsiccia non vogliono comprare tutto il maiale.
Ecco io sono su questa falsariga,vorrei pagare solo quello che mi interessa e che mi serve.
I disabili, i vecchi, i pazzi, i delinquenti, i bambini, gli invalidi, i militari, etc etc . dALLO STATO DI SALUTE DI QUESTE ED ALTRE CATEGORIE puoi decifrare l'efficenza di uno stato. Può essere più o meno efficente e questo dipende dal tipo di persone che lo rappresentano, ma da li a scardinare la figura di uno stato per prefigurare un sistema tipo anarchico personale ce ne passa. Che vada riformato, cambiato, rivoltato posso non metterlo in dubbio, anche se penso che andrebbe bene così com'è togliendo quella masnada di ricchi imprenditori, avvocati e magistrati che popolano le aule del nostro parlamento.
Io per esperienza personale dovendo gestire da un pò di tempo una invalida mentale (mia sorella) ho trovato un enorme aiuto da parte del CIM. E, mi dicono al centro, si poteva fare molto di più se non ci fossero stati i tagli orizzontali del governo. Anche a questo ed altre situazioni particolari servono le tasse, per questo quando Padoa Schippa le elogiava definendole " BELLISSIME" fu ingiustamente deriso.
In qualche maniera, in qualche modo, bisogna che gli appartenenti ad una nazione riescano(e non so come) a mandare alle postazioni statali "il meglio" e non il peggio.
il carso e le apuane.....
Le tasse saranno bellissime quando i servizi restituiti saranno bellissimi.
succede quando li metti in competizione fra loro anzichè pagarli perchè si.
Ecco io sono su questa falsariga,vorrei pagare solo quello che mi interessa e che mi serve.
non puoi, per due motivi. Il primo motivo è che non hai abbastanza soldi per pagarti da solo istruzione, sanità, sicurezza, sistema giudiziario, strade etc. Il secondo motivo è che se anche tu avessi abbastanza soldi per farlo e se per esempio riuscissi a vivere in una enclave territoriale indipendente dallo stato italiano ed autosufficiente verrebbe Gheddafi e ti invaderebbe..:-).
Scusami Digirolamo,ma quando compri un appartamento in un residence o ti iscrivi a un club privato,non usufruisci di una serie di beni che hai in comune con tanti altri che hanno condiviso la tua scelta?
Beni come piscina o campo da tennis,che se avessi dovuto costruirli da solo non ne avresti avuto la possibilità economica,ma aggregandoti ad altri che condividono i tuoi gusti lo realizzi.Non si tratta di vivere in enclave singole e indipendenti ma di convivere su base volontaria e non coercitiva.In quanto alla difesa la si può organizzare sulla stessa base nel momento in cui ci fosse chi non intendesse rispettare le libertà legittime altrui,aggredisse.
Ma per fare o avere tutto questo non c'è bisogno di avere a carico quattro milioni di dipendenti.
di convivere su base volontaria e non coercitiva
d'accordissimo, d' altronde come potrei non esserlo dopo che ho scritto quel thread sull' anarchia ? Hai dato secondo me un' ottima definizione di società anarchica. Però io credo che ad una società del genere si arriverà attraverso una lenta e sì spera pacifica evoluzione della forma stato e non attraverso un suo brutale abbattimento come sembri auspicare tu. Perchè noi due, pur essendo entrambi "anarchici" e cioè concordando sull' obiettivo da raggiungere non concordiamo sui mezzi per raggiungerlo ? Semplice : perchè tu sei un anarchico di destra e io di sinistra ! Speriamo che legga Bacci così impara qualcosa. Cioè io mi preoccupo che se aboliamo lo stato aboliamo contemporaneamente anche il welfare ( sanità, istruzione etc ) che lo stato nella sua forma atuuale fornisce. E se aboliamo il welfare la maggior parte delle persone non sarà sicuramente in grado di acquistare coi suoi soli mezzi i beni che per adesso fornisce lo stato in forma gratuita o semigratuita. In breve tempo la società si riorganizzerebbe in base ad un modello feudale, anche se il centro delle varie comunità indipendenti o semiindipendenti non sarebbe piu' il castello mediaevale ma probabilmente una banca. E' un obiettivo legittimo, ci mancherebbe, ma tu sei sicuro, Luciano, che in una società del genere faresti parte della corte del signorotto locale e non dei servi della gleba ? Adesso io non so quale sia il tuo reddito e neanche in fondo ha importanza ma a meno di non essere multimilionario in euro le probabilità sarebbero tutte contro di te. Ma ammettendo che tu riuscissi a far parte della cerchia del signorotto sei sicuro che ti troveresti economicamente meglio di adesso ? Insomma, scusami, ma io credu che tu pecchi di ingenuità : hai idea di quanto costi una assicurazione sanitaria completa e quanto costi mandare i figli in una scuola privata ? E bada che poi ci sarebbe da pagare anche la sicurezza, la difesa, il sistema giudiziario ecc. ecc.
Però io credo che ad una società del genere si arriverà attraverso una lenta e sì spera pacifica evoluzione della forma stato e non attraverso un suo brutale abbattimento come sembri auspicare tu.
I miei auspici sono dettati dalla consapevolezza che se anche cominciasse oggi quel processo virtuoso che darebbe vita a una lenta e ,(non si spera,questa è la condizione perchè possa riuscire)pacifica evoluzione,io per motivi anagrafici non ne vedrei neppure i bagliori.
Quello di divederci tra un anarchico di destra e uno di sinistra,consentimelo è una "coglionata",scusa se lo dico brutalmente.
Se condividi l'idea che l'organizzazione che tiene insieme gli individui non necessariamente debba essere codificata su base coercitiva sei anarchico,dopodiche come si aggreghino gli individui e su quali basi diventa ininfluente,quello che conta è il rispetto delle diverse libertà e scelte.
Lo welfare ha una sua validità e visto la cultura cattolica che abbiamo e con tutte le associazioni umanitarie finanziate dallo Stato che esistono, non dovrebbe essere un problema aggregare chi ne ha la possibilità di aderire a organizzazioni di "volontariato" quello vero non quello che abbiamo oggi e costituire uno welfare su base volontaria non credo che sia un utopia,sempre se guardiamo avanti e non al medioevo.Medioevo che a mio avviso è quello che stiamo vivendo ,ma per averne certezza bisognerebbe vivere tanto da poter leggere la storia tra mille anni.
Io nel mio "microscopico" più che piccolo esterno le conclusioni a cui sono arrivato e parlo di idee che condivido con altri molto più titolati di me per parlarne. Anzi se ti va,collegati con il sito www.movimentolibertario.it e vedrai che ci sono tante cose interessanti su cui riflettere.
sì, ma ho piu' volte visitato il sito, è interessante. Quello che non condivido del sito è appunto come tratta la questione del welfare, la stessa sulla quale non siamo d' accordo. Io non credo affatto che possa nascere un "welfare spontaneo" come pensi tu. Vedi il welfare è una cosa molto diversa dalla beneficenza, il concetto stesso di welfare presuppone l' esistenza di una comunità politica stabile, con base territoriale, che decida di aiutare i propri membri piu' deboli. Nessuno gode dei benefici del welfare perchè è simpatico, perchè è bravo o perchè qualcuno ha deciso di essere generoso, tutti ne godiamo semplicemente perchè siamo nati in Italia. Ma una comunità politica stabile con base territoriale è appunto ciò che si intende per stato !
Vedi il welfare è una cosa molto diversa dalla beneficenza...
Se dico che Welfare è la versione "comunista" del concetto "cattolico" di beneficenza sono blasfemo?
Io ho in mente la solidarietà umana,che se non esiste non è certamente un organizzazione politica che la fa vivere, perché la storia ci dovrebbe aver insegnato ,che queste organizzazioni politiche che attirano soldi da gestire sono un ricettacolo di parassiti. E spesso sono proprio loro, coloro che più godono del Welfare.L'antidoto a questo rischio è proprio costruire su basi volontarie tutto ciò che serve a una comunità,perchè,se posso fare un esempio,un commerciante,per dirne uno, ha tutto l'interesse ad avere un vicinato composto da individui economicamente solidi che abbiano la possibilità di spendere,cosi come un ristoratore e tutte le altre attività,che si possano pensare.Certo questo comporta un evoluzione culturale che fino a che si delega lo Stato a occuparsi di tutto,diventa difficile da ottenere.Oltre tutto diventa gioco facile per qualsiasi organizzazione che voglia avere il controllo totale su tutto inserirsi nelle stanze di palazzo e ottenerne il controllo.
Ma una comunità politica stabile con base territoriale è appunto ciò che si intende per stato !
Che è esattamente il contrario di quello che è questo paesello,che non è ne stabile politicamente ne il sistema ha il totale controllo sul territorio.
Questa è la traduzione europea di una cosa differente, in realtà sarebbe la rete di salvataggio nei momenti bui. Sarebbe l'assicurazione sanitaria, quella di disoccupazione, l'assicurazione infortuni e la pensione, tutte cose buone e necessarie ma che si possono fare in tanti modi. La solidarietà interviene nei buchi del sistema. Visto e considerato che i pazzi nn sono contemplati è evidente che una società organizzata composta da persone di buonsenso ha un sistema di welfare, un minimo è di buonsenso, il resto è propensione al rischio. Il concetto sbagliato è che debba essere organizzato a livello stato e che non debba essere efficiente. Al momento i costi del welfare obbligatori italiani sono alti, dal 26 al 38% del reddito lordo per la pensione e infortuni, del 15% del bilancio statale per le cure sanitarie. E' parecchio, in qualche caso ben speso, tipo lombardia, in qualche caso buttato nel cesso vedi calabria e meridione in genere. Il rendimento delle pensioni è invece piuttosto basso, il 3,25% non è onestamente gran chè.
Ne di avere qualcuno che ti imponga di essere felice, di mangiare banane da 15 a 19 cm, di andare a 70 all'ora su una strada deserta e tutta la raccolta di allegre stronzate che una manica di idioti ci affligge perchè stupida di suo pretende di restare bambina a vita. Come spiegare al povero scemo che andare a settanta all'ora perfettamente astemio ma intasato di caponata e con moglie berciante gli concede un fattore di rischio superiore a un gran premio perchè il mix di riflessi rallentati, incapacità e distrazione sono la principale causa di morte sulle strade. Oltretutto il rincoglionito muore a passo d'uomo rompendosi i coglioni e chiosando sui giovani pazzi che ebbri di alcool e di sesso fanno quello che fa lui, un botto mortale, ma divertendosi prima e con molte meno probabilità di lui. Non parliamo poi di bancari che nel rispetto più rigoroso di regole complicatissime hanno fatto saltare il banco, potremmo finire dicendo che le regole configurano il perdente perchè permettono a un nemico solo poco stupido di usarle come mezzo per ucciderti ma dobbiamo anche ascoltare quello che ti rimprovera e ti chiede chi pagherà quello che stai già pagando. Strade, difesa e simili le sto già pagando, ma fatte male, non richieste e a costi esorbitanti. L'associazione deve essere un vantaggio, non una sfiga; limitata al necessario, non debordante nel delirante; condivisa non imposta come medicina a un bambino riottoso. La prima regola è che non deve esserci regola, se un lombardo ha la migliore sanità planetaria per costi/benefici e il calabro la peggiore e hanno le stesse regole non è razionalmente possibile pensare che le regole contino se non come copertina di linus, inutile ma consolatoria per un bambino di quattro anni. Peccato che si dovrebbe diventare adulti, non solo vecchi.
Tempo fa non esisteva un ente che forniva forniture.
Si viveva senza protezione alcuna.
Chi era troppo debole e incapace a pagarsi la sua protezione finiva male.
Che bel mondo, soprattutto per i deboli.
sabatino di martino
Tempo fa non esisteva un ente……..
Tu mi proponi di guardare avanti, ma non mi offri delle scelte fra opzioni diverse che abbiano un minimo di congruenza.
Tu vuoi l'abbattimento dello stato.
La società moderna nasce dalla necessità di avere una coordinazione tra individui che superi le dimensioni regionali e\o comunal-provinciali.
L'uomo è animale sociale.
Le comunità umane sono tali perché c'è aggregazione di tanti rispetto ad elementi quali difesa, protezione, rifornimento di cibo e produzione di manufatti.
L'uomo senza stato-società di cui tu parli esisteva al tempo dei raccoglitori, diciamo nel paleolitico inferiore.
Questo la storia ci insegna.
Se tu vuoi ritornare alle pitture rupestri io non l'ho capito.
Mi sembra di no. Tuttavia essere per uno stato minimo è cosa differente dall'essere contro lo stao tout court.
Su questo non sei mai chiaro.
Sparli contro lo stato, ma sei contro di esso o vuoi riformarlo?
E' distinzione fondamentale da fare per intavolare la discussione in maniera seria.
Altrimenti si fa ammuina libertaria.
sabatino di martino
La società moderna nasce dalla necessità di avere una coordinazione tra individui che superi le dimensioni regionali e\o comunal-provinciali.
Questa "necessità" sei sicuro che per ottenerla di debba avere sulla testa un carrozzone che chiamiamo Stato? Se è una necessità cosa impedirebbe agli individui,sopratutto liberi,di trovare su basi libertarie il modo di stare insieme?Proprio perchè l'uomo è un animale sociale può aggregarsi ,perchè nell'aggregazione trova soddisfazione ,senza per questo avere necessariamente qualcuno che lo comanda.
L'uomo senza stato-società di cui tu parli esisteva al tempo dei raccoglitori, diciamo nel paleolitico inferiore.
Vedi che guardi indietro? Dal paleolitico a oggi, penso che il genere umano qualcosa l'abbia imparato e di fronte a proposte di pensare a organizzare i territori su basi diverse da quello degli Stati lo immagini come un ritorno indietro,io credo che sarebbe una rivoluzione in avanti.
Lo Stato minimo è un po come chi vuole smettere di fumare e comincia con il ridurre il numero di sigarette che fuma al giorno,quando invece chi volesse smettere dovrebbe troncare tout court.Certo,mi rendo conto che non è una possibilità facile anche solo da immaginare, ma far crescere la consapevolezza che lo Stato non è un moloc e si può anche farne a meno,avvicina la possibilità che lo si possa almeno ridurre,come subordine.
Ad esempio io sono secessionista,ma se ci fosse un referendum che chiedesse un si o un no per introdurre un federalismo serio ,io voterei un si convinto che sarebbe una prima tappa per arrivare alla secessione ,altra tappa per arrivare all'abolizione degli Stati.Sono percorsi lenti ma inesorabili.
Sparli contro lo stato, ma sei contro di esso o vuoi riformarlo?
Se parliamo del nostro,ti assicuro che lo ritengo irriformabile.Se solo pensi come si è formato e come è cresciuto è come una pianta cresciuta in maniera abnorme e deforme e non essendoci la possibilità,con qualche potatura di modificargli la morfologia,non rimane che abbatterla.
Il nostro, alla fine, sta diventando un dialogo fra sordi
Io ti dico la mia e tu la tua.
A me non è chiaro cosa chiedi.
Io guardo indietro perché è l'unico modo per evitare di rifare gli errori. Tu mi stai parlando di città-stato sul prototipo sumero accadico. Per me è un ritorno all'indietro.
Quando facevo l'apprendista ho commesso errori anche grossi.
Ora che sono passati anni non cerco di dimenticare quegli errori, quel ricordo mi permette di essere un mastro migliore.
Io ho letto tanti anni fa Bruno leoni e Rothbard e compagni.
C'è una enorme differenza culturale tra i discorsi di Leoni e gli americani.
Quello che emerge è che tu non ne sei consapevolissimo.
Da una parte (Leoni) c'è la capacità di leggere l'individuo e la sua complessità d'esperienza storica e filosofica, dall'altra una accozzaglia di miti della frontiera piuttosto rabberciata.
Comunque mi dici di essere contro lo stato, ma non mi sembra che tu sia per un sistema diverso.
Emerge solo la lotta al molok. Quello che spaventa è la mancanza di progetto per il dopo evento.
Tanti anni fa moltissimi volevano la rivoluzione a prescindere e sono nati i mostri di Pol Pot, di Mao, di Kim Il coreano e compagnia cantante.
No.
Mi fermo qui.
Dimmi di cosa stiamo parlando e di quali sono i tuoi progetti, altrimenti smettiamola con le pugnette inconcludenti che non convincono nessuno.
sabatino di martino
Fatica sprecata, se non cambi terreno e clima ricresce uguale. Se cambi terreno e clima cambia da sola o muore.
Non dare retta al sabatino che studia ma non capisce. Non c'era nessuno più protetto dei nostri antenati, i feudatari lo proteggevano nel corpo e i preti nell'anima, il sogno di digi, copertura totale. Ci sono voluti ottocento anni per scrollarceli di dosso ma ancora c'è chi lo rimpiange.
E'corretto quello che dici.
L'organizzazione moderna della società occidentale si basa su una conquista inesistente come principio nel medio evo feudatario: la libertà dell'individuo sancita dall' illuminismo che rovesciò le basi concettuali dell'ancien regime.
In quel tempo non si era ne difesi ne curati come elementi di una società.
Si era parte di un territorio, come un albero di pere, e curato e protetto in base alla funzione non in relazione all'essenza individuale.
Per scrollarseli di dosso ci sono volute basi culturali molto complesse.
Il ritorno ad una condizione preistrorica no sarebbe un vantaggio per nessuno.
La società complessa ha necessità e bisogni complessi e non si possono ridurre alle poche voglie di una società di raccoglitori quali quelli che vivono nelel foreste dell'amazzonia.
sabatino di martino
Si dice che nulla cambi ma tutto si trasformi, il socialismo classico è una buona riedizione della società feudale, almeno dal punto di vista del contadino di base. Dall'illuminismo nasce la logica liberale che non è altro semplificando che l'estensione della sovranità alla totalità degli uomini e poi degli adulti. Non per caso si è preso dalla storia l'ultima società di cittadini sovrani,, la repubblica latina, si è messa qualche pezza ma la sostanza è quella. Poi ci hanno pasticciato in tanti. Il socialismo è troppo intrigante per un ambizioso e ne troviamo ovunque. Luciano è un poco fondamentalista ma non propone affatto una società semplice, anzi, basata sul consenso individuale molto più difficile di una autoritaria. Quanto fattibile non saprei, come linea di tendenza auspicabile.
Lo stato è una conquista sociale che si è formata prima che gli uomini si siano formati.Per questo quelli che ambiscono a dirigere lo stato non hanno le virtù necessarie. Sono "furbi" e di solito i furbi si fanno la guerra a spese del popolino. Scuola migliore, cittadini migliori, classi dirigenti migliori. Vedi paesi nordici.
il carso e le apuane.....
del 3/9/2010
penso si possa ammetere che è anche una questione generazionale. Qualche decennio fa per chi avesse una passione era molto piu' facile emergere. Non so se avete seguito la vicenda dei test di ingresso a medicina...ma ci pensate che oggi a volte può risultare impossibile non dico esercitare la professione di medico ma persino iniziare a studiare medicina ? Uno può essere bravissimo a scuola, può essere animato dai motivi piu' nobili...niente : con molta probabilità non ti ammettono lo stesso. Dopo uno o due tentativi uno poi naturalmente si stufa, accetta di fare il benzinaio, magari si sposa...Ed ecco che spunta Garoglio che gli dice che può essere felice a patto di autoconvincersi che lui in realtà non voleva diventare medico e che la sua vera passione è sempre stata quella di fare il benzinaio...:-(.
Digi non dico affatto quello, e lo sai. Quello che dico è che merita più stima un buon benzinaio di un cattivo medico, che nessuno è miglior giudice di se stesso e non si capisce perchè uno non debba essere orgoglioso di fare un buon lavoro e considerarsi meglio di chiunque perchè è il terzo cugino di una troia che scopa uno che assume medici. Non riesco a pietire i fighetti che devono superare un test a crocette, e si smontano per quello. Mi sono anche rotto un poco di questi poveri giovani con play, telefonino e mammina a disposizione che poveri cocchi pare che fare il dottor stranamore non sia un diritto divino. Sai caro io sono uno di quelli che si è diplomato solo di trentacinque primini, il tasso di selezione era del 97%. Se per caso passavi l'università era più facile, beh solo un poco più difficile con il 98% di scarto. Se ricordo correttamente il 12% dei laureati era uno studente/lavoratore da 40 ore e non a dare panini, il 27% si accontentava di lavoretti in nero. Di due amici medici uno ha perso l'amore della vita, a 35 anni si era stufata di mantenere il marito, peccato che adesso è primario. L'altra con le palle più dure ha resisitito e abbiamo un dentista felice che per raggiungere il mio stipendio ha dovuto aspettare che mi stufassi di lavorare sul serio. Sai quanti medici veri hanno dovuto fare i benzinai per anni mentre la carriera procedeva come poteva.
Dimmi cosa dovrebbero fare il 95% che non ce l'ha fatta, piangere sulla schiavitù o trovare un motivo di orgoglio per non vivere da verme. Oltre a questo non esistono lavori inutili o umilianti, tranne che fare gli statali o non mantenersi lavorando. Perchè vedi, la gente vera è quella che deve vivere sapendo di non essere riuscito a fare il figo e secondo me è un poco da figli di buona donna raccontargli che sono degli schiavi di merda la maggior parte del tempo che sono svegli e devono cercare rifugio in qualche mondo artificiale in attesa che la pensione li liberi. E' anche un poco sciocco, loro sono praticamente tutti, rispettarli e dargli motivo di essere orgogliosi nel fare cose utili non è solo umano, è intelligente. La tua vita, così piacevole, dipende da un cazzo di metalmeccanico che per milleduecento euro al mese è il caso che monti alla perfezione i freni della tua macchina, per non parlare dell'oscuro edile che ha fissato la ringhiera che trattiene tuo figlio dal cadere da basso. Quando venivi dalla fame, come molti dei nostri padri, la pancia piena era un riconoscimento sufficiente, dare una possibilità a un figlio ben nutrito motivo di orgoglio. Adesso ci vuole un poco di più, lui deve cercare di essere il più bravo possibile e noi abbiamo il dovere di riconoscerlo. Perchè siamo intelligenti, non perchè amiamo tutti. Perdonami ma il tuo ragionare non risponde al requisito di intelligenza, e neppure di amore. E' un modo sciocco di far male agli altri e danneggiare se stessi, non è proibito ma probabilmente cretino di sicuro.
Ogni essere umano ha il diritto del tuo e del suo rispetto se onora il dovere di fare del suo meglio. Questa è la base del credo liberale, non esiste peccato originale, divino o di provenienza o di classe. Ogni essere umano ha il diritto di avere il frutto del suo lavoro e nessuno glielo deve toccare, ogni sottrazione forzata è una violenza a un essere umano e non ha giustificazioni. Potrei continuare ma a che pro ? Probabilemte non capisci neppure cosa comporta nel vivere, sei stato cresciuto nel credere, obbedire, combattere, disprezzare. Veramente anch'io ma pensandoci è proprio una cazzata.
io realmente penso che si possa essere felici facendo il benzinaio.
Si può essere felici nell'essere schiavi?
Forse, ma si tratta di una malattia.
Ogni essere umano ha il diritto di avere il frutto del suo lavoro e nessuno glielo deve toccare, ogni sottrazione forzata è una violenza a un essere umano e non ha giustificazioni.
Questo pensiero richiede lotta per la sua attuazione e non compiacimento per coloro che guadagnano dalla sottrazione.
sabatino di martino
Manca il capitolo sulla mobilità sociale dell'Italia.
Solo perchè non ha senso, la prima generazione con quel problema generalizzato è quella dei nostri figli, prima la media era così desolante che regredire dalla sussistenza significava morte. Le poche classi sociali formate si sono attrezzate nel tempo a forgiare gente di un livello adeguato e difenderne le attribuzioni, il primo salto del benessere ha creato il problema, chi ha ben seminato raccoglie bene, altri come capita. Certo ho avuto un vantaggio concorrenziale rispetto a molti miei coetanei, ha significato farmi un culo quadro da quando avevo sei anni. I figli degli operai andavano a giocare nel pomeriggio, io a corsi su corsi, di lingua, di sport, per non parlare delle lezioni domestiche. Da adolescente li vedevo divertirsi mentre io correvo da un impegno all'altro. Certo che a venti anni il lavoro mi è sembrato vacanza, solo cinquanta ore, a loro in vacanza fino ad allora quaranta gli parevano cayenna. Certo ho avuto occasioni diverse ma mentre loro giocavano a carte io preparavo il lavoro del giorno dopo. Alla fine le cose si pareggiano, il vantaggio iniziale per essere conservato richiede lavoro e capacità, se lavori e sei capace scali la scala comunque anche se parti due gradini sotto. Altrimenti regredisci, se non nella scala sociale in quella economica. I professori d'oggi non sono quelli di ieri ma hanno fatto anche tanta poca fatica per arrivarci.
Stiamo imparando a percorrere la scala, abbi pazienza è così recente, prima dovevi arrampicare e ci riuscivano così in pochi.
Io un pochino lo capisco Garoglio. Uno deve lavorare per potersi mantenere. Lavorare ad ore, prestare la propria competenza per poter ricevere un salario, oppure prestare semplicemente il fisico per una ricompensa, tipo le puttane. Ora nella nostra sociatà c'è un mercato di queste possibilità. Va da coloro che hanno studiato e bene fino a coloro che non hanno neanche minimamente POTUTO pensare di studiare. Una vasta gamma di persone. Mio zio ha lavorato 45 anni alla fiat mirafiori a Torino, lì trovò lavoro e con una licenza elementare fù assunto. le cose per lui sono andate sempre in peggio, proprio come la sua azienda. Per anni e anni ha sistemato e risistemato il magazzino ove lavorava a turni, per anni e anni il suo stipendio non è mai bastato. Poi è andato in pensione con una miseria e causa anche il vinello che lo aiutava a passare le giornate gli è scoppiata l'aorta. Undici ore di operazione, è salvo, solo che non cammina più e si fa i bisogni addosso. Ora tu dovresti andare a chiedergli se lavorare in quel lager sia stata la sua massima felicità.
il carso e le apuane.....