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Forleo e De Magistris (si) sono eletti teste d'ariete contro la "casta" dentro la magistratura.
Il bersaglio non è più il cinghialone (Craxi) con la classe politica putrida.
Il bersaglio non è più il cavaliere con lo stalliere, il signor "C" (cordero ad ottoemezzo balbettava l'altra sera) e le ricchezze sospette.
Il bersaglio adesso è il Sistema, con le sue regole che vengono vissute solo come uno strumento di potere.
Avrete notato come il ragionamento di Santoro (ma anche di Marzano) aggirava il problema delle eventuali pecche di De Magistris, dandole per ammesse ma superate dall'equazione: in Calabria c'è uno schifo, De Magistris lotta contro lo schifo, gli altri magistrati chiudono uno o due occhi e fanno la vita comoda, e voi proprio De Magistris dovete cacciare?
Su questo qualcuno rievocava il tempo dei Pretori d'assalto, ma una cosa è attaccare i magistratoni legati al ventre molle democristiano di trenta-quarant'anni fa, altra è prendersela finanche con i giudici "imboscati" al Massimario.
E per venire ai tempi più recenti, anche Di Pietro aveva ammesso propri errori (non ricordo adesso che termine usasse) ma spostando l'attenzione sul nemico comune da combattere e ne veniva assolto.
Adesso il nemico non è più "comune" ed il Sistema va in crisi.
Icastico il fatto che a Brescia l'avocazione fu chiesta da Di Pietro, dunque era buona, adesso è tornata cattiva.
Ed allora a noi tocca difendere il "sistema", che è sempre una cosa difficile da fare perchè poco romantica.
Difendere il "sistema" non vuol dire avallare collusioni e compromessi.
Viceversa significa invocare la corretta e, soprattutto, tempestiva applicazione delle regole. Tutto il contrario, dunque.
A noi non deve importare come gli organi istituzionali decideranno, ci interessa che essi decidano subito ed in modo conforme a legge, senza subire i ricatti della piazza.
"Piacerebbe... Tranquillizza" Nella impennacchiata prosa di Vascocarraro manca il dativo, a significare l'esprimersi di una impersonale entità di controllo. Ridicolo, come tutti i pennacchi lessicali.
facciamo godere l'entità. "In quale vademucum liberale è scritto ...?" Qua la risposta è facile : " E che ne so ?" ma sopprattutto "Che vuoi che me ne importi ? Mica mi sono mai spacciato per liberale io, al contrario di vascocarraro e di tanti altri, magari ex "proletari in divisa". Certo che erano liberali, quelli sì, molti di quelli che sostennero Corrado Carnevale contro le accuse di alcuni attuali amici di De Magistris. Non so che vademecum avessero letto. Ed erano liberali molti, certo non tutti, sostenitori di falcone.
"bolognetti, cappato e turco impazzano per radio..." E allora ? Sono autorevoli dirigenti radicali, non si pretenderà che rr li censuri , no? Però mi hai mai sentito dire nella rassegna stampa "come giustamente sostiene BOlognetti..." , almeno da una settimana o due ? NO, vero ? Ecco quella è la linea della radio, almeno finchè non si fa vivo l'editore. Il che può avvenire stasera stessa.
Io mi auguro che Massimo voglia tornare su affermazioni come questa:
m.bordin wrote:
Solo che finchè tutti ignoravano le sue denunce sullo stato inquietante , a dir poco,
dei rapporti politico giudiari affaristici in calabria, trovo che i radicali abbiano fatto bene
ad accendere i riflettori su di lui e a sostenerlo.
SOSTENERE un magistrato !!
In quale vademecum liberale è mai stata scritta una cosa del genere ?
Ecco, a quella domanda piacerebbe davvero avere risposta.
...ed anche a questa:
m.bordin wrote:
Insomma, mi sono permesso di suggerire un po' di prudenza ai vertici radicali sulla faccenda.
Radio radicale sarà sicuramente molto prudente.
PRUDENZA ??
Sul "caso" De Magistris imperversano alla Radio Maurizio Bolognetti, Marco Cappato
e Maurizio Turco,... "prudenza" ?
L'impegno di Massimo tranquillizza....... ma non lo si percepisce.
Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
gentile licheri, vorrei dire che non ho nessuna simpatia per il dott. De magistris. Solo che finchè tutti ignoravano le sue denunce sullo stato inquietante , a dir poco, dei rapporti politico giudiari affaristici in calabria, trovo che i radicali abbiano fatto bene ad accendere i riflettori su di lui e a sostenerlo. E' incontestabile però che de magistris abbia forzato con interviste e atti giudiziari la sua posizione di inquirente. E' incontestabile che intorno a lui si sia aggregato un network ben noto con sede principale a Palermo e diramazioni in RAI. Dice nulla che ad Annozero ci fosse l'ottimo dott. Ingroia ? dice nulla che le prime intercettazioni su Mastella siano uscite da Genchi ? Dice nulla che luca Orlando stia nel partito di Di pietro ? dice nulla che D'Avanzo che certo non è un berlusconiano nè un fan di Mastella sia stato bene attento a non sbilanciarsi su De magistris , abbia violentemente attaccato Santoro e soprattutto abbia riaperto un fronte polemico con i caselliani di palermo che stanno pure nel suo giornale ?
Per di più De magistris sembra essere parte e non estraneo alle faide interne alla magistratura calabrese, l'inchiesta su Angela napoli ne è un chiaro segnale. Che poi l'on. di AN oggi per suoi motivi ritenga utile sostenere il pm, non è nemmeno una novità nella dinamica dei rapporti giustizia politica.
Insomma, mi sono permesso di suggerire un po' di prudenza ai vertici radicali sulla faccenda. Radio radicale sarà sicuramente molto prudente.
Lino Jannuzzi, nel suo articolo di pochi giorni fa, per attaccare De Magistris ricorda la vicenda giudiziaria che ha coinvolto tra gli altri l'onorevole Angela Napoli di Alleanza Nazionale, che era vicepresidente della Commissione Antimafia.
Nel suo blog però l'onorevole Napoli sostiene De Magistris:
Articolo del Gennaio 2006 di Lino Jannuzzi (o di Marianna Bartoccelli, non si capisce) sulla vicenda che ha coinvolto Ugo Colonna, il giornale "Il Dibattito" e due deputati della Cdl:
Curiosamente, nell'Agosto 2007, Marco Travaglio ha protestato per la mancata nomina come consulenti della Commissione Antimafia dell'avv. Ugo Colonna e del magistrato Gaetano Paci:
Ho riletto l'articolo di Lino Jannuzzi che ho trovato ieri nel sito dell'associazione di Marcello Dell'Utri.
Nella parte riportata ieri da Gerardi nel suo post delle 19:22 i giudizi su De Magistris sono abbastanza generici: altri magistrati gli danno torto (e che ne so di chi è nel giusto? E comunque la Cassazione gli ha anche dato ragione), abusa delle intercettazioni, usa trucchi procedurali. Un po' poco per ritenere De Magistris parte di un verminaio. Sarà colpa dei media, ma l'impressione che si ha è che De Magistris sia invece un "corpo estraneo".
Però successivamente al brano citato da Gerardi si fa riferimento a un fatto preciso. E' la parte che ha colpito Massimo Bordin:
"La richiesta dei magistrati di Catania,dopo sette anni di processo,di condannare a 14 anni e tre mesi di carcere per concorso in associazione mafiosa il pm Giovanni Lembo, che aveva gestito truffaldinamente il falso “pentito” Luigi Sparacio, investe direttamente l’amministrazione della giustizia in Calabria e coinvolge,ancora una volta, il pm De Magistris. Lo spiega un’altra delle sue numerose vittime innocenti,l’avvocato Ugo Colonna, uno dei più prestigiosi e stimati professionisti calabresi: ”Giovanni Lembo è un magistrato collega di stanza di Vincenzo Macrì, sostituto procuratore antimafia a Reggio Calabria, ed è stato arrestato e processato per falsi e abusi e per calunnia ai miei danni. Io mi sono costituito parte civile dinanzi al tribunale di Catania che lo ha processato assieme al falso “pentito” Sparacio che lui ha gestito assieme a Vincenzo Macrì e al pm Francesco Mollace. Sono proprio Macrì e Mollace che mi hanno denunciato ai magistrati di Catanzaro De Magistris e Spagnuolo, che mi hanno arrestato. Assieme a me, che difendevo dei imputati innocenti, hanno arrestato i giornalisti di Reggio Calabria e hanno chiuso il giornale, e hanno avvisato di reato un deputato della Casa della Libertà, allora sottosegretario alla Giustizia, e una sua collega, anch’essa deputata della Cdl e membro della commissione antimafia: le accuse sono tutte cadute e la mastodontica inchiesta, costata lacrime e sangue e un mucchio di soldi dello Stato,è stata archiviata...”.
Massimo Bordin ha fatto capire di conoscere la vicenda e dare credito a ciò che scrive Jannuzzi. Come si concilia questo con la sua simpatia, o almeno non-antipatia, per De Magistris, che sembra essere in qualche modo coinvolto? Spero tornerà ad intervenire.
Non conosco bene da un punto di vista legale la questione De Magistris, ma mi basta leggere le sue interviste e vedere le sue apparizioni in TV per apparentarlo ai vari Borrelli, Di Pietro, Caselli ecc.., che tanto male hanno fatto alla giustizia ed alla credibilità del sistema giuridico italiano per non fidarmi, per diffidare di questo magistrato, presenzialista mediatico e giustiziere. Indagini fatte con tonnellate di intercettazioni legali ed illegali, con teoremi simili a quelli che delinea uno sceneggiatore cinematografico.
Mi sembra che in passato abbiamo fortemente criticato i magistrati politicizzati e/o giustizialisti che avessero gli atteggiamenti di De Magistris.
Credo poi che ci sia un pò di razzismo politico nei confronti di Mastella che mi sembra sempre più il parafulmine di chi critica la parte meno nobile della politica. Si critica Mastella e ci si sente a posto, poi magari si sopportano con stoica pazienza i danni che fanno i comunisti al governo.
E come la mettiamo con la "mafia" sarda?!
E tutte le altre?!
Se non sono troppo italianizzati v'occorrerebbe la Divisione Bozen.
Nooooo, gli austriaci, con tutte quelle che han fatto,
tra pogrom e [ben] peggio...
E per far cosa, poi?!
Non dimenticate che gli anglomeregani
v'hanno "liberalizzato"
con Togliatti cittadino sovietico,
De Gasperi dal Vaticano,
Cuccia direttamente dal PNF,
e... ...e... ...Lucky Luciano direttamente dalla 'merega.
Era il Vostro destino!
Lo so, Vasco. Io scrivo da...calabrese. :D
Non mi meraviglio affatto che un non-calabrese non abbia la minima idea di cosa davvero sia la Calabria, di quale emergenza nazionale rappresenti, di come parlare di stato di diritto in Calabria sia come parlare del sesso degli angeli, di come non si possa (e secondo me, non si debba) applicare alla Calabria le stesse categorie che si usano per ogni altro posto (perfino la...Sicilia). Il fatto è che ha della Calabria una corretta nozione solo chi è calabrese e, anzi, chi là vive (e la vive). Il fatto è che chi è calabrese e là vive (e la vive) non ha alcun interesse a descriverla come realmente sa che essa è, o a paura. Siamo in un cul-de-sac. Ma non mi meraviglio affatto: lo so da 40 anni e passa.
Se la metti così è inutile continuare a discutere. Visto che di cose calabre solo tu ne capisci... Argomento, consentimi, un po' infantile, utile a chiudere la discussione sul nascere. Che peraltro ti si può benissimo ritorcere contro. Infatti è come se io ti dicessi: lascia perdere, non ti infognare nelle discussioni sulla giustizia, ché solo chi ha una corretta nozione del diritto può parlare di certe cose.
Ma dai.
Antonè, fortuna che ci sono i lucani che capiscono e ne parlano 8)
Maurizio:
- la Lucania c'è perchè ci sono i lucani, la MAFIA in Lucania c'è perchè...
- la Calabria c'è perchè ci sono i calabresi, la MAFIA in Calabria c'è perchè...
- Napoli c'è perchè ci sono i napoletani, la MAFIA a NAPOLI c'è perchè...
- la Sicilia c'è perchè ci sono i siciliani, la MAFIA in Sicilia c'è perchè....
- la Puglia c'è perchè ci sono i pugliesi, la MAFIA in Puglia c'è perchè...
Non tirare conclusioni avventate.... (comunque ci andresti vicino...) :lol: :cry: :cry:
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
[..]
- legislazione speciale e militarizzazione del territorio per 5 anni rinnovabili.
[...]
Ciao. Vasco.
C'è già, dal 1860 circa,
con esercito, CC e procure.
I risultati sono lì.
Ah, la Wehrmacht?!
Appena siete protettorato formale tedesco.
Prima dovete appendere ai lampioni
tutti i dipendenti pubblici e l'oligarchia "privata".
Sennò, neppure la Wehrmacht se la sentirebbe.
Preferiscono il protettorato informale come c'è ora.
Andate forte così!
Continuate!
Lo so, Vasco. Io scrivo da...calabrese. :D
Non mi meraviglio affatto che un non-calabrese non abbia la minima idea di cosa davvero sia la Calabria, di quale emergenza nazionale rappresenti, di come parlare di stato di diritto in Calabria sia come parlare del sesso degli angeli, di come non si possa (e secondo me, non si debba) applicare alla Calabria le stesse categorie che si usano per ogni altro posto (perfino la...Sicilia). Il fatto è che ha della Calabria una corretta nozione solo chi è calabrese e, anzi, chi là vive (e la vive). Il fatto è che chi è calabrese e là vive (e la vive) non ha alcun interesse a descriverla come realmente sa che essa è, o a paura. Siamo in un cul-de-sac. Ma non mi meraviglio affatto: lo so da 40 anni e passa.
Avrei voglia di darti ragione... :lol:... anzi... ce l'hai, però allora... ce l'aveva anche quell'altro
quando diceva "non avete idea di cosa sia l'Italia tra Banco di Roma, massoneria, Vaticano....".
Antonello, almeno per come la vedo io, c'è un solo strumento che un liberale
potrebbe/dovrebbe ammettere in una situazione del genere (per come la si può percepire
da sotto il Gattamelata di Donatello):
- legislazione speciale e militarizzazione del territorio per 5 anni rinnovabili.
Fra alcuni giorni i "radicali" si riuniranno a Congresso con il loro ministro.
Lo impegnino a dichiarare guerra ai "calabresi" di Calabria.
Ciao. Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Lo so, Vasco. Io scrivo da...calabrese. :D
Non mi meraviglio affatto che un non-calabrese non abbia la minima idea di cosa davvero sia la Calabria, di quale emergenza nazionale rappresenti, di come parlare di stato di diritto in Calabria sia come parlare del sesso degli angeli, di come non si possa (e secondo me, non si debba) applicare alla Calabria le stesse categorie che si usano per ogni altro posto (perfino la...Sicilia). Il fatto è che ha della Calabria una corretta nozione solo chi è calabrese e, anzi, chi là vive (e la vive). Il fatto è che chi è calabrese e là vive (e la vive) non ha alcun interesse a descriverla come realmente sa che essa è, o a paura. Siamo in un cul-de-sac. Ma non mi meraviglio affatto: lo so da 40 anni e passa.
Alessandro, se c'è un caso in cui secondo me occorrerebbe avere rispetto per un magistrato, è questo.
E' certamente vero che un magistrato deve applicare il codice e rispettare le regole, lui per primo. Ma può accadere che un magistrato, magari dal comportamento non irreprensibile sotto il profilo procedurale, si appresti a scoperchiare (magari SOLO grazie a QUEL comportamento) un sistema complesso di illegalità e di criminalità affaristico-politico-mafiosa di devastante impatto sulla vita sociale e sulla politica calabrese e nazionale, e che la sua indagine "rischi" di squarciare il velo che fino ad oggi ha nascosto quegli intrecci di poteri, e che si trovi praticamente tutti contro, e che venga fatto fuori (speriamo solo metaforicamente) perchè quel sistema resti in piedi.
In realtà si legge:
- il 41 bis è uno strumento perfetto.
- violare la legalità per affermarla è cosa giusta.
- l'intercettazione telefonica illegale se mi consente di catturare il mafioso..ben venga
- visto che c'è la mafia allora lo stato utilizzi i metodi della mafia
Stai legittimando, Antonello, tutto ciò che di peggio abbiamo sempre combattuto
nella "cultura" del diritto (almeno noi liberali).
Ciao. Vasco.
P.S.
Guarda che Alessandro sta scrivendo delle cose sacrosante.
Peccato non ci sia anche quell'altro Alessandro.... Tapparini. :wink:
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Questa Italia con questa Calabria non ce la può fare, perché questa Italia è un paese fuorilegge rispetto alle proprie leggi, dalla A alla Z.
Uno Stato di Diritto ce la può fare, invece (anzi, questa Calabria non l'avrebbe proprio, e - con le dovute e profonde differenze - neanche questa Lombardia, per dire).
Tutto questo per dire che non mi stupisce il fatto che tu consideri il PM calabrese addirittura un "eroe": è un giudizio conseguente a quella che è la tua concezione (autoritaria) della giurisdizione (propria di uno Stato etico). Ogni tanto però prova a eriflettere pure sul fatto che in uno Stato liberale i meccanismi del processo sono posti anzitutto a tutela degli abusi (sempre in agguato) del potere pubblico.
No, Ale, io non ho alcuna visione autoritaria nè della giustizia nè di nient'altro. Epperò..( sei tu ad imbeccarmi) considero il sud, e la Calabria in particolare, molto più che una "emergenza" (tu ne dovresti avere conto, in un certo senso, dopo quei tuoi brevi soggiorni in quel di Reggio). Il fatto, Ale, è che la cosa è molto più complessa di qualche affermazione -assolutamente condivisibile, peraltro, da un punto di vista formale - tua e di altri eccellentissimi tecnici del diritto. Qui si tratta di espungere un cancro penetrato nel tessuto sociale di un'intera regione (e ben oltre...) e che è arrivato ad infettare TUTTi i meccanismi istituzionali, costituzionali, democratici, di quell'area del paese. Da quelle parti NON ESISTE STATO DI DIRITTO, NON ESISTONO CONDIZIONI MINIME DI AGIBILITA' DEMOCRATICA. La mia impressione è non si possa rispondere a questa urgenza drammatica richiamando i manuali del garantismo in punta di diritto, per la semplice ragione che quei manuali valgono laddove una base minima di stato di diritto esista. Trovo pura retorica il richiamo all'irreprensibilità processuale di un magistrato che si trova ad agire in QUELLE condizioni in cui si trova De Magistris.
In sostanza, la posizione garantista è questa: De Magistris ha esagerato, quindi quello che lui denuncia non dev'essere preso in considerazione proprio per il fatto che lui ha "esagerato" con le mani libere dal codice.
Bene: se è questa, io non ci sto, Mi interessano le cose che lui denuncia, e voglio vederci chiaro.
Se non c'è stato di diritto, non puoi richiamarti allo stato di diritto. Lo dovresti creare. ma per crearne le condizioni, devi espungere prima il cancro che nega ogni diritto ed ogni legalità.
La verità è che esiste, ed è consolidatissima, una drammatica sottovalutazione della situazione calabrese. Questo è il problema.
Sintomatico, ieri sera, il sorrisetto (mi pare) di Fabris (Udeur), quando diceva: Ma no, l'indagine non finisce con l'avocazione: viene tolta a lui ma va a ad altri magistrati. Come a dire: Solo De Magistris è così onesto ed affidabile da poter condurre quell'indagine? Non vi fidate quindi degli altri magistrati? Beh, in uno stato di diritto io mi sentirei tranquillo. In Calabria, NO.
L'avocazione è formamente regolarissima. Se il CSM ed il suo Presidente avessero
dei problemi dovrebbero intervenire
con strumenti formali loro.
Se non ne hanno, non si vede perché
il Presidente del CSM faccia pubblici comizi sulla cosa
ed annunciando abusi suoi: "Vigilerò."
http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=16734045
www.lucania.ilcannocchiale.it
http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=16734045
www.lucania.ilcannocchiale.it
La risposta, Massimo, è molto più esauriente di quanto sperassi.
Grazie. Vasco.
P.S.
Non porre attenzione alla prosa, quando scrivo a te viene di suo quasi a trattenere l'inchiostro della Pelikan.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Forleo e De Magistris (si) sono eletti teste d'ariete contro la "casta" dentro la magistratura.
Il bersaglio non è più il cinghialone (Craxi) con la classe politica putrida.
Il bersaglio non è più il cavaliere con lo stalliere, il signor "C" (cordero ad ottoemezzo balbettava l'altra sera) e le ricchezze sospette.
Il bersaglio adesso è il Sistema, con le sue regole che vengono vissute solo come uno strumento di potere.
Avrete notato come il ragionamento di Santoro (ma anche di Marzano) aggirava il problema delle eventuali pecche di De Magistris, dandole per ammesse ma superate dall'equazione: in Calabria c'è uno schifo, De Magistris lotta contro lo schifo, gli altri magistrati chiudono uno o due occhi e fanno la vita comoda, e voi proprio De Magistris dovete cacciare?
Su questo qualcuno rievocava il tempo dei Pretori d'assalto, ma una cosa è attaccare i magistratoni legati al ventre molle democristiano di trenta-quarant'anni fa, altra è prendersela finanche con i giudici "imboscati" al Massimario.
E per venire ai tempi più recenti, anche Di Pietro aveva ammesso propri errori (non ricordo adesso che termine usasse) ma spostando l'attenzione sul nemico comune da combattere e ne veniva assolto.
Adesso il nemico non è più "comune" ed il Sistema va in crisi.
Icastico il fatto che a Brescia l'avocazione fu chiesta da Di Pietro, dunque era buona, adesso è tornata cattiva.
Ed allora a noi tocca difendere il "sistema", che è sempre una cosa difficile da fare perchè poco romantica.
Difendere il "sistema" non vuol dire avallare collusioni e compromessi.
Viceversa significa invocare la corretta e, soprattutto, tempestiva applicazione delle regole. Tutto il contrario, dunque.
A noi non deve importare come gli organi istituzionali decideranno, ci interessa che essi decidano subito ed in modo conforme a legge, senza subire i ricatti della piazza.
"Piacerebbe... Tranquillizza" Nella impennacchiata prosa di Vascocarraro manca il dativo, a significare l'esprimersi di una impersonale entità di controllo. Ridicolo, come tutti i pennacchi lessicali.
facciamo godere l'entità. "In quale vademucum liberale è scritto ...?" Qua la risposta è facile : " E che ne so ?" ma sopprattutto "Che vuoi che me ne importi ? Mica mi sono mai spacciato per liberale io, al contrario di vascocarraro e di tanti altri, magari ex "proletari in divisa". Certo che erano liberali, quelli sì, molti di quelli che sostennero Corrado Carnevale contro le accuse di alcuni attuali amici di De Magistris. Non so che vademecum avessero letto. Ed erano liberali molti, certo non tutti, sostenitori di falcone.
"bolognetti, cappato e turco impazzano per radio..." E allora ? Sono autorevoli dirigenti radicali, non si pretenderà che rr li censuri , no? Però mi hai mai sentito dire nella rassegna stampa "come giustamente sostiene BOlognetti..." , almeno da una settimana o due ? NO, vero ? Ecco quella è la linea della radio, almeno finchè non si fa vivo l'editore. Il che può avvenire stasera stessa.
Perchè il centro-destra non chiede le dimissioni di Mastella?
d.c
Io mi auguro che Massimo voglia tornare su affermazioni come questa:
SOSTENERE un magistrato !!
In quale vademecum liberale è mai stata scritta una cosa del genere ?
Ecco, a quella domanda piacerebbe davvero avere risposta.
...ed anche a questa:
PRUDENZA ??
Sul "caso" De Magistris imperversano alla Radio Maurizio Bolognetti, Marco Cappato
e Maurizio Turco,... "prudenza" ?
L'impegno di Massimo tranquillizza....... ma non lo si percepisce.
Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
gentile licheri, vorrei dire che non ho nessuna simpatia per il dott. De magistris. Solo che finchè tutti ignoravano le sue denunce sullo stato inquietante , a dir poco, dei rapporti politico giudiari affaristici in calabria, trovo che i radicali abbiano fatto bene ad accendere i riflettori su di lui e a sostenerlo. E' incontestabile però che de magistris abbia forzato con interviste e atti giudiziari la sua posizione di inquirente. E' incontestabile che intorno a lui si sia aggregato un network ben noto con sede principale a Palermo e diramazioni in RAI. Dice nulla che ad Annozero ci fosse l'ottimo dott. Ingroia ? dice nulla che le prime intercettazioni su Mastella siano uscite da Genchi ? Dice nulla che luca Orlando stia nel partito di Di pietro ? dice nulla che D'Avanzo che certo non è un berlusconiano nè un fan di Mastella sia stato bene attento a non sbilanciarsi su De magistris , abbia violentemente attaccato Santoro e soprattutto abbia riaperto un fronte polemico con i caselliani di palermo che stanno pure nel suo giornale ?
Per di più De magistris sembra essere parte e non estraneo alle faide interne alla magistratura calabrese, l'inchiesta su Angela napoli ne è un chiaro segnale. Che poi l'on. di AN oggi per suoi motivi ritenga utile sostenere il pm, non è nemmeno una novità nella dinamica dei rapporti giustizia politica.
Insomma, mi sono permesso di suggerire un po' di prudenza ai vertici radicali sulla faccenda. Radio radicale sarà sicuramente molto prudente.
Lino Jannuzzi, nel suo articolo di pochi giorni fa, per attaccare De Magistris ricorda la vicenda giudiziaria che ha coinvolto tra gli altri l'onorevole Angela Napoli di Alleanza Nazionale, che era vicepresidente della Commissione Antimafia.
Nel suo blog però l'onorevole Napoli sostiene De Magistris:
http://angelanapoli.blogspot.com/
Articolo del Gennaio 2006 di Lino Jannuzzi (o di Marianna Bartoccelli, non si capisce) sulla vicenda che ha coinvolto Ugo Colonna, il giornale "Il Dibattito" e due deputati della Cdl:
http://www.regione.calabria.it/?module=rassegna&action=view_articolo&id=...
Una domanda a De Magistris su questo caso (anche se non ne è l'attore principale) qualche giornalista dovrebbe fargliela.
Non mi fido molto di Jannuzzi ma la vicenda pare seria. L'articolo non è purtroppo integrale.
non la mettiamo, "ce la mettono" a prescindere da ragionevolezza e storia isolana, in caso di dubbi guardare teorema Piroddi.
g
Curiosamente, nell'Agosto 2007, Marco Travaglio ha protestato per la mancata nomina come consulenti della Commissione Antimafia dell'avv. Ugo Colonna e del magistrato Gaetano Paci:
http://senzanome.leonardo.it/blog/i_dilettanti_dellantimafia.html
http://senzanome.leonardo.it/blog/i_dilettanti_dellantimafia_2.html
Ho riletto l'articolo di Lino Jannuzzi che ho trovato ieri nel sito dell'associazione di Marcello Dell'Utri.
Nella parte riportata ieri da Gerardi nel suo post delle 19:22 i giudizi su De Magistris sono abbastanza generici: altri magistrati gli danno torto (e che ne so di chi è nel giusto? E comunque la Cassazione gli ha anche dato ragione), abusa delle intercettazioni, usa trucchi procedurali. Un po' poco per ritenere De Magistris parte di un verminaio. Sarà colpa dei media, ma l'impressione che si ha è che De Magistris sia invece un "corpo estraneo".
Però successivamente al brano citato da Gerardi si fa riferimento a un fatto preciso. E' la parte che ha colpito Massimo Bordin:
"La richiesta dei magistrati di Catania,dopo sette anni di processo,di condannare a 14 anni e tre mesi di carcere per concorso in associazione mafiosa il pm Giovanni Lembo, che aveva gestito truffaldinamente il falso “pentito” Luigi Sparacio, investe direttamente l’amministrazione della giustizia in Calabria e coinvolge,ancora una volta, il pm De Magistris. Lo spiega un’altra delle sue numerose vittime innocenti,l’avvocato Ugo Colonna, uno dei più prestigiosi e stimati professionisti calabresi: ”Giovanni Lembo è un magistrato collega di stanza di Vincenzo Macrì, sostituto procuratore antimafia a Reggio Calabria, ed è stato arrestato e processato per falsi e abusi e per calunnia ai miei danni. Io mi sono costituito parte civile dinanzi al tribunale di Catania che lo ha processato assieme al falso “pentito” Sparacio che lui ha gestito assieme a Vincenzo Macrì e al pm Francesco Mollace. Sono proprio Macrì e Mollace che mi hanno denunciato ai magistrati di Catanzaro De Magistris e Spagnuolo, che mi hanno arrestato. Assieme a me, che difendevo dei imputati innocenti, hanno arrestato i giornalisti di Reggio Calabria e hanno chiuso il giornale, e hanno avvisato di reato un deputato della Casa della Libertà, allora sottosegretario alla Giustizia, e una sua collega, anch’essa deputata della Cdl e membro della commissione antimafia: le accuse sono tutte cadute e la mastodontica inchiesta, costata lacrime e sangue e un mucchio di soldi dello Stato,è stata archiviata...”.
Massimo Bordin ha fatto capire di conoscere la vicenda e dare credito a ciò che scrive Jannuzzi. Come si concilia questo con la sua simpatia, o almeno non-antipatia, per De Magistris, che sembra essere in qualche modo coinvolto? Spero tornerà ad intervenire.
Non conosco bene da un punto di vista legale la questione De Magistris, ma mi basta leggere le sue interviste e vedere le sue apparizioni in TV per apparentarlo ai vari Borrelli, Di Pietro, Caselli ecc.., che tanto male hanno fatto alla giustizia ed alla credibilità del sistema giuridico italiano per non fidarmi, per diffidare di questo magistrato, presenzialista mediatico e giustiziere. Indagini fatte con tonnellate di intercettazioni legali ed illegali, con teoremi simili a quelli che delinea uno sceneggiatore cinematografico.
Mi sembra che in passato abbiamo fortemente criticato i magistrati politicizzati e/o giustizialisti che avessero gli atteggiamenti di De Magistris.
Credo poi che ci sia un pò di razzismo politico nei confronti di Mastella che mi sembra sempre più il parafulmine di chi critica la parte meno nobile della politica. Si critica Mastella e ci si sente a posto, poi magari si sopportano con stoica pazienza i danni che fanno i comunisti al governo.
...come si chiamava De Pedis?!
http://en.wikipedia.org/wiki/Ugo_Cardinal_Poletti
E come la mettiamo con la "mafia" sarda?!
E tutte le altre?!
Se non sono troppo italianizzati v'occorrerebbe la Divisione Bozen.
Nooooo, gli austriaci, con tutte quelle che han fatto,
tra pogrom e [ben] peggio...
E per far cosa, poi?!
Non dimenticate che gli anglomeregani
v'hanno "liberalizzato"
con Togliatti cittadino sovietico,
De Gasperi dal Vaticano,
Cuccia direttamente dal PNF,
e... ...e... ...Lucky Luciano direttamente dalla 'merega.
Era il Vostro destino!
Se la metti così è inutile continuare a discutere. Visto che di cose calabre solo tu ne capisci... Argomento, consentimi, un po' infantile, utile a chiudere la discussione sul nascere. Che peraltro ti si può benissimo ritorcere contro. Infatti è come se io ti dicessi: lascia perdere, non ti infognare nelle discussioni sulla giustizia, ché solo chi ha una corretta nozione del diritto può parlare di certe cose.
Ma dai.
bologne', capisco che sei lucano, ma tu i post di marzano li leggi? stavo rispondendo a lui
Carraro, se lo conosci lo eviti 8)
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Maurizio:
- la Lucania c'è perchè ci sono i lucani, la MAFIA in Lucania c'è perchè...
- la Calabria c'è perchè ci sono i calabresi, la MAFIA in Calabria c'è perchè...
- Napoli c'è perchè ci sono i napoletani, la MAFIA a NAPOLI c'è perchè...
- la Sicilia c'è perchè ci sono i siciliani, la MAFIA in Sicilia c'è perchè....
- la Puglia c'è perchè ci sono i pugliesi, la MAFIA in Puglia c'è perchè...
Non tirare conclusioni avventate.... (comunque ci andresti vicino...) :lol: :cry: :cry:
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
No, basterebbero:
- il II° celere
- i lagunari
- il IV° corpo d'armata
... ce la possiamo fare.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
C'è già, dal 1860 circa,
con esercito, CC e procure.
I risultati sono lì.
Ah, la Wehrmacht?!
Appena siete protettorato formale tedesco.
Prima dovete appendere ai lampioni
tutti i dipendenti pubblici e l'oligarchia "privata".
Sennò, neppure la Wehrmacht se la sentirebbe.
Preferiscono il protettorato informale come c'è ora.
Andate forte così!
Continuate!
Forse sarà che riesco a porre la dovuta attenzione ai contesti....
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Antonè, fortuna che ci sono i lucani che capiscono e ne parlano 8)
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Avrei voglia di darti ragione... :lol:... anzi... ce l'hai, però allora... ce l'aveva anche quell'altro
quando diceva "non avete idea di cosa sia l'Italia tra Banco di Roma, massoneria, Vaticano....".
Antonello, almeno per come la vedo io, c'è un solo strumento che un liberale
potrebbe/dovrebbe ammettere in una situazione del genere (per come la si può percepire
da sotto il Gattamelata di Donatello):
- legislazione speciale e militarizzazione del territorio per 5 anni rinnovabili.
Fra alcuni giorni i "radicali" si riuniranno a Congresso con il loro ministro.
Lo impegnino a dichiarare guerra ai "calabresi" di Calabria.
Ciao. Vasco.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Lo so, Vasco. Io scrivo da...calabrese. :D
Non mi meraviglio affatto che un non-calabrese non abbia la minima idea di cosa davvero sia la Calabria, di quale emergenza nazionale rappresenti, di come parlare di stato di diritto in Calabria sia come parlare del sesso degli angeli, di come non si possa (e secondo me, non si debba) applicare alla Calabria le stesse categorie che si usano per ogni altro posto (perfino la...Sicilia). Il fatto è che ha della Calabria una corretta nozione solo chi è calabrese e, anzi, chi là vive (e la vive). Il fatto è che chi è calabrese e là vive (e la vive) non ha alcun interesse a descriverla come realmente sa che essa è, o a paura. Siamo in un cul-de-sac. Ma non mi meraviglio affatto: lo so da 40 anni e passa.
Antonello, quando scrivi:
In realtà si legge:
- il 41 bis è uno strumento perfetto.
- violare la legalità per affermarla è cosa giusta.
- l'intercettazione telefonica illegale se mi consente di catturare il mafioso..ben venga
- visto che c'è la mafia allora lo stato utilizzi i metodi della mafia
Stai legittimando, Antonello, tutto ciò che di peggio abbiamo sempre combattuto
nella "cultura" del diritto (almeno noi liberali).
Ciao. Vasco.
P.S.
Guarda che Alessandro sta scrivendo delle cose sacrosante.
Peccato non ci sia anche quell'altro Alessandro.... Tapparini. :wink:
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Questa Italia con questa Calabria non ce la può fare, perché questa Italia è un paese fuorilegge rispetto alle proprie leggi, dalla A alla Z.
Uno Stato di Diritto ce la può fare, invece (anzi, questa Calabria non l'avrebbe proprio, e - con le dovute e profonde differenze - neanche questa Lombardia, per dire).
No, Ale, io non ho alcuna visione autoritaria nè della giustizia nè di nient'altro. Epperò..( sei tu ad imbeccarmi) considero il sud, e la Calabria in particolare, molto più che una "emergenza" (tu ne dovresti avere conto, in un certo senso, dopo quei tuoi brevi soggiorni in quel di Reggio). Il fatto, Ale, è che la cosa è molto più complessa di qualche affermazione -assolutamente condivisibile, peraltro, da un punto di vista formale - tua e di altri eccellentissimi tecnici del diritto. Qui si tratta di espungere un cancro penetrato nel tessuto sociale di un'intera regione (e ben oltre...) e che è arrivato ad infettare TUTTi i meccanismi istituzionali, costituzionali, democratici, di quell'area del paese. Da quelle parti NON ESISTE STATO DI DIRITTO, NON ESISTONO CONDIZIONI MINIME DI AGIBILITA' DEMOCRATICA. La mia impressione è non si possa rispondere a questa urgenza drammatica richiamando i manuali del garantismo in punta di diritto, per la semplice ragione che quei manuali valgono laddove una base minima di stato di diritto esista. Trovo pura retorica il richiamo all'irreprensibilità processuale di un magistrato che si trova ad agire in QUELLE condizioni in cui si trova De Magistris.
In sostanza, la posizione garantista è questa: De Magistris ha esagerato, quindi quello che lui denuncia non dev'essere preso in considerazione proprio per il fatto che lui ha "esagerato" con le mani libere dal codice.
Bene: se è questa, io non ci sto, Mi interessano le cose che lui denuncia, e voglio vederci chiaro.
Se non c'è stato di diritto, non puoi richiamarti allo stato di diritto. Lo dovresti creare. ma per crearne le condizioni, devi espungere prima il cancro che nega ogni diritto ed ogni legalità.
La verità è che esiste, ed è consolidatissima, una drammatica sottovalutazione della situazione calabrese. Questo è il problema.
Sintomatico, ieri sera, il sorrisetto (mi pare) di Fabris (Udeur), quando diceva: Ma no, l'indagine non finisce con l'avocazione: viene tolta a lui ma va a ad altri magistrati. Come a dire: Solo De Magistris è così onesto ed affidabile da poter condurre quell'indagine? Non vi fidate quindi degli altri magistrati? Beh, in uno stato di diritto io mi sentirei tranquillo. In Calabria, NO.
L'avocazione è formamente regolarissima.
Se il CSM ed il suo Presidente avessero
dei problemi dovrebbero intervenire
con strumenti formali loro.
Se non ne hanno, non si vede perché
il Presidente del CSM faccia pubblici comizi sulla cosa
ed annunciando abusi suoi: "Vigilerò."
Lo stesso schema USA,
senza ripercorrere il giacobino,
è un misto tra il sistema liberale
e quello democratico-giacobino.