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Veramente la mantieni solo fino al prossimo matrimonio, nel mondo del lavoro vero ti lasciano sei mesi a carico dell'azienda e sei a carico dello stato per riaccasarti di nuovo, il buon senso direbbe di estenderlo anche alla moglie. Quanto al contratto a tempo indeterminato non è stata una scelta dell'azienda ma dello stato, se ne faccia carico lui. L'azienda potendo non passa mai i quattro anni. In alternativa diciamo che il dipendente a tempo indeterminato se cambia per conto suo paga tutta la formazione avuta, alla fine la porta con se, non trovi. UN BUON CONTRATTO DEVE ESSERE BILATERALE, al momento gode solo l'operaio.
certo, la mantieni fino a che non trova una fonte di reddito alternativa, proponevo la stessa cosa per il dipendente ingiustamente licenziato. E' una questione di reciprocità : non è giusto che sia solo l' azienda a poter scegliere che tipo di reintegro adottare.
Quanto al contratto a tempo indeterminato non è stata una scelta dell'azienda ma dello stato, se ne faccia carico lui.
non credo che la responsabilità possa essere addebitata allo stato ma hai focalizato secondo me punto molto importante che andrebbe approfondito.
Il nostro stato è sempre stato molto impiccione, diciamo nella sua fase cattocomunista, e la teoria del beneficio sociale e della stipendio variabile indipindente sono responsabilità dello stato perchè le leggi e i regolamenti li ha scritti lui. Con che pressione posso immaginare visto che i due che hanno osato teorizzare qualcosa di diverso sono stati uccisi con una pistolettata alla schiena e meno male che il Puffo ha le palle e almeno non ne ha vanificato il sacrificio. I guai sono figli della pretesa di avere un posto di lavoro comodo e confacente perchè si, che sia qualcosa da sudare e meritare è una assoluta novità nella PMI figurati altrove. Altro problema è il costo della formazione e il suo ritorno, allo stato attuale delle cose gli paghi stipendio e formazione, alla fine del ciclo formativo saluta e se ne va. Il grosso della questione è tutto qua.
Ci sono varie soluzioni, tutte prevedono perdite di potere sindacalgiustialiste, quindi non ne passa una. Oltre a questo persino Tremonti ha capito che l'italiano medio vuole solo una greppia comoda, magari con la facoltà di imbrogliarla un poco, quel tanto che basta per il suo amor proprio. Non è una questione molto profonda, la gente vive un'illusione sostenuta da una parte politica irresponsabile che si gioca il residuo potere sul suo mantenimento. La verità è che qualsiasi lavoratore è un creatore di valore aggiunto, fino a che la condizione si realizza ha un lavoro che è la definizione di creazione di valore aggiunto. Il resto è poesia, o contorno, o spesso premessa. Ci sono anche ostacoli, il CNNLL è uno sbarramento fenomenale, stabilendo il valore minimo distrugge tutte le possibilità che si trovano fra quel livello e il limite della renumerazione decorosa. Anche questo è un vincolo ma in effetti non ha molto senso lavorare per meno del minimo vitale, in questo caso la nostra costituzione pone un vincolo ragionevole. Il resto è non sense.
La nostra legislazione grazie a Biagi è molto valida nella parte attiva, tutta le possibilità sono previste anche se non tutte ben normate. E' certamente oltre le capacità attuali dei nostri imprenditori e di parecchi lavoratori, due ere più avanti della politica e del sindacato. La normativa lombarda sulla CIGS è ottima, usare la cassa integrazione per la formazione è una grande idea. La sua attivazione non è altrettanto agevole ma rimane una scelta intelligente, l'azienda dovrebbe pagare la formazione che le serve a uscire dalle secche e la collettività paga parzialmente il tempo del lavoratore che "paga" il resto, tutto sommato la formazione la gode innanzitutto lui. Il principio che ogni "paracadute" preveda almeno formazione è un concetto eccellente, così non viene persa e si evita il doppio in nero. Come vedi ci sono le idee e le soluzioni, il problema è cosa fare del sindacato in tutto questo. Non mancano gli spazi di utilizzo ma certo non servono a fare potere, le nuove leve sono all'altezza ma le vecchie .....
Mi accodo alla garbata e elegante considerazione di Biondani e mi permetto di aggiungere una cosa.
Garoglio scrive :....Certo un nuovo modello produttivo e chi lo dovrebbe pensare ? Bersani ? La maggioranza ? Se ne fossero capaci non sarebbero lì ma a fare miliardi sul mercato.
Dimmi sinceramente Sabatino,come si fa a dargli torto?
Mio figlio,quando in qualche Tv privata vede quei "pensatori" che vendono numeri vincenti all'enalotto,si chiede : ma chi li compra non è assalito dal dubbio che se davvero fossero vincenti,se li giocherebbero in proprio?
Comunque ha ragione Biondani,gli insulti diventano una nebbia che offusca qualsiasi ragionamento e se si diradano alla fine vince la dialettica che è la essenza a cui io miro.
Bravo Sabatino le persone intelligenti sanno dimostrare di esserlo.
proviamo ad affrontare una cosa alla volta ? All' azienda spesso conviene assumere a tempo indeterminato perchè così riesce a fidelizzare il dipendente e a ottenere sgravi fiscali e contributivi. Non è che a un certo punto può dire al dipendente : vabbè per 10 anni ho pagato meno contributi per te, tu hai rinunciato ad altre offerte piu' allettanti perchè preferivi la sicurezza però adesso il mercato non va piu' e quindi ti licenzio; e no, un contratto è un contratto : va rispettato.
La convenienza che citi è una condizione artificiale dettata dalla politica e non conosco dipendente che per dodici centesimi o altro minimo vantaggio non sia fumato nella concorrenza. La vita aziendale procede per progetti, la convenienza aziendale e il buonsenso dicono che il contratto di lavoro deve essere finalizzato a quello. Fino a che il progetto vive il contratto è in essere, quando finisce si passa ad altro. La validità del matrimonio è che il contratto prevede un progetto noto con scadenza certa anche se la data è solo presuntiva. Lo sanno tutti gli economisti e le aziende si comportano così, mascherandolo più o meno bene.
La convenienza che citi è una condizione artificiale dettata dalla politica
in parte è vero, ma non solo dalla politica, aggiungiamo sindacati e confindustria : si tratta di una sfaccettatura del solito consociativismo. Però ciò non toglie che questa convenienza c'è ed è reale.
Lo sanno tutti gli economisti e le aziende si comportano così, mascherandolo più o meno bene.
eh eh, lo so pure io, è per questo che penso che l' indennizzo, in caso di licenziamento ingiustificato, debba essere molto elevato, per scoraggiare mascheramenti e furbate varie.
Diciamo la verità: quanto sta accadendo nello stabilimento FIAT di Melfi viene utilizzato in maniera strumentale dai difensori dello “status quo”, da chi non vuole cambiare il nostro Paese.
Va invece sottolineato quanto ha affermato il Capo dello Stato, rispondendo all’appello dei tre operai di Melfi: la competizione internazionale è aspra e dobbiamo ridiscutere le relazioni industriali. Mentre invece c’è chi – Cgil e Fiom in testa – vorrebbe conservare il modello di relazioni industriali degli anni ’70, un modello che ha condotto l’Italia nel baratro e ha affossato la produttività del nostro Paese.
A prescindere dal provvedimento giudiziale (da eseguire, sia chiaro…) che sanziona il comportamento “antisindacale” della Fiat, c’è una valutazione da fare: non può passare il principio secondo il quale se tre – dico tre – operai vogliono scioperare, possono bloccare la produzione e impedire agli altri colleghi di lavorare. No, è un principio ingiusto, assurdo, contrario al buon senso e all’interesse di azienda, lavoratori e Paese. Non può esistere un diritto a bloccare le fabbriche. Su questo non si può discutere.
E invece proprio di questo stiamo discutendo. E così, mentre in Germania la Volkswagen ha chiesto e ottenuto cinque giorni di lavoro in più all’anno ai suoi operai, a parità di retribuzione, qui in Italia stiamo discutendo se esiste il diritto di tre sindacalisti a bloccare la produzione di un’azienda che vuole investire 20 miliardi nel nostro Paese. Una follia. E non a caso, mentre la Germania corre, noi camminiamo.
Bisogna rivoluzionare le relazioni industriali e il modello produttivo del nostro Paese, prendendo ad esempio quanto di buono fatto da Berlino negli ultimi dieci anni. Dobbiamo far sedere tutti intorno a un tavolo e decidere cosa vogliamo fare del futuro della produzione industriale in Italia. E per farlo, dobbiamo riscrivere il diritto del lavoro, che ci appare ogni giorno di più – specie in questa epoca di globalizzazione – antico, sorpassato e inadeguato. Un diritto del lavoro che tutela solo le vecchie generazioni e che ha portato l’Italia ad avere un bassissimo tasso di partecipazione al lavoro con un conseguente crollo di produttività.
Altro che elezioni, di questo dobbiamo discutere…
m.bacci il 27/08 alle 11:31 (citazione) " La Fiat sta facendo una cosa illegale, ...."
Perchè, Mirco, dici che la FIAT si sta comportando in modo illegale ?
A me sembra che il suo comportamento sia ineccepibile.... ma aspetto il tuo parere (magari cofortato da qualche specifico riferimento normativo/legislativo capace di dimostrare/documentare quella che tu definisci illegalità)
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Nella rassegna stampa di un paio di giorni fa ho sentito rammentare l'osservazione di Churchill secondo cui tanti vedono l'impresa come una tigre da uccidere, altri come una vacca da mungere, e pochi per quello che è: un robusto cavallo che traina un pesante carro.
Questo in Inghilterra e nel mondo.
In Italia sembra che l'impresa sia vista da quasi tutti o come una vacca da uccidere o come una tigre da mungere. Legge o non legge, le tigri non si dovrebbero mungere.....
Intendevo dire che a mungere le tigri si corrono dei rischi. Uno di questi, ad esempio, è di far fare una figura discutibile all'inquilino del Colle approfittando di una sua, diciamo così, debolezza sentimentale.
Poi è verissimo che l'ipnosi da tetta facile non perdona.
Quel pallone gonfiato dell'amministratore delegato della Fiat a nome Marchionni ha detto che bisogna essere pronti al cambiamento, bisogna cambiare, bisogna non aver paure di cambiare.....Solo caro pallone gonfiato, che voi alla Fiat non cambiate mai, ricchi dividendi e abbondanti stipendi ai manager e continuate a succhiare denaro pubblico dagli OPERAI. iL TANTO AGOGNATO CAMBIAMENTO LO DOVREBBERO FARE GLI OPERAI, percepire meno salario, fare turni più elastici, ritornare a prima delle lotte sindacali insomma, quando di un operai potevi fare quello che ti piaceva sppaventanmdolo con il licenziamento. iL PALLONE GONFIATO mARCHIONNE HA ANCHE AVUTO la spudoratezza di dire che " O così o Polonia, dove si stava lavorando benissimo...." BRUTTO BASTARDO DI UN COGLIONE vai in Polonia e restaci....
Ma cosa si deve sentire su questo forum da parte di gente che nella vita non ha mai toccato un attrezzo da lavoro, non è mai stato ad una catena di montaggio, non cosa sia il freddo e il caldo se non a sciare o a nuotare. Andè a cagher mona! Il primo tu Lasko, che parli di rettitudine, onestà, impegno per aver fiducia....Cose, son convinto, che non akleggiano dalle tue parti.
E' interessante rileggere un insieme dopo una breve assenza, credo che in parte l'unico che ci ha capito qualcosa è Bacci. Data la natura del nosto ordinamento giuslavoristico nessuna persona di buon senso ci investe un euro, i presenti se la filano e gli sciocchi impazzano. Caro Vasco la sentenza è demente, la fiuducia al 12% indica solo che è regola e non eccezzione, Digi il mobbing si esercita fra colleghi, il bossing lungo la scala gerarchica e quello che sta accadendo non c'entra nulla con entrambi. E' solo una delle tante leggi comuniste introdotte in spregio delle regole liberali e democratiche che aggira il principio della libertà d'impresa e della proprietà privata, di conseguenza nessuno investe più nulla in Italia. Sabatino conferma la sua sudditanza mentale e dimostra come e perchè la malavita impazzi dalle sue parti, non è vero che tutto quello che non è obbligatorio sia vietato, ne che questo sia il principio di ricoscimento dell'attività malavitosa. Semplicemente viene ribadito il concetto che nella mia proprietà o attività devo essere libero di fare quello che voglio, che i contratti valgono finchè esiste almeno la fiducia reciproca, che il massimo che sindacato, magistratura e politica possono fare sono danni. Niente di nuovo, il resto del mondo ringrazia, una fabbrica fa gola a tuttii gli intelligenti, i distinguo inutili marcano i deficienti.
Quindi tu ora hai dimostrato "scientificamente" che nel sud esiste la mafia perché ci sono dei fessi che vogliono applicare il diritto e far rispettare le sentenze.
Se fosse l'inverso il sud sarebbe una terra felice e senza criminalita?
Io la scientificità della spiegazione non la colgo, sicuramente per mio difetto.
La sentenza è demente perché dice che i dirigenti che hanno licenziato non hanno portato prove che i tre fossero dei sabotatori?
E' bello che tu che ti definisci liberale-libertario ora affermi che ci devono essere sentenze che condannano coloro che non si dimostra essere colpevoli.
Sarà un nuovo approdo del pensiero liberale? Mi devo informare.
Per il vecchio pensiero liberale si era in diritto di fare quello che si voleva nella proprietà di pertinenza ma non si doveva essere di nocumento a quella degli altri.
Ora l'azienda vorrebbe che non ci fosse l'bbligo di reintegrazione e non fa una battaglia politica per questo, ma cacchia cacchia si fa la legge da sola, al di fuori del diritto nazionale, che fino a prova contraria vale anche negli stabilimenti fiat.
Chi dice che bisogna rispettare la legge e le sentenze è un deficiente?
Scusami hai ragione, è solo che io non ho frequentato la scuola Mangano-Dell'Utri per dirigenti d'azienda seri e non capisco certe sottigliezze.
Beato te che ne capisci di queste cose.
Insegnaci dai: Gambizzare chi da fastidio o uccidergli la moglie?
Tagliare le orecchie al sindacalista rompicoglioni ti sembra una pratica abbastanza in voga o preferisci la vecchia ma sempre utile pratica dell'occultamento nel pilastro?
Forza, sono in voga di arricchire il mio bagaglio di comportamenti liberal-libertari.
Difficile confondervi, anche perchè capisci sempre di cosa stiamo parlando, abilità che nel sabatino latita.
La confusione che lo porta a comparare il comportamento di chi resiste a una sentenza ridicola rispetto a chi fa della violazione della legge l'asset strategico del suo business spiega perchè siano pieni di criminali e poveri di industriali. Non riesce neppure a capire che i pochi imprenditori che si trovano in meridione sono presi in mezzi fra la delinquenza che impone le sue leggi e la magistratura che impone le proprie e due sistemi impositivi e punitivi sono veramente troppi. Da quelle parti di solito magistrati e camorristi sono più sinergici che avversari, il giorno che riuscirà a capirlo, e con lui i molti del suo tipo il meridione farà il salto di qualità. Marchionne vuole essere padrone in casa sua, pretesa legittima direi. Se non si fida di qualche dipendente, a torto o ragione ha il diritto di non farli entrare. Queste e altre condizioni gli indicano dove mettere casa. Se il meridione fosse in piena occupazione si potrebbe dire che le sue condizioni non sono interessanti e lasciargli la casa vuota, nelle condizioni reali almeno non rompergli i coglioni sarebbe intelligente. Il discorso trascende il diritto sindacale o altre questioni legalitarie che per loro natura non sono mai intelligenti, che è il vero deficit nella questione. Non si fa uso dell'intelligenza, ne degli interessi reali dei lavoratori. Semplicemente i poteri forti stanno mostrando i muscoli, sindacalisti, magistrati, politici di sinistra e vescovi. Non manca proprio nessuno. Il messaggio è chiaro, qui si gioca come vogliamo noi, la questione è che Marchionne in queste condizioni non gioca, chiude e va altrove. Resta da capire noi che gioco vogliamo fare, sabatino è con i poteri forti, noi con Marchionne per quei poveracci che mangiano pane fiat o saltano i pasti.
Non riesce neppure a capire che i pochi imprenditori che si trovano in meridione sono presi in mezzi fra la delinquenza che impone le sue leggi e la magistratura che impone le proprie e due sistemi impositivi e punitivi sono veramente troppi.
Quindi nel meridione d' italia la magistratura è equiparabile per violenza e comportamenti alla mafia?
ANSA - "E' inammissibile tollerare e difendere alcuni comportamenti, che vedono la mancanza di rispetto delle regole e di illeciti arrivati in qualche caso al sabotaggio". Lo ha detto l'ad della Fiat Sergio Marchionne parlando al meeting di Cl. Per Marchionne "non è giusto verso l'azienda ma soprattutto verso i lavoratori"
Forza FIAT !!
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
"E' un pensiero eversivo. E' la legalizzazione della mafia. E quando mai i giudici hanno dovuto esercitare il loro compito in base agli indici di popolarità ?"
No, Sabatino, hai capito male :-))))
Sei tu che parli di "indici di popolarità" io ho scritto di "fiducia" che è altra cosa: un giudice la fiducia deve averla PRIMA della sentenza, la popolarità invece può averla solo DOPO. Ti è chiara la differenza, vero ??
Per la precisione, avevo scritto così:
"Con la magistratura che l'Italia si ritrova, una magistratura che gode la fiducia del 12% del paese (dati di luglio 2010), è meglio ignorarne gli atti/sentenze: ci si rovina solamente il fegato."
FIDUCIA, Sabatino, FIDUCIA... non popolarità.
FIDUCIA è quella che si acquista con la propria rettitudine, competenza, intelligenza, onestà, sacrificio
Popolarità è quella che si acquista con le comparsate in tv, con le manette-facili, con le interviste al Fatto ed all'Espresso
Due mondi diversi, due culture diverse.
Forza FIAT.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Così per la cronaca (.... ah... Matteoli è un coglione !!, un ministro coglione):
Marcegaglia: "Fiat in liena con la legge" "La nostra posizione è che quanto ha fatto Fiat è in linea con la legge e con la prassi seguita". Così la presidente di confindustria, emma marcegaglia, secondo la quale "tutti debbono rispettare le decisioni del giudice. Quello che sta facendo la fiat non è in disaccordo con quanto deciso dal giudice". La sentenza di reintegro, ha ricordato Marcegaglia intervenendo al meeting di cl, parla di comportamento antisindacale dell’azienda, ma "Fiat permette a queste persone di fare attività sindacale".
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Io faccio notare sempre la stessa cosa, parliamo di giustizia, di necessità al rispetto delle sentenze... come se queste cose avessero qualcosa a che vedere con la giustizia o con il buon senso. Il problema è vecchio come il cucco: c'è chi pensa che l'antico detto " dura lex sed lex " debba essere la guida suprema e c'è chi pensa che quel detto è, appunto, un " vecchio " detto latino di 2000 anni fa. Duemila anni fa, peraltro, il detto non funzionava affatto, un patrizio che poteva permettersi un avvocato di grido veniva sempre assolto e poteva tranquillamente infischiarsene della legge, ora certuni pretenderebbero che valesse al mondo d'oggi. Come se, con la diffusione di un minimo di alfabetizzazione, tutti non sapessimo bene che molte leggi sono stupide e che se nel tempo non ci si fosse ribellati ad esse sarebbero ancora in vigore la legge salica o l'ordalia; come se tutti non sapessimo benissimo che le sentenze ispirate ad una medesima legge possono sancire una cosa o l'esatto contrario, a seconda di come un magistrato si è alzato la mattina, o della sua volontà politica, della sua capacità di comprendere le cose... un magistrato, un uomo qualunque posto a giudicare. Pardini inutile farsi le seghe mentali sulla motivazione della sentenza, è solo retorica, lasciamo agli avvocati il compito di rigirare la retorica pro domo proprio.
Nel caso in questione la sentenza è stata rigirata a favore degli operai, non è un mistero che il 99% dei giudici del lavoro sono comunistissimi; non so se il caso rientri in quella cazata tutta italiota che si chiama articolo 18 o se ci siano altre motivazioni. Certamente se un giudice pretendesse di ordinare ad una azienda il luogo dove impiegare tre operai che, evidentemente, l'azienda stessa disistima sarebbe uno scontro di civiltà e di libertà, per cui la Fiat ha il dovere di non cedere. Qui il mobbing ( altra parolina inventata ad hoc alla quale pardini subito crede come fosse una cosa speciale e diversa dalla normale antipatia della quale un apersona si circonda, magari perchè è un po' stronzo lui... ) non c'entra: l'azienda ha espresso chiaramente la propria sfiducia nei confronti di tre operai, un giudice può obbligarla a pagargli lo stipendio ma non certo a reintegrarli in un posto dove c'è bisogno di fiducia che non può essere concessa. I giudici si divertano pure a giocare con le sentenze, le produzioni industriali sono cose più complicate e non si possono rigirare in mille modi.
L'azienda ha già espresso la propria sfiducia nei confronti dei tre: li ha licenziati.
I tre si sono rivolti al tribunale e il giudice ha stabilito il loro reintegro e no ha chiesto cosa ne pensava l'azienda. In questa vicenda l'azienda non ha il potere di fare come le pare, per fotuna aggiungo io. Potrà farlo in brasile, in polonia, in serbia ma in italia no.
L'azienda non li vuole reintegrare dopo che c'è stata una sentenza( di cui né io né tu conosciamo niente) e tu mi dici che l'azione dell'azienda è legittima?
Ma che ragionamento è?
L'affermazione
I giudici si divertano pure a giocare con le sentenze, le produzioni industriali sono cose più complicate e non si possono rigirare in mille modi.
è una boutade o indica chiaramente il tuo pensiero in materia?
No, perché dalle mie parti molti camorristi potrebbero cominciare ad affermare che il malaffare e il crimine sono cose più complicate delel sentenze con cui si baloccano i giudici. Loro le facciano le sentenze ma non rompano i coglioni altrimenti è giusto che li fanno saltare in aria. Un po' di moderazione da parte di questi giudici, ecchccazzo!(dicono i mafiosi)
Io riaffermo che in uno stato di diritto alle sentenze contrarie ai propri interessi ci si appella. I comportamenti mafiosetti si lasciano ai mafiosi.
Veramente la mantieni solo fino al prossimo matrimonio, nel mondo del lavoro vero ti lasciano sei mesi a carico dell'azienda e sei a carico dello stato per riaccasarti di nuovo, il buon senso direbbe di estenderlo anche alla moglie. Quanto al contratto a tempo indeterminato non è stata una scelta dell'azienda ma dello stato, se ne faccia carico lui. L'azienda potendo non passa mai i quattro anni. In alternativa diciamo che il dipendente a tempo indeterminato se cambia per conto suo paga tutta la formazione avuta, alla fine la porta con se, non trovi. UN BUON CONTRATTO DEVE ESSERE BILATERALE, al momento gode solo l'operaio.
certo, la mantieni fino a che non trova una fonte di reddito alternativa, proponevo la stessa cosa per il dipendente ingiustamente licenziato. E' una questione di reciprocità : non è giusto che sia solo l' azienda a poter scegliere che tipo di reintegro adottare.
Quanto al contratto a tempo indeterminato non è stata una scelta dell'azienda ma dello stato, se ne faccia carico lui.
non credo che la responsabilità possa essere addebitata allo stato ma hai focalizato secondo me punto molto importante che andrebbe approfondito.
Il nostro stato è sempre stato molto impiccione, diciamo nella sua fase cattocomunista, e la teoria del beneficio sociale e della stipendio variabile indipindente sono responsabilità dello stato perchè le leggi e i regolamenti li ha scritti lui. Con che pressione posso immaginare visto che i due che hanno osato teorizzare qualcosa di diverso sono stati uccisi con una pistolettata alla schiena e meno male che il Puffo ha le palle e almeno non ne ha vanificato il sacrificio. I guai sono figli della pretesa di avere un posto di lavoro comodo e confacente perchè si, che sia qualcosa da sudare e meritare è una assoluta novità nella PMI figurati altrove. Altro problema è il costo della formazione e il suo ritorno, allo stato attuale delle cose gli paghi stipendio e formazione, alla fine del ciclo formativo saluta e se ne va. Il grosso della questione è tutto qua.
Ci sono varie soluzioni, tutte prevedono perdite di potere sindacalgiustialiste, quindi non ne passa una. Oltre a questo persino Tremonti ha capito che l'italiano medio vuole solo una greppia comoda, magari con la facoltà di imbrogliarla un poco, quel tanto che basta per il suo amor proprio. Non è una questione molto profonda, la gente vive un'illusione sostenuta da una parte politica irresponsabile che si gioca il residuo potere sul suo mantenimento. La verità è che qualsiasi lavoratore è un creatore di valore aggiunto, fino a che la condizione si realizza ha un lavoro che è la definizione di creazione di valore aggiunto. Il resto è poesia, o contorno, o spesso premessa. Ci sono anche ostacoli, il CNNLL è uno sbarramento fenomenale, stabilendo il valore minimo distrugge tutte le possibilità che si trovano fra quel livello e il limite della renumerazione decorosa. Anche questo è un vincolo ma in effetti non ha molto senso lavorare per meno del minimo vitale, in questo caso la nostra costituzione pone un vincolo ragionevole. Il resto è non sense.
La nostra legislazione grazie a Biagi è molto valida nella parte attiva, tutta le possibilità sono previste anche se non tutte ben normate. E' certamente oltre le capacità attuali dei nostri imprenditori e di parecchi lavoratori, due ere più avanti della politica e del sindacato. La normativa lombarda sulla CIGS è ottima, usare la cassa integrazione per la formazione è una grande idea. La sua attivazione non è altrettanto agevole ma rimane una scelta intelligente, l'azienda dovrebbe pagare la formazione che le serve a uscire dalle secche e la collettività paga parzialmente il tempo del lavoratore che "paga" il resto, tutto sommato la formazione la gode innanzitutto lui. Il principio che ogni "paracadute" preveda almeno formazione è un concetto eccellente, così non viene persa e si evita il doppio in nero. Come vedi ci sono le idee e le soluzioni, il problema è cosa fare del sindacato in tutto questo. Non mancano gli spazi di utilizzo ma certo non servono a fare potere, le nuove leve sono all'altezza ma le vecchie .....
il CCNL è il contratto collettivo nazionale di lavoro
il CNL è il comitato di liberazione nazionale
Barrare la casella che interessa.
Sono impazzito: mi trovo d'acordo con tutte le cose dette dal Garoglio.
Cosa è successo?
sabatino di martino
Spariti gli insulti sono ricomparse le idee.
Apprezzabilissimo.
Mi accodo alla garbata e elegante considerazione di Biondani e mi permetto di aggiungere una cosa.
Garoglio scrive :....Certo un nuovo modello produttivo e chi lo dovrebbe pensare ? Bersani ? La maggioranza ? Se ne fossero capaci non sarebbero lì ma a fare miliardi sul mercato.
Dimmi sinceramente Sabatino,come si fa a dargli torto?
Mio figlio,quando in qualche Tv privata vede quei "pensatori" che vendono numeri vincenti all'enalotto,si chiede : ma chi li compra non è assalito dal dubbio che se davvero fossero vincenti,se li giocherebbero in proprio?
Comunque ha ragione Biondani,gli insulti diventano una nebbia che offusca qualsiasi ragionamento e se si diradano alla fine vince la dialettica che è la essenza a cui io miro.
Bravo Sabatino le persone intelligenti sanno dimostrare di esserlo.
proviamo ad affrontare una cosa alla volta ? All' azienda spesso conviene assumere a tempo indeterminato perchè così riesce a fidelizzare il dipendente e a ottenere sgravi fiscali e contributivi. Non è che a un certo punto può dire al dipendente : vabbè per 10 anni ho pagato meno contributi per te, tu hai rinunciato ad altre offerte piu' allettanti perchè preferivi la sicurezza però adesso il mercato non va piu' e quindi ti licenzio; e no, un contratto è un contratto : va rispettato.
La convenienza che citi è una condizione artificiale dettata dalla politica e non conosco dipendente che per dodici centesimi o altro minimo vantaggio non sia fumato nella concorrenza. La vita aziendale procede per progetti, la convenienza aziendale e il buonsenso dicono che il contratto di lavoro deve essere finalizzato a quello. Fino a che il progetto vive il contratto è in essere, quando finisce si passa ad altro. La validità del matrimonio è che il contratto prevede un progetto noto con scadenza certa anche se la data è solo presuntiva. Lo sanno tutti gli economisti e le aziende si comportano così, mascherandolo più o meno bene.
La convenienza che citi è una condizione artificiale dettata dalla politica
in parte è vero, ma non solo dalla politica, aggiungiamo sindacati e confindustria : si tratta di una sfaccettatura del solito consociativismo. Però ciò non toglie che questa convenienza c'è ed è reale.
Lo sanno tutti gli economisti e le aziende si comportano così, mascherandolo più o meno bene.
eh eh, lo so pure io, è per questo che penso che l' indennizzo, in caso di licenziamento ingiustificato, debba essere molto elevato, per scoraggiare mascheramenti e furbate varie.
La Fiat, Melfi e la lezione tedesca
di Enzo Raisi
Va invece sottolineato quanto ha affermato il Capo dello Stato, rispondendo all’appello dei tre operai di Melfi: la competizione internazionale è aspra e dobbiamo ridiscutere le relazioni industriali. Mentre invece c’è chi – Cgil e Fiom in testa – vorrebbe conservare il modello di relazioni industriali degli anni ’70, un modello che ha condotto l’Italia nel baratro e ha affossato la produttività del nostro Paese.
A prescindere dal provvedimento giudiziale (da eseguire, sia chiaro…) che sanziona il comportamento “antisindacale” della Fiat, c’è una valutazione da fare: non può passare il principio secondo il quale se tre – dico tre – operai vogliono scioperare, possono bloccare la produzione e impedire agli altri colleghi di lavorare. No, è un principio ingiusto, assurdo, contrario al buon senso e all’interesse di azienda, lavoratori e Paese. Non può esistere un diritto a bloccare le fabbriche. Su questo non si può discutere.
E invece proprio di questo stiamo discutendo. E così, mentre in Germania la Volkswagen ha chiesto e ottenuto cinque giorni di lavoro in più all’anno ai suoi operai, a parità di retribuzione, qui in Italia stiamo discutendo se esiste il diritto di tre sindacalisti a bloccare la produzione di un’azienda che vuole investire 20 miliardi nel nostro Paese. Una follia. E non a caso, mentre la Germania corre, noi camminiamo.
Bisogna rivoluzionare le relazioni industriali e il modello produttivo del nostro Paese, prendendo ad esempio quanto di buono fatto da Berlino negli ultimi dieci anni. Dobbiamo far sedere tutti intorno a un tavolo e decidere cosa vogliamo fare del futuro della produzione industriale in Italia. E per farlo, dobbiamo riscrivere il diritto del lavoro, che ci appare ogni giorno di più – specie in questa epoca di globalizzazione – antico, sorpassato e inadeguato. Un diritto del lavoro che tutela solo le vecchie generazioni e che ha portato l’Italia ad avere un bassissimo tasso di partecipazione al lavoro con un conseguente crollo di produttività.
Altro che elezioni, di questo dobbiamo discutere…
Luigi il Grande
m.bacci il 27/08 alle 11:31 (citazione) " La Fiat sta facendo una cosa illegale, ...."
Perchè, Mirco, dici che la FIAT si sta comportando in modo illegale ?
A me sembra che il suo comportamento sia ineccepibile.... ma aspetto il tuo parere (magari cofortato da qualche specifico riferimento normativo/legislativo capace di dimostrare/documentare quella che tu definisci illegalità)
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Nella rassegna stampa di un paio di giorni fa ho sentito rammentare l'osservazione di Churchill secondo cui tanti vedono l'impresa come una tigre da uccidere, altri come una vacca da mungere, e pochi per quello che è: un robusto cavallo che traina un pesante carro.
Questo in Inghilterra e nel mondo.
In Italia sembra che l'impresa sia vista da quasi tutti o come una vacca da uccidere o come una tigre da mungere. Legge o non legge, le tigri non si dovrebbero mungere.....
Tu Biondani,dai per scontato che in Italia chi è avvezzo a mungere distingua,una tigre da una vacca.
Questi ,quando vedono una tetta,si attaccano punto e basta.
Intendevo dire che a mungere le tigri si corrono dei rischi. Uno di questi, ad esempio, è di far fare una figura discutibile all'inquilino del Colle approfittando di una sua, diciamo così, debolezza sentimentale.
Poi è verissimo che l'ipnosi da tetta facile non perdona.
........è di far fare una figura discutibile all'inquilino del Colle ......
L'inquilino del colle non arriva da Marte, ha una storia precisa che conosciamo tutti e ogni tanto è inevitabile che faccia capolino.
Quel pallone gonfiato dell'amministratore delegato della Fiat a nome Marchionni ha detto che bisogna essere pronti al cambiamento, bisogna cambiare, bisogna non aver paure di cambiare.....Solo caro pallone gonfiato, che voi alla Fiat non cambiate mai, ricchi dividendi e abbondanti stipendi ai manager e continuate a succhiare denaro pubblico dagli OPERAI. iL TANTO AGOGNATO CAMBIAMENTO LO DOVREBBERO FARE GLI OPERAI, percepire meno salario, fare turni più elastici, ritornare a prima delle lotte sindacali insomma, quando di un operai potevi fare quello che ti piaceva sppaventanmdolo con il licenziamento. iL PALLONE GONFIATO mARCHIONNE HA ANCHE AVUTO la spudoratezza di dire che " O così o Polonia, dove si stava lavorando benissimo...." BRUTTO BASTARDO DI UN COGLIONE vai in Polonia e restaci....
Ma cosa si deve sentire su questo forum da parte di gente che nella vita non ha mai toccato un attrezzo da lavoro, non è mai stato ad una catena di montaggio, non cosa sia il freddo e il caldo se non a sciare o a nuotare. Andè a cagher mona! Il primo tu Lasko, che parli di rettitudine, onestà, impegno per aver fiducia....Cose, son convinto, che non akleggiano dalle tue parti.
il carso e le apuane.....
E' interessante rileggere un insieme dopo una breve assenza, credo che in parte l'unico che ci ha capito qualcosa è Bacci. Data la natura del nosto ordinamento giuslavoristico nessuna persona di buon senso ci investe un euro, i presenti se la filano e gli sciocchi impazzano. Caro Vasco la sentenza è demente, la fiuducia al 12% indica solo che è regola e non eccezzione, Digi il mobbing si esercita fra colleghi, il bossing lungo la scala gerarchica e quello che sta accadendo non c'entra nulla con entrambi. E' solo una delle tante leggi comuniste introdotte in spregio delle regole liberali e democratiche che aggira il principio della libertà d'impresa e della proprietà privata, di conseguenza nessuno investe più nulla in Italia. Sabatino conferma la sua sudditanza mentale e dimostra come e perchè la malavita impazzi dalle sue parti, non è vero che tutto quello che non è obbligatorio sia vietato, ne che questo sia il principio di ricoscimento dell'attività malavitosa. Semplicemente viene ribadito il concetto che nella mia proprietà o attività devo essere libero di fare quello che voglio, che i contratti valgono finchè esiste almeno la fiducia reciproca, che il massimo che sindacato, magistratura e politica possono fare sono danni. Niente di nuovo, il resto del mondo ringrazia, una fabbrica fa gola a tuttii gli intelligenti, i distinguo inutili marcano i deficienti.
Quindi tu ora hai dimostrato "scientificamente" che nel sud esiste la mafia perché ci sono dei fessi che vogliono applicare il diritto e far rispettare le sentenze.
Se fosse l'inverso il sud sarebbe una terra felice e senza criminalita?
Io la scientificità della spiegazione non la colgo, sicuramente per mio difetto.
La sentenza è demente perché dice che i dirigenti che hanno licenziato non hanno portato prove che i tre fossero dei sabotatori?
E' bello che tu che ti definisci liberale-libertario ora affermi che ci devono essere sentenze che condannano coloro che non si dimostra essere colpevoli.
Sarà un nuovo approdo del pensiero liberale? Mi devo informare.
Per il vecchio pensiero liberale si era in diritto di fare quello che si voleva nella proprietà di pertinenza ma non si doveva essere di nocumento a quella degli altri.
Ora l'azienda vorrebbe che non ci fosse l'bbligo di reintegrazione e non fa una battaglia politica per questo, ma cacchia cacchia si fa la legge da sola, al di fuori del diritto nazionale, che fino a prova contraria vale anche negli stabilimenti fiat.
Chi dice che bisogna rispettare la legge e le sentenze è un deficiente?
Scusami hai ragione, è solo che io non ho frequentato la scuola Mangano-Dell'Utri per dirigenti d'azienda seri e non capisco certe sottigliezze.
Beato te che ne capisci di queste cose.
Insegnaci dai: Gambizzare chi da fastidio o uccidergli la moglie?
Tagliare le orecchie al sindacalista rompicoglioni ti sembra una pratica abbastanza in voga o preferisci la vecchia ma sempre utile pratica dell'occultamento nel pilastro?
Forza, sono in voga di arricchire il mio bagaglio di comportamenti liberal-libertari.
sabatino di martino
Io sottoscrivo....ovviamente sottoscrivo Maurizio.
Non vorrei (ma so che sarebbe impossibile) essere confuso con le "cose" (chiamiamole così !!) scritte da Sabatino
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Difficile confondervi, anche perchè capisci sempre di cosa stiamo parlando, abilità che nel sabatino latita.
La confusione che lo porta a comparare il comportamento di chi resiste a una sentenza ridicola rispetto a chi fa della violazione della legge l'asset strategico del suo business spiega perchè siano pieni di criminali e poveri di industriali. Non riesce neppure a capire che i pochi imprenditori che si trovano in meridione sono presi in mezzi fra la delinquenza che impone le sue leggi e la magistratura che impone le proprie e due sistemi impositivi e punitivi sono veramente troppi. Da quelle parti di solito magistrati e camorristi sono più sinergici che avversari, il giorno che riuscirà a capirlo, e con lui i molti del suo tipo il meridione farà il salto di qualità. Marchionne vuole essere padrone in casa sua, pretesa legittima direi. Se non si fida di qualche dipendente, a torto o ragione ha il diritto di non farli entrare. Queste e altre condizioni gli indicano dove mettere casa. Se il meridione fosse in piena occupazione si potrebbe dire che le sue condizioni non sono interessanti e lasciargli la casa vuota, nelle condizioni reali almeno non rompergli i coglioni sarebbe intelligente. Il discorso trascende il diritto sindacale o altre questioni legalitarie che per loro natura non sono mai intelligenti, che è il vero deficit nella questione. Non si fa uso dell'intelligenza, ne degli interessi reali dei lavoratori. Semplicemente i poteri forti stanno mostrando i muscoli, sindacalisti, magistrati, politici di sinistra e vescovi. Non manca proprio nessuno. Il messaggio è chiaro, qui si gioca come vogliamo noi, la questione è che Marchionne in queste condizioni non gioca, chiude e va altrove. Resta da capire noi che gioco vogliamo fare, sabatino è con i poteri forti, noi con Marchionne per quei poveracci che mangiano pane fiat o saltano i pasti.
Quindi nel meridione d' italia la magistratura è equiparabile per violenza e comportamenti alla mafia?
E questo sarebbe un ragionamento serio?
D'accordo, finiamola qui.
Fesso io a cercare di ragionare.
sabatino di martino
sabatino di martino (citazione): "Fesso io a cercare di ragionare."
A volte può sfuggire l'ironia nascosta in ciò che si scrive :-))
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Sei sempre più salace.
Dobbiamo ricordare le permanze a genova di un'estate fa di un indebitato fuggito di casa per non affrontare la crisi come un dodicenne?
No è meglio di no. Sennò si incazza Garoglio e poi mi picchia in maniera telematica.
Evitiamolo.
sabatino di martino
ANSA - "E' inammissibile tollerare e difendere alcuni comportamenti, che vedono la mancanza di rispetto delle regole e di illeciti arrivati in qualche caso al sabotaggio". Lo ha detto l'ad della Fiat Sergio Marchionne parlando al meeting di Cl. Per Marchionne "non è giusto verso l'azienda ma soprattutto verso i lavoratori"
Forza FIAT !!
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
sabatino di martino (citazione):
"E' un pensiero eversivo. E' la legalizzazione della mafia. E quando mai i giudici hanno dovuto esercitare il loro compito in base agli indici di popolarità ?"
No, Sabatino, hai capito male :-))))
Sei tu che parli di "indici di popolarità" io ho scritto di "fiducia" che è altra cosa: un giudice la fiducia deve averla PRIMA della sentenza, la popolarità invece può averla solo DOPO. Ti è chiara la differenza, vero ??
Per la precisione, avevo scritto così:
"Con la magistratura che l'Italia si ritrova, una magistratura che gode la fiducia del 12% del paese (dati di luglio 2010), è meglio ignorarne gli atti/sentenze: ci si rovina solamente il fegato."
FIDUCIA, Sabatino, FIDUCIA... non popolarità.
FIDUCIA è quella che si acquista con la propria rettitudine, competenza, intelligenza, onestà, sacrificio
Popolarità è quella che si acquista con le comparsate in tv, con le manette-facili, con le interviste al Fatto ed all'Espresso
Due mondi diversi, due culture diverse.
Forza FIAT.
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Ma perché la legge si applica in base alla fiducia del popolo nei magistrati?
Se avessero più fiducia da parte della gente le loro sentenze sarebbero sempre giuste?
E siccome i giudici sono sfiduciati, fa bene la SATA a fare quello che le pare?
Boh, io non comprendo il senso del tuo ragionamento.
Anche se tu fossi un azionista SATA non lo capirei.
sabatino di martino
Così per la cronaca (.... ah... Matteoli è un coglione !!, un ministro coglione):
Marcegaglia: "Fiat in liena con la legge" "La nostra posizione è che quanto ha fatto Fiat è in linea con la legge e con la prassi seguita". Così la presidente di confindustria, emma marcegaglia, secondo la quale "tutti debbono rispettare le decisioni del giudice. Quello che sta facendo la fiat non è in disaccordo con quanto deciso dal giudice". La sentenza di reintegro, ha ricordato Marcegaglia intervenendo al meeting di cl, parla di comportamento antisindacale dell’azienda, ma "Fiat permette a queste persone di fare attività sindacale".
E' stato Marco Pannella ad affossare i 20 referendum rifiutandone l'accorpamento elettorale con le amministrative e la conseguente garanzia di quorum.
Io faccio notare sempre la stessa cosa, parliamo di giustizia, di necessità al rispetto delle sentenze... come se queste cose avessero qualcosa a che vedere con la giustizia o con il buon senso. Il problema è vecchio come il cucco: c'è chi pensa che l'antico detto " dura lex sed lex " debba essere la guida suprema e c'è chi pensa che quel detto è, appunto, un " vecchio " detto latino di 2000 anni fa. Duemila anni fa, peraltro, il detto non funzionava affatto, un patrizio che poteva permettersi un avvocato di grido veniva sempre assolto e poteva tranquillamente infischiarsene della legge, ora certuni pretenderebbero che valesse al mondo d'oggi. Come se, con la diffusione di un minimo di alfabetizzazione, tutti non sapessimo bene che molte leggi sono stupide e che se nel tempo non ci si fosse ribellati ad esse sarebbero ancora in vigore la legge salica o l'ordalia; come se tutti non sapessimo benissimo che le sentenze ispirate ad una medesima legge possono sancire una cosa o l'esatto contrario, a seconda di come un magistrato si è alzato la mattina, o della sua volontà politica, della sua capacità di comprendere le cose... un magistrato, un uomo qualunque posto a giudicare. Pardini inutile farsi le seghe mentali sulla motivazione della sentenza, è solo retorica, lasciamo agli avvocati il compito di rigirare la retorica pro domo proprio.
Nel caso in questione la sentenza è stata rigirata a favore degli operai, non è un mistero che il 99% dei giudici del lavoro sono comunistissimi; non so se il caso rientri in quella cazata tutta italiota che si chiama articolo 18 o se ci siano altre motivazioni. Certamente se un giudice pretendesse di ordinare ad una azienda il luogo dove impiegare tre operai che, evidentemente, l'azienda stessa disistima sarebbe uno scontro di civiltà e di libertà, per cui la Fiat ha il dovere di non cedere. Qui il mobbing ( altra parolina inventata ad hoc alla quale pardini subito crede come fosse una cosa speciale e diversa dalla normale antipatia della quale un apersona si circonda, magari perchè è un po' stronzo lui... ) non c'entra: l'azienda ha espresso chiaramente la propria sfiducia nei confronti di tre operai, un giudice può obbligarla a pagargli lo stipendio ma non certo a reintegrarli in un posto dove c'è bisogno di fiducia che non può essere concessa. I giudici si divertano pure a giocare con le sentenze, le produzioni industriali sono cose più complicate e non si possono rigirare in mille modi.
Voglio capire.
L'azienda ha già espresso la propria sfiducia nei confronti dei tre: li ha licenziati.
I tre si sono rivolti al tribunale e il giudice ha stabilito il loro reintegro e no ha chiesto cosa ne pensava l'azienda. In questa vicenda l'azienda non ha il potere di fare come le pare, per fotuna aggiungo io. Potrà farlo in brasile, in polonia, in serbia ma in italia no.
L'azienda non li vuole reintegrare dopo che c'è stata una sentenza( di cui né io né tu conosciamo niente) e tu mi dici che l'azione dell'azienda è legittima?
Ma che ragionamento è?
L'affermazione
è una boutade o indica chiaramente il tuo pensiero in materia?
No, perché dalle mie parti molti camorristi potrebbero cominciare ad affermare che il malaffare e il crimine sono cose più complicate delel sentenze con cui si baloccano i giudici. Loro le facciano le sentenze ma non rompano i coglioni altrimenti è giusto che li fanno saltare in aria. Un po' di moderazione da parte di questi giudici, ecchccazzo!(dicono i mafiosi)
Io riaffermo che in uno stato di diritto alle sentenze contrarie ai propri interessi ci si appella. I comportamenti mafiosetti si lasciano ai mafiosi.
O no?
sabatino di martino