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DELLA VEDOVA E DELL'ALBA (RADICALI) "IN ATTESA CHE IL GOVERNO ELIMINI LA GOLDEN SHARE SU TELECOM, CHIEDIAMO CHE COMMISSIONE PARLAMENTARE E PROCURA DI TORINO AUDISCANO IL RAPPRESENTANTE DEL TESORO PER LA GOLDEN SHARE CHE NEL 1997 NON SI ACCORSE DI TELEKOM SERBIA."
Alla notizia che la Commissione Europea sta valutando se aprire una procedura d'infrazione a carico del governo italiano per la golden share che ha su Telecom Italia, gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba hanno dichiarato
"Auspichiamo che il governo italiano vari subito un provvedimento ad hoc che elimini la golden share in Telecom Italia, dopo che, a inizio settimana, il ministro Tremonti ha venduto l'intero pacchetto azionario ancora detenuto dallo Stato.
Nell'attesa, non possiamo non formulare una piccola domanda il rappresentante del Tesoro per la quota maggioritaria posseduta nel giugno 1997 in Telecom Italia, il prof. Lucio Izzo, è stato sentito lo scorso 16 ottobre dalla Commissione parlamentare d'inchiesta su Telekom Serbia ed il contenuto della sua audizione è stato talmente interessante da indurre la Commissione a trasmetterne copia alla Procura della Repubblica di Torino. Chiediamo che la Commissione parlamentare e la Procura sentano anche il secondo rappresentante del Tesoro, quello per la golden share, che, da quanto dichiarato dal prof. Izzo, doveva essere, nel 1997, il dr. Augusto Zodda.".
TELEKOM SERBIA. DELLA VEDOVA E DELL'ALBA AUDITI DALLA PROCURA DI TORINO
Questa mattina, gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba sono stati auditi, in qualità di "persone informate sui fatti", dal Procuratore aggiunto Bruno Tinti, che coordina a Torino l'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia.
Della Vedova e Dell'Alba avevano richiesto l'audizione il 7 marzo 2001, subito dopo l'apertura delle indagini a seguito delle rivelazioni del giornale "La Repubblica", insieme a Giulio Manfredi (autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?") e Carmelo Palma (consigliere regionale radicale in Piemonte); quest'ultimi sono stati sentiti in Procura il 27 e 28 novembre scorso.
Subito dopo l'audizione, Della Vedova e Dell'Alba hanno dichiarato
"L'indagine sull'affare Telekom Serbia può e deve fare luce non solo sugli eventuali episodi di corruzione o malversazione, ma anche o soprattutto sulle responsabilità di amministratori e politici (compresi gli allora Presidenti del Consiglio, Ministri del Tesoro, Ministri degli Esteri, Ministri o sottosegretari competenti) che hanno avuto responsabilità dirette o omissive rispetto alle decisioni di un'azienda pubblica, quale era Telecom Italia all'epoca dell'affaire. La scelta di acquisire una partecipazione in Telekom Serbia non aveva e non poteva avere fondamento sotto il profilo strategico finanziario di Stet/Telecom, come dimostra la svalutazione che tale partecipazione ha subito nei bilanci stessi dell'azienda italiana.
Questo è quanto abbiamo sostenuto di fronte al Pm Tinti, suffragandolo con l'esposizione dell'attività di denuncia e di sindacato ispettivo parlamentare condotto dai radicali in tutti questi anni, a partire dall'interrogazione presentata dal senatore Piero Milio il 25 giugno 1997, trasmessa al Ministro del Tesoro dell'epoca, Carlo Azeglio Ciampi (azionista di maggioranza di Telecom Italia) e rimasta senza risposta.
Abbiamo inoltre messo a conoscenza il Pm torinese dei nostri ripetuti interventi nelle assemblee Telecom in cui reiteratamente abbiamo richiesto ai vertici aziendali (Gian Mario Rossignolo nel giugno 1998; Franco Bernabè nel dicembre 1998; Roberto Colaninno nel giugno 1999) sia di svolgere indagini approfondite sulla questione sia di riconsiderare l'opportunità "politica" ed economico finanziaria di mantenere tale partecipazione.
Un'ultima considerazione sul Presidente Ciampi, che oggi compie 82 anni; il nostro sincero augurio è che possa continuare a servire il Paese senza essere sottoposto al rischio di ricatti e di condizionamenti; tale rischio sarà evitato se la magistatura e la commissione parlamentare d'inchiesta faranno piena luce sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella vicenda.".
Torino, 9 dicembre 2002
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare" è disponibile su www.stampalternativa.it
LAOS E TELEKOM SERBIA DUE LOTTE RADICALI, DUE LIBRI RADICALI
SABATO 7 DICEMBRE, PRESENTAZIONE A IVREA DEI LIBRI SUL LAOS E SUL CASO TELEKOM SERBIA
Sabato 7 dicembre, alle ore 11, ad Ivrea presso il Caffè del Teatro (via Palestro 29, davanti al Teatro Giacosa) saranno presentati i libri
"Indocina libera – Il caso Laos trent'anni dopo, dove la democrazia è reato" di Massimo Lensi e Bruno Mellano [Liberal Libri]
"Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" di Giulio Manfredi [Stampa Alternativa]
Saranno presenti
- gli autori, Bruno Mellano (consigliere regionale radicale) e Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani);
- Carmelo Palma (presidente gruppo consiliare radicale)
L'incontro sarà presieduto da Gualtiero Santarini (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta), che, nell'occasione, annuncerà la sua entrata nel Comitato Nazionale di Radicali Italiani, in qualità di rappresentante dell'Associazione stessa.
Seguirà aperitivo.
"Indocina libera …" nasce dall'esperienza vissuta dai cinque radicali che nell'ottobre 2001 vennero incarcerati a Vientiane colpevoli di aver manifestato a difesa della democrazia e per denunciare la scomparsa di cinque leader delle manifestazioni studentesche. Il testo indaga inoltre sugli intricati rapporti che intercorrono tra il regime comunista laotiano, il narcotraffico in Indocina e gli aiuti economici dei paesi occidentali. Indocina libera giunge a riempire il vuoto editoriale italiano sul caso Laos, da anni trascurato sia dalla stampa che dalla letteratura specializzata.
"Telekom Serbia …" ripercorre tutta la vicenda legata alla partecipazione di Telecom Italia in Telekom Serbia ovvero ai 900 miliardi dei contribuenti italiani che furono consegnati al dittatore serbo Slobodan Milosevic nel giugno 1997, con annesse tangenti; allora Telecom Italia era ancora un'azienda pubblica, l'azionista di maggioranza era il Ministero del Tesoro e Ministro del Tesoro era Carlo Azeglio Ciampi.
Per informazioni sui libri
Bruno Mellano 348-533.53.02 Giulio Manfredi 348-533.53.05
TELEKOM SERBIA/TORINO CONFERENZA STAMPA DEGLI ESPONENTI RADICALI DOPO LE AUDIZIONI IN PROCURA.
LUNEDI' 9 DICEMBRE (ore 1230) – GRUPPO CONSILIARE RADICALE (via Alfieri, 19).
Il Procuratore Aggiunto Bruno Tinti ha sentito nei giorni scorsi sia Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?") sia Carmelo Palma, consigliere regionale radicale in Piemonte.
Lunedì 9 dicembre sarà la volta degli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
Nella conferenza stampa i quattro esponenti radicali faranno il punto sull'iniziativa radicale riguardante l'affaire "Telekom Serbia".
Torino, 5 dicembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi)
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su www.stampalternativa.it
Per me va bene; devi sentire Daniele per vedere se non rischiamo di mischiare troppe cose (l'assemblea regionale è già una notizia!).
Detto questo, l'eventuale presentazione del libro va fatta prima dell'assemblea (sapendo come vanno le assemblee radicali!).
Prima di Natale qui in Veneto ci sarà un'assemblea regionale e dato che avremo una sala e (spero) alcuni giornalisti presenti e che ci sarà anche Daniele, potremmo organizzare la presentazione subito prima o subito dopo l'assemblea, che ne dici? www.venetoradicale.it
Oggetto integrazione richiesta di audizione in qualità di "persona informata sui fatti" presentata a codesta Procura il 7 marzo 2001 (inchiesta "Telekom Serbia").
Il sottoscritto Giulio Manfredi ... richiamando i contenuti della richiesta di audizione in oggetto e richiamando i contenuti del suo libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri), copie delle quali sono state a Voi recapitate, atteso che i signori di cui all'elenco allegato potrebbero fornire informazioni utili all'inchiesta in oggetto,
CHIEDE
che gli stessi, con le dovute forme e nel rispetto delle garanzie istituzionali, vengano assunti a sommarie informazioni testimoniali.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento, invia distinti saluti.
Giulio Manfredi
Comitato Nazionale Radicali Italiani
Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia;
Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio;
Mario Draghi, all'epoca dei fatti direttore generale del ministero del Tesoro;
Enrico Micheli, all'epoca dei fatti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;
Lamberto Dini, all'epoca dei fatti ministro degli Esteri;
Piero Fassino, all'epoca dei fatti sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Dragan Tomic presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol all'epoca dei fatti;
il 28 novembre 1994 è a Torino, membro di una delegazione d'affari serba che incontra le massime cariche della FIAT ((è allora "in vigore" l'embargo ONU alla Serbia); ritorna a Torino agli inizi del maggio 1996, sempre con la stessa delegazione di affari;
incontra a Belgrado, nel novembre 1996, Piero Fassino, all'epoca sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani;
nel giugno 1997 è membro del Consiglio di amministrazione del "Fondo per lo sviluppo della Serbia", nel quale affluiscono i proventi della parziale privatizzazione di Telekom Serbia;
la Repubblica del 19 ottobre 2000 cita un rapporto dei servizi segreti tedeschi su "Le figure-chiave" del regime di Milosevic Tomic è fra questi;
il Sole 24 Ore (aprile 2001) "… Dragan Tomic, ex presidente del Parlamento, è ancora alla Jugopetrol, import di petrolio era il gran cassiere del partito socialista da cui è stato espulso solo ieri. Un altro Dragan Tomic, omonimo ma non parente del primo, guida la Simpo, che ha imperversato nei settori più diversi, dalla finanza "grigia" ai beni di consumo …";
il Corriere della Sera del 10 dicembre 2001 "… Per pareggiare i conti con il passato, il nuovo governo guidato dal premier Zoran Djindjic ha in sostanza offerto alla vecchia classe dirigente e imprenditoriale la possibilità di una sanatoria, pagando le tasse sulle rendite accumulate. Un'offerta raccolta la scorsa estate da molti, anche tra i nomi più <> coinvolti con il precedente regime, come … Dragan Tomic, presidente del parlamento nonché gran cassiere del partito di Milosevic e presidente della Jugopetrol, il monopolista di Stato delle importazioni di gas e petrolio …".
(fonti, oltre quelle citate e di cui lo scrivente allega copia "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Tomic Dragan" in "Indice dei nomi")
Giovanni Di Stefano avvocato, amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere molti particolari dell'affaire Telekom Serbia.
(fonti interviste al giornale on-line Lo spettro (www.lospettro.it) del 12 giugno 2002 e a Radio Radicale (www.radicalparty.org/special page on affair Telekom Serbia) del 25 giugno 2002, di cui lo scrivente allega copia; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Di Stefano Giovanni" in "Indice dei nomi")
Milan Beko all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni, poi direttore generale della Zastava, azienda con partecipazione dell'IVECO;
nel maggio 2002 è sentito dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Beko (Beco) Milan" in "Indice dei nomi")
Mihalj Kertes nei primi anni '90 è ministro della diaspora serba; partecipa ad operazioni militari in Croazia e Bosnia al seguito di unità delle forze speciali del ministero degli Interni serbo, conosciute come i "berretti rossi"; figura chiave della "vojna linija", la "linea militare", la catena di comando che parte dalle bande paramilitari di Arkan e Seselj e termina con Slobodan Milosevic, allora Presidente della Serbia. Il sottoscritto ha segnalato tale posizione di Kertes al Tribunale Penale dell'Aja con lettera del 27/02/01 (che allega);
diventa poi capo delle dogane di Stato serbe; trasporta "fondi neri" di Milosevic a Cipro, pochi mesi dopo l'affaire Telekom Serbia; "… ha ammesso di aver prelevato per anni, personalmente e in contanti dagli uffici di frontiera, sacchi pieni di valuta pregiata. Per chi? Per ora non lo dice … ("Corriere della Sera" del 26 febbraio 2001).
(fonti "The Guardian" del 3 febbraio 1997, ripreso da "Internazionale" del 21 marzo 1997 (articolo disponibile su www.radicalparty.org, special page on affair Telekom Serbia); "Corriere della Sera" del 15 giugno 2002; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Kertes Mihalj" in "Indice dei nomi")
Nikola Sainovic in veste di vicepremier della Federazione Jugoslava, incontra nel novembre 1996, a Belgrado, Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani;
svolge una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire Telekom Serbia; parte dei proventi del contratto finiscono a finanziare le miniere di rame di Bor, da lui controllate;
il 26 maggio 1999 è incriminato dal Tribunale Penale dell'Aja assieme a Slobodan Milosevic e altri tre (Milan Milutinovic, Dragoljub Ojdanic e Vlaiko Stojiljkovic) per crimini contro l'umanità e per crimini di guerra;
nel luglio del 2001 è ancora deputato dell'Sps, il partito socialista serbo di Milosevic;
nel maggio 2002 è sentito dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti Giornale del 9 marzo 2001 e del 13 luglio 2001, Repubblica del 5 luglio 2001 e del 13 luglio 2001, Blic del 24 maggio 2002; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Sainovic Nikola" in "Indice dei nomi")
Borka Vucic direttrice della Beogradska Banka, è ritenuta essere stata la "banchiera di Milosevic"; all'epoca dei fatti è membro del consiglio d'amministrazione del Fondo per lo sviluppo della Serbia;
viene ritenuta la "mente" del trasferimento dei "fondi neri" di Milosevic nelle banche cipriote;
nel maggio 2002 è sentita dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Vucic (Vukic) Borka" in "Indice dei nomi")
TELEKOM SERBIA IL PM DI TORINO BRUNO TINTI HA SENTITO COME "PERSONA INFORMATA SUI FATTI" L'ESPONENTE RADICALE GIULIO MANFREDI.
MANFREDI "HO CHIESTO AL DR. TINTI DI SENTIRE CIAMPI, PRODI, DRAGHI, MICHELI, DINI , FASSINO NONCHE' ESPONENTI DEL REGIME DI MILOSEVIC (TOMIC, BEKO, KERTES, SAINOVIC, VUCIC)".
Sono iniziate quest'oggi in Procura, a Torino, le audizioni dei quattro esponenti radicali che, il 7 marzo 2001, chiesero di essere sentiti come "persone informate sui fatti" nell'ambito dell'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia. Oggi è stato sentito Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?"); domani sarà la volta di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale del Piemonte; lunedì 9 dicembre saranno sentiti gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
All'uscita dell'audizione, Manfredi ha dichiarato
"Ho consegnato al Dr. Tinti un'integrazione al documento presentato 21 mesi fa, in cui chiedo che i PM torinesi procedano ad assumere "sommarie informazioni testimoniali" dai seguenti signori Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti (giugno 1997) ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia; Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio; Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del Tesoro; Enrico Micheli, allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Lamberto Dini, allora ministro degli Esteri; Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Sul versante serbo dell'inchiesta, ho chiesto che siano sentiti i seguenti signori Dragan Tomic (è stato presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol, era a Torino nel novembre 1994 e nel maggio 1996 con una delegazione d'affari, incontrò il sottosegretario Fassino nel novembre 1996, gestì con altri i fondi arrivati da Italia e Grecia); Giovanni Di Stefano (amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere particolari inediti sul caso); Milan Beko (all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni); Mihalj Kertes (capo delle dogane di Stato, "trasportatore" dei fondi neri di Milosevic a Cipro); Nikola Sainovic (vicepremier federale, svolse una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire); Borka Vucic (direttrice della Beogradska Banka, definita la "banchiera di Milosevic").
Come ho detto al Dr. Tinti, ritengo che tali audizioni siano utili per fornire agli inquirenti un quadro complessivo del contesto in cui è stato stipulato l'affaire Telekom Serbia.".
Torino, 27 novembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi) – www.radicalparty.org "special page on affair Telekom Serbia"
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su Internet(www.stampalternativa.it).
TELEKOM SERBIA IL PM DI TORINO BRUNO TINTI HA SENTITO COME "PERSONA INFORMATA SUI FATTI" L'ESPONENTE RADICALE GIULIO MANFREDI.
MANFREDI "HO CHIESTO AL DR. TINTI DI SENTIRE CIAMPI, PRODI, DRAGHI, MICHELI, DINI , FASSINO NONCHE' ESPONENTI DEL REGIME DI MILOSEVIC (TOMIC, BEKO, KERTES, SAINOVIC, VUCIC)".
Sono iniziate quest'oggi in Procura, a Torino, le audizioni dei quattro esponenti radicali che, il 7 marzo 2001, chiesero di essere sentiti come "persone informate sui fatti" nell'ambito dell'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia. Oggi è stato sentito Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?"); domani sarà la volta di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale del Piemonte; lunedì 9 dicembre saranno sentiti gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
All'uscita dell'audizione, Manfredi ha dichiarato
"Ho consegnato al Dr. Tinti un'integrazione al documento presentato 21 mesi fa, in cui chiedo che i PM torinesi procedano ad assumere "sommarie informazioni testimoniali" dai seguenti signori Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti (giugno 1997) ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia; Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio; Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del Tesoro; Enrico Micheli, allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Lamberto Dini, allora ministro degli Esteri; Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Sul versante serbo dell'inchiesta, ho chiesto che siano sentiti i seguenti signori Dragan Tomic (è stato presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol, era a Torino nel novembre 1994 e nel maggio 1996 con una delegazione d'affari, incontrò il sottosegretario Fassino nel novembre 1996, gestì con altri i fondi arrivati da Italia e Grecia); Giovanni Di Stefano (amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere particolari inediti sul caso); Milan Beko (all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni); Mihalj Kertes (capo delle dogane di Stato, "trasportatore" dei fondi neri di Milosevic a Cipro); Nikola Sainovic (vicepremier federale, svolse una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire); Borka Vucic (direttrice della Beogradska Banka, definita la "banchiera di Milosevic").
Come ho detto al Dr. Tinti, ritengo che tali audizioni siano utili per fornire agli inquirenti un quadro complessivo del contesto in cui è stato stipulato l'affaire Telekom Serbia.".
Torino, 27 novembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi) – www.radicalparty.org "special page on affair Telekom Serbia"
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su Internet(www.stampalternativa.it).
TELEKOM SERBIA/RADICALI PRESENTATO A TORINO IL LIBRO-DENUNCIA DI GIULIO MANFREDI "TELEKOM SERBIA - PRESIDENTE CIAMPI, NULLA DA DICHIARARE?"
I FATTI CONTRO L'OBLIO, LE AMBIGUITÀ E LE OMISSIONI
Si è tenuta questo pomeriggio, presso Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale del Piemonte, una conferenza stampa di presentazione del libro "Telekom Serbia - Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" [edizioni Stampa Alternativa], in presenza dell'autore Giulio Manfredi, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, dell'eurodeputato Gianfranco Dell'Alba e del consigliere regionale Carmelo Palma.
Nell'introdurre la presentazione del libro, il consigliere Palma ha tenuto a sottolineare il ruolo precursore svolto dai radicali nella denuncia degli inquietanti tentativi di contatto con soggetti economici italiani avanzati da delegazioni serbe durante il periodo d'embargo decretato dalle Nazioni Unite, una denuncia che anticipò di oltre due anni l'effettiva stipulazione del contratto.
Giulio Manfredi, che da oltre dieci anni segue le vicende dell'ex-Jugoslavia, ha ripercorso in questo testo gli eventi precedenti e successivi agli accordi affaristici stretti tra gli emissari del regime di Milosevic e i quadri dirigenti di Telecom Italia, all'epoca della gestione statale dell'azienda, mettendo in luce le responsabilità dell'allora Ministro del Tesoro Carlo Azelio Ciampi.
"Il libro, sottolinea Manfredi, vuole colmare le lacune dell'informazione italiana che ha coperto le vicende con insufficiente spirito d'indagine e, paradossalmente, in ritardo rispetto alla stampa serba." Sempre secondo l'autore, "sono evidenti le ambiguità, le omissioni e il tentativo di sottrarsi alle responsabilità politiche da parte della dirigenza e delle istituzioni italiane, quando invece, fatte le debite proporzioni, le responsabilità dell'esercito olandese, appurate in merito alla strage di Srebenica, hanno portato il governo di Wim Kok a delle ragionevoli dimissioni."
L'onorevole Gianfranco Dell'Alba, parlamentare europeo della Lista Bonino, ha ricordato la tempestività e la preveggenza dei radicali nel segnalare la pericolosità del regime serbo, quando ancora esponenti tanto dell'attuale maggioranza, in particolare Umberto Bossi, quanto dell' opposizione, si recavano a Belgrado a stringere la mano a Milosevic.
"Il libro di Manfredi, ha concluso Dell'Alba, offre una ricostruzione fedele, dettagliata e scorrevole come un romanzo della controversa operazione Telekom-Serbia e rivendica l'importanza dell'allarme inascoltato che i radicali lanciarono ad una classe politica indifferente se non ambigua, ben prima della tardiva incriminazione di Milosevic per crimini contro l'umanità".
Torino, 15 novembre 2002
Il libro "Telekom Serbia, Presidente Ciampi nulla da dichiarare" è acquistabile on-line su www.stampalternativa.it
TELEKOM SERBIA - PRESIDENTE CIAMPI, NULLA DA DICHIARARE?".
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA DEL LIBRO (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri) VENERDI' 15 NOVEMBRE, TORINO, CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE (via Alfieri n. 15, Sala dei Presidenti al piano terra, ore 15).
Interverranno alla presentazione
- l'autore del libro, Giulio Manfredi, militante radicale storico, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani; segue da oltre dieci anni le vicende dell'ex-Jugoslavia, fornendo assistenza e consulenza in materia ai parlamentari radicali; lavora attualmente presso il Gruppo consiliare radicale alla Regione Piemonte;
- l'europarlamentare radicale Gianfranco Dell'Alba; Dell'Alba denunciò già nel giugno 1997 l'insensatezza politica ed economica della partecipazione di Telecom Italia in Telekom Serbia 900 miliardi di lire dei contribuenti – la Telecom era ancora proprietà del Ministero del Tesoro, retto allora da Carlo Azeglio Ciampi – consegnati a Milosevic, che se ne servì per rinsaldare il suo regime traballante e per foraggiare l'operazione di pulizia etnica in Kossovo; Dell'Alba partecipò poi, assieme all'europarlamentare radicale Benedetto Della Vedova, alle assemblee degli azionisti Telecom e prese la parola, in veste di piccolo azionista, per chiedere ai dirigenti di TI di dismettere la partecipazione in Serbia;
- il Presidente del Gruppo consiliare radicale alla Regione Piemonte, Carmelo Palma; nel novembre 1994, in pieno regime di embargo ONU alla Serbia, Palma riuscì ad impedire che una delegazione d'affari serba, in visita agli stabilimenti FIAT di Torino, fosse ricevuta dal sindaco di allora, Valentino Castellani; Palma si recò anche dal Prefetto per denunciare la presenza in città di esponenti di un regime sottoposto a isolamento dalla comunità internazionale; furono gettate allora le basi della partecipazione italiana in Telekom Serbia?
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è stato stampato grazie al contributo dei deputati radicali al Parlamento Europeo e dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino.
(Testo lettera che sarà consegnata oggi dall'avv. Enzo Sateriale alle segreterie dei PM torinesi che indagano dal febbraio 2001 su Telekom Serbia).
Al Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Marcello Maddalena
Al Procuratore aggiunto
presso il Tribunale di Torino
Dr. Bruno Tinti
Al Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Paolo Storari
Al Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Roberto Furlan
Loro Sedi
Torino, 5 novembre 2002
Oggetto invio copia libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" di Giulio Manfredi (edizioni Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri) e copia richiesta di audizione in qualità di "persone informate sui fatti" (caso "Telekom Serbia"), presentata da esponenti radicali a codesta Procura della Repubblica il giorno 7 marzo 2001.
Unisco alla presente copia del libro in oggetto nonché copia della richiesta di audizione presentata dal sottoscritto, dagli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba e dal consigliere regionale radicale Carmelo Palma ormai venti mesi fa e rimasta ancora inesaudita.
Rimanendo in attesa di un cortese cenno di riscontro, invio distinti saluti.
Giulio Manfredi
Comitato Nazionale Radicali Italiani
P.S. Per qualsiasi comunicazione il recapito dello scrivente è il seguente
Giulio Manfredi c/o Gruppo Consiliare "Radicali-Lista Emma Bonino"
via Alfieri n. 19 10121 Torino (tel. 011/5757401)
Caro Silvano, qui non si spreca niente; grazie per l'imbeccata...
DELLA VEDOVA E DELL'ALBA (RADICALI) "IN ATTESA CHE IL GOVERNO ELIMINI LA GOLDEN SHARE SU TELECOM, CHIEDIAMO CHE COMMISSIONE PARLAMENTARE E PROCURA DI TORINO AUDISCANO IL RAPPRESENTANTE DEL TESORO PER LA GOLDEN SHARE CHE NEL 1997 NON SI ACCORSE DI TELEKOM SERBIA."
Alla notizia che la Commissione Europea sta valutando se aprire una procedura d'infrazione a carico del governo italiano per la golden share che ha su Telecom Italia, gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba hanno dichiarato
"Auspichiamo che il governo italiano vari subito un provvedimento ad hoc che elimini la golden share in Telecom Italia, dopo che, a inizio settimana, il ministro Tremonti ha venduto l'intero pacchetto azionario ancora detenuto dallo Stato.
Nell'attesa, non possiamo non formulare una piccola domanda il rappresentante del Tesoro per la quota maggioritaria posseduta nel giugno 1997 in Telecom Italia, il prof. Lucio Izzo, è stato sentito lo scorso 16 ottobre dalla Commissione parlamentare d'inchiesta su Telekom Serbia ed il contenuto della sua audizione è stato talmente interessante da indurre la Commissione a trasmetterne copia alla Procura della Repubblica di Torino. Chiediamo che la Commissione parlamentare e la Procura sentano anche il secondo rappresentante del Tesoro, quello per la golden share, che, da quanto dichiarato dal prof. Izzo, doveva essere, nel 1997, il dr. Augusto Zodda.".
Bruxelles, 13 dicembre 2002
TELEKOM SERBIA. DELLA VEDOVA E DELL'ALBA AUDITI DALLA PROCURA DI TORINO
Questa mattina, gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba sono stati auditi, in qualità di "persone informate sui fatti", dal Procuratore aggiunto Bruno Tinti, che coordina a Torino l'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia.
Della Vedova e Dell'Alba avevano richiesto l'audizione il 7 marzo 2001, subito dopo l'apertura delle indagini a seguito delle rivelazioni del giornale "La Repubblica", insieme a Giulio Manfredi (autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?") e Carmelo Palma (consigliere regionale radicale in Piemonte); quest'ultimi sono stati sentiti in Procura il 27 e 28 novembre scorso.
Subito dopo l'audizione, Della Vedova e Dell'Alba hanno dichiarato
"L'indagine sull'affare Telekom Serbia può e deve fare luce non solo sugli eventuali episodi di corruzione o malversazione, ma anche o soprattutto sulle responsabilità di amministratori e politici (compresi gli allora Presidenti del Consiglio, Ministri del Tesoro, Ministri degli Esteri, Ministri o sottosegretari competenti) che hanno avuto responsabilità dirette o omissive rispetto alle decisioni di un'azienda pubblica, quale era Telecom Italia all'epoca dell'affaire. La scelta di acquisire una partecipazione in Telekom Serbia non aveva e non poteva avere fondamento sotto il profilo strategico finanziario di Stet/Telecom, come dimostra la svalutazione che tale partecipazione ha subito nei bilanci stessi dell'azienda italiana.
Questo è quanto abbiamo sostenuto di fronte al Pm Tinti, suffragandolo con l'esposizione dell'attività di denuncia e di sindacato ispettivo parlamentare condotto dai radicali in tutti questi anni, a partire dall'interrogazione presentata dal senatore Piero Milio il 25 giugno 1997, trasmessa al Ministro del Tesoro dell'epoca, Carlo Azeglio Ciampi (azionista di maggioranza di Telecom Italia) e rimasta senza risposta.
Abbiamo inoltre messo a conoscenza il Pm torinese dei nostri ripetuti interventi nelle assemblee Telecom in cui reiteratamente abbiamo richiesto ai vertici aziendali (Gian Mario Rossignolo nel giugno 1998; Franco Bernabè nel dicembre 1998; Roberto Colaninno nel giugno 1999) sia di svolgere indagini approfondite sulla questione sia di riconsiderare l'opportunità "politica" ed economico finanziaria di mantenere tale partecipazione.
Un'ultima considerazione sul Presidente Ciampi, che oggi compie 82 anni; il nostro sincero augurio è che possa continuare a servire il Paese senza essere sottoposto al rischio di ricatti e di condizionamenti; tale rischio sarà evitato se la magistatura e la commissione parlamentare d'inchiesta faranno piena luce sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella vicenda.".
Torino, 9 dicembre 2002
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare" è disponibile su www.stampalternativa.it
LAOS E TELEKOM SERBIA DUE LOTTE RADICALI, DUE LIBRI RADICALI
SABATO 7 DICEMBRE, PRESENTAZIONE A IVREA DEI LIBRI SUL LAOS E SUL CASO TELEKOM SERBIA
Sabato 7 dicembre, alle ore 11, ad Ivrea presso il Caffè del Teatro (via Palestro 29, davanti al Teatro Giacosa) saranno presentati i libri
"Indocina libera – Il caso Laos trent'anni dopo, dove la democrazia è reato" di Massimo Lensi e Bruno Mellano [Liberal Libri]
"Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" di Giulio Manfredi [Stampa Alternativa]
Saranno presenti
- gli autori, Bruno Mellano (consigliere regionale radicale) e Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani);
- Carmelo Palma (presidente gruppo consiliare radicale)
L'incontro sarà presieduto da Gualtiero Santarini (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta), che, nell'occasione, annuncerà la sua entrata nel Comitato Nazionale di Radicali Italiani, in qualità di rappresentante dell'Associazione stessa.
Seguirà aperitivo.
"Indocina libera …" nasce dall'esperienza vissuta dai cinque radicali che nell'ottobre 2001 vennero incarcerati a Vientiane colpevoli di aver manifestato a difesa della democrazia e per denunciare la scomparsa di cinque leader delle manifestazioni studentesche. Il testo indaga inoltre sugli intricati rapporti che intercorrono tra il regime comunista laotiano, il narcotraffico in Indocina e gli aiuti economici dei paesi occidentali. Indocina libera giunge a riempire il vuoto editoriale italiano sul caso Laos, da anni trascurato sia dalla stampa che dalla letteratura specializzata.
"Telekom Serbia …" ripercorre tutta la vicenda legata alla partecipazione di Telecom Italia in Telekom Serbia ovvero ai 900 miliardi dei contribuenti italiani che furono consegnati al dittatore serbo Slobodan Milosevic nel giugno 1997, con annesse tangenti; allora Telecom Italia era ancora un'azienda pubblica, l'azionista di maggioranza era il Ministero del Tesoro e Ministro del Tesoro era Carlo Azeglio Ciampi.
Per informazioni sui libri
Bruno Mellano 348-533.53.02 Giulio Manfredi 348-533.53.05
www.stampalternativa.it/pagine/schede/Speciali/Telekom.htm
http://www.liberallibri.it/libri/062indocina.html
Si, hai ragione la presentazione sarebbe da fare prima. Certamente sentirò il parere di Daniele. L'assemblea probabilmene però slitterà a gennaio.
TELEKOM SERBIA/TORINO CONFERENZA STAMPA DEGLI ESPONENTI RADICALI DOPO LE AUDIZIONI IN PROCURA.
LUNEDI' 9 DICEMBRE (ore 1230) – GRUPPO CONSILIARE RADICALE (via Alfieri, 19).
Il Procuratore Aggiunto Bruno Tinti ha sentito nei giorni scorsi sia Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?") sia Carmelo Palma, consigliere regionale radicale in Piemonte.
Lunedì 9 dicembre sarà la volta degli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
Nella conferenza stampa i quattro esponenti radicali faranno il punto sull'iniziativa radicale riguardante l'affaire "Telekom Serbia".
Torino, 5 dicembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi)
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su www.stampalternativa.it
Per me va bene; devi sentire Daniele per vedere se non rischiamo di mischiare troppe cose (l'assemblea regionale è già una notizia!).
Detto questo, l'eventuale presentazione del libro va fatta prima dell'assemblea (sapendo come vanno le assemblee radicali!).
Prima di Natale qui in Veneto ci sarà un'assemblea regionale e dato che avremo una sala e (spero) alcuni giornalisti presenti e che ci sarà anche Daniele, potremmo organizzare la presentazione subito prima o subito dopo l'assemblea, che ne dici?
www.venetoradicale.it
Sono disponibile a presentare il libro dovunque possa servire.
Tutto interessantissimo! Se mi confermi la tua disponibilità organizziamo per bene una presentazione a stampa e pubblico a Treviso o Venezia.
Ciao
Al Procuratore Capo
Dr. Marcello Maddalena
Al Procuratore Aggiunto
Dr. Bruno Tinti
Al Pubblico Ministero
Dr. Paolo Storari
Al Pubblico Ministero
Dr. Roberto Furlan
C/o Procura della Repubblica
di Torino
Torino, 27 novembre 2002
Oggetto integrazione richiesta di audizione in qualità di "persona informata sui fatti" presentata a codesta Procura il 7 marzo 2001 (inchiesta "Telekom Serbia").
Egregio Procuratore Capo, Egregio Procuratore Aggiunto, Egregi Pubblici Ministeri,
Il sottoscritto Giulio Manfredi ... richiamando i contenuti della richiesta di audizione in oggetto e richiamando i contenuti del suo libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri), copie delle quali sono state a Voi recapitate, atteso che i signori di cui all'elenco allegato potrebbero fornire informazioni utili all'inchiesta in oggetto,
CHIEDE
che gli stessi, con le dovute forme e nel rispetto delle garanzie istituzionali, vengano assunti a sommarie informazioni testimoniali.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento, invia distinti saluti.
Giulio Manfredi
Comitato Nazionale Radicali Italiani
Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia;
Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio;
Mario Draghi, all'epoca dei fatti direttore generale del ministero del Tesoro;
Enrico Micheli, all'epoca dei fatti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;
Lamberto Dini, all'epoca dei fatti ministro degli Esteri;
Piero Fassino, all'epoca dei fatti sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Dragan Tomic presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol all'epoca dei fatti;
il 28 novembre 1994 è a Torino, membro di una delegazione d'affari serba che incontra le massime cariche della FIAT ((è allora "in vigore" l'embargo ONU alla Serbia); ritorna a Torino agli inizi del maggio 1996, sempre con la stessa delegazione di affari;
incontra a Belgrado, nel novembre 1996, Piero Fassino, all'epoca sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani;
nel giugno 1997 è membro del Consiglio di amministrazione del "Fondo per lo sviluppo della Serbia", nel quale affluiscono i proventi della parziale privatizzazione di Telekom Serbia;
la Repubblica del 19 ottobre 2000 cita un rapporto dei servizi segreti tedeschi su "Le figure-chiave" del regime di Milosevic Tomic è fra questi;
il Sole 24 Ore (aprile 2001) "… Dragan Tomic, ex presidente del Parlamento, è ancora alla Jugopetrol, import di petrolio era il gran cassiere del partito socialista da cui è stato espulso solo ieri. Un altro Dragan Tomic, omonimo ma non parente del primo, guida la Simpo, che ha imperversato nei settori più diversi, dalla finanza "grigia" ai beni di consumo …";
il Corriere della Sera del 10 dicembre 2001 "… Per pareggiare i conti con il passato, il nuovo governo guidato dal premier Zoran Djindjic ha in sostanza offerto alla vecchia classe dirigente e imprenditoriale la possibilità di una sanatoria, pagando le tasse sulle rendite accumulate. Un'offerta raccolta la scorsa estate da molti, anche tra i nomi più <> coinvolti con il precedente regime, come … Dragan Tomic, presidente del parlamento nonché gran cassiere del partito di Milosevic e presidente della Jugopetrol, il monopolista di Stato delle importazioni di gas e petrolio …".
(fonti, oltre quelle citate e di cui lo scrivente allega copia "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Tomic Dragan" in "Indice dei nomi")
Giovanni Di Stefano avvocato, amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere molti particolari dell'affaire Telekom Serbia.
(fonti interviste al giornale on-line Lo spettro (www.lospettro.it) del 12 giugno 2002 e a Radio Radicale (www.radicalparty.org/special page on affair Telekom Serbia) del 25 giugno 2002, di cui lo scrivente allega copia; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Di Stefano Giovanni" in "Indice dei nomi")
Milan Beko all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni, poi direttore generale della Zastava, azienda con partecipazione dell'IVECO;
nel maggio 2002 è sentito dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Beko (Beco) Milan" in "Indice dei nomi")
Mihalj Kertes nei primi anni '90 è ministro della diaspora serba; partecipa ad operazioni militari in Croazia e Bosnia al seguito di unità delle forze speciali del ministero degli Interni serbo, conosciute come i "berretti rossi"; figura chiave della "vojna linija", la "linea militare", la catena di comando che parte dalle bande paramilitari di Arkan e Seselj e termina con Slobodan Milosevic, allora Presidente della Serbia. Il sottoscritto ha segnalato tale posizione di Kertes al Tribunale Penale dell'Aja con lettera del 27/02/01 (che allega);
diventa poi capo delle dogane di Stato serbe; trasporta "fondi neri" di Milosevic a Cipro, pochi mesi dopo l'affaire Telekom Serbia; "… ha ammesso di aver prelevato per anni, personalmente e in contanti dagli uffici di frontiera, sacchi pieni di valuta pregiata. Per chi? Per ora non lo dice … ("Corriere della Sera" del 26 febbraio 2001).
(fonti "The Guardian" del 3 febbraio 1997, ripreso da "Internazionale" del 21 marzo 1997 (articolo disponibile su www.radicalparty.org, special page on affair Telekom Serbia); "Corriere della Sera" del 15 giugno 2002; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Kertes Mihalj" in "Indice dei nomi")
Nikola Sainovic in veste di vicepremier della Federazione Jugoslava, incontra nel novembre 1996, a Belgrado, Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani;
svolge una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire Telekom Serbia; parte dei proventi del contratto finiscono a finanziare le miniere di rame di Bor, da lui controllate;
il 26 maggio 1999 è incriminato dal Tribunale Penale dell'Aja assieme a Slobodan Milosevic e altri tre (Milan Milutinovic, Dragoljub Ojdanic e Vlaiko Stojiljkovic) per crimini contro l'umanità e per crimini di guerra;
nel luglio del 2001 è ancora deputato dell'Sps, il partito socialista serbo di Milosevic;
nel maggio 2002 è sentito dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti Giornale del 9 marzo 2001 e del 13 luglio 2001, Repubblica del 5 luglio 2001 e del 13 luglio 2001, Blic del 24 maggio 2002; "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Sainovic Nikola" in "Indice dei nomi")
Borka Vucic direttrice della Beogradska Banka, è ritenuta essere stata la "banchiera di Milosevic"; all'epoca dei fatti è membro del consiglio d'amministrazione del Fondo per lo sviluppo della Serbia;
viene ritenuta la "mente" del trasferimento dei "fondi neri" di Milosevic nelle banche cipriote;
nel maggio 2002 è sentita dai magistrati di Belgrado sull'affaire TS.
(fonti "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?", citato, "Vucic (Vukic) Borka" in "Indice dei nomi")
TELEKOM SERBIA IL PM DI TORINO BRUNO TINTI HA SENTITO COME "PERSONA INFORMATA SUI FATTI" L'ESPONENTE RADICALE GIULIO MANFREDI.
MANFREDI "HO CHIESTO AL DR. TINTI DI SENTIRE CIAMPI, PRODI, DRAGHI, MICHELI, DINI , FASSINO NONCHE' ESPONENTI DEL REGIME DI MILOSEVIC (TOMIC, BEKO, KERTES, SAINOVIC, VUCIC)".
Sono iniziate quest'oggi in Procura, a Torino, le audizioni dei quattro esponenti radicali che, il 7 marzo 2001, chiesero di essere sentiti come "persone informate sui fatti" nell'ambito dell'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia. Oggi è stato sentito Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?"); domani sarà la volta di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale del Piemonte; lunedì 9 dicembre saranno sentiti gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
All'uscita dell'audizione, Manfredi ha dichiarato
"Ho consegnato al Dr. Tinti un'integrazione al documento presentato 21 mesi fa, in cui chiedo che i PM torinesi procedano ad assumere "sommarie informazioni testimoniali" dai seguenti signori Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti (giugno 1997) ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia; Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio; Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del Tesoro; Enrico Micheli, allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Lamberto Dini, allora ministro degli Esteri; Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Sul versante serbo dell'inchiesta, ho chiesto che siano sentiti i seguenti signori Dragan Tomic (è stato presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol, era a Torino nel novembre 1994 e nel maggio 1996 con una delegazione d'affari, incontrò il sottosegretario Fassino nel novembre 1996, gestì con altri i fondi arrivati da Italia e Grecia); Giovanni Di Stefano (amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere particolari inediti sul caso); Milan Beko (all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni); Mihalj Kertes (capo delle dogane di Stato, "trasportatore" dei fondi neri di Milosevic a Cipro); Nikola Sainovic (vicepremier federale, svolse una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire); Borka Vucic (direttrice della Beogradska Banka, definita la "banchiera di Milosevic").
Come ho detto al Dr. Tinti, ritengo che tali audizioni siano utili per fornire agli inquirenti un quadro complessivo del contesto in cui è stato stipulato l'affaire Telekom Serbia.".
Torino, 27 novembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi) – www.radicalparty.org "special page on affair Telekom Serbia"
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su Internet(www.stampalternativa.it).
TELEKOM SERBIA IL PM DI TORINO BRUNO TINTI HA SENTITO COME "PERSONA INFORMATA SUI FATTI" L'ESPONENTE RADICALE GIULIO MANFREDI.
MANFREDI "HO CHIESTO AL DR. TINTI DI SENTIRE CIAMPI, PRODI, DRAGHI, MICHELI, DINI , FASSINO NONCHE' ESPONENTI DEL REGIME DI MILOSEVIC (TOMIC, BEKO, KERTES, SAINOVIC, VUCIC)".
Sono iniziate quest'oggi in Procura, a Torino, le audizioni dei quattro esponenti radicali che, il 7 marzo 2001, chiesero di essere sentiti come "persone informate sui fatti" nell'ambito dell'inchiesta sull'affaire Telekom Serbia. Oggi è stato sentito Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani, autore del libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?"); domani sarà la volta di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale del Piemonte; lunedì 9 dicembre saranno sentiti gli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba.
All'uscita dell'audizione, Manfredi ha dichiarato
"Ho consegnato al Dr. Tinti un'integrazione al documento presentato 21 mesi fa, in cui chiedo che i PM torinesi procedano ad assumere "sommarie informazioni testimoniali" dai seguenti signori Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti (giugno 1997) ministro del Tesoro e, in tale veste, azionista di maggioranza di Telecom Italia; Romano Prodi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio; Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del Tesoro; Enrico Micheli, allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Lamberto Dini, allora ministro degli Esteri; Piero Fassino, allora sottosegretario agli Esteri con delega ai Balcani.
Sul versante serbo dell'inchiesta, ho chiesto che siano sentiti i seguenti signori Dragan Tomic (è stato presidente del Parlamento serbo e presidente della Jugopetrol, era a Torino nel novembre 1994 e nel maggio 1996 con una delegazione d'affari, incontrò il sottosegretario Fassino nel novembre 1996, gestì con altri i fondi arrivati da Italia e Grecia); Giovanni Di Stefano (amico e socio d'affari del sedicente "comandante Arkan", ha rilasciato recentemente interviste in cui afferma di conoscere particolari inediti sul caso); Milan Beko (all'epoca dei fatti ministro serbo per le privatizzazioni); Mihalj Kertes (capo delle dogane di Stato, "trasportatore" dei fondi neri di Milosevic a Cipro); Nikola Sainovic (vicepremier federale, svolse una funzione di rilievo nelle trattative relative all'affaire); Borka Vucic (direttrice della Beogradska Banka, definita la "banchiera di Milosevic").
Come ho detto al Dr. Tinti, ritengo che tali audizioni siano utili per fornire agli inquirenti un quadro complessivo del contesto in cui è stato stipulato l'affaire Telekom Serbia.".
Torino, 27 novembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi) – www.radicalparty.org "special page on affair Telekom Serbia"
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è acquistabile su Internet(www.stampalternativa.it).
TELEKOM SERBIA/RADICALI PRESENTATO A TORINO IL LIBRO-DENUNCIA DI GIULIO MANFREDI "TELEKOM SERBIA - PRESIDENTE CIAMPI, NULLA DA DICHIARARE?"
I FATTI CONTRO L'OBLIO, LE AMBIGUITÀ E LE OMISSIONI
Si è tenuta questo pomeriggio, presso Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale del Piemonte, una conferenza stampa di presentazione del libro "Telekom Serbia - Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" [edizioni Stampa Alternativa], in presenza dell'autore Giulio Manfredi, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, dell'eurodeputato Gianfranco Dell'Alba e del consigliere regionale Carmelo Palma.
Nell'introdurre la presentazione del libro, il consigliere Palma ha tenuto a sottolineare il ruolo precursore svolto dai radicali nella denuncia degli inquietanti tentativi di contatto con soggetti economici italiani avanzati da delegazioni serbe durante il periodo d'embargo decretato dalle Nazioni Unite, una denuncia che anticipò di oltre due anni l'effettiva stipulazione del contratto.
Giulio Manfredi, che da oltre dieci anni segue le vicende dell'ex-Jugoslavia, ha ripercorso in questo testo gli eventi precedenti e successivi agli accordi affaristici stretti tra gli emissari del regime di Milosevic e i quadri dirigenti di Telecom Italia, all'epoca della gestione statale dell'azienda, mettendo in luce le responsabilità dell'allora Ministro del Tesoro Carlo Azelio Ciampi.
"Il libro, sottolinea Manfredi, vuole colmare le lacune dell'informazione italiana che ha coperto le vicende con insufficiente spirito d'indagine e, paradossalmente, in ritardo rispetto alla stampa serba." Sempre secondo l'autore, "sono evidenti le ambiguità, le omissioni e il tentativo di sottrarsi alle responsabilità politiche da parte della dirigenza e delle istituzioni italiane, quando invece, fatte le debite proporzioni, le responsabilità dell'esercito olandese, appurate in merito alla strage di Srebenica, hanno portato il governo di Wim Kok a delle ragionevoli dimissioni."
L'onorevole Gianfranco Dell'Alba, parlamentare europeo della Lista Bonino, ha ricordato la tempestività e la preveggenza dei radicali nel segnalare la pericolosità del regime serbo, quando ancora esponenti tanto dell'attuale maggioranza, in particolare Umberto Bossi, quanto dell' opposizione, si recavano a Belgrado a stringere la mano a Milosevic.
"Il libro di Manfredi, ha concluso Dell'Alba, offre una ricostruzione fedele, dettagliata e scorrevole come un romanzo della controversa operazione Telekom-Serbia e rivendica l'importanza dell'allarme inascoltato che i radicali lanciarono ad una classe politica indifferente se non ambigua, ben prima della tardiva incriminazione di Milosevic per crimini contro l'umanità".
Torino, 15 novembre 2002
Il libro "Telekom Serbia, Presidente Ciampi nulla da dichiarare" è acquistabile on-line su www.stampalternativa.it
TELEKOM SERBIA - PRESIDENTE CIAMPI, NULLA DA DICHIARARE?".
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA DEL LIBRO (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri) VENERDI' 15 NOVEMBRE, TORINO, CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE (via Alfieri n. 15, Sala dei Presidenti al piano terra, ore 15).
Interverranno alla presentazione
- l'autore del libro, Giulio Manfredi, militante radicale storico, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani; segue da oltre dieci anni le vicende dell'ex-Jugoslavia, fornendo assistenza e consulenza in materia ai parlamentari radicali; lavora attualmente presso il Gruppo consiliare radicale alla Regione Piemonte;
- l'europarlamentare radicale Gianfranco Dell'Alba; Dell'Alba denunciò già nel giugno 1997 l'insensatezza politica ed economica della partecipazione di Telecom Italia in Telekom Serbia 900 miliardi di lire dei contribuenti – la Telecom era ancora proprietà del Ministero del Tesoro, retto allora da Carlo Azeglio Ciampi – consegnati a Milosevic, che se ne servì per rinsaldare il suo regime traballante e per foraggiare l'operazione di pulizia etnica in Kossovo; Dell'Alba partecipò poi, assieme all'europarlamentare radicale Benedetto Della Vedova, alle assemblee degli azionisti Telecom e prese la parola, in veste di piccolo azionista, per chiedere ai dirigenti di TI di dismettere la partecipazione in Serbia;
- il Presidente del Gruppo consiliare radicale alla Regione Piemonte, Carmelo Palma; nel novembre 1994, in pieno regime di embargo ONU alla Serbia, Palma riuscì ad impedire che una delegazione d'affari serba, in visita agli stabilimenti FIAT di Torino, fosse ricevuta dal sindaco di allora, Valentino Castellani; Palma si recò anche dal Prefetto per denunciare la presenza in città di esponenti di un regime sottoposto a isolamento dalla comunità internazionale; furono gettate allora le basi della partecipazione italiana in Telekom Serbia?
Il libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" è stato stampato grazie al contributo dei deputati radicali al Parlamento Europeo e dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino.
Il libro è acquistabile on-line su www.stampalternativa.it
Torino, 13 novembre 2002
Per ulteriori informazioni 348/5335305 (Manfredi)
(Testo lettera che sarà consegnata oggi dall'avv. Enzo Sateriale alle segreterie dei PM torinesi che indagano dal febbraio 2001 su Telekom Serbia).
Al Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Marcello Maddalena
Al Procuratore aggiunto
presso il Tribunale di Torino
Dr. Bruno Tinti
Al Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Paolo Storari
Al Sostituto Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Dr. Roberto Furlan
Loro Sedi
Torino, 5 novembre 2002
Oggetto invio copia libro "Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?" di Giulio Manfredi (edizioni Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri) e copia richiesta di audizione in qualità di "persone informate sui fatti" (caso "Telekom Serbia"), presentata da esponenti radicali a codesta Procura della Repubblica il giorno 7 marzo 2001.
Egregio Procuratore, Egregio Procuratore aggiunto, Egregi Sostituti Procuratori,
Unisco alla presente copia del libro in oggetto nonché copia della richiesta di audizione presentata dal sottoscritto, dagli europarlamentari radicali Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba e dal consigliere regionale radicale Carmelo Palma ormai venti mesi fa e rimasta ancora inesaudita.
Rimanendo in attesa di un cortese cenno di riscontro, invio distinti saluti.
Giulio Manfredi
Comitato Nazionale Radicali Italiani
P.S. Per qualsiasi comunicazione il recapito dello scrivente è il seguente
Giulio Manfredi c/o Gruppo Consiliare "Radicali-Lista Emma Bonino"
via Alfieri n. 19 10121 Torino (tel. 011/5757401)
Up anti Scaruffi pseudo Levi
… DURO … ESSERE RADICALI … OGGI